L. Gust (Chef de clinique des Universités, assistant des Hôpitaux) , D. Trousse (Maître de conférences des Universités) , G. Brioude (Praticien hospitalier) , C. Doddoli (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , F. Collart (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Reynaud-Gaubert (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Leone (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Thomas (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , X.B. D’Journo (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Tecniche di trapianto bipolmonare","authors":"L. Gust (Chef de clinique des Universités, assistant des Hôpitaux) , D. Trousse (Maître de conférences des Universités) , G. Brioude (Praticien hospitalier) , C. Doddoli (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , F. Collart (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Reynaud-Gaubert (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Leone (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Thomas (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , X.B. D’Journo (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1288-3336(18)41298-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1288-3336(18)41298-8","url":null,"abstract":"<div><p>Il trapianto bipolmonare costituisce il trattamento curativo dei pazienti che presentano un’insufficienza respiratoria allo stadio terminale. I progressi compiuti negli ultimi anni nella selezione e nella gestione dei donatori, nella conservazione degli innesti e nel miglioramento dei trattamenti immunosoppressori e delle complicanze infettive hanno permesso di ottenere un costante miglioramento dei risultati a breve e a lungo termine dei pazienti sottoposti a trapianto. Le tecniche chirurgiche si sono evolute molto nel corso degli anni per contribuire agli attuali tassi di successo. Dall’inizio del trapianto bipolmonare detto “in blocco” introdotto dall’equipe di Toronto e progressivamente abbandonato, si sono avuti, dagli anni ’90, lo sviluppo e il perfezionamento del trapianto bipolmonare detto sequenziale. Anche se divenuto relativamente standardizzato, il trapianto bipolmonare resta un intervento delicato. Un gran numero di punti tecnici contribuisce al successo dell’operazione e deve essere noto al chirurgo. Questa rassegna illustra gli aspetti chirurgici del trapianto bipolmonare sequenziale, includendo aspetti storici e i fondamenti della gestione anestesiologica, delle vie d’accesso, delle tecniche di espianto e impianto, il ricorso all’assistenza circolatoria e la gestione postoperatoria immediata.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"22 1","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(18)41298-8","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"136936643","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Alifano (Ancien chef de clinique-assistant, professeur des Universités, praticien hospitalier) , J. Berjaud , M. Dahan , J.-F. Regnard
{"title":"Trattamento chirurgico delle complicanze settiche dopo pneumonectomia","authors":"M. Alifano (Ancien chef de clinique-assistant, professeur des Universités, praticien hospitalier) , J. Berjaud , M. Dahan , J.-F. Regnard","doi":"10.1016/S1288-3336(18)41296-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1288-3336(18)41296-4","url":null,"abstract":"<div><p>La principale complicanza settica della pneumonectomia è il piotorace. Quest’ultimo è associato una volta su due a una fistola broncopleurica, che può essere la causa o la conseguenza del piotorace. Ciò significa che il loro trattamento è strettamente collegato. Il trattamento del piotorace è la sterilizzazione della cavità di pneumonectomia, mentre quello della fistola la sua chiusura. Nella fase acuta, il primo trattamento è il drenaggio della loggia di pneumonectomia il cui scopo è prevenire l’inondazione del polmone controlaterale e di ottenere un controllo iniziale della sepsi locale. Secondariamente, il controllo iniziale della sepsi può essere assicurato dall’irrigazione-lavaggio, eventualmente associato a una “toilette chirurgica” della cavità di pneumonectomia. In caso di insuccesso, una toracostomia rappresenta spesso il miglior metodo di controllo locale della sepsi. Questa operazione è la tecnica di elezione quando il piotorace è accompagnato da una fistola. Una volta controllata la fase acuta, si pone il problema dell’obliterazione dello spazio pleurico. Essa può essere ottenuta con una mioplastica o un’epiploonplastica, eventualmente precedute da una manovra di abbattimento della sacca mediante una toracoplastica. Quando la sacca è di volume ridotto, è possibile eseguire una chiusura semplice di toracostomia su una soluzione antibiotica (metodo di Clagett). L’uso della terapia a pressione negativa è un’opzione per le cavità senza fistola perché accelera la detersione e favorisce la retrazione e la granulazione. In pratica, le indicazioni dipendono più dalle caratteristiche del paziente, dalla complicanza settica e dalle abitudini del servizio che da un algoritmo immutabile e rigoroso.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"22 1","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(18)41296-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"92121157","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
