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Gestione anestesiologica durante la chirurgia surrenalica 肾上腺手术麻醉管理
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-07-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50688-6
A. Rey (Médecin associé, chef de clinique) , K. Cruchon (Chef de clinique adjoint) , P. Kopp (Médecin chef) , V. Luzuy-Guarnero (Cheffe de clinique) , T. Zingg (Médecin adjoint, chef de service) , C. Blanc (Médecin cheffe) , E. Albrecht (Médecin adjoint)
{"title":"Gestione anestesiologica durante la chirurgia surrenalica","authors":"A. Rey (Médecin associé, chef de clinique) ,&nbsp;K. Cruchon (Chef de clinique adjoint) ,&nbsp;P. Kopp (Médecin chef) ,&nbsp;V. Luzuy-Guarnero (Cheffe de clinique) ,&nbsp;T. Zingg (Médecin adjoint, chef de service) ,&nbsp;C. Blanc (Médecin cheffe) ,&nbsp;E. Albrecht (Médecin adjoint)","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50688-6","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50688-6","url":null,"abstract":"<div><div>Il numero di lesioni surrenaliche diagnosticate e resecate è aumentato negli ultimi anni. I progressi nei mezzi diagnostici e terapeutici hanno portato a una riduzione della morbilità e della mortalità associate a queste patologie. In prima intenzione è raccomandato l’approccio laparoscopico. Sul piano anestesiologico, la sfida principale della chirurgia surrenalica è legata ai tumori secernenti e alle sindromi endocrinologiche che li accompagnano. Queste sindromi includono la sindrome di Cushing (eccessiva secrezione di glucocorticoidi), l’iperaldosteronismo (eccessiva secrezione di mineralcorticoidi) e il feocromocitoma (eccessiva secrezione di catecolamine). Tra queste sindromi, merita una menzione speciale il feocromocitoma per le importanti conseguenze emodinamiche che possono verificarsi in tutte le fasi della gestione. Questo articolo ricorda gli aspetti essenziali dell’anatomia e della fisiologia surrenalica. Evidenzia importanti considerazioni per l’anestesista durante le varie fasi della gestione medica e chirurgica delle diverse patologie surrenaliche, concentrandosi particolarmente sulle tre sindromi endocrine citate in precedenza.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 3","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-07-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"144595932","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Gestione anestesiologica del paziente adulto obeso 成年肥胖患者麻醉学管理
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-07-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50689-8
J. Pensier , C. Monet , S. Jaber , A. De Jong
{"title":"Gestione anestesiologica del paziente adulto obeso","authors":"J. Pensier ,&nbsp;C. Monet ,&nbsp;S. Jaber ,&nbsp;A. De Jong","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50689-8","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50689-8","url":null,"abstract":"<div><div>Il rischio perioperatorio di complicanze, in particolare respiratorie, è particolarmente elevato nei pazienti obesi. I pazienti affetti da obesità con sindrome da apnee ostruttive del sonno devono essere individuati durante la visita preanestesia utilizzando questionari come i punteggi Stop-Bang o di Epworth. La diagnosi si realizza mediante la polisonnografia o più semplicemente con poligrafia ventilatoria. Le complicanze postoperatorie saranno allora limitate attraverso la continuazione o l’introduzione di una pressione positiva continua o di una ventilazione non invasiva, a seconda della situazione. Intraoperatoriamente, è fondamentale privilegiare l’anestesia locoregionale rispetto all’anestesia generale, anticipare una ventilazione in maschera e un’intubazione potenzialmente difficile e ridurre le dosi di sedativi e morfinici. La ventilazione intraoperatoria deve essere una ventilazione protettiva basata su una preossigenazione a pressione positiva in posizione proclive, con piccoli volumi correnti, una pressione espiratoria positiva e manovre di reclutamento prudenti e regolari. Questa ottimizzazione della gestione è proseguita nel postoperatorio, con un’estubazione in posizione semiseduta o laterale, la prevenzione delle complicanze tromboemboliche venose, l’attento monitoraggio degli eventi respiratori e la continuazione o l’inizio precoce di una pressione positiva continua o di una ventilazione non invasiva, in modo profilattico o curativo in caso di comparsa di insufficienza respiratoria acuta. In caso di sindrome da distress respiratorio acuto, sono preferiti le regolazioni individualizzate del ventilatore così come il decubito ventrale, che è particolarmente efficace. Prima dell’eventuale estubazione può essere realizzato un test di svezzamento su tubo a T o su ventilatore con pressione espiratoria positiva e supporto inspiratorio impostato su 0.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 3","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-07-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"144595933","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Anestesia-rianimazione per chirurgia carotidea 颈动脉手术麻醉师
