D. Boulate , P. Brenot , P. Dorfmuller , O. Mercier , S. Mussot , D. Fabre , X. Jaïs , P. Dartevelle , E. Fadel
{"title":"Ipertensione polmonare post-embolica ed endoarteriectomia delle arterie polmonari","authors":"D. Boulate , P. Brenot , P. Dorfmuller , O. Mercier , S. Mussot , D. Fabre , X. Jaïs , P. Dartevelle , E. Fadel","doi":"10.1016/S1288-3336(16)80592-0","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(16)80592-0","url":null,"abstract":"<div><p>L’ipertensione polmonare postembolica (in inglese PEPH) è secondaria alla persistenza e all’organizzazione di materiale fibrinocruorico nel letto arterioso polmonare. La PEPH è l’unico tipo di ipertensione arteriosa polmonare curabile chirurgicamente con l’endoarteriectomia delle arterie polmonari (EAP). Tuttavia, rimane sottodiagnosticata. Circa il 60% dei pazienti sono eleggibili per un’EAP. In assenza di disostruzione chirurgica, la sopravvivenza a cinque anni è inferiore al 50%, mentre è più dell’80% dei pazienti operati. Lo screening di una PEPH in un paziente dispneico con fattori di rischio di malattia tromboembolica consiste nella realizzazione di un’ecografia cardiaca per valutare le pressioni arteriose polmonari associata a una scintigrafia di ventilazione-perfusione per identificare difetti di perfusione in territori normoventilati. L’angiografia delle arterie polmonari associata a cateterismo cardiaco destro e l’angio-TC delle arterie polmonari sono esami di seconda linea realizzati in centri specializzati, al fine di confermare la diagnosi e di valutare le opzioni terapeutiche. L’EAP è il trattamento di riferimento dell’PEPH. La decisione di operabilità è discussa in una riunione di concertazione multidisciplinare (RMD) che include pneumologi, chirurghi e radiologi. L’esperienza accumulata nei centri di riferimento in Europa e nel mondo da 30 anni permette di ottenere una mortalità postoperatoria inferiore al 5% ed una sopravvivenza significativamente prolungata. I pazienti con forme di ostruzione arteriosa polmonare distale considerati inoperabili possono ormai trarre beneficio dal trattamento con angioplastica delle arterie polmonari, i cui primi risultati emodinamici mostrano una significativa diminuzione delle pressioni polmonari e un miglioramento funzionale. Sono stati compiuti progressi anche nel campo dei trattamenti medici che permettono di agire sulla microvasculopatia dei territori vascolari non occlusi.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"20 1","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(16)80592-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74825179","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
C. Rivera, C. Pricopi, F. Le Pimpec Barthes, M. Riquet
{"title":"Gestione chirurgica dei tumori pleurici primitivi e secondari (a eccezione del mesotelioma)","authors":"C. Rivera, C. Pricopi, F. Le Pimpec Barthes, M. Riquet","doi":"10.1016/S1288-3336(15)70703-X","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(15)70703-X","url":null,"abstract":"<div><p>Nella gestione dei tumori pleurici, la chirurgia ha un duplice interesse: diagnostico e terapeutico, indipendentemente dal fatto che l’obiettivo sia curativo o palliativo. Al di fuori del mesotelioma, un tumore pleurico primitivo si presenta, il più delle volte, sotto forma di una lesione unica, talvolta molteplice ma raramente diffusa. Al contrario, una metastasi pleurica induce spesso una lesione diffusa dei due foglietti pleurici. Quest’ultima è, in effetti, la prima causa di versamento pleurico dopo i 50 anni. Il carattere resecabile e la natura istologica costituiscono i due fattori essenziali della gestione. Se il tumore è di aspetto benigno e appare resecabile nella sua totalità, la chirurgia è terapeutica fin dall’inizio. Al contrario, un tumore non resecabile e/o di aspetto maligno richiede una resezione dopo una diagnosi preoperatoria o, anche, dopo un trattamento neoadiuvante. Infine, ogni lesione pleurica diffusa richiede una videotoracoscopia a scopo diagnostico, seguita da una sinfisi pleurica palliativa, volta semplicemente a prevenire la recidiva dei versamenti pleurici.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"19 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(15)70703-X","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"91030823","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J. Jougon (Professeur des universités, praticien hospitalier) , M. Thumerel (Praticien hospitalier) , A. Rodriguez (Praticien hospitalier) , F. Delcambre (Praticien hospitalier) , J.-F. Velly (Professeur des universités, praticien hospitalier)
