EMC - UrgenzePub Date : 2023-03-01DOI: 10.1016/S1286-9341(22)47494-1
P. Le Conte
{"title":"Fine vita al Pronto Soccorso","authors":"P. Le Conte","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47494-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1286-9341(22)47494-1","url":null,"abstract":"<div><p>I principi etici applicabili nella medicina d’urgenza includono l’autonomia, la beneficenza, la non malevolenza, la proporzionalità e la giustizia distributiva. Complessivamente i decessi in Pronto Soccorso rappresentano lo 0,3% dei casi. Gli studi dimostrano che questi pazienti erano anziani, polipatologici e con un’autonomia limitata. La decisione di limitare il livello di assistenza ha preceduto la morte in più di tre quarti dei casi. Viene dettagliatamente descritta la metodologia necessaria per l’attuazione di una decisione di limitazione del livello di assistenza con le definizioni essenziali, gli intervenenti nel caso di pazienti competenti e incompetenti, l’argomentazione necessaria, il processo decisionale, la notifica nel fascicolo, l’applicazione della decisione di limitazione o di cessazione della terapia nonché il sostegno al paziente e ai suoi familiari. Le cure palliative sono parte integrante delle cure di fine vita, anche in caso di urgenza. Complessivamente, tali cure erano state ricevute da meno di due terzi dei pazienti deceduti nel Pronto Soccorso. In analisi multivariata, i pazienti che ne beneficiavano avevano un tempo tra il ricovero e il decesso maggiore di 9 ore ed erano ricoverati nell’unità di degenza a breve termine. In conclusione, i decessi in Pronto Soccorso sono sempre più frequenti e spetta a tutto il personale medico e paramedico essere preparati per fornire cure di qualità a questi pazienti.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"27 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884089","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2023-03-01DOI: 10.1016/S1286-9341(22)47493-X
M. Godement (Praticien hospitalier) , A. Prigent (Chef de clinique assistant) , S. Mereiles (Interne) , M. Nahon (Praticien hospitalier) , B. Prunet (Professeur agrégé du Val-de-Grâce) , B. Vivien (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , R. Jouffroy (Praticien hospitalier)
{"title":"Monitoraggio dell’emergenza","authors":"M. Godement (Praticien hospitalier) , A. Prigent (Chef de clinique assistant) , S. Mereiles (Interne) , M. Nahon (Praticien hospitalier) , B. Prunet (Professeur agrégé du Val-de-Grâce) , B. Vivien (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , R. Jouffroy (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47493-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1286-9341(22)47493-X","url":null,"abstract":"<div><p>Il monitoraggio dell’emergenza consiste in un insieme di metodi e tecniche per il monitoraggio, in continuo o in discontinuo, di vari parametri clinici, biologici o iconografici oltre ai dati dell’esame clinico da cui non dispensa. Migliora il triage e la prognosi a breve termine. Il particolare contesto dell’urgenza impone delle direttive semplici e rigorose. L’emergenza, infatti, richiede un monitoraggio “mirato e adeguato” al contesto e non un monitoraggio “multiplo e sistematico”.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"27 1","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884088","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-12-01DOI: 10.1016/S1286-9341(22)47153-5
J.-M. Philippe , C. Bertrand , C. Ammirati , C. Amsallem , M. Wakim , J.-M. Dean , M. Heidet , P. Cano , S. Beaume
{"title":"Rischio chimico maggiore: organizzazione della risposta del sistema sanitario","authors":"J.-M. Philippe , C. Bertrand , C. Ammirati , C. Amsallem , M. Wakim , J.-M. Dean , M. Heidet , P. Cano , S. Beaume","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47153-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1286-9341(22)47153-5","url":null,"abstract":"<div><p>Il rischio chimico maggiore, prevalentemente industriale, fa parte della vita quotidiana delle popolazioni che vivono nelle aree urbane e richiede una pianificazione operativa basata sui principi della medicina delle catastrofi. Il Servizio di soccorso medico urgente (Samu), le squadre del Servizio mobile di urgenza e rianimazione (Smur) e le strutture sanitarie devono essere preparati. Non appena viene chiamato il Samu, il sospetto di un tale evento si basa su una sintomatologia comune delle vittime presenti contemporaneamente nello stesso luogo. Le equipe mediche in loco devono mantenere una distanza di sicurezza, raggruppare le vittime e avviare la decontaminazione di emergenza. L’organizzazione preospedaliera si basa sul dispositivo