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-07-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50687-4
P. Guerci (Professeur) , J.-L. Fellahi (Professeur)
{"title":"Anestesia-rianimazione per chirurgia carotidea","authors":"P. Guerci (Professeur) ,&nbsp;J.-L. Fellahi (Professeur)","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50687-4","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50687-4","url":null,"abstract":"<div><div>Quasi 150 000 pazienti sono ricoverati ogni anno in Francia per malattie cerebrovascolari. L’accidente vascolare cerebrale (AVC) è la prima causa di morte per le donne e la terza per gli uomini. È di origine ischemica nell’85% dei casi e legato a una patologia vascolare dei tronchi sovra-aortici nel 20% dei casi, considerando tutte le età. Le stenosi o le occlusioni dell’arteria carotide interna rappresentano circa l’8% degli AVC. In questo contesto, l’endoarteriectomia carotidea è una delle procedure vascolari più praticate. In alcuni pazienti opportunamente selezionati, essa potrebbe ridurre il rischio relativo di AVC di quasi il 50% rispetto al solo trattamento medico. La sua realizzazione comporta una doppia sfida: quella relativa alla particolarità della procedura chirurgica che richiede un clampaggio carotideo e le conseguenze che ne derivano e quella relativa al terreno spesso polivascolare dei pazienti. La duplice sfida della gestione perioperatoria consiste, da un lato, nel valutare il rapporto beneficio/rischio consentendo di selezionare i pazienti candidati a un intervento chirurgico che di per sé è causa di una significativa morbimortalità neurologica e cardiovascolare e, dall’altro, nell’ottimizzare le condizioni di trasporto dell’ossigeno e nel proteggere il cervello e il cuore durante la fase interventistica. L’anestesia locoregionale (ALR) ha assunto un ruolo crescente in questa indicazione chirurgica, tradizionalmente realizzata in anestesia generale. Ancora oggi, la scelta della tecnica anestesiologica ottimale rimane dipendente dai centri e dalle equipe, senza che i dati recenti in letteratura consentano una decisione. Tuttavia, l’ALR presenta il vantaggio di un monitoraggio cerebrale semplice e continuo. Le complicanze postoperatorie devono essere rilevate precocemente per beneficiare di un trattamento urgente.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 3","pages":"Pages 1-14"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-07-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"144595931","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Terapia antibiotica probabilistica in rianimazione 概率抗生素治疗
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-07-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50690-4
Q. Soulier-Zaninka, M. Bouhlal, C. Alloir, C. Viart, S. Malaquin, H. Dupont
{"title":"Terapia antibiotica probabilistica in rianimazione","authors":"Q. Soulier-Zaninka,&nbsp;M. Bouhlal,&nbsp;C. Alloir,&nbsp;C. Viart,&nbsp;S. Malaquin,&nbsp;H. Dupont","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50690-4","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50690-4","url":null,"abstract":"<div><div>Lo sviluppo di un’infezione in un paziente in rianimazione è un elemento di gravità associato a un aumento della mortalità. Il ritardo nella somministrazione di un trattamento antibiotico efficace è un elemento di prognosi infausta. Un quadro di infezione con rapido deterioramento clinico, una minaccia a breve termine per la vita, i terreni a particolare rischio, determinati siti infettivi o l’insorgenza di un’insufficienza multiorgano sono indicazioni per un trattamento antibiotico probabilistico in urgenza. La terapia antibiotica probabilistica deve tenere conto dei batteri abituali e dell’ecologia delle resistenze locali. Il trattamento deve essere rapidamente attivo, poiché una terapia antibiotica probabilistica inadeguata o ritardata è associata a un eccesso di mortalità. La scelta terapeutica è guidata dall’esame diretto dei campioni batteriologici. Gli elementi legati al paziente e al suo ambiente permettono di mirare la terapia antibiotica probabilistica contro una flora batterica di tipo comunitario o associata alle cure. Il rischio di batteri multiresistenti aumenta notevolmente in caso di infezione associata alle cure. Il vantaggio di un’associazione di antibiotici è essenzialmente l’ampliamento dello spettro antibatterico. La farmacocinetica degli antibiotici nei pazienti in rianimazione è molto alterata, giustificando l’uso di dosi elevate per ottenere concentrazioni efficaci nel sito infettivo e un monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di antibiotici. Dopo aver ricevuto i risultati microbiologici, è indispensabile un ritorno alla terapia antibiotica efficace più semplice possibile. Sono così presentate le recenti raccomandazioni per le infezioni più frequenti in rianimazione.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 3","pages":"Pages 1-17"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-07-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"144595934","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Anestetici alogenati 卤代麻醉剂
