{"title":"Non sexus sed animus opportunus est imperio. La figura di Caterina Visconti nell’inedita Orazione anniversaria di Taddeo Airoldi (1426?)","authors":"Luigi Barnaba Frigoli","doi":"10.54103/2611-318x/18883","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18883","url":null,"abstract":"Sugli scaffali della Biblioteca Ambrosiana di Milano e su quelli della Biblioteca Marciana di Venezia giace un’orazione in lode di Caterina Visconti, composta e pronunciata dal monaco celestino Taddeo Airoldi, probabilmente su commissione di suo figlio Filippo Maria, nel 1426 (?).Un testo che può contribuire alla messa in luce di nuovi, inediti aspetti riguardanti l’importanza della duchessa di Milano nel corso del periodo della sua reggenza dopo la morte del marito e primo duca di Milano Gian Galeazzo. Una fonte utile anche per trarre informazioni preziose sul lato ‘umano’ di Caterina. \u0000 Al tempo stesso, tale orazione di Taddeo Airoldi, che presenta anche analogie con le opere di Christine de Pizan, può rappresentare un documento estremamente significativo anche per quanto riguarda l’evoluzione dell’elogio funebre femminile e delle biografie di donne celebri, in particolare come tappa intermedia tra le emulazioni dei ritratti del De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio e i più articolati esiti tardo quattrocenteschi e cinquecenteschi del genere elogiativo-biografico incentrato sulle donne più nobili e illustri.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70898794","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Tiziana Lazzari, Edoardo Manarini, L. Tabarrini, P. Tomei
{"title":"Beni e diritti del fisco regio nell’Italia medievale: una ricerca interdisciplinare","authors":"Tiziana Lazzari, Edoardo Manarini, L. Tabarrini, P. Tomei","doi":"10.54103/2611-318x/18896","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18896","url":null,"abstract":"L’articolo presenta contenuti e obiettivi del PRIN Fiscal Estate in Medieval Italy: Continuity and Change (Ninth-Twelfth Centuries) e illustra sinteticamente gli argomenti trattati nei tre seminari organizzati nel primo semestre del 2022. Il primo seminario ha affrontato il tema delle trasformazioni del patrimonio pubblico nel passaggio dall’impero romano ai regni romano-barbarici nell’Europa occidentale (Roma, febbraio 2022); il secondo ha invece indagato le connessioni tra gestione dei beni fiscali e crescita economica medievale (Bologna, maggio 2022); il terzo, infine, ha esplorato il problema dei diritti d’acqua e della navigazione interna nell’Italia medievale tra VIII e XIII secolo, e ha coinvolto sia storici, sia archeologi (Torino, maggio-giugno 2022).","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48333384","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L’economia della violenza sotto gli Acaia","authors":"F. Gennari","doi":"10.54103/2611-318x/18892","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18892","url":null,"abstract":"Le responsabilità delle élite tardo-medievali nel fomentare conflitti ed i seguenti scoppi di violenza sono da tempo dibattute. I documenti provenienti dalla città di Pinerolo confermano la diffusione dei comportamenti aggressivi tra la parte benestante della popolazione, ma danno uno spaccato anche dei rischi connessi con tali condotte. In generale, il pragmatismo diffuso sia tra gli aggressori, sia tra le vittime, assieme alla crescente azione dell’autorità pubblica, impedivano a litigi ed aggressioni di distruggere la coesione sociale.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42784264","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Notai e memoria del credito: scritture e archivi dei prestatori bergamaschi (circa 1250-1350)","authors":"P. Buffo","doi":"10.54103/2611-318x/18881","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18881","url":null,"abstract":"Il saggio studia il rapporto fra mediazione notarile e autonomia dei privati nella redazione e nella gestione archivistica delle scritture relative al credito a Bergamo, tra metà Duecento e metà Trecento, con riferimento all’amministrazione contabile dei patrimoni e alla certificazione degli obblighi reciproci. Quanto al primo aspetto l’intervento dei notai, ancora frequente nella stesura di inventari e registri contabili nella seconda metà del Duecento, fu superata, a inizio Trecento, dalla tenuta autonoma di memorialia concepiti per una lunga durata. Sul fronte della rilevanza giuridica, nonostante alcuni esperimenti compiuti in tal senso, le scritture private e i libri di conto non acquisirono invece, diversamente da altre aree del nord Italia, un valore probatorio simile a quello dell’instrumentum notarile, che rimase uno strumento imprescindibile per l’accensione e il trasferimento di rapporti creditizi.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42914360","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Scrivere la carestia: le registrazioni annonarie a Pavia. Anni 1258-1260","authors":"L. Bertoni","doi":"10.54103/2611-318x/18278","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18278","url":null,"abstract":"I cambiamenti climatici globali e la carestia che seguirono l’eruzione del vulcano indonesiano Samalas stimolarono il comune di Pavia a sviluppare un sistema di registrazioni e di accertamenti annonari necessari a mitigare gli effetti della crisi granaria. Le misure, modellate prendendo spunto da pratiche emergenziali già utilizzate, stimolarono la creazione di sistemi di accertamento, registrazione e controllo più pervasivi e capillari delle disponibilità granarie e delle loro movimentazioni, richiedendo uno sforzo notevole in termini di capacità progettuali, risorse economiche e umane impiegate. Le pratiche, sperimentate durante la crisi, rimasero come patrimonio acquisito per l’amministrazione del comune che poté adottarle anche in seguito in caso di necessità.