{"title":"Libro bianco della U.E. 2000 sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi","authors":"C. Pagliarone, F. Latorre, E. Jatta","doi":"10.2427/6205","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6205","url":null,"abstract":"Il LIBRO BIANCO sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi (alla stregua del LIBRO VERDE 1997 per l’adeguamento ed armonizzazione della normativa alimentare) e un documento programmatico che la U.E. ha prodotto a seguito del calo della fiducia del consumatore per le emergenze sanitarie verificatesi negli ultimi tempi (mucca pazza, diossina nelle carni, presenza di O.G.M., etc.). Per lo sviluppo di una politica della sicurezza alimentare, la U.E. ha ritenuto essenziale istituire la European Food Safety Authority (E.F.S.A.) alla quale e stata attribuita responsabilita tecnicoscientifica con precipui caratteri di indipendenza, eccellenza scientifica e trasparenza di azione. Compito principale dell’Authority e la corretta gestione dei pareri scientifici, pubblicizzati e trasmessi in tempo reale alla Commissione ed al Parlamento europeo. I principi metodologici che l’Authority e tenuta a promuovere sono i seguenti: 1. analisi del rischio: valutazione (Authority); gestione del controllo (Commissione – F.V.O.); comunicazione (Authority); 2. rintracciabilita: percorsi, tracciati in etichettatura, degli alimenti, mangimi e ingredienti dalla produzione primaria alla tavola; 3. precauzione: possibilita per uno Stato membro di limitare o vietare la commercializzazione di un prodotto, legittimamente commercializzato in altro Stato o Paese terzo soltanto se puo giustificare la difesa di un interesse legittimo, come protezione della salute pubblica, adottando comunque misure proporzionate; 4. sussidiarieta: necessita di cooperazione tra gli Organismi e Istituzioni scientifiche degli Stati membri e Paesi terzi, per assicurare tempestivi ed affidabili pareri scientifici nelle emergenze che supportino la sicurezza alimentare e dei mangimi; 5. equivalenza: gli alimenti importati devono soddisfare requisiti igienico-sanitari almeno equivalenti a quelli degli alimenti e mangimi di propria produzione esportati. Il Reg. (CE) n.178/2002 e uno dei primi atti e, insieme, il provvedimento base emanato nell’ambito del piu vasto programma della Commissione esposto nel LIBRO BIANCO 2000.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68878708","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
C. Oggioni, G. Fontana, M. Ferraroni, E. Valerio, M. Pontello
{"title":"La sorveglianza delle Tossinfezioni Alimentari nell'ASL Cittá di Milano. Analisi del periodo 1996- 2001","authors":"C. Oggioni, G. Fontana, M. Ferraroni, E. Valerio, M. Pontello","doi":"10.2427/6201","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6201","url":null,"abstract":"Obiettivi : descrivere l’epidemiologia delle TA indagate dalle unita operative distrettuali del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ASL Citta di Milano. Metodi: individuazione di eventi epidemici causati da ingestione di alimenti contaminati con una latenza della sintomatologia gastroenterica inferiore alle 72 ore; raccolta attiva e standardizzata su scheda appositamente configurata dei dati conservati su supporto cartaceo negli archivi dei cinque distretti dal 1996 al 2001. Risultati : il materiale conservato riguarda 164 sospette TA. Di queste il 15 % risulta non essere una TA, mentre nel 23% non si e giunti a una conclusione. La distribuzione tra i distretti e negli anni per ogni distretto risulta eterogenea, con un calo generale delle segnalazioni nel 2001. Nel 66% dei focolai il numero di casi per evento epidemico e inferiore a 6. Gli agenti eziologici piu frequentemente isolati sono: Salmonella non tifoidea (64%) e S.aureus (14%). I veicoli alimentari piu frequentemente sospettati o identificati sono: uova (33%), prodotti ittici (27%) e di pasticceria (7%). La sede di contaminazione non e stata individuata nel 54% dei casi, mentre quella di consumo risulta essere la casa privata nel 42%. I fattori contribuenti, individuati