急性脓

E. Wiel (Professeur des Universités, praticien hospitalier en médecine d’urgence, chef de pôle adjoint) , A. Vromant (Cheffe de clinique des Universités, assistante des hôpitaux, urgentiste) , R. Fakih (Cheffe de clinique des Universités, assistante des hôpitaux, urgentiste)
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Il ruolo delle strutture di emergenza è quindi particolarmente sensibile nell’identificazione e nell’avvio precoce del trattamento ottimale (dalla prima ora dopo l’identificazione della sepsi), ma anche nell’organizzazione di un rigoroso orientamento di questi pazienti. Le linee guida recentemente aggiornate nel 2016 dalla Surviving Sepsis Campaign (SSC) forniscono una definizione più precisa della sepsi, definita come una o più disfunzioni d’organo pericolose per la vita a seguito di una risposta disregolata dell’ospite a un’infezione provata o sospetta, e dello shock settico, recentemente definito come un sottogruppo di sepsi in cui i disturbi circolatori e metabolici possono aumentare la mortalità. Lo shock settico viene quindi definito come la necessità di ricorrere al trattamento con vasopressori nonostante un adeguato riempimento vascolare per mantenere una pressione arteriosa media (PAM) superiore o uguale a 65 mmHg e un livello di lattato superiore a 2 mmol/l. Le raccomandazioni hanno aggiornato anche le misure terapeutiche da attuare. L’attuazione di interventi di strategia di ottimizzazione precoci e mirati sembra realistica e fattibile. La capacità di attuare e far rispettare queste raccomandazioni sembra oggi dare i primi risultati di riduzione della mortalità e di durata della degenza in terapia intensiva. Complessivamente, l’applicazione delle raccomandazioni della SSC permette di salvare una vita ogni sei pazienti che presentano questa patologia.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"27 3","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Sepsi acuta\",\"authors\":\"E. Wiel (Professeur des Universités, praticien hospitalier en médecine d’urgence, chef de pôle adjoint) ,&nbsp;A. 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摘要

几十年来,感染性休克的死亡率逐渐下降。由于生理病理学知识的提高和治疗管理的创新方法,死亡率得以降低。早期器官灌注和氧合保护的总体概念现在被认为是预后的一个关键因素。因此,紧急设施在及早发现和开始最佳治疗(从鉴定败血症后的第一个小时起)方面的作用特别敏感,但在组织对这些患者的严格指导方面也特别敏感。2016年的最新指导方针最近报道Sepsis运动(scs)提供了更准确的定义,定义为脓的任何一种或多种器官功能障碍危及生命的感染的宿主disregolata回应后证明或怀疑,和冲击,最近被定义为一组的脓循环和代谢紊乱可以增加死亡率。因此,败血症休克被定义为需要在适当的血管灌注下进行血管压治疗,以维持65 mmHg或以上的平均动脉压力(PAM)和2 mmol/l以上的乳酸水平。这些建议还更新了将要实施的治疗措施。早期和有针对性的优化策略干预措施的实施似乎是现实可行的。目前,执行和执行这些建议的能力似乎在降低死亡率和重症监护期间取得了初步成果。总的来说,实施SSC的建议可以挽救六分之一的生命。
本文章由计算机程序翻译,如有差异,请以英文原文为准。
Sepsi acuta

Per diversi decenni, c’è stato un graduale declino della mortalità per shock settico. Questa riduzione della mortalità è stata possibile grazie a un miglioramento delle conoscenze fisiopatologiche e a un approccio innovativo alla gestione terapeutica. Il concetto globale di protezione della perfusione e dell’ossigenazione degli organi nelle prime ore è ormai riconosciuto come un elemento chiave della prognosi. Il ruolo delle strutture di emergenza è quindi particolarmente sensibile nell’identificazione e nell’avvio precoce del trattamento ottimale (dalla prima ora dopo l’identificazione della sepsi), ma anche nell’organizzazione di un rigoroso orientamento di questi pazienti. Le linee guida recentemente aggiornate nel 2016 dalla Surviving Sepsis Campaign (SSC) forniscono una definizione più precisa della sepsi, definita come una o più disfunzioni d’organo pericolose per la vita a seguito di una risposta disregolata dell’ospite a un’infezione provata o sospetta, e dello shock settico, recentemente definito come un sottogruppo di sepsi in cui i disturbi circolatori e metabolici possono aumentare la mortalità. Lo shock settico viene quindi definito come la necessità di ricorrere al trattamento con vasopressori nonostante un adeguato riempimento vascolare per mantenere una pressione arteriosa media (PAM) superiore o uguale a 65 mmHg e un livello di lattato superiore a 2 mmol/l. Le raccomandazioni hanno aggiornato anche le misure terapeutiche da attuare. L’attuazione di interventi di strategia di ottimizzazione precoci e mirati sembra realistica e fattibile. La capacità di attuare e far rispettare queste raccomandazioni sembra oggi dare i primi risultati di riduzione della mortalità e di durata della degenza in terapia intensiva. Complessivamente, l’applicazione delle raccomandazioni della SSC permette di salvare una vita ogni sei pazienti che presentano questa patologia.

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