R. El Jawiche (Médecin anesthésiste réanimateur) , L. Bordenave (Médecin anesthésiste réanimateur)
{"title":"催眠在麻醉中的作用","authors":"R. El Jawiche (Médecin anesthésiste réanimateur) , L. Bordenave (Médecin anesthésiste réanimateur)","doi":"10.1016/S1283-0771(25)50360-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>L’ipnosi medica sta trovando un posto sempre più importante nel mondo dell’anestesia e nell’universo del blocco operatorio. La ricerca che si sta costruendo sempre più solidamente e specificatamente attorno a questa pratica contribuisce alla sua diffusione. L’evoluzione delle tecnologie di neurodiagnostica per immagini funzionale ha permesso di definirla meglio e di chiarirne i meccanismi, in particolare nella sua azione sul dolore. Ciò le ha fatto guadagnare la fiducia dei professionisti sanitari e del pubblico, la sua validità scientifica e l’ampliamento delle sue applicazioni. In tutte le sue forme, dalla semplice comunicazione terapeutica all’ipnosi formale, i suoi benefici sono riscontrabili in tutte le fasi della gestione perioperatoria. Essa rinforza la qualità della relazione curante-paziente fin dalla fase preoperatoria e calma l’ansia propria di questa fase. Stupisce il personale del blocco operatorio con l’atmosfera di calma che riesce a creare. Aiuta adulti e bambini a tollerare piccoli interventi chirurgici senza provare dolore. Previene la nausea e il vomito postoperatori, contribuisce all’analgesia e all’ansiolisi e consente una migliore riabilitazione postinterventistica e una migliore esperienza per il paziente come “attore” della propria cura. Non presenta effetti indesiderati degni di nota, ma presenta delle limitazioni che ne assicurano un’applicazione corretta ed etica e che ne garantiscono un maggiore successo. L’ipnosi resta un approccio complementare che si aggiunge all’arsenale terapeutico dell’anestesista. Ogni professionista sanitario apporta una lettura dell’ipnosi guidata dalla propria formazione e dalla propria esperienza, secondo un approccio che completa la propria pratica. Una formazione universitaria qualificata, una supervisione didattica e un’esperienza pratica sono imprescindibili per un’applicazione corretta e sicura dell’ipnosi terapeutica, nel contesto della gestione peri-interventistica globale dei pazienti.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 2","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-04-11","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Ruolo dell’ipnosi in anestesia\",\"authors\":\"R. El Jawiche (Médecin anesthésiste réanimateur) , L. Bordenave (Médecin anesthésiste réanimateur)\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0771(25)50360-2\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><div>L’ipnosi medica sta trovando un posto sempre più importante nel mondo dell’anestesia e nell’universo del blocco operatorio. 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