{"title":"Intero numero","authors":"Quaderni SSMD 7","doi":"10.54103/2611-318x/18962","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18962","url":null,"abstract":"Versione integrale del volume.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44026563","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Sospese sull’acqua. Immagini medievali mariane invocate contro l’alluvione in Italia settentrionale e centrale","authors":"Letizia Barozzi","doi":"10.54103/2611-318x/18285","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18285","url":null,"abstract":"\u0000\u0000\u0000Tra Rinascimento ed età moderna, alcune immagini medievali attribuite al pennello dell’Evangelista Luca compaiono nelle cronache come oggtti di devozione invocati contro catastrofi naturali. Il presente articolo mette in relazione quttro diverse icone mariane, legate a centri cittadini dell’Italia Centrale e Settentrionale, onde esplorarne le funzioni come protettrici contro alluvioni e siccità.\u0000\u0000\u0000","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43735864","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Carestia, maltempo e alleanze politiche: Siena e Manfredi di Sicilia fra 1257 e 1260","authors":"Lidia L. Zanetti Domingues","doi":"10.54103/2611-318x/18283","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18283","url":null,"abstract":"La carestia che flagellò l’Europa nel periodo 1257-1260, causata dall’eruzione del vulcano indonesiano Samalas, viene analizzata in questo contributo dal punto di vista delle fonti pubbliche senesi. Ciò che emerge è il fatto che la città toscana, rispetto ad altri comuni del nord Italia, si trovò pronta a gestire quest’emergenza per via delle misure di contrasto e prevenzione delle crisi alimentari che aveva messo in atto nel corso di una precedente carestia che aveva colpito la Toscana nel periodo 1248-1256. Siena riuscì inoltre a volgere l’emergenza a proprio favore nell’ambito della politica estera, utilizzando la necessità di acquistare grano dall’Italia meridionale come pretesto per avvicinarsi politicamente al ghibellino Manfredi di Sicilia senza dover rompere i rapporti con la guelfa Firenze, a cui i senesi erano legati da un trattato di alleanza. Questa constatazione mostra come lo studio della storia dell’ambiente può risultare utile non solo per analisi di natura economico-sociale, ma può avere risvolti anche nell’ambito della storia delle vicende politiche delle società del passato.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41765506","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Disastri artificiali: alcune note su acqua e operazioni militari nel medioevo","authors":"F. Pagnoni","doi":"10.54103/2611-318x/18286","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18286","url":null,"abstract":"Il contributo si concentra su un aspetto peculiare della guerra medievale: l’uso artificiale dell’acqua finalizzato a provocare allagamenti, inondazioni per finalità tattiche o di devastazione. Il saggio si concentra sui fattori che rendevano possibile il ricorso a tali tecniche, sul contesto storico di diffusione delle stesse, sul personale a vario titolo coinvolto nella messa in opera di queste imprese idrauliche.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42574809","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Padova e le sue acque nella prima età moderna","authors":"Massimo Galtarossa","doi":"10.54103/2611-318x/18288","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18288","url":null,"abstract":"Avvalendoci di una fonte seriale conosciuta, ma non sufficientemente esplorata, come i dispacci dei rettori veneti di Padova per gli anni 1602-1630, il periodo di importanti rotture degli argini e dell’esondazione dei fiumi, intendiamo proporre l’esame di questo caso studio per trasportare il disastro naturale nel campo della storia sociale ed economica. Il rapido confronto con la documentazione di altre podesterie (Verona, Vicenza e Chioggia) per l’anno funesto del 1608 consente di coglierne la rappresentatività del periodo storico. In quell’anno a Padova la crisi nell’approvvigionamento emerge nelle contraddizioni nei rapporti città e campagne e nel riproporsi delle tensioni sociali. Il quadro è desolante: una principale via di comunicazione come la strada mestrina è trasformata in colabrodo dalle acque, si accumulano ‘diluvi’ di neve in città che diventano ingombranti flagelli per i rappresentanti veneziani e la popolazione del territorio. Nel 1612 le piogge non sono riconducibili alla categoria di maltempo ma, per la fragilità della rete idrografica padovana, contribuiscono nuovamente alle rotture degli argini. Nel 1627 a Este, nella bassa padovana, la gravità della situazione spinge a livello locale a cercare di comprendere le connessioni geografiche di questo ‘mondo liquido’ perché le acque dell’alto vicentino influenzano quelle della bassa padovana.