EMC - NeurologiaPub Date : 2024-04-17DOI: 10.1016/S1634-7072(24)48979-4
E. Delmont, S. Attarian
{"title":"Neuropatie motorie multifocali con blocco di conduzione","authors":"E. Delmont, S. Attarian","doi":"10.1016/S1634-7072(24)48979-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(24)48979-4","url":null,"abstract":"<div><p>Le neuropatie motorie multifocali (NMM) con blocchi di conduzione sono neuropatie periferiche autoimmuni. Si esprimono con un deficit motorio puro a distribuzione troncale senza compromissione sensitiva o sindrome piramidale. L’elettroneuromiografia (ENMG) mostra blocchi di conduzione sui nervi motori e ampiezze sensitive distali normali. I potenziali evocati motori con tripla stimolazione, la risonanza magnetica del plesso, una moderata iperproteinemia e la presenza di anticorpi antigangliosidi GM1 di isotipo immunoglobulina M (IgM) sono elementi complementari a favore della diagnosi. Il trattamento si basa sulle Ig per via endovenosa. Queste sono molto efficaci nel breve periodo, ma in genere le infusioni devono essere ripetute per diversi anni. Gli elementi di migliore prognosi a lungo termine sono l’assenza di perdita assonale sull’ENMG e l’introduzione precoce di un trattamento con Ig endovenose. Alterazioni strutturali e funzionali dei nodi di Ranvier spiegano la presenza di blocchi di conduzione e la rapida reversibilità dei deficit motori sotto Ig endovenose. Tuttavia, la sola presenza di anticorpi anti-GM1 non spiega l’intera fisiopatologia delle NMM e sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio questa nodopatia autoimmune cronica.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 2","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-04-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140558066","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-04-17DOI: 10.1016/S1634-7072(24)48980-0
P. Lozeron
{"title":"Neuropatie nei diabetici","authors":"P. Lozeron","doi":"10.1016/S1634-7072(24)48980-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(24)48980-0","url":null,"abstract":"<div><p>Il diabete è la principale causa di neuropatia nel mondo. La forma più classica è la polineuropatia distale simmetrica che colpisce il 50% dei diabetici. Essa deriva da meccanismi metabolici e vascolari. Si tratta di un disturbo sensitivo cronico che inizia e che rimane predominante ai piedi. Può essere asintomatica, scoperta durante un esame clinico sistematico o in occasione della comparsa di un’ulcera indolore al piede. Può anche causare parestesie, dolori o intorpidimento. Può essere associata una compromissione del sistema nervoso autonomo che può portare a segni cardiovascolari, in particolare un’ipotensione ortostatica e una tachicardia a riposo, o a segni digestivi o urogenitali. È favorita essenzialmente dall’iperglicemia cronica e dalla durata di evoluzione del diabete, ma anche dai diversi fattori della sindrome metabolica. La diagnosi è clinica, ma realizzare un bilancio di laboratorio permette di escludere le altre cause di neuropatia. L’elettroneuromiografia è giustificata solo in presenza di atipie cliniche. La neuropatia può portare a due gravi complicanze: le ulcere ai piedi, che comportano un rischio significativo di amputazione, e la neuroartropatia. Il trattamento mira a un buon controllo glicemico, alla prevenzione delle complicanze e al trattamento sintomatico dei dolori o dei disturbi disautonomici. Oltre alle sindromi canalicolari, nel diabete si possono incontrare altre forme di neuropatie. Neuropatie sensitive molto dolorose associate a segni di disautonomia possono essere innescate dal rapido controllo della glicemia. Più raramente, infine, si riscontrano varie forme di neuropatie multifocali degli arti o dei nervi toracoaddominali di origine microvascolare infiammatoria. Esse giustificano una consulenza e una gestione specialistica.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 2","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-04-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140558067","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-04-17DOI: 10.1016/S1634-7072(24)48977-0
L. Essahli , P. Vacher , F. Vanhuyse , B. Gory , M. Douarinou , S. Planel , S. Richard
