M. Couderc (Praticien hospitalier) , A. Perrey (Praticien hospitalier) , J.J. Dubost (Praticien hospitalier)
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Le infezioni articolari e spinali derivano dall’invasione della sinovia (artrite settica) o del disco intervertebrale (spondilodiscite infettiva) da parte di un microrganismo vivente, il più delle volte per via ematogena, più raramente per inoculazione diretta o per contiguità. L’artrite settica e la spondilodiscite infettiva sono favorite dal diabete e dall’immunosoppressione e si manifestano soprattutto dopo i 60 anni. Impegnano la prognosi funzionale e vitale e costituiscono un’emergenza diagnostica e terapeutica. I germi più frequentemente riscontrati sono gli stafilococchi (più del 50%), ma anche gli streptococchi e i bacilli Gram-negativi. Il quadro clinico è dominato dal dolore. I segni di infezione, compresa la febbre, sono variabili. La risonanza magnetica è il test diagnostico chiave delle infezioni spinali. La dimostrazione del germe è essenziale per la diagnosi e il successo terapeutico: emocolture sistematiche e prelievi locali (puntura articolare, biopsia discovertebrale) devono essere eseguiti appena si sospetta la diagnosi e, se possibile, senza alcuna terapia antibiotica. Il trattamento si basa su una terapia antibiotica appropriata e prolungata. In caso di artrite settica, è necessario eseguire il drenaggio articolare mediante punture iterative o lavaggio chirurgico. In caso di spondilodiscite infettiva, la ricerca di un’instabilità spinale è essenziale e l’insorgenza di un deficit neurologico o di una deformità spinale a volte richiede un intervento chirurgico.