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47715417","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Confini fluviali, esondazioni, controllo istituzionale: Bergamo, Cremona e Pavia in età moderna","authors":"Fabrizio Costantini","doi":"10.54103/2611-318x/18290","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18290","url":null,"abstract":"Scopo di questo lavoro è sottolineare la connessione tra la presenza dei fiumi (e delle loro esondazioni) e l’economia: commerci, dazi, prezzi agricoli, pesca e pescatori, scienziati erano coinvolti con i fiumi e con le problematiche causate dalle piene. Le città di Bergamo, Cremona e Pavia, in Lombardia, sono scelte come caso di studio.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44345608","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Introduzione: fra storia umana e storia della natura","authors":"P. Grillo","doi":"10.54103/2611-318x/18276","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18276","url":null,"abstract":"\u0000\u0000\u0000l saggio presenta un rapido quadro storiografico sulla storiografia ambientale sul Medioevo. In particolare, si esamina il rapporto fra i dati forniti le fonti documentarie e quelle fornite dalle scienze naturali che studiano il passato (“paleoscienze”), ripercorrendone l’uso durante l’ultimo secolo. Il dialogo fra storici e scienziati naturali presenta grandi difficoltà, ma offre anche grandi opportunità e si fa sempre più necessario per comprendere il passato.\u0000\u0000\u0000","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48668782","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Acque, inondazioni, disastri idrici: un dialogo aperto a varie discipline","authors":"Giorgio Dell'oro","doi":"10.54103/2611-318x/18291","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18291","url":null,"abstract":"\u0000\u0000\u0000Attraverso una serie di esempi si cerca di comprendere la difficoltà degli studiosi nel ricostruire la realtà dei secoli passati (XV‐XVIII), spesso filtrata da quanto si vive nel presente. Fino al XIX secolo le acque dolci erano un mondo vivo e in continua trasformazione, che fornivano varie risorse alle comunità. Successivamente questo mondo è via via scomparso e così la sua memoria. In appendice si segnala una iniziativa, basata sul volontariato, per cercare di comprendere alcuni aspetti dei cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli.\u0000\u0000\u0000","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47850233","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Acque e dissesto idrogeologico nel Padovano (secc. XII-XIV)","authors":"Remy Simonetti","doi":"10.54103/2611-318x/18287","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18287","url":null,"abstract":"Nel corso dei secoli medievali le autorità padovane hanno attuato un’ambiziosa politica di controllo e sfruttamento delle risorse idriche della città e del territorio che è valsa loro il plauso di Dante e di numerosi eruditi e storici. Un’analisi delle fonti edite e inedite permette peraltro di cogliere anche il rovescio della medaglia, ossia una situazione di instabilità idrogeologica di vari settori del contado padovano. Instabilità congenita, in alcuni casi, ma in numerosi altri casi indotta o comunque aggravata proprio da quella politica di gestione a fini utilitaristici delle risorse idriche che ha portato a importanti interventi sui fiumi Brenta e Bacchiglione, all’apertura di nuove vie d’acqua come il canale di Battaglia, alla realizzazione di arginature, bonifiche ecc. La mancanza di un quadro d’insieme, le limitate conoscenze scientifiche, le scarse risorse economiche disponibili hanno portato ad un quadro di dissesto idrogeologico che, per alcune aree, persiste fino al presente.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47546526","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Piene, ghiare e isoloni del Po nella prima età moderna. Un esempio fra Cremonese e Parmense nel Cinquecento","authors":"B. Raviola","doi":"10.54103/2611-318x/18289","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18289","url":null,"abstract":"Alluvioni, piene, disastri idrici hanno, da sempre, condizionato non solo il paesaggio fluviale, ma anche le relazioni fra gli attori che insistevano su un dato territorio. Con questo testo si intende offrire, senza ambizione di completezza, un esempio circa le pratiche giuridiche, le reazioni locali, le soluzioni prospettate fra le parti in un punto sensibile dell’asta del Po durante la prima età moderna: quello fra le province di Cremona e di Parma, tradizionalmente interessate dalle modificazioni morfologiche dovute al fiume. L’attenzione si soffermerà in particolare su una lite scatenatasi nel 1546 a ridosso del corso d’acqua e dei territori ghiaiosi causati dalle piene fra la località di Sommo, nel Cremonese, e alcuni beni dei Rangone, sudditi del neonato ducato di Parma e Piacenza. Alcune considerazioni inziali e conclusive andranno a evidenziare i tratti paradigmatici della vicenda, inerente non solo il problema della gestione del Po, ma pure la determinazione dei confini politici.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48641762","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}