{"title":"Ischemia midollare","authors":"L. Essahli , P. Vacher , F. Vanhuyse , B. Gory , M. Douarinou , S. Planel , S. Richard","doi":"10.1016/S1634-7072(24)48977-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(24)48977-0","url":null,"abstract":"<div><p>L’ischemia midollare rappresenta meno dell’1% degli accidenti vascolari del sistema nervoso centrale e il 5-8% delle mielopatie acute. Le presentazioni cliniche non si limitano alle caratteristiche paraplegie o tetraplegie improvvise e possono essere costituite da forme motorie più parziali, talvolta monolaterali; comprendono disturbi sensoriali complessi che non devono essere ignorati durante la rieducazione. La diagnosi radiologica, basata sulla risonanza magnetica (RM) midollare, non è facile a causa del ritardo di comparsa delle anomalie e delle diagnosi differenziali che occorre escludere. Si tratta di una complicanza grave particolarmente temuta durante la chirurgia dell’aorta. Al di fuori di questo contesto, le eziologie comprendono le classiche cause dell’infarto cerebrale, come l’ateroma, e altre specifiche vertebrali. L’indagine realizzata, dove l’arteriografia non deve più essere sistematica, spesso risulta negativa. Le sequele funzionali sono frequenti e gravi, poiché più della metà dei pazienti dovrà fare ricorso alla sedia a rotelle e al cateterismo urinario o soffrirà di dolori neurogeni, e portano a un eccesso di mortalità. Non esiste alcun trattamento curativo validato, da cui l’importanza delle misure di rieducazione.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 2","pages":"Pages 1-15"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-04-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140558064","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-04-17DOI: 10.1016/S1634-7072(24)48981-2
P. Lozeron , A. Boullet , S. Zeidan
{"title":"Neuropatie delle ipoglicemie","authors":"P. Lozeron , A. Boullet , S. Zeidan","doi":"10.1016/S1634-7072(24)48981-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(24)48981-2","url":null,"abstract":"<div><p>Il glucosio è la principale fonte di energia per i neuroni periferici. Nel corso del diabete, l’esistenza di episodi di ipoglicemia è associata al rischio di neuropatia periferica. Le neuropatie delle ipoglicemie sono un’entità separata, segnalata essenzialmente dopo diversi anni di evoluzione di un insulinoma. Il coinvolgimento periferico segue episodi neurologici centrali. Esso si presenta come una neuropatia a predominanza motoria con interessamento preferenziale degli arti superiori. Associa un’amiotrofia, che colpisce soprattutto i piccoli muscoli delle mani, e un deficit motorio distale degli arti superiori e sia distale che prossimale degli arti inferiori. L’elettromiografia evidenzia una neuropatia assonale a predominanza motoria con, all’inizio dell’evoluzione, la presenza di un’attività spontanea in rilevazione. Dopo la rimozione del tumore, si osserva un recupero in pochi mesi, con possibili sequele motorie.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 2","pages":"Pages 1-4"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-04-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140558095","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-02-01DOI: 10.1016/S1634-7072(23)48699-0
A. Nehme MD , S. Weber MD MSc , E. Touzé MD, PhD
{"title":"Malattie vascolari rare non infiammatorie delle arterie cervicali","authors":"A. Nehme MD , S. Weber MD MSc , E. Touzé MD, PhD","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48699-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(23)48699-0","url":null,"abstract":"<div><p>Le malattie vascolari rare non infiammatorie delle arterie cervicali comprendono la displasia fibromuscolare, il diaframma carotideo e le patologie ereditarie del tessuto connettivo (sindrome di Ehlers-Danlos vascolare, sindrome di Marfan, sindrome di Loeys-Dietz, pseudoxantoma elastico). Grazie ai progressi nella diagnostica per immagini, queste malattie sono identificate in un numero crescente di pazienti. Esse si distinguono per le loro manifestazioni cliniche e radiologiche. Possono portare a un infarto cerebrale con diversi meccanismi (embolia, dissecazione). La displasia fibromuscolare e le patologie ereditarie del tessuto connettivo sono associate allo sviluppo di aneurismi cerebrali e a lesioni delle arterie extracervicali. È importante diagnosticare queste malattie per ottimizzare il trattamento delle lesioni neurologiche associate, per individuare le loro complicanze extraneurologiche e per realizzare una gestione multidisciplinarie (medicina vascolare, genetica).</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 1","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634707223486990/pdfft?md5=228f762e63221ad6bf1c20699aa3695b&pid=1-s2.0-S1634707223486990-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139653658","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-02-01DOI: 10.1016/S1634-7072(23)48698-9
J. Benoit MD , P. Thomas MD, PhD