nel 23% dei casi, risultano essere l’inadeguata pulizia e il mancato rispetto delle temperature di conservazione, mentre il ruolo dei portatori e marginale. La segnalazione e giunta ai distretti da parte di privati cittadini nel 22% dei casi e dai pronto soccorso ospedalieri o dal medico curante nel 38%. L’inchiesta epidemiologica viene effettuata nel 93% dei casi, il sopralluogo nel 67%, i campionamenti vengono eseguiti nel 53% dei casi, e di questi il 30% su residui degli alimenti sospetti. Il laboratorio e utilizzato nell’70% dei casi. Conclusioni : la diminuzione delle sospette TA nel 2001 e la probabile sottostima delle TA, conseguente alla mancata individuazione dei fattori di rischio comuni ai casi segnalati come sporadici, andrebbero ulteriormente indagate. La sicurezza Alimentare","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68878853","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Un'esperienza di integrazione tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e il distretto IX della ASL RM C","authors":"L. Zanetti, R. Magnatta, F. Vaia","doi":"10.2427/6211","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6211","url":null,"abstract":"Obiettivi : integrazione e collaborazione tra i Medici di Medicina Generale (MMG), i Pediatri di Libera Scelta (PLS) e il Distretto per migliorare l’assistenza sanitaria e rispondere in maniera appropriata ai bisogni di salute dei cittadini. Metodi : il Distretto 9 della ASL RM C e situato in una zona centrale di Roma, con una alta densita di popolazione e un alto indice di vecchiaia rispetto al resto della citta (circa 135.000 abitanti con il 32% di soggetti sopra i 65 anni). I MMG sono 150 e i PLS 19, equamente distribuiti su tutto il territorio. Dal febbraio 2001, sono stati organizzati incontri tra i MMG, i PLS e gli operatori delle varie strutture distrettuali e ospedaliere, al fine di una reciproca conoscenza delle attivita e delle problematiche da condividere e per le quali cercare soluzioni. Risultati : il confronto tra le varie figure professionali di Sanita Pubblica che operano sul territorio ha permesso di affrontare varie problematiche, iniziando a abbattere luoghi comuni e resistenze reciproche, promuovendo un clima di collaborazione per il miglioramento dell’assistenza sanitaria ai cittadini. Sono stati costituiti gruppi di lavoro su alcune problematiche emergenti, che hanno gia elaborato procedure per rendere appropriate le modalita di accesso alla fisiochinesiterapia domiciliare o alla presa in carico da parte del CAD distrettuale. Inoltre, e stato attivato presso l’Unita Organizzativa della Medicina Generale e Pediatrica un “angolo informativo” nel quale e possibile consultare l’informativa piu recente su farmacovigilanza, sorveglianza epidemiologica e normative sanitarie. Per i MMG e i PLS che hanno fornito un indirizzo di posta elettronica, le note informative vengono inviate per e.mail. Conclusioni: da questa esperienza e emersa l’importanza di attivare canali e forme di comunicazione tra tutte le figure professionali interessate, al fine di costituire una “rete” che permetta un’assistenza sanitaria efficiente e umana.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68879575","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Modelli organizzativi per la gestione della Day surgery in ambito pediatrico (DSP)","authors":"T. Langiano, L. Arcangeli, M. Raponi","doi":"10.2427/6206","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6206","url":null,"abstract":"Obiettivi : nell’ambito delle iniziative avviate negli ultimi anni a livello nazionale e regionale volte al recupero di appropriatezza nell’erogazione di prestazioni sanitarie mediante la deospedalizzazione dei pazienti, si inserisce l’indicazione del PO Materno-infantile 1998-2000, tra gli obiettivi relativi alla assistenza al bambino in ospedale, “all’applicazione di protocolli mirati a ridurre i ricoveri impropri attraverso l’implementazione del DH…”. Al fine di valutare la situazione attualmente esistente in tema di DSP e di promuovere una omogeneizzazione, mediante la