{"title":"Allergologia in pratica","authors":"H. Chabane (Allergologue)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)48584-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)48584-1","url":null,"abstract":"<div><p>Le malattie allergiche hanno registrato un aumento allarmante da diversi decenni, al punto da diventare un problema di salute pubblica. Questo aumento della prevalenza riguarda più in particolare le allergie respiratorie e le allergie alimentari. La gravità di queste ultime può portare a un rischio vitale. Il medico di medicina generale e il pediatra si trovano sempre più spesso di fronte alla gestione iniziale di queste allergie. La ricerca in allergologia ha compiuto notevoli progressi, consentendo una migliore conoscenza della fisiopatologia delle malattie allergiche e lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici (allergeni molecolari) e terapeutici (immunoterapia allergenica per via orale, bioterapie). Molti lavori internazionali hanno portato al consenso per la standardizzazione della gestione diagnostica e terapeutica della maggior parte delle malattie allergiche. Lo sviluppo di algoritmi contribuisce a migliorare la gestione coordinata dei pazienti, il cui percorso rimane lungo e talvolta complesso. L’obiettivo di questa rassegna pratica vuole dare una breve panoramica delle principali malattie allergiche, dei mezzi diagnostici e delle terapie disponibili.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 4","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138412317","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
O. Steichen (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Crampi","authors":"O. Steichen (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)48583-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)48583-X","url":null,"abstract":"<div><p>I crampi veri sono contrazioni muscolari involontarie localizzate, improvvise e transitorie, dolorose. Sono comuni, soprattutto negli sportivi, nelle donne incinte e negli anziani. Costituiscono un motivo di consultazione medica se la loro frequenza, la loro intensità o le circostanze del loro verificarsi sono fastidiose. È necessario saperli distinguere da altri fenomeni talvolta descritti come crampi dai pazienti. Sebbene possano rivelare un disturbo sottostante che non deve essere trascurato, sono il più delle volte essenziali e quindi pongono un problema terapeutico.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 4","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138412316","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
T. Maitre (Praticien hospitalier), J. Cadranel (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Aspergillus e apparato respiratorio","authors":"T. Maitre (Praticien hospitalier), J. Cadranel (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)48588-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)48588-9","url":null,"abstract":"<div><p><em>Aspergillus</em> sp. è il principale agente eziologico delle malattie broncopolmonari micotiche nel mondo. Le manifestazioni respiratorie sono molto varie, condizionate dalla predisposizione dell’ospite. Nei pazienti che sviluppano una risposta immunoallergica inadeguata ed eccessiva all’<em>Aspergillus</em>, sono classicamente descritte la polmonite da ipersensibilità, l’asma aspergillare e l’aspergillosi broncopolmonare allergica. Al contrario, in pazienti altamente immunodepressi, l’<em>Aspergillus</em> è responsabile di infezioni polmonari invasive che possono diffondersi ad altri organi. L’aspergillosi polmonare cronica rappresenta una categoria intermedia dove l’infezione è più o meno limitata a una zona del polmone di particolare vulnerabilità (cavità preesistente, per esempio), in un paziente con una patologia polmonare sottostante e favorita da fattori di fragilità generale (denutrizione, diabete).</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 4","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138412320","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Couderc (Praticien hospitalier) , A. Perrey (Praticien hospitalier) , J.J. Dubost (Praticien hospitalier)
{"title":"Infezioni articolari e spinali","authors":"M. Couderc (Praticien hospitalier) , A. Perrey (Praticien hospitalier) , J.J. Dubost (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47943-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47943-0","url":null,"abstract":"<div><p>Le infezioni articolari e spinali derivano dall’invasione della sinovia (artrite settica) o del disco intervertebrale (spondilodiscite infettiva) da parte di un microrganismo vivente, il più delle volte per via ematogena, più raramente per inoculazione diretta o per contiguità. L’artrite settica e la spondilodiscite infettiva sono favorite dal diabete e dall’immunosoppressione e si manifestano soprattutto dopo i 60 anni. Impegnano la prognosi funzionale e vitale e costituiscono un’emergenza diagnostica e terapeutica. I germi più frequentemente riscontrati sono gli stafilococchi (più del 50%), ma anche gli streptococchi e i bacilli Gram-negativi. Il quadro clinico è dominato dal