di Organizzazione della risposta di sicurezza civile (ORSEC), piano particolare di intervento (PPI), piano ORSEC numerose vittime (NOVI), o anche sulla versione dipartimentale del piano governativo nucleare, radiologico, biologico o chimico (NRBC) e sul piano nazionale di risposta ai gravi incidenti nucleari o radiologici. La gestione delle vittime e del loro percorso di cura nel sistema sanitario è fornita come parte del dispositivo Organizzazione della risposta del sistema sanitario in situazioni sanitarie eccezionali (ORSAN) complementare al dispositivo ORSEC, previo regolamento medico da parte del Samu. Il piano ORSAN <em>nucleare</em>, <em>radiologico</em> e chimico (NRC) è sviluppato dall’Agenzia regionale di sanità (ARS). In presenza di numerose vittime, viene attivato dal prefetto il piano ORSEC NOVI e congiuntamente viene attivato il piano ORSAN per l’accoglienza in massa delle vittime (AMAVI). Le strutture sanitarie di prima linea e persino di seconda linea forniscono assistenza alle vittime intossicate, che possono arrivare spontaneamente. Il rischio di trasferimento di contaminazione deve essere affrontato a monte delle strutture di emergenza. Al ricevimento dell’allerta da parte del Samu e/o dell’ARS, viene attivato il “piano bianco” di livello 2 (sezione NRC) insieme alla funzione di direttore medico di crisi (DMC). Qualsiasi struttura sanitaria deve essere in grado di rilevare un tale evento, di garantire l’accesso, di indirizzare le persone in un’area predefinita e di eseguire autonomamente una decontaminazione d’urgenza.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 4","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72074650","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-12-01DOI: 10.1016/s1286-9341(22)47153-5
Jean Philippe, C. Bertrand, C. Ammirati, C. Amsallem, M. Wakim, J. Dean, M. Heidet, P. Cano, S. Beaume
{"title":"Rischio chimico maggiore: organizzazione della risposta del sistema sanitario","authors":"Jean Philippe, C. Bertrand, C. Ammirati, C. Amsallem, M. Wakim, J. Dean, M. Heidet, P. Cano, S. Beaume","doi":"10.1016/s1286-9341(22)47153-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1286-9341(22)47153-5","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"107 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"83929357","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-12-01DOI: 10.1016/s1286-9341(22)47154-7
O. Bouali, D. De Filippo, S. Mouttalib, J. Vial
{"title":"Invaginazione intestinale acuta nei neonati e nei bambini","authors":"O. Bouali, D. De Filippo, S. Mouttalib, J. Vial","doi":"10.1016/s1286-9341(22)47154-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1286-9341(22)47154-7","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"309 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"79936923","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-12-01DOI: 10.1016/S1286-9341(22)47154-7
O. Bouali (Praticien hospitalier) , D. De Filippo , S. Mouttalib (Praticien hospitalier) , J. Vial (Praticien hospitalier)
{"title":"Invaginazione intestinale acuta nei neonati e nei bambini","authors":"O. Bouali (Praticien hospitalier) , D. De Filippo , S. Mouttalib (Praticien hospitalier) , J. Vial (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47154-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1286-9341(22)47154-7","url":null,"abstract":"<div><p>L’invaginazione intestinale acuta (IIA) è una delle eziologie più frequenti di sindrome occlusiva nei neonati e nei bambini. Questa è una ben nota emergenza addominale nei reparti di chirurgia pediatrica. Le invaginazioni possono essere classificate in due categorie: IIA idiopatiche del neonato che sono le più frequenti (circa il 90%) e IIA secondarie a una causa locale o in un contesto particolare. Il trattamento iniziale, al di là di alcune controindicazioni, deve prevedere una riduzione radiologica: o un clistere pneumatico o idrostatico sotto controllo scopico o, più recentemente, un clistere con soluzione salina sotto controllo ecografico. La riduzione radiologica può essere facilitata dalla sedazione endovenosa. La chirurgia, a cielo aperto o laparoscopica, è riservata ai casi di fallimento o di controindicazioni alla riduzione radiologica. La diagnosi precoce e la gestione da parte di equipe specializzate dovrebbero ridurre la morbilità dell’IIA.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 4","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72074648","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-12-01DOI: 10.1016/s1286-9341(22)47152-3
P. Michelet, M. Coulange, T. Markarian