definizione e la sperimentazione di un protocollo operativo specifico, il Ministero della Salute ha affidato all’OPBG il coordinamento del Progetto “Sviluppo dei criteri e modelli di riferimento per la diffusione della day surgery in campo pediatrico”. Nell’ambito del Progetto e stato effettuato un censimento dei modelli di DSP esistenti sul territorio nazionale. Metodologia : e stato individuato un campione di 108 ospedali che, nel 2000, hanno dimesso almeno 500 pazienti di eta inferiore a 18 anni attribuiti a DRG chirurgici e che rendono conto del 52,2% dell’attivita svolta in chirurgia pediatrica sul territorio nazionale. La scheda di rilevazione predisposta conteneva domande finalizzate a individuare le principali soluzioni organizzative adottate per l’erogazione di ricoveri in DSP e a delineare la casistica trattata. Risultati : alla rilevazione (settembre 2002-gennaio 2003) hanno partecipato 88 ospedali (81,5% del campione), di cui 49 effettuano prestazioni in DSP. I risultati indicano una discreta variabilita dei modelli organizzativi della DSP e una elevata concentrazione della casistica trattata: i 10 DRG piu frequentemente trattati spiegano oltre l’80% dei casi di DSP. Conclusioni : i risultati ottenuti dimostrano come in Italia esistano ancora ampi margini per incrementare il ricorso alla DSP, (in media la casistica pediatrica chirurgica trattata in DSP e risultata pari al 23%, variabile tra il 29% e il 17%) anche mediante la diffusione di criteri specifici per l’organizzazione del percorso assistenziale e la selezione delle procedure eseguibili in DSP.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68879431","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La Medicina del Turismo e dell'immigrazione nella Medicina del Terzo Millennio","authors":"T. Ventura, E. V. Spagnolo, M. L. Calisto","doi":"10.2427/6237","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6237","url":null,"abstract":"Spesso motivi turistici, professionali ed umanitari condizionano spostamenti di singoli o di piccoli gruppi di viaggiatori verso mete che presentano situazioni sociali, economiche e sanitarie diverse dal nostro Paese ed allo stesso tempo, migrazioni di massa da Paesi sottosviluppati si realizzano verso il nostro Paese ed in genere verso le aree geografiche industrializzate. Sia nel primo che nel secondo caso, possono realizzarsi condizioni di rischio per la salute, personale e collettiva, a motivo dell’interazione di realta socio sanitarie diverse tra loro: si realizzano cosi rischi collegati all’alimentazione, alle malattie sessualmente trasmissibili, fino a quelle dovute all’interazione con clima e fauna locali. Su tali premesse il Dipartimento di Patologia Umana, Sezione di Medicina del Turismo e dell’Immigrazione in collaborazione con il Dipartimento di Igiene, Medicina Preventiva dell’Universita degli Studi di Messina, ha istituito un Corso di Perfezionamento rivolto ai medici di medicina generale e del territorio, ai medici competenti ed a quelli operanti nel volontariato. Esso si prefigge, tra i principali, l’obiettivo di fornire strumenti utili per migliorare la capacita di relazionarsi con il territorio, con attenzione particolare al costante fenomeno immigratorio che interessa la nostra area geografica. Il corso si articola in varie sessioni: epidemiologia, patologia e clinica delle malattie da immigrazione e del turismo; patologia immuno allergica dell’immigrato e del viaggiatore, principi profilattici per i viaggi all’estero e l’immigrazione, microbiologia applicata alle aree endemiche, trattazione dei rischi collegati al clima ed all’igiene degli alimenti. E indubbia, pertanto, l’utilita socio sanitaria e preventiva della medicina del Turismo e dell’Immigrazione i cui risvolti applicativi hanno rilevanza particolare nel momento contigente: previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanita indicano, infatti, un incremento crescente della mobilita delle persone, e quindi non e difficile pronosticare che tale disciplina sara una delle piu importanti della medicina del terzo millennio.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68879717","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