{"title":"Stati di male epilettico: diagnosi e trattamento","authors":"J. Benoit MD , P. Thomas MD, PhD","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48698-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(23)48698-9","url":null,"abstract":"<div><p>Gli stati di male epilettico convulsivi generalizzati richiedono una gestione terapeutica in urgenza. La diagnosi è il più delle volte facile e la gestione ben codificata, in particolare dalle ultime raccomandazioni formalizzate di esperti pubblicate nel 2018. Il trattamento di prima linea si basa sulle benzodiazepine; il trattamento di seconda linea sulla fosfenitoina, sul fenobarbital, sul valproato o sul levetiracetam. Successivamente, si tratta di uno stato di male refrattario che deve essere gestito in rianimazione; in questo contesto i dati della letteratura sono meno consensuali. È necessario un monitoraggio mediante l’elettroencefalogramma (EEG) in assenza di un ritorno allo stato di coscienza normale, per non misconoscere uno stato di male epilettico larvato. Il caso particolare dello stato di male epilettico refrattario ex novo deve portare a una ricerca eziologica minuziosa e a un trattamento immunomodulatore precoce. Gli altri tipi di stato di male epilettico sono di diagnosi più difficile e hanno una prognosi variabile. La gestione terapeutica non è altrettanto ben codificata. L’EEG ha un ruolo cruciale nella diagnosi e nel monitoraggio dell’efficacia terapeutica degli stati di male epilettico non convulsivi. Il ricorso alla rianimazione deve essere meditato e rimane eccezionale nei pazienti ambulatoriali. Vanno conosciute alcune specificità, come la buona risposta alle benzodiazepine degli stati di assenza e degli stati di male mioclonici in caso di epilessia generalizzata idiopaticogenetica o ancora l’abituale farmacoresistenza degli stati di male parziali continui.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 1","pages":"Pages 1-14"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634707223486989/pdfft?md5=6cf425ffca8d8b694fa28c79e883f203&pid=1-s2.0-S1634707223486989-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139653655","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-02-01DOI: 10.1016/S1634-7072(23)48697-7
A. Crespel , P. Genton , P. Gélisse
{"title":"Epilessie generalizzate","authors":"A. Crespel , P. Genton , P. Gélisse","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48697-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(23)48697-7","url":null,"abstract":"<div><p>Le epilessie generalizzate (EG) sono caratterizzate dalla comparsa di crisi generalizzate (assenze, crisi tonicocloniche, miocloni, crisi mioclono-tonico-cloniche) e di punte-onde generalizzate sull’elettroencefalogramma nelle forme storicamente chiamate \"epilessie generalizzate idiopatiche\" (EGI). Data una presunta eziologia genetica comune, il concetto di epilessia idiopatica si è evoluto e, nel 2017, la Lega Internazionale contro l’Epilessia ha proposto di sostituire il termine “idiopatica” con il termine “genetica” (EG genetica [EGG]), mantenendo tuttavia il termine di EGI per un sottogruppo di quattro sindromi: l’epilessia-assenze dell’infanzia, l’epilessia-assenze dell’adolescente (giovanile), l’epilessia mioclonica giovanile e l’epilessia con sole crisi tonicocloniche generalizzate. Nelle encefalopatie epilettiche, storicamente chiamate “epilessie generalizzate sintomatiche/criptogenetiche”, le crisi generalizzate associate possono essere anche crisi cloniche, toniche, atoniche e mioclonoatoniche. Diverse sindromi di EGG sono ben definite (EGI e correlate) e sono caratterizzate da un tipo predominante di crisi e da un’età di esordio specifica. Anche se la prognosi è generalmente buona, l’epilessia con miocloni palpebrali o l’epilessia con assenze miocloniche e le encefalopatie epilettiche e dello sviluppo con crisi generalizzate sono associate a una prognosi peggiore. Il trattamento delle EGG si basa su un numero limitato di farmaci antiepilettici: esiste in effetti un rischio di aggravamento paradosso dell’epilessia da parte di alcuni farmaci antiepilettici più adatti al trattamento delle epilessie focali.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 1","pages":"Pages 1-14"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634707223486977/pdfft?md5=1d0afef2b51a29dc4ff7ebbeec456c19&pid=1-s2.0-S1634707223486977-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139653657","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2024-02-01DOI: 10.1016/S1634-7072(23)48696-5
D. Valade