{"title":"Annegamenti","authors":"P. Michelet, M. Coulange, T. Markarian","doi":"10.1016/s1286-9341(22)47152-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1286-9341(22)47152-3","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"107 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"81287116","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-12-01DOI: 10.1016/S1286-9341(22)47152-3
P. Michelet , M. Coulange , T. Markarian
{"title":"Annegamenti","authors":"P. Michelet , M. Coulange , T. Markarian","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47152-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1286-9341(22)47152-3","url":null,"abstract":"<div><p>L’annegamento rimane un grave problema di sanità pubblica. La sua epidemiologia è meglio conosciuta grazie ai sondaggi estivi della Santé Publique France. L’analisi di queste indagini ci porta a considerare, per la Francia, l’annegamento come un fatto che presenta due facce principali. Quella dell’annegamento dei bambini piccoli, che si verifica maggiormente in acqua dolce e nelle piscine, e quella degli adulti maturi che avviene più in acqua di mare e nella banda dei 300 metri. La definizione di annegamento mette in evidenza il ruolo principale dell’insufficienza respiratoria acuta e dell’induzione dell’edema polmonare. La natura di questo edema polmonare deve essere meglio specificata perché senza dubbio non è esclusivamente lesionale. La gestione dell’annegamento comprende due aspetti complementari: un aspetto di primo soccorso e un aspetto medico. Il primo sottolinea l’importanza della rapida estrazione della vittima e il secondo l’importanza della gestione respiratoria. La prevenzione rimane il modo migliore di considerare il problema dell’annegamento. Pertanto, la prevenzione per i bambini deve concentrarsi sull’apprendimento del nuoto, sulla messa in sicurezza delle piscine e sull’attenzione dei genitori. Per quanto riguarda gli adolescenti e gli adulti, vanno sviluppate la riduzione dei comportamenti a rischio tra i più giovani e la riflessione sulla condizione fisica degli anziani. Infine, sono in corso di sviluppo degli studi sulla modellizzazione dei rischi di annegamento rispetto alle condizioni meteorologiche che potrebbero consentire di allertare i sistemi di emergenza nei periodi di maggior rischio.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 4","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72074649","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-08-01DOI: 10.1016/S1286-9341(22)46866-9
R. Wallaert, D. Baillon-Dhumez, N. Dantchev
{"title":"Paziente che ha tentato il suicidio","authors":"R. Wallaert, D. Baillon-Dhumez, N. Dantchev","doi":"10.1016/S1286-9341(22)46866-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1286-9341(22)46866-9","url":null,"abstract":"<div><p>Il suicidio, responsabile di circa 10 500 decessi in Francia ogni anno, con quasi 200 000 tentativi di suicidio registrati, costituisce un grave problema di salute pubblica. Il rischio di decesso per suicidio è maggiore negli uomini che nelle donne e negli anziani rispetto ai giovani. La presenza di una comorbilità psichiatrica o somatica aumenta il rischio di recidiva suicidaria. Più dell’80% dei pazienti che tentano un suicidio passa attraverso un Pronto Soccorso. Solo un quarto di essi sarà ricoverato in un reparto psichiatrico. La gestione dei suicidi nel Pronto Soccorso ospedaliero è svolta in maniera multidisciplinare. A causa dell’amnesia secondaria all’intossicazione farmacologica volontaria, le persone che hanno tentato il suicidio che non sono ricoverate in reparti psichiatrici dovrebbero poter rimanere abbastanza a lungo al Pronto Soccorso, in modo da pianificare la prosecuzione del trattamento. Si ritiene che il 10% dei soggetti che hanno tentato il suicidio finisca per decedere per suicidio nei dieci anni successivi a tale tentativo. Un approccio preventivo si rivela quindi indispensabile quando una persona ha tentato il suicidio. Questo problema costituisce un paradigma d’elezione per una riflessione sulla missione di prevenzione dei servizi di Pronto Soccorso.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 3","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72066522","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EMC - UrgenzePub Date : 2022-08-01DOI: 10.1016/s1286-9341(22)46865-7
D. Savary, F. Morin, A. Drouet, A. Renard
{"title":"Ipotermia accidentale","authors":"D. Savary, F. Morin, A. Drouet, A. Renard","doi":"10.1016/s1286-9341(22)46865-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1286-9341(22)46865-7","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"46 6 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"83407030","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}