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45095078","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il signore e la carestia: Parma 1258-1259","authors":"Maddalena Moglia","doi":"10.54103/2611-318x/18280","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18280","url":null,"abstract":"Il saggio intende mostrare come venne affrontata la crisi annonaria a Parma nel periodo 1258-1259. Grazie alle cronache e ad una fortunata serie di statuti coevi, è possibile osservare come il regime di signoria guidato dal miles Giberto da Gente fronteggiò la carestia causata dall’eruzione del Samalas, non solo rafforzando misure già presenti a Parma ma introducendo procedure e magistrature innovative. In un contesto italiano sempre più connesso, si vedrà come la carestia determinò, attraverso precise scelte politiche ed economiche del da Gente, l’esito della prima signoria cittadina di Parma.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70898530","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Comune, Popolo e crisi alimentari a Perugia (1257-1260)","authors":"A. Luongo","doi":"10.54103/2611-318x/18281","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18281","url":null,"abstract":"L’attenzione alle conseguenze dell’eruzione del vulcano Samalas consente ora di rivisitare la storia dell’affermazione del comune di Popolo a Perugia considerando le questioni relative all’approvvigionamento alimentare. Anche a Perugia, infatti, gli anni fra 1257 e 1260 furono contrassegnati da carestie e difficoltà di reperimento di generi alimentari. L’approvvigionamento annonario divenne dunque uno degli obiettivi fondamentali del progetto popolare, stimolando dibattiti in consiglio e la creazione di nuovi strumenti fiscali e istituzioni deputate al controllo delle derrate in entrata e in uscita. L’analisi dei registri giudiziari ha consentito anche di rilevare l’intensificarsi della repressione dei reati agrari, ulteriore indizio della crisi in atto.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45525996","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Bologna e gli Ordinamenta Bladi","authors":"Daniele Bortoluzzi","doi":"10.54103/2611-318x/18282","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18282","url":null,"abstract":"Il 1258 rappresenta uno snodo decisivo nella storia di Bologna: la città era una vera e propria potenza regionale, che si apprestava a raggiungere il pieno controllo sulla Romagna. Le ondate di maltempo causate dell’eruzione del vulcano Samalas però causarono una importante carestia che fu aggravata dal blocco commerciale imposto da Venezia, interessata a scalzare dalla regione i rivali bolognesi e ad acquisire la piena egemonia in Romagna. \u0000All’interno della città felsinea l’emergenza ebbe non poche ripercussioni politiche: fu soprattutto cavalcata dal popolo, che la sfruttò per conquistare maggiore potere all’interno dello spazio politico e per accreditarsi agli occhi della cittadinanza come l’unico soggetto in grado di perseguire il bene pubblico. Da questo conflitto nacquero gli Ordinamenta bladi, vale a dire la prima legislazione sistematica in materia annonaria che fu emanata proprio nel 1259, la cui analisi permette di comprendere entro quali limiti e con quali provvedimenti fu affrontata la carestia.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43860720","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L’eruzione del 1257 tra cronisti e vulcanologi","authors":"Vittoria Bufanio","doi":"10.54103/2611-318x/18277","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18277","url":null,"abstract":"L’eruzione del Samalas del 1257 è classificata fra le più grandi degli ultimi 7000 anni e a confermarlo sono stati i rilevamenti effettuati nelle carote di ghiaccio estratte in Artide, Antartide e Groenlandia. Le ricerche dei vulcanologi si sono avvalse, per l’individuazione geografica e temporale dell’eruzione, oltre che dei dati naturali anche delle testimonianze documentarie coeve prestando particolare attenzione alla cronachistica medievale. Questo contributo si concentra sull’importante contributo delle fonti di carattere narrativo facendone emergere anche i lati problematici legati all’esegesi di tali tipologie documentarie. A partire dal potenziale informativo delle narrazioni dei cronisti italiani, il saggio, discute i differenti impatti metereologici e socio-economici dell’eruzione del Samalas nel più ampio contesto europeo.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41827995","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Qualche considerazione conclusiva","authors":"G. Albini","doi":"10.54103/2611-318x/18292","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18292","url":null,"abstract":"\u0000\u0000\u0000Il saggio offre alcune riflessioni conclusive al volume, con particolare attenzione per la storiografia sui rapporti uomo/ambiente e per le sollecitazioni tematiche e metodologiche proposte nei saggi qui raccolti.\u0000\u0000\u0000","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44641102","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}