{"title":"Emicrania","authors":"D. Valade","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48696-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(23)48696-5","url":null,"abstract":"<div><p>L’emicrania è una patologia neurovascolare invalidante la cui patogenesi non è ancora del tutto compresa oggi. È la cefalea primaria più frequente, con una prevalenza intorno al 17%. La sua diagnosi è facile per le sue caratteristiche cliniche; si manifesta con crisi di cefalee parossistiche pulsatili, spesso monolaterali, accompagnate da nausea e/o vomito e associate a fonofobia e fotofobia. Le sue crisi possono essere precedute da manifestazioni neurologiche transitorie chiamate aure. Questa malattia è benigna e può divenire invalidante, causando un peggioramento della qualità di vita dei pazienti e un impatto non trascurabile sulle loro relazioni affettive e professionali. La sua elevata prevalenza nella popolazione generale, e soprattutto nella popolazione attiva, la rende una delle priorità di sanità pubblica a causa dell’impatto economico della malattia. Gli obiettivi della gestione terapeutica si basano sulla ricerca dei fattori che scatenano le crisi, sul trattamento della crisi emicranica nonché su un trattamento profilattico di fondo quando la frequenza delle crisi è significativa. Il trattamento dell’emicrania ha visto progressi significativi con l’introduzione dei triptani; nonostante questi progressi, l’emicrania resta una malattia sottodiagnosticata e ancora troppo erroneamente trattata, con pazienti che non si curano affatto o che si automedicano. La recente commercializzazione degli anticorpi monoclonali dovrebbe consentire una migliore compliance e una soluzione per molti pazienti che presentano un elevato numero di crisi in cui i trattamenti di fondo convenzionali sono inefficaci. Per una gestione ottimale è indispensabile una diagnosi precoce.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"24 1","pages":"Pages 1-14"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634707223486965/pdfft?md5=8edb2509904c4a7d98483d6239a81a0f&pid=1-s2.0-S1634707223486965-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139653656","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2023-11-07DOI: 10.1016/S1634-7072(23)48428-0
B. Hermann , M. Simony , B. Rohaut
{"title":"Disturbi della coscienza, coma","authors":"B. Hermann , M. Simony , B. Rohaut","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48428-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(23)48428-0","url":null,"abstract":"<div><p>Il coma rappresenta la forma più estrema e grave dei disturbi della coscienza. Può essere secondario a una sofferenza cerebrale diffusa o, più raramente, a una lesione delle strutture coinvolte nell’eccitazione corticale a livello del tronco cerebrale. I meccanismi all’origine di questa sofferenza sono spesso molteplici e intrecciati. Il coma è un’urgenza diagnostica e terapeutica. Dopo aver escluso un iniziale deficit neurologico o extraneurologico che minacci la prognosi vitale, l’indagine anamnestica e un esame neurologico preciso e rigoroso consentono di orientare le indagini complementari (laboratorio, diagnostica per immagini, elettrofisiologia, ecc.) necessarie per la ricerca di una diagnosi eziologica. Una gestione sintomatica e specifica può quindi essere avviata in base all’eziologia sospettata o riscontrata. La prognosi del coma dipende principalmente dall’eziologia, dall’età e dalle comorbilità, nonché dalla gravità del disturbo della coscienza.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"23 4","pages":"Pages 1-17"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-07","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"71786261","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - NeurologiaPub Date : 2023-11-07DOI: 10.1016/S1634-7072(23)48432-2
E. Jouanneau , R. Manet , A. Vasiljevic , G. Raverot
{"title":"Adenomi ipofisari o tumori neuroendocrini ipofisari: attualità e consenso","authors":"E. Jouanneau , R. Manet , A. Vasiljevic , G. Raverot","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48432-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7072(23)48432-2","url":null,"abstract":"<div><p>I tumori dell’ipofisi anteriore, storicamente chiamati adenomi, rappresentano il 15% dei tumori intracranici dell’adulto. Due gruppi sono identificati in base al quadro clinico e laboratoristico, gli adenomi secernenti e gli adenomi non secernenti o non funzionali. Per due decenni, vi sono stati molti sviluppi sia per quanto riguarda un cambiamento del nome (<em>pituytary neuroendocrine tumor</em> [PitNET]) sia in termini di classificazioni (Organizzazione Mondiale della Sanità, classificazione francese istoprognostica, classificazione di biologia molecolare) sia in termini di chirurgia o gestione medica. L’evoluzione è verso centri di riferimento per ottimizzare i risultati. Questo articolo riassume le novità e la moderna gestione degli adenomi ipofisari o PitNET in funzione del loro sottotipo istopatologico.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"23 4","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-07","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"71786265","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}