C. Napoli, R. Prato, R. Pantaleo, A. Santulli, C. Germinario, M. Montagna, G. D. Molin
{"title":"La comunitá cinese in provincia di Bari: opinioni e comportamenti in tema di salute e assistenza sanitaria.","authors":"C. Napoli, R. Prato, R. Pantaleo, A. Santulli, C. Germinario, M. Montagna, G. D. Molin","doi":"10.2427/6240","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6240","url":null,"abstract":"Introduzione : la comunita cinese in Italia, in 10 anni, ha quasi quadruplicato il numero di presenze (15.776 nel 1991, 56.566 nel 2001), assestandosi al quinto posto tra le comunita straniere. Il presente studio ha l’obiettivo di indagare il rapporto di queste comunita con i problemi di salute e con il ricorso ai servizi sanitari, inserendosi in un progetto piu ampio, finalizzato a tracciare un quadro demografico, sociale e sanitario della comunita cinese nella provincia di Bari. Materiali e metodi : e stato selezionato un campione di 100 unita rappresentativo della comunita cinese di Bari e provincia, al quale, tra maggio e settembre 2002, e stato somministrato un questionario anonimo. Risultati: il nostro campione (52% maschi, 48% femmine), con eta media di 28.4 anni (D.S.: 10.3, range 10 - 56), riferisce un grado di fiducia verso le strutture sanitarie italiane piu che sufficiente nel 66%, basso o nullo nel 27% (7% non risponde), tale fiducia aumenta all’aumentare degli anni di permanenza in Italia. Al contrario, la fiducia nella medicina cinese, alta per il 79% del campione, diminuisce all’aumentare del tempo di permanenza. Nell’ultimo anno, il 33% del campione si e sottoposto a visita medica (nel 66.7% per un quadro sintomatico, nell’11.1% per un controllo, nel 19.4% per un certificato, nel 2.8% per altro), il 16% si e recato al pronto soccorso almeno una volta, il 5% e stato ospedalizzato e il 46% non ha usufruito di assistenza sanitaria. Il 43% degli intervistati ricorre abitualmente alla medicina cinese. Conclusioni : dal punto di vista sanitario, queste comunita mostrano una tendenza ad integrarsi. Discreti i livelli di fiducia verso il sistema sanitario italiano e buone le percentuali di chi ne ha usufruito (soprattutto in considerazione della giovane eta del campione). Non stupisce la quota di quanti ricorrono alla medicina tradizionale cinese, ormai diffusa anche tra i cittadini italiani.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68879842","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
P. Castiglia, M. Montagna, G. Campus, M. D. Benedettis, R. Serpico, S. Barbuti, C. Maida, P. Lugliè
{"title":"Esperienza di carie in 12enni con status socio economico medio alto. Due realtá a confronto.","authors":"P. Castiglia, M. Montagna, G. Campus, M. D. Benedettis, R. Serpico, S. Barbuti, C. Maida, P. Lugliè","doi":"10.2427/6264","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6264","url":null,"abstract":"Pur in presenza di un generale trend di diminuzione della prevalenza della patologia cariosa, permangono ancora oggi importanti differenze tra Paesi. In Italia, dove non esiste a livello nazionale un piano per la prevenzione della carie dentale, gli interventi sono organizzati localmente e tra le diverse aree esistono notevoli difformita nell’approccio al problema. Questo studio ha lo scopo di confrontare in via preliminare due diverse realta italiane (Bari e Sassari) sulla popolazione target OMS di 12 anni. A tal fine, sono stati selezionati soggetti con uno status socio economico medio-alto, classificato secondo l’indice SocFam (Bolin et al., 1997; Campus et al.2001). Complessivamente sono stati sottoposti a visita odontoiatrica 136 soggetti, di cui 93 a Bari (48 maschi, 45 femmine) e 43 a Sassari (22 maschi, 21 femmine), considerando l’indice DMFS secondo le indicazioni dell’OMS. La proporzione di soggetti caries free e stata del 47.9% a Bari e del 48.8% a Sassari. I valori dell’indice DMFS riscontrati, espressi come media±ds, mediana e percentili (p25 - p75) sono stati: sub indice