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-04-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50357-2
D. Vandroux MD, PhD , N. Nathan MD, PhD
{"title":"Anestetici alogenati","authors":"D. Vandroux MD, PhD ,&nbsp;N. Nathan MD, PhD","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50357-2","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50357-2","url":null,"abstract":"<div><div>La classe terapeutica degli agenti alogenati utilizzati in anestesia comprende alotano, enflurano, isoflurano, sevoflurano e desflurano. Il desflurano e il sevoflurano, meno solubili nei tessuti, con cinetica più rapida, migliore maneggevolezza e tollerati meglio dal sistema cardiovascolare, sono i composti alogenati attualmente utilizzati in Francia. Il sevoflurano, meno acre, può essere utilizzato per l’induzione con maschera. Le differenze farmacodinamiche tra questi due agenti sono modeste e la loro tossicità può essere considerata quasi nulla, anche per il sevoflurano, nonostante la sua degradazione in composto A da parte delle basi forti contenute nella calce sodata. Gli alogenati sono stati tuttavia implicati in disturbi delle acquisizioni cognitive nel bambino. Questi agenti hanno un impatto ambientale forte, ma apparentemente paragonabile a quello degli anestetici per via endovenosa. Questo impatto ambientale è maggiore con il desflurano, cosa che ne limita l’uso da parte della comunità degli anestesisti-rianimatori. Gli agenti alogenati devono pertanto essere utilizzati prioritariamente in circuito chiuso con il minor flusso possibile di gas fresco. Le attuali stazioni di anestesia controllano la somministrazione degli alogenati a obiettivo di concentrazione, consentendo di ridurre il carico di lavoro e il consumo di agenti alogenati.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 2","pages":"Pages 1-21"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-04-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"143816477","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Emorragie digestive non traumatiche dell’adulto 成人非外伤性消化道出血
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-04-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50358-4
D. Pateron , P.-C. Thiebaud , N. Carbonell , X. Dray
{"title":"Emorragie digestive non traumatiche dell’adulto","authors":"D. Pateron ,&nbsp;P.-C. Thiebaud ,&nbsp;N. Carbonell ,&nbsp;X. Dray","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50358-4","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50358-4","url":null,"abstract":"<div><div>L’emorragia digestiva acuta non traumatica dell’adulto è una delle principali urgenze digestive che hanno beneficiato di significativi progressi diagnostici e terapeutici, con una gestione codificata regolarmente aggiornata. Dal punto di vista anatomico si distinguono le emorragie digestive superiori e inferiori a seconda che abbiano origine a monte o a valle dell’angolo di Treitz. L’emorragia digestiva è un sintomo, motivo di accesso al Pronto Soccorso, che è collegato a numerose patologie. L’uso crescente degli antinfiammatori non steroidei e l’invecchiamento della popolazione spiegano il persistere di un’incidenza elevata e il lento miglioramento della prognosi. Le principali patologie alla base delle emorragie digestive superiori sono le ulcere e le ulcerazioni e le varici e le lesioni vascolari dovute all’ipertensione portale. Le principali patologie alla base delle emorragie inferiori sono i diverticoli, le angiodisplasie e le coliti ischemiche, nonché le cause proctologiche, più frequenti ma meno gravi. La natura presuntiva dell’origine dell’emorragia superiore o inferiore determina la gestione diagnostica iniziale. Una valutazione precoce consente di individuare le situazioni più gravi e, se necessario, di avviare misure d’urgenza mirate alla causa identificata o presunta e di realizzare gli esami endoscopici necessari. Punteggi di gravità permettono di guidare l’orientamento dei pazienti dopo il loro passaggio in Pronto Soccorso.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 2","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-04-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"143816479","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Ruolo dell’ipnosi in anestesia 催眠在麻醉中的作用