{"title":"Vie d’accesso chirurgiche anteriori del torace e cervicotoraciche","authors":"J. Jougon (Professeur des universités, praticien hospitalier) , M. Thumerel (Praticien hospitalier) , A. Rodriguez (Praticien hospitalier) , F. Delcambre (Praticien hospitalier) , J.-F. Velly (Professeur des universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1288-3336(15)70704-1","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(15)70704-1","url":null,"abstract":"<div><p>Le vie d’accesso chirurgiche anteriori e cervicotoraciche riuniscono l’insieme delle vie d’accesso chirurgiche, richiedendo un’installazione del paziente in decubito dorsale con incisioni cutanee sulla faccia anteriore o anterolaterale del torace. Questo capitolo è dedicato alla descrizione tecnica e alle indicazioni di queste vie d’accesso: sternotomia, toracotomia anteriore, toracotomia anteriore e anterolaterale, sternotoracotomia monolaterale, sternotoracotomia bilaterale trasversa e cervicomanubriotomia di Cormier-Dartevelle-Grunenwald. I criteri di scelta di queste diverse vie d’accesso dipendono dall’indicazione operatoria e dall’esposizione richiesta necessaria, che è o centrata sul mediastino o più lateralizzata a una o a entrambe le cavità pleuriche o anche verso la regione cervicoascellare. Un breve paragrafo è dedicato alle vie d’accesso videoassistite (<em>total extended mediastinal lymphadenectomy</em> [TEMLA], videoaxillaroscopia [VAXY]), che sono delle estensioni della mediastinoscopia, che non è affrontata. Anche la specificità della sindrome dello sbocco cervicotoracico non è affrontata. In questo capitolo didattico e illustrato, gli autori dettagliano i gesti tecnici e affrontano anche le indicazioni e le complicanze di queste vie d’accesso. Una valutazione degli obiettivi è proposta alla fine del capitolo.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"19 1","pages":"Pages 1-30"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(15)70704-1","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73607479","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A. Seguin , H. Dutau , C.-H. Marquette , J.-M. Vergnon , C. Baillard , M. Dahan , E. Martinod
{"title":"Chirurgia della trachea e dei bronchi: ruolo della broncoscopia interventistica per le lesioni non chirurgiche","authors":"A. Seguin , H. Dutau , C.-H. Marquette , J.-M. Vergnon , C. Baillard , M. Dahan , E. Martinod","doi":"10.1016/S1288-3336(15)70702-8","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(15)70702-8","url":null,"abstract":"<div><p>Esiste, oggi, un numero importante di tecniche endoscopiche che permettono la disostruzione e/o la calibratura, che si tratti dell’utilizzo del broncoscopio stesso, dell’elettrocoagulazione, della plasmacoagulazione all’argon o, ancora, della crioterapia. La scelta dell’una o dell’altra di queste tecniche, così come i rispettivi vantaggi e svantaggi, sono descritti rapidamente. Inoltre, dall’utilizzo e dallo sviluppo delle endoprotesi tracheobronchiali, le indicazioni della chirurgia della trachea e dei bronchi sono notevolmente diminuite. Esistono schematicamente due tipi di protesi: le protesi metalliche e le protesi in silicone. Benché nessuna rappresenti la protesi ideale per le vie aeree, esse permettono di ripristinare il calibro delle vie aeree così come di migliorare i sintomi e la funzionalità respiratori. La scelta delle protesi è guidata dalla lesione da trattare, dalla perennità da ipotizzare o, ancora, dal posizionamento temporaneo del dispositivo. È anche influenzata ampiamente dall’esperienza degli operatori. Noi ne offriamo, dunque, un approccio terapeutico, senza voler essere dogmatici in questo settore.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"19 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(15)70702-8","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86302052","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
P. Mordant , P.-B. Pagès , B. Grand , F. Le Pimpec-Barthes , M. Riquet