D 1.1±3.0, 0.0 (0 - 1), sub indice F 0.5±1.1, 0.0 (0 - 0), indice DMFS 1.6±3.1, 1.0 (0 - 2) a Bari; sub indice D 1.4±2.6, 0.0 (0 - 2); sub indice F 1.3±2.4, 0.0 (0 - 1), indice DMFS 2.78±3.8, 1.0 (0 - 5) a Sassari. La distribuzione dell’indice e fortemente asimmetrica a destra in entrambe le aree = 5.2 a Bari e 1.6 a Sassari. I quantitativi di fluoro delle acque condottate sono sovrapponibili nelle due aree a confronto, cosi come il prevalente consumo di acque minerali, il cui acquisto si basa su scelte del tutto individuali e spesso non dettate da motivazioni aigiologiche. Questo studio sottolinea che la distribuzione della patologia cariosa varia moltissimo nelle due aree osservate, di qui la necessita di studi multicentrici per poter pervenire ad un dato nazionale sulla prevalenza della patologia.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68880362","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A. Bellomo, F. Muscolo, A. Calandra, C. Franceschelli
{"title":"Il sistema di sorveglianza dell'influenza e delle malattie respiratorie acute non influenzali nella Azienda USL Roma D","authors":"A. Bellomo, F. Muscolo, A. Calandra, C. Franceschelli","doi":"10.2427/6270","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6270","url":null,"abstract":"L’influenza e caratterizzata come altre virosi respiratorie da una incidenza elevata in un arco ristretto di tempo. Al fine di valutare l’impatto della vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica l’ASL Roma D ha istituito dalla stagione 2000/2001 un sistema di sorveglianza epidemiologica dell’influenza e delle malattie respiratorie acute non influenzali. Materiali e Metodi : il sistema di sorveglianza coinvolge 20 medici sentinella al fine di monitorare un campione di 22.000 abitanti, suddivisi in 4 classi di eta 0 14, 15-64, 65-74, ≥75 anni. L’adesione dei MMG e su base volontaria; il loro reclutamento e avvenuto sulla base: della partecipazione a precedenti campagne di vaccinazione, del numero degli assistiti, della dotazione e utilizzo di strumenti informatici. La sorveglianza e stata condotta dal 1° novembre al 30 aprile. L’iniziativa ha affiancato l’attivazione di un altro sistema di sorveglianza, relativo agli eventi avversi a vaccinazione e all’efficacia della vaccinazione antipneumococcica ed antinfluenzale. Obiettivi : descrivere in termini di tempo, spazio e persona i casi di influenza e di malattie respiratorie acute non influenzali e polmoniti. Calcolare i tassi specifici di incidenza di s. influenzale e m. respiratoria non influenza like, per settimana di rilevazione. Descrivere l’andamento della morbosita per l’influenza e per le altre malattie respiratorie nel corso dell’anno. Rilevare i casi di influenza o m. respiratorie che si registrano tra i vaccinati contro il virus influenzale, lo Str. pneumoniae, o contro entrambi, per classi di eta. Stimare l’incidenza di ospedalizzazione in base altresi allo stato vaccinale e alla fascia di eta (›65 anni, ›65aa appartenenti a categorie di rischio). Conclusioni e raccomandazioni : il sistema si e mostrato utile per valutare l’impatto sulla popolazione della s. influenzale e di alcune ARI non influenza correlate in relazione all’eta del paziente, allo stato vaccinale, nonche i tassi di ospedalizzazione per influenza, m. respiratorie e complicanze cardiovascolari nella popolazione oggetto di sorveglianza.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68880629","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"The network of the Regional Health Observatories in France","authors":"B. Ledésert","doi":"10.2427/6138","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6138","url":null,"abstract":"The Regional Health Observatories (RHOs) were created in France in the 1980’s. They exist in each of the 26 regions. Their principal mission is to assist in the decision making process by the undertaking of in-depth analyses of the populations’ health status. To achieve this aim they catalogue and validate existing data, promote surveys when there is a lack of information, disseminate the