dolore. I segni di infezione, compresa la febbre, sono variabili. La risonanza magnetica è il test diagnostico chiave delle infezioni spinali. La dimostrazione del germe è essenziale per la diagnosi e il successo terapeutico: emocolture sistematiche e prelievi locali (puntura articolare, biopsia discovertebrale) devono essere eseguiti appena si sospetta la diagnosi e, se possibile, senza alcuna terapia antibiotica. Il trattamento si basa su una terapia antibiotica appropriata e prolungata. In caso di artrite settica, è necessario eseguire il drenaggio articolare mediante punture iterative o lavaggio chirurgico. In caso di spondilodiscite infettiva, la ricerca di un’instabilità spinale è essenziale e l’insorgenza di un deficit neurologico o di una deformità spinale a volte richiede un intervento chirurgico.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50188798","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
R. Audinet, I. Sermet-Gaudelus (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Mucoviscidosi o fibrosi cistica del pancreas","authors":"R. Audinet, I. Sermet-Gaudelus (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47944-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47944-2","url":null,"abstract":"<div><p>La mucoviscidosi è la malattia autosomica recessiva grave più frequente che colpisce la popolazione caucasica, con un’incidenza in Francia di un caso ogni 4 500 nascite. È causata da mutazioni del gene <em>CFTR</em> (<em>cystic fibrosis transmembrane conductance regulator</em>), che codifica per una proteina transmembrana coinvolta nella regolazione del trasporto transepiteliale degli ioni cloruro. In Francia, la delezione del 508<sup>o</sup> aminoacido, chiamata F508del, è la mutazione più frequente (circa l’80% dei pazienti ha almeno un allele portatore di F508del). L’assenza o la disfunzione della proteina CFTR porta alla produzione di sudore anormalmente salato con un rischio di disidratazione e di “muco viscido” che ostruisce diversi siti corporei, in particolare l’apparato respiratorio, il tubo digerente e il pancreas. Lo screening neonatale è generalizzato dal 2002. Il test del sudore è l’esame complementare di riferimento, convalidato dalla rilevazione di due mutazioni patogene. Il trattamento è multidisciplinare. La prognosi è notevolmente migliorata dall’avvento di nuove terapie proteiche.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-5"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50188848","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Patologie dell’orbita","authors":"J. Landman-Vu (Ophtalmologiste)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47946-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47946-6","url":null,"abstract":"<div><p>L’orbita, una cavità ossea con un volume di 30 cm<sup>2</sup> negli adulti e contenente il bulbo oculare, il nervo ottico, i vasi e il grasso, può essere soggetta a molti disturbi. Il quadro clinico è più frequentemente dominato dallo spostamento del bulbo oculare, con l’esoftalmo che può costituire un’emergenza medicochirurgica che coinvolge la prognosi funzionale dell’occhio. Per quanto riguarda le infezioni orbitarie, può essere difficile differenziare la cellulite presettale dalla cellulite orbitaria. Discutiamo i loro quadri clinici e cosa fare in caso di sospetto. Un posto necessario è riservato all’orbitopatia distiroidea all’interno delle infiammazioni orbitarie. Discutiamo anche il ruolo della biopsia secondo la valutazione biologica e strumentale durante un’infiammazione dell’orbita. Le malformazioni vascolari dell’orbita richiedono un lavoro collegiale che coinvolge diverse specialità la cui azione coordinata si rivela spesso essenziale. Infine, concludiamo questo capitolo trattando i diversi tumori orbitari.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50189249","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Angiodisplasie e teleangiectasie digestive","authors":"A. Pariente (Médecin des hôpitaux retraité)","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47941-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47941-7","url":null,"abstract":"<div><p>Le angiodisplasie digestive sono dilatazioni capillari e venulari, acquisite, localizzate, comprendenti talvolta comunicazioni arterovenose, sviluppatesi nella sottomucosa per poi raggiungere la mucosa, singole o multiple. Un aspetto particolare è realizzato dallo “stomaco ad anguria”. Possono essere limitate all’apparato digerente o essere associate a un’interessamento mucocutaneo (malattia di Rendu-Osler, sclerodermia in particolare) e vengono in quel caso chiamate teleangiectasie. Le angiodisplasie sono in genere asintomatiche (e vanno quindi rispettate) o responsabili di minimi sanguinamenti cronici (anemia sideropenica) o più raramente di abbondanti sanguinamenti, ematemesi o melena. Sono diagnosticate mediante endoscopia (gastroscopia, colonscopia, enteroscopia capsulare) ed eccezionalmente mediante TC con contrasto o angiografia in caso di abbondante sanguinamento attivo. Possono associarsi a stenosi aortica, sindromi linfoproliferative, insufficienza renale cronica e malattia di Von Willebrand e sono la tipica lesione elementare dei disturbi digestivi da radiazioni (principalmente proctiti). Il trattamento si basa principalmente sulla coagulazione endoscopica ed eccezionalmente sull’embolizzazione radiologica o sulla chirurgia. In caso di angiodisplasie multiple responsabili di anemie croniche, la prima risorsa dovrebbe essere la somministrazione di analoghi della somatostatina. Nei casi di stenosi aortica, la sostituzione della valvola aortica può essere efficace. La prosecuzione dei trattamenti antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti deve essere discussa caso per caso.