{"title":"Aspetti chirurgici della tubercolosi polmonare e dei micobatteri atipici","authors":"P. Mordant , P.-B. Pagès , B. Grand , F. Le Pimpec-Barthes , M. Riquet","doi":"10.1016/S1288-3336(14)68893-2","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(14)68893-2","url":null,"abstract":"<div><p>Descritta nel 1819, la tubercolosi polmonare ha accompagnato lo sviluppo della chirurgia toracica. Dopo l’abbandono delle tecniche di collassoterapia nel 1945 e il minor ricorso alla toracoplastica dopo gli anni ′80, le resezioni parenchimali restano il solo trattamento curativo possibile di situazioni cliniche complesse. La tubercolosi multiresistente (<em>multidrug-resistant tuberculosis</em> [MDR-TB]) deve beneficiare di una gestione chirurgica all’interno di equipe specializzate. Le caverne post-tubercolari, le distruzioni parenchimali e le dilatazioni dei bronchi da postumi possono complicarsi con un’emottisi e un’infezione da aspergillus o con infezioni recidivanti e devono, allora, essere operate. In queste indicazioni difficili, una preparazione preoperatoria rigorosa, una tecnica sistematica e delle cure postoperatorie vigili consentono di ottenere delle guarigioni definitive, al prezzo di una morbimortalità operatoria accettabile. Queste situazioni devono, quindi, essere conosciute dai chirurghi toracici, per non prolungare inutilmente dei trattamenti medici inefficaci e/o tossici.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"18 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2014-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(14)68893-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"95366924","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
D. Fabre, P. Despins, E. Fadel, Philippe Dartevelle
{"title":"Tecnica chirurgica di trapianto cardiopolmonare","authors":"D. Fabre, P. Despins, E. Fadel, Philippe Dartevelle","doi":"10.1016/S1288-3336(14)68903-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1288-3336(14)68903-2","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"67 1","pages":"1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2014-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"83256614","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
G. Galvaing (Assistant–chef de clinique) , M. Riquet (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Dahan (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Principi del drenaggio toracico","authors":"G. Galvaing (Assistant–chef de clinique) , M. Riquet (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Dahan (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1288-3336(14)68902-0","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(14)68902-0","url":null,"abstract":"<div><p>Il drenaggio della cavità pleurica rappresenta il gesto di base della chirurgia toracica. Peraltro, esso può essere realizzato da diversi specialisti medici, in particolare in un contesto di urgenza. Per essere efficace, il drenaggio toracico richiede rigore e destrezza. Come ogni gesto tecnico, un errore può avere delle conseguenze disastrose per il paziente. Dopo un richiamo dell’anatomia e della fisiologia della pleura, gli autori descrivono i materiali attualmente disponibili per assicurare un drenaggio pleurico, così come le tecniche di posizionamento. Sono esposte anche la sorveglianza della sua efficacia e le condizioni di asportazione. Sono presi in considerazione i casi particolari del drenaggio pleurico dopo chirurgia toracica. Infine, il drenaggio pericardico è descritto secondo le diverse vie d’accesso utilizzabili.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"18 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2014-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(14)68902-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"77156281","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A. Bernard , P.-B. Pages , H. AbouHanna , D. Caillot
{"title":"Chirurgia dell’aspergillosi: tecniche e indicazioni","authors":"A. Bernard , P.-B. Pages , H. AbouHanna , D. Caillot","doi":"10.1016/S1288-3336(14)68894-4","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(14)68894-4","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia fa parte della strategia terapeutica delle infezioni aspergillari. L’aspergilloma si definisce come una massa arrotondata pseudotumorale di sviluppo intracavitario dovuta alla proliferazione delle spore di <em>Aspergillus</em>. La complicanza più frequente è l’emottisi, segnalata nel 50-95% dei casi. Le lesioni pleuropolmonari predisponenti sono: le cavità tubercolotiche, le sacche pleuriche residue, le bolle di enfisema e il polmone distrutto dopo radioterapia, la fibrosi o le bronchiettasie. Le indicazioni della chirurgia dipendono dai sintomi, dalla funzionalità respiratoria del paziente, dallo stato del polmone sottostante e dal tipo di aspergilloma (semplice o complesso). In un paziente portatore di un aspergilloma intrapolmonare, se la funzionalità respiratoria lo permette, sarà proposta una resezione polmonare, eventualmente preceduta da un’embolizzazione. Per gli aspergillomi intrapleurici, sarà consigliata la toracoplastica, se lo stato generale del paziente lo permette. L’aspergillosi polmonare invasiva (API) si caratterizza per un’invasione dei tessuti bronchiali e dei