collected information and conduct evaluations of public health interventions. Around 400 people work in the observatories (241 full-time equivalents) with various expertise including public health doctors, statisticians, sociologists, demographers, geographers, economists etc. More than 40% of the budget of the RHOs comes from the government while 21% comes from the local executive. RHOs work with all the regional and local institutions concerned with health programs and policies. The main role of the RHOs in this context is to identify the health needs, to describe health related behaviours and to describe the utilisation of the health care system. The analysis of the different kinds of work conducted shows the great diversity of the subjects treated by the observatories. The creation in 1989 of the “Federation Nationale des Observatoires Regionaux de Sante” (FNORS) strengthened the links within the RHOs. Its role is to represent the RHO network and to facilitate the harmonisation of the inter-RHOs projects. Recently, the FNORS increase its position to represent RHOs at the European level by taking part in EU projects and to promote the creation of a European network of regional health observatories.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68876265","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
P. Angius, M. Demarchi, M. Luparia, M. Minola, M. Renna, D. Sarasino, M. Panella
{"title":"Studio sull´appropriatezza delle richieste di consulenza dermatologica in Pronto Soccorso","authors":"P. Angius, M. Demarchi, M. Luparia, M. Minola, M. Renna, D. Sarasino, M. Panella","doi":"10.2427/6163","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6163","url":null,"abstract":"Obiettivi : quantificare i livelli di inappropriatezza delle richieste di consulenza dermatologica definendone l’impatto economico ed identificandone i determinanti. Metodi : e stata condotta un’indagine censuale riguardante gli accessi per patologia dermatologica presso il DEA dell’ASO di Novara. I criteri utilizzati per la definizione del livello di appropriatezza delle richieste di consulenza sono stati il codice di triage e il giudizio di un team di osservatori medici. La valutazione dei livelli di variabilita diagnostica e stata effettuata mediante il calcolo della concordanza tra diagnosi del pronto soccorso e del dermatologo, utilizzando come misure sensibilita, valore predittivo e K di Cohen. La valutazione economica e stata effettuata utilizzando la metodologia dell’Activity Based Costing. Risultati: sono state acquisite e valutate 1750 richieste di consulenza. Le richieste sono risultate inappropriate nell’87,64% dei casi. L’analisi economica ha permesso di quantificare in circa ¤9 ad accesso l’impegno sostenuto dall’azienda per ogni consulenza prestata; il costo complessivo delle prestazioni erogate e risultato pari a ¤12340,5. I livelli di concordanza sono risultati generalmente bassi, e il 40,88% delle diagnosi non concordanti era attribuibile ad errore diagnostico grave. L’inappropriatezza della prestazione e risultata condizionata dalla diagnosi e dal momento dell’accesso: eczema ed orticaria aumentano di 45 e 15 volte il rischio di inappropriatezza, mentre l’accesso in fascia oraria notturna dimezza tale rischio e l’ustione lo diminuisce di circa 5 volte. Conclusioni : I determinanti degli elevati livelli di inappropriatezza delle richieste di consulenza osservati sono stati individuati nell’insufficiente azione di filtro dei MMG, nelle richieste incongrue da parte dell’utenza e nell’incertezza professionale dei medici di PS; in particolare quest’ultima ipotesi trova riscontro nei risultati dell’analisi della concordanza diagnostica. L’impatto economico delle prestazioni inappropriate e stato relativamente contenuto. Gli interventi ipotizzabili necessitano di un approccio articolato, clinico ed organizzativo; in particolare potrebbe risultare utile l’introduzione della teledermatologia a livello territoriale.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68877286","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}