P. Rabinel, M. Cazaux, L. Solovei, C. Renaud, J. Berjaud, M. Dahan, L. Brouchet
{"title":"Tecniche di trapianto unipolmonare","authors":"P. Rabinel, M. Cazaux, L. Solovei, C. Renaud, J. Berjaud, M. Dahan, L. Brouchet","doi":"10.1016/S1288-3336(18)41295-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1288-3336(18)41295-2","url":null,"abstract":"<div><p>Delle tre possibili modalità di trapianto polmonare (cardiopolmonare, bipolmonare e, infine, unipolmonare), il trapianto unipolmonare è la modalità tecnicamente più semplice. Sebbene sia considerato il meno performante in termini di risultati funzionali, è, comunque, un ottimo compromesso in alcune patologie degenerative e nel soggetto considerato anziano o la cui condizione generale è considerata troppo precaria. Grazie ai progressi nella rianimazione e al miglioramento delle tecniche di assistenza cardiorespiratoria, deve essere considerato oggi un intervento efficace quando il trapianto bipolmonare sembra rischioso.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"22 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(18)41295-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"92121158","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
P. Rabinel, M. Cazaux, L. Solovei, C. Renaud, J. Berjaud, M. Dahan, L. Brouchet
{"title":"Tecniche di trapianto unipolmonare","authors":"P. Rabinel, M. Cazaux, L. Solovei, C. Renaud, J. Berjaud, M. Dahan, L. Brouchet","doi":"10.1016/S1636-5577(18)91742-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(18)91742-6","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"17 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"75510423","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A. Olland, S. Renaud, J. Reeb, S. Guinard, J. Seitlinger, N. Santelmo, P.E. Falcoz, G. Massard
{"title":"Trattamento chirurgico dei traumi chiusi del torace e tecnica dell’osteosintesi costale","authors":"A. Olland, S. Renaud, J. Reeb, S. Guinard, J. Seitlinger, N. Santelmo, P.E. Falcoz, G. Massard","doi":"10.1016/S1288-3336(17)86807-2","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(17)86807-2","url":null,"abstract":"<div><p>Il trauma toracico rimane la seconda causa di mortalità traumatica dopo il trauma cranico. Tre tipi di meccanismi possono essere descritti per i traumi chiusi del torace: le lesioni da compressione/schiacciamento, le lesioni da decelerazione e le lesioni da scoppio. I fattori di gravità da ricercare sono un’età superiore ai 65 anni, una patologia cronica polmonare o cardiovascolare, un disturbo della coagulazione congenito o acquisito e un meccanismo a cinetica elevata. Questi fattori aumentano il rischio di decesso legato al trauma di un fattore 2-3. Una volta completato il bilancio lesionale e stabilizzato il paziente, le tecniche di osteosintesi toracica si applicano tanto ai traumi acuti che a quelli antichi (pseudoartrosi). I molteplici scopi dell’osteosintesi toracica comprendono il controllo del dolore, il ripristino dell’espansione toracica e della meccanica respiratoria normale e l’emostasi del sanguinamento dalla frattura.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"21 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(17)86807-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80063972","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
F. Le Pimpec-Barthes (Professeur des Universités), A. Legras (Chef de clinique assistant), A. Arame (Praticien attaché)
{"title":"Problemi chirurgici posti dalle pleuriti purulente","authors":"F. Le Pimpec-Barthes (Professeur des Universités), A. Legras (Chef de clinique assistant), A. Arame (Praticien attaché)","doi":"10.1016/S1288-3336(17)86808-4","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(17)86808-4","url":null,"abstract":"<div><p>La pleurite purulenta (PP) o empiema pleurico è un’urgenza terapeutica, perché può essere fatale in caso di gestione insufficiente o ritardata. Nel 70-80% dei casi, questa infezione del liquido pleurico è secondaria a un’infezione polmonare vicina (parapneumonica, ascesso polmonare, cancro sovrainfetto, bronchiectasia, sequestro, ecc.). Può anche essere di origine iatrogena (postchirurgica con o senza fistola, post-traumatica) o, raramente, da cause extratoraciche (sottodiaframmatiche, oto-rino-laringoiatrica o stomatologica). Qualunque sia il meccanismo causale, l’urgenza consiste nel realizzare allo stesso tempo la diagnosi, attraverso una toracentesi, e il trattamento iniziale con un drenaggio pleurico per evacuare il liquido purulento. L’agente eziologico può essere difficile da identificare se è già stata instaurata precedentemente una terapia antibiotica o se si tratta di un microrganismo anaerobio, il che può giustificare il ricorso alla biologia molecolare. A seconda dell’antichità della PP, si osservano diversi stadi della malattia, con conseguenze sul polmone sottostante che giustificano una gestione diversa. Il