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-04-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50360-2
R. El Jawiche (Médecin anesthésiste réanimateur) , L. Bordenave (Médecin anesthésiste réanimateur)
{"title":"Ruolo dell’ipnosi in anestesia","authors":"R. El Jawiche (Médecin anesthésiste réanimateur) ,&nbsp;L. Bordenave (Médecin anesthésiste réanimateur)","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50360-2","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50360-2","url":null,"abstract":"<div><div>L’ipnosi medica sta trovando un posto sempre più importante nel mondo dell’anestesia e nell’universo del blocco operatorio. La ricerca che si sta costruendo sempre più solidamente e specificatamente attorno a questa pratica contribuisce alla sua diffusione. L’evoluzione delle tecnologie di neurodiagnostica per immagini funzionale ha permesso di definirla meglio e di chiarirne i meccanismi, in particolare nella sua azione sul dolore. Ciò le ha fatto guadagnare la fiducia dei professionisti sanitari e del pubblico, la sua validità scientifica e l’ampliamento delle sue applicazioni. In tutte le sue forme, dalla semplice comunicazione terapeutica all’ipnosi formale, i suoi benefici sono riscontrabili in tutte le fasi della gestione perioperatoria. Essa rinforza la qualità della relazione curante-paziente fin dalla fase preoperatoria e calma l’ansia propria di questa fase. Stupisce il personale del blocco operatorio con l’atmosfera di calma che riesce a creare. Aiuta adulti e bambini a tollerare piccoli interventi chirurgici senza provare dolore. Previene la nausea e il vomito postoperatori, contribuisce all’analgesia e all’ansiolisi e consente una migliore riabilitazione postinterventistica e una migliore esperienza per il paziente come “attore” della propria cura. Non presenta effetti indesiderati degni di nota, ma presenta delle limitazioni che ne assicurano un’applicazione corretta ed etica e che ne garantiscono un maggiore successo. L’ipnosi resta un approccio complementare che si aggiunge all’arsenale terapeutico dell’anestesista. Ogni professionista sanitario apporta una lettura dell’ipnosi guidata dalla propria formazione e dalla propria esperienza, secondo un approccio che completa la propria pratica. Una formazione universitaria qualificata, una supervisione didattica e un’esperienza pratica sono imprescindibili per un’applicazione corretta e sicura dell’ipnosi terapeutica, nel contesto della gestione peri-interventistica globale dei pazienti.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 2","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-04-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"143816478","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Ecografia pleuropolmonare in anestesia-rianimazione 麻醉-复苏中的胸肺超声波
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-04-11 DOI: 10.1016/S1283-0771(25)50359-6
P.-R. Delmotte , H. Brisson , A. Monsel
{"title":"Ecografia pleuropolmonare in anestesia-rianimazione","authors":"P.-R. Delmotte ,&nbsp;H. Brisson ,&nbsp;A. Monsel","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50359-6","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(25)50359-6","url":null,"abstract":"<div><div>La crescente disponibilità dell’ecografia in terapia intensiva ha permesso di sviluppare nuovi approcci rapidi, dinamici, non invasivi e riproducibili per esplorare la pleura e il polmone. Si è così diffusa la <em>point of care testing ultrasonography</em> (POCUS) e l’appropriazione di queste tecniche non è da tempo un dominio esclusivo dei soli specialisti in radiologia. Al contrario, sia in anestesia che in rianimazione, esse devono ormai essere padroneggiate da ogni medico, il che le rende uno strumento utilizzabile nell’attività quotidiana che permette a volte di dimezzare il ricorso alle altre modalità di diagnostica per immagini. Arricchendo con l’ecografia pleuropolmonare l’iter diagnostico abituale del medico, è peraltro possibile abbreviare significativamente l’orientamento e la gestione dei pazienti. Il suo utilizzo è ormai oggetto di raccomandazioni. Questo articolo svilupperà i principi dell’ecografia pleuropolmonare, la semeiologia propria di questa tecnica nonché la sua applicazione in anestesia e rianimazione nell’adulto.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 2","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-04-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"143816480","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Tabagismo perioperatorio