vasi da parte dei filamenti miceliali nei pazienti con un’immunosoppressione profonda e prolungata. Il tasso di decesso dei pazienti che hanno presentato un’API dopo trattamento per una leucemia o un linfoma è del 30-40%, dopo un trapianto di midollo è del 60%, dopo un trapianto d’organo è del 50-60% e dopo ogni altra causa di immunosoppressione è del 70-85%. La principale causa di questi decessi è l’emottisi massiva. La chirurgia è indicata per la prevenzione delle emottisi quando la massa aspergillare si trova a contatto con l’arteria polmonare o con uno dei suoi rami e se essa aumenta di dimensioni con la scomparsa dell’orletto di sicurezza tra la massa e la parete del vaso. Il paziente è operato in urgenza prima che i globuli bianchi raggiungano la soglia di 1 000 elementi/mm<sup>3</sup>. Una massa residua persistente dopo un trattamento antifungino può giustificare una resezione polmonare prima della ripresa di una nuova terapia aggressiva.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"18 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2014-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(14)68894-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"81188791","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
D. Fabre (Chirurgien) , P. Despins (Chirurgien) , E. Fadel (Chirurgien) , P.-G. Dartevelle
{"title":"Tecnica chirurgica di trapianto cardiopolmonare","authors":"D. Fabre (Chirurgien) , P. Despins (Chirurgien) , E. Fadel (Chirurgien) , P.-G. Dartevelle","doi":"10.1016/S1288-3336(14)68903-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1288-3336(14)68903-2","url":null,"abstract":"<div><p>Le principali indicazioni del trapianto cardiopolmonare (TCP) sono le ipertensioni arteriose polmonari, che siano idiopatiche, secondarie o associate alle cardiopatie congenite (sindrome di Eisenmenger). Come il trapianto bipolmonare (TBP), il TCP offre una buona sopravvivenza a lungo termine a pazienti che sfuggono ad ogni trattamento medico e la cui prognosi vitale è in gioco. Oltre alla gestione di un cuore insufficiente, i vantaggi di questo trapianto sono l’assenza di ischemia bronchiale e di complicanze bronchiali a distanza e il tasso meno elevato di bronchiolite obliterante. Il rapporto attuale di TCP rispetto al TBP è di uno a dieci. Infatti, a causa della scarsità di organi, si privilegia il TBP ogni volta che sia possibile, ma il TCP resta raccomandato per i pazienti con una disfunzione cardiaca destra grave o una sindrome di Eisenmenger. La tecnica chirurgica è ben standardizzata dai primi TCP. È fondamentale una buona coordinazione tra l’equipe di prelievo e quella di trapianto per ridurre l’ischemia del trapianto. Infine, il supporto circolatorio è indispensabile per gestire le insufficienze postoperatorie resistenti alle terapie mediche.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"18 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2014-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(14)68903-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90002224","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
N. Vénissac (Professeur des Universités, praticien hospitalier), J. Mouroux (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Trattamento chirurgico del mesotelioma pleurico","authors":"N. Vénissac (Professeur des Universités, praticien hospitalier), J. Mouroux (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1288-3336(13)65995-6","DOIUrl":"10.1016/S1288-3336(13)65995-6","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia del mesotelioma pleurico pone delle difficoltà specifiche, sia tecniche che nella gestione globale del paziente. Questa patologia presenta delle particolarità per la diagnosi, la stadiazione e il trattamento. La chiave di volta delle tecniche chirurgiche si basa sulla conoscenza delle caratteristiche anatomiche della pleura. Sono descritti tre tipi di tecniche: la pleurectomia parietale, la pleurodecorticazione e la pleuropneumonectomia (PPE). Quest’ultima può essere associata a una chemioterapia ipertermica intratoracica. La PPE, riproposta in questi ultimi anni, ha visto la sua tecnica codificata meglio. Una selezione rigorosa dei pazienti e la padronanza delle tecniche anestesiologiche e chirurgiche permettono di sperare in una morbilità e in una mortalità accettabili.</p></div>","PeriodicalId":100457,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Torace","volume":"17 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1288-3336(13)65995-6","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"78120656","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}