{"title":"Notai e memoria del credito: scritture e archivi dei prestatori bergamaschi (circa 1250-1350)","authors":"P. Buffo","doi":"10.54103/2611-318x/18881","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Il saggio studia il rapporto fra mediazione notarile e autonomia dei privati nella redazione e nella gestione archivistica delle scritture relative al credito a Bergamo, tra metà Duecento e metà Trecento, con riferimento all’amministrazione contabile dei patrimoni e alla certificazione degli obblighi reciproci. Quanto al primo aspetto l’intervento dei notai, ancora frequente nella stesura di inventari e registri contabili nella seconda metà del Duecento, fu superata, a inizio Trecento, dalla tenuta autonoma di memorialia concepiti per una lunga durata. Sul fronte della rilevanza giuridica, nonostante alcuni esperimenti compiuti in tal senso, le scritture private e i libri di conto non acquisirono invece, diversamente da altre aree del nord Italia, un valore probatorio simile a quello dell’instrumentum notarile, che rimase uno strumento imprescindibile per l’accensione e il trasferimento di rapporti creditizi.","PeriodicalId":32746,"journal":{"name":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-12-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica Nuova Serie","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2611-318x/18881","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il saggio studia il rapporto fra mediazione notarile e autonomia dei privati nella redazione e nella gestione archivistica delle scritture relative al credito a Bergamo, tra metà Duecento e metà Trecento, con riferimento all’amministrazione contabile dei patrimoni e alla certificazione degli obblighi reciproci. Quanto al primo aspetto l’intervento dei notai, ancora frequente nella stesura di inventari e registri contabili nella seconda metà del Duecento, fu superata, a inizio Trecento, dalla tenuta autonoma di memorialia concepiti per una lunga durata. Sul fronte della rilevanza giuridica, nonostante alcuni esperimenti compiuti in tal senso, le scritture private e i libri di conto non acquisirono invece, diversamente da altre aree del nord Italia, un valore probatorio simile a quello dell’instrumentum notarile, che rimase uno strumento imprescindibile per l’accensione e il trasferimento di rapporti creditizi.