semplice drenaggio permette, in genere, un miglioramento clinico spettacolare, ma non è sufficiente di per sé. È necessario associarvi una detersione locale, che può essere chimica mediante fibrinolitici locali e/o strumentale attraverso videotoracoscopia. Proprio come la terapia antibiotica per via endovenosa rivolta contro la malattia responsabile della PP, la kinesiterapia respiratoria pluriquotidiana è un elemento indispensabile per la guarigione. Essa mira a favorire la riespansione polmonare e la mobilità diaframmatica per eliminare la tasca pleurica infetta. Alcuni gesti possono essere associati, a seconda della causa: chiusura di una fistola bronchiale o esofagea, recentazione di una distruzione di una struttura vicina, rimozione di materiale infetto e così via. La fenestrazione deve essere ipotizzata in caso di sepsi persistente nonostante il drenaggio. Infine, nelle forme incistate di scoperta tardiva, il deficit di riespansione polmonare richiede un trattamento specifico di decorticazione pleuropolmonare mediante toracotomia e/o un gesto parietale a volte complesso di toracoplastica, mioplastica od omentoplastica. I ritardi nella presa in carico spiegano gli alti tassi di mortalità, che possono arrivare fino al 41%. Tuttavia, in caso di diagnosi precoce e di trattamento ben condotto, la guarigione è quasi costante. I fattori prognostici sfavorevoli sono le comorbilità multiple, l’immunosoppressione, la necessità di un cambiamento di terapia antibiotica in corso di trattamento, l’identificazione di un microrganismo e, anche se in modo controverso, l’età avanzata.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"21 1","pages":"Pages 1-19"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(17)86808-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86986828","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Cazaux, P. Rabinel, L. Solovei, C. Renaud, J. Berjaud, M. Dahan, L. Brouchet
{"title":"Trattamento chirurgico dello pneumotorace spontaneo","authors":"M. Cazaux, P. Rabinel, L. Solovei, C. Renaud, J. Berjaud, M. Dahan, L. Brouchet","doi":"10.1016/S1288-3336(17)86806-0","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(17)86806-0","url":null,"abstract":"<div><p>Lo pneumotorace spontaneo, definito dalla presenza di aria tra i due foglietti pleurici, può essere primario se insorge su un polmone sano, secondario a una patologia polmonare sottostante o catameniale nelle donne con endometriosi toracica. La sua prognosi è essenzialmente legata alla sua capacità di recidivare e al terreno del paziente, talvolta precario quando è secondario. Si tratta di una patologia frequente la cui gestione multidisciplinare è, oggi, ben codificata. Il trattamento chirurgico è indicato per gli pneumotoraci spontanei primari fin dalla prima recidiva, in caso di pneumotorace bilaterale e in un primo episodio con gorgogliamento prolungato (oltre cinque giorni) o per imperativi socioprofessionali. L’intervento consiste nell’esplorazione della cavità toracica e, se necessario, nella resezione delle bolle parenchimali e nella realizzazione di una sinfisi pleurica o pleurodesi. Si realizza in prima intenzione una chirurgia videoassistita per lo pneumotorace spontaneo primario, via d’accesso meno invasiva della toracotomia, con un tasso di recidiva più alto ma accettabile (4%). Tuttavia, non esiste un consenso riguardo alla tecnica di pleurodesi, che varia a seconda delle equipe: può essere meccanica (pleurectomia apicale o abrasione) o chimica (talcaggio o nitrato d’argento). Per quanto riguarda lo pneumotorace secondario, l’indicazione chirurgica, la via d’accesso e la tecnica di pleurodesi sono decise caso per caso a seconda dello stato respiratorio del paziente. Il tasso di mortalità postoperatoria è basso (inferiore all’1%) e le complicanze più frequenti sono il gorgogliamento prolungato con o senza difetto di accollamento, l’emotorace, il versamento pleurico sieroso residuo e la recidiva. Lo svezzamento dal tabacco è importante perché si tratta dell’unico fattore di rischio di recidiva modificabile.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"21 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(17)86806-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"77889413","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Cazaux , M. Da Costa , P. Rabinel , M. Grigoli , J. Berjaud , M. Dahan , L. Brouchet
{"title":"Chirurgia della trachea e dei bronchi (I)","authors":"M. Cazaux , M. Da Costa , P. Rabinel , M. Grigoli , J. Berjaud , M. Dahan , L. Brouchet","doi":"10.1016/S1288-3336(17)86809-6","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(17)86809-6","url":null,"abstract":"<div><p>Per comprendere bene le circostanze di comparsa e le possibilità terapeutiche in una patologia tracheobronchiale, questo articolo passa in rassegna l’anatomia descrittiva, i rapporti e la fisiologia dell’albero respiratorio. Inoltre, l’assoluta necessità di mantenere un’ematosi corretta durante le manipolazioni terapeutiche impone dei vincoli anestetici che sono anch’essi considerati.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"21 1","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(17)86809-6","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86003304","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L. Solovei (Chef de clinique-assistant), C.-H. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier), L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), J.-P. Berthet (Praticien hospitalier)