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-5"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50188851","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
V. Gounant , S. Couraud , O. Leleu , A. Khalil , B. Milleron
{"title":"Screening del cancro del polmone","authors":"V. Gounant , S. Couraud , O. Leleu , A. Khalil , B. Milleron","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47947-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47947-8","url":null,"abstract":"<div><p>Il cancro broncopolmonare è un buon candidato per lo screening in una popolazione a rischio (fumatori ed ex fumatori). In effetti, è una malattia frequente e grave, se viene scoperta tardivamente. Al contrario, è curabile nelle fasi iniziali. Lo confermano infatti i risultati di numerosi studi randomizzati, in particolare gli studi NLST (National Lung Screening Trial) e NELSON (Nederlands–Leuvens Longkanker Screenings Onderzoek) che hanno entrambi dimostrato rispettivamente in 53 439 e in 13 195 forti fumatori o ex forti fumatori che lo screening annuale mediante TC del torace a basso dosaggio riduceva significativamente la mortalità specifica per cancro broncopolmonare. Tuttavia, vengono regolarmente evidenziati diversi potenziali svantaggi di questo screening mediante TC: la frequenza dei falsi positivi e la loro eterogeneità di indagine, l’irradiazione legata alla tomografia, il rischio di sovradiagnosi, l’influenza sul fumo, il rischio di compromissione della qualità della vita e il costo. Questi ostacoli rimangono per la maggior parte gestibili e le pubblicazioni più recenti concludono che esiste un rapporto rischio/beneficio favorevole per lo screening mediante TC, tanto che la maggior parte delle società scientifiche raccomanda attualmente questo screening e molti paesi hanno avviato un programma di screening organizzato. Un gruppo di esperti francesi ha pubblicato nel 2012 e nel 2021 delle raccomandazioni a favore di questo screening.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50188847","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ipersonnia idiopatica e ipersonnolenza","authors":"M.-P. d’Ortho","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47948-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47948-X","url":null,"abstract":"<div><p>L’ipersonnia idiopatica, definita da un’eccessiva sonnolenza diurna, con o senza prolungamento del sonno, è una diagnosi complessa, che richiede l’esclusione di numerose diagnosi differenziali, tra cui la diagnosi, non sempre banale, di debito cronico di sonno e la diagnosi di depressione. I trattamenti non sono curativi ma sintomatici e mirano a correggere la sonnolenza per consentire una normale vita socioprofessionale. Nessuno dei farmaci ha l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’indicazione dell’ipersonnia, ma sono usati per analogia con la gestione della sonnolenza nella narcolessia, con un’efficacia comparabile. La gestione terapeutica deve combinare la componente farmacologica con una componente comportamentale di gestione degli orari del sonno e una componente medicosociale essenziale.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50188849","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Disturbi da uso di tabacco","authors":"L. Karila","doi":"10.1016/S1634-7358(23)47945-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1634-7358(23)47945-4","url":null,"abstract":"<div><p>Il consumo di tabacco è un fenomeno comune nella nostra società. Questa sostanza è la principale causa di morte prevenibile nel mondo. In Francia il numero dei decessi è in costante aumento, raggiungendo oggi la cifra di 75 000 all’anno. La dipendenza dal tabacco è responsabile di molte patologie. La morbilità indotta è anche maggiore di quella dell’alcol e delle droghe illecite consumate da sole o in combinazione. Smettere di fumare è la cosa più importante nella vita di un fumatore. Tuttavia, smettere di fumare non è facile per molti fumatori e il tasso di ricaduta rimane alto tra i soggetti che soffrono di questa dipendenza. L’aiuto per smettere di fumare consiste quindi nella comprensione e nel trattamento di questa dipendenza. La combinazione di diverse strategie farmacologiche e non farmacologiche consente di ottimizzare la gestione terapeutica dei pazienti.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"25 3","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"50188797","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}