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-02-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(24)49996-9
N. Wirth (Praticien hospitalier) , D. Benhamou (Professeur) , I. Berlin (Médecin, maître de conférence des Universités-praticien hospitalier, docteur de l’Université, habilitation à diriger des recherches) , Y. Martinet (Président CNCT, professeur émérite) , T. Villevieille (Docteur, praticien des Centres de lutte contre le cancer)
{"title":"Tabagismo perioperatorio","authors":"N. Wirth (Praticien hospitalier) ,&nbsp;D. Benhamou (Professeur) ,&nbsp;I. Berlin (Médecin, maître de conférence des Universités-praticien hospitalier, docteur de l’Université, habilitation à diriger des recherches) ,&nbsp;Y. Martinet (Président CNCT, professeur émérite) ,&nbsp;T. Villevieille (Docteur, praticien des Centres de lutte contre le cancer)","doi":"10.1016/S1283-0771(24)49996-9","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(24)49996-9","url":null,"abstract":"<div><div>Il tabagismo attivo è accompagnato da una morbilità perioperatoria, principalmente respiratoria e cardiovascolare, che è ben nota e quantificata. Allo stesso tempo, le complicanze chirurgiche e infettive sono più frequenti tra i fumatori. Smettere di fumare prima dell’intervento permette di prevenire in gran parte tutte queste complicanze. Il medico curante, il chirurgo e l’anestesista devono quindi informare il paziente sui rischi associati al proseguimento del consumo di tabacco. Inoltre, il ricovero ospedaliero, anche brevissimo, costituisce un momento favorevole per smettere di fumare. I trattamenti per la dipendenza dal tabacco stanno diventando sempre più efficaci, malgrado la potenza della dipendenza dalla nicotina. L’anestesista deve quindi essere in grado di iniziare la gestione del trattamento della dipendenza dal tabacco, continuata dal medico curante e/o da uno specialista in tabaccologia.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"143102537","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Sindrome da distress respiratorio acuto 急性呼吸窘迫综合症
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2025-02-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(24)49997-0
M. Garnier (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Sindrome da distress respiratorio acuto","authors":"M. Garnier (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0771(24)49997-0","DOIUrl":"10.1016/S1283-0771(24)49997-0","url":null,"abstract":"<div><div>La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è caratterizzata da un edema polmonare infiammatorio responsabile di ipossiemia. I criteri diagnostici della definizione di Berlino, aggiornati nel 2023 nella <em>global definition</em>, associano un edema polmonare bilaterale alla diagnostica per immagini, che compare entro i 7 giorni successivi a una causa di aggressione alveolare, non del tutto attribuibile a una causa cardiogena e responsabile di ipossiemia, la cui profondità determina la gravità dell’ARDS. Le cause più frequenti sono infettive, polmonari (60% dei casi) o extrapolmonari (15% dei casi), seguite da cause più rare come pancreatite acuta grave, inalazione di liquidi gastrici, inalazione di sostanze tossiche e così via. Essa colpisce tra i 10 e gli 80 pazienti ogni 100 000 abitanti all’anno e la mortalità ospedaliera resta elevata, dal 30% per le forme minori al 45% per le forme gravi. La terapia associa ogni volta che sia possibile una gestione eziologica, soprattutto in caso di causa infettiva, e misure sintomatiche. La pietra angolare del trattamento sintomatico è l’applicazione di una ventilazione meccanica protettiva focalizzata sulla limitazione del volume corrente e delle pressioni delle vie aeree. In alcuni pazienti potrebbe essere utile una strategia volta a massimizzare il reclutamento alveolare applicando un’elevata pressione espiratoria positiva ed eventualmente manovre di reclutamento alveolare. Il posizionamento precoce e prolungato in decubito ventrale e la terapia corticosteroidea precoce sono gli unici altri interventi che fino a oggi hanno dimostrato una riduzione della mortalità in una popolazione non selezionata di ARDS da moderata a grave. La strategia di fenotipizzazione, che consiste nel definire sottogruppi più omogenei di pazienti in base a caratteristiche cliniche, laboratoristiche, radiologiche o fisiopatologiche, consentirà molto probabilmente a breve termine di dimostrare l’efficacia di alcune misure terapeutiche quando saranno limitate alle sottopopolazioni di ARDS e di ottenere così una gestione personalizzata del paziente.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2025-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"143102538","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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