{"title":"Chirurgia della vena cava superiore","authors":"L. Solovei (Chef de clinique-assistant), C.-H. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier), L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), J.-P. Berthet (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1288-3336(16)80602-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1288-3336(16)80602-0","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia della vena cava superiore è al confine tra la chirurgia vascolare e quella toracica. Le indicazioni chirurgiche sono rare. Sono seguite o nel quadro di exeresi cancerose: resezioni polmonari ampie programmate per carcinomi broncogeni T4 o tumori mediastinici, o in caso di sindrome della vena cava superiore mal tollerata causata da patologie ostruttive iatrogene o compressive (benigne o maligne). Una conoscenza approfondita dell’anatomia chirurgica del mediastino, della vena cava superiore e delle sue varie vie di sostituzione è indispensabile per elaborare la strategia chirurgica di resezione e di rivascolarizzazione. Sono possibili tutti i tipi di ricostruzione vascolare: sutura o angioplastica, sostituzione protesica tronculare o bitronculare e bypass extra-anatomico. L’avvento delle tecniche endovascolari ha permesso di ampliare le indicazioni di angioplastica-stenting palliativa per sindrome della vena cava superiore.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"20 1","pages":"Pages 1-22"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(16)80602-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"137161893","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J. Reeb (Lung Transplant & ECLS Clinical Fellow) , A. Olland (Praticien hospitalo-universitaire) , S. Renaud (Chef de clinique des Universités, assistant hospitalier) , M. Kindo (Praticien hospitalier) , N. Santelmo (Praticien hospitalier) , G. Massard (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P.-E. Falcoz (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Principi e indicazioni dell’assistenza circolatoria e respiratoria extracorporea in chirurgia toracica","authors":"J. Reeb (Lung Transplant & ECLS Clinical Fellow) , A. Olland (Praticien hospitalo-universitaire) , S. Renaud (Chef de clinique des Universités, assistant hospitalier) , M. Kindo (Praticien hospitalier) , N. Santelmo (Praticien hospitalier) , G. Massard (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P.-E. Falcoz (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1288-3336(16)79382-4","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(16)79382-4","url":null,"abstract":"<div><p>In origine, l’<em>extracorporeal membrane oxygenation</em> (ECMO) era una tecnica di assistenza respiratoria che utilizzava uno scambiatore gassoso a membrana. Per estensione, l’ECMO è diventata una tecnica respiratoria e cardiopolmonare utilizzata in caso di deficit respiratorio e/o cardiaco nell’attesa della restaurazione della funzione deficitaria o di un eventuale trapianto. Il supporto emodinamico può essere parziale o totale. Gli accessi vascolari possono essere periferici o centrali. Questo tipo di assistenza utilizza il concetto di circolazione extracorporea (CEC) sanguigna che in epoca moderna si è estesa con l’utilizzo di polmoni artificiali a membrana. Il circuito di base è semplice e comprende una pompa, un ossigenatore (che permette al sangue di caricarsi di O<sub>2</sub> e di eliminare CO<sub>2</sub>) e delle vie d’accesso (una di drenaggio e una di reinfusione). La sua attuazione è facile, veloce e può essere avviata al letto del malato. Il miglioramento delle attrezzature, una migliore conoscenza delle tecniche e delle indicazioni, e le politiche di salute pubblica hanno reso popolare questa tecnica. Alcuni centri di chirurgia toracica la utilizzano di routine come assistenza alla realizzazione di un intervento terapeutico (soprattutto trapianto) assieme a team di rianimazione per il trattamento della sindrome da distress respiratorio acuto. Nel quadro della malattia polmonare dell’adulto, l’idea principale è quella di sviluppare il concetto di strategia minimalista con l’uso di una CEC adiuvante parziale – più che sostitutiva totale – che permetterebbe il recupero metabolico ad integrum del paziente. Nei prossimi anni, i progressi della tecnologia e dell’ingegneria così come le conoscenze approfondite permetteranno il miglioramento della prognosi dei pazienti colpiti da deficit respiratorio sotto assistenza meccanica.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"20 1","pages":"Pages 1-18"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(16)79382-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86714080","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}