N. Wirth (Praticien hospitalier) , D. Benhamou (Professeur) , I. Berlin (Médecin, maître de conférence des Universités-praticien hospitalier, docteur de l’Université, habilitation à diriger des recherches) , Y. Martinet (Président CNCT, professeur émérite) , T. Villevieille (Docteur, praticien des Centres de lutte contre le cancer)
{"title":"Tabagismo perioperatorio","authors":"N. Wirth (Praticien hospitalier) , D. Benhamou (Professeur) , I. Berlin (Médecin, maître de conférence des Universités-praticien hospitalier, docteur de l’Université, habilitation à diriger des recherches) , Y. Martinet (Président CNCT, professeur émérite) , T. Villevieille (Docteur, praticien des Centres de lutte contre le cancer)","doi":"10.1016/S1283-0771(24)49996-9","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Il tabagismo attivo è accompagnato da una morbilità perioperatoria, principalmente respiratoria e cardiovascolare, che è ben nota e quantificata. Allo stesso tempo, le complicanze chirurgiche e infettive sono più frequenti tra i fumatori. Smettere di fumare prima dell’intervento permette di prevenire in gran parte tutte queste complicanze. Il medico curante, il chirurgo e l’anestesista devono quindi informare il paziente sui rischi associati al proseguimento del consumo di tabacco. Inoltre, il ricovero ospedaliero, anche brevissimo, costituisce un momento favorevole per smettere di fumare. I trattamenti per la dipendenza dal tabacco stanno diventando sempre più efficaci, malgrado la potenza della dipendenza dalla nicotina. L’anestesista deve quindi essere in grado di iniziare la gestione del trattamento della dipendenza dal tabacco, continuata dal medico curante e/o da uno specialista in tabaccologia.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"30 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077124499969","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il tabagismo attivo è accompagnato da una morbilità perioperatoria, principalmente respiratoria e cardiovascolare, che è ben nota e quantificata. Allo stesso tempo, le complicanze chirurgiche e infettive sono più frequenti tra i fumatori. Smettere di fumare prima dell’intervento permette di prevenire in gran parte tutte queste complicanze. Il medico curante, il chirurgo e l’anestesista devono quindi informare il paziente sui rischi associati al proseguimento del consumo di tabacco. Inoltre, il ricovero ospedaliero, anche brevissimo, costituisce un momento favorevole per smettere di fumare. I trattamenti per la dipendenza dal tabacco stanno diventando sempre più efficaci, malgrado la potenza della dipendenza dalla nicotina. L’anestesista deve quindi essere in grado di iniziare la gestione del trattamento della dipendenza dal tabacco, continuata dal medico curante e/o da uno specialista in tabaccologia.