{"title":"Malore, lipotimia e sincope","authors":"M. Adrian-Lancelle, A. Trinh-Duc","doi":"10.1016/S1286-9341(23)47925-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La prevalenza dei pazienti che si recano al Pronto Soccorso per malore, lipotimia o sincope varia a seconda degli studi dall’1% al 5%. Raggruppati sotto un unico codice della CIM 10 (decima versione della Classificazione Internazionale delle malattie), R55, questi tre motivi di ricovero in Pronto Soccorso riguardano tutte le età e comprendono un gran numero di patologie di diversa gravità e prognosi. Al fine di aiutare il medico a prendersi cura dei pazienti, la Haute Autorité de Santé nel 2008, l’American College of Cardiology/American Heart Association/Heart Rhythm Society nel 2017 e la Società Europea di Cardiologia nel 2018 hanno aggiornato le loro raccomandazioni. Durante la valutazione iniziale, spesso non ci sono segni di disagio vitale. L’interrogatorio dettagliato è essenziale nell’indagine eziologica e si impegna a cercare qualsiasi argomento a favore di una data eziologia e dei segni di accompagnamento e a conoscere i trattamenti presi dal paziente. Dopo un esame clinico completo, l’unico esame aggiuntivo obbligatorio è l’elettrocardiogramma a 12 derivazioni. La valutazione biologica e l’imaging neurologico sono ampiamente utilizzati ma hanno una bassa resa. Vengono trattate anche le conseguenze traumatiche della perdita di conoscenza (PDC). Le cause cardiologiche e neurologiche sono quelle con la prognosi più severa. Sono stati costruiti diversi punteggi predittivi per valutare la “pericolosità” di una perdita di conoscenza e prevedere il rischio a breve o a lungo termine. Finora, nessun punteggio è stato considerato all’unanimità. I punteggi permettono di organizzare l’approccio diagnostico del medico ma non sostituiscono il suo senso clinico. Sono a disposizione del medico molti esami complementari con ciascuno le sue indicazioni e si tratta soprattutto di esami che non possono essere effettuati in Pronto Soccorso ma che devono essere effettuati in ricovero o in consulto specialistico. Infine, le Syncope Unit si stanno moltiplicando e hanno dimostrato la loro efficacia in termini di percentuale di diagnosi stabilite, a minor costo, durante una degenza ospedaliera più breve, anche se permangono fino a oggi poco sviluppate.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"27 3","pages":"Pages 1-18"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934123479252","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La prevalenza dei pazienti che si recano al Pronto Soccorso per malore, lipotimia o sincope varia a seconda degli studi dall’1% al 5%. Raggruppati sotto un unico codice della CIM 10 (decima versione della Classificazione Internazionale delle malattie), R55, questi tre motivi di ricovero in Pronto Soccorso riguardano tutte le età e comprendono un gran numero di patologie di diversa gravità e prognosi. Al fine di aiutare il medico a prendersi cura dei pazienti, la Haute Autorité de Santé nel 2008, l’American College of Cardiology/American Heart Association/Heart Rhythm Society nel 2017 e la Società Europea di Cardiologia nel 2018 hanno aggiornato le loro raccomandazioni. Durante la valutazione iniziale, spesso non ci sono segni di disagio vitale. L’interrogatorio dettagliato è essenziale nell’indagine eziologica e si impegna a cercare qualsiasi argomento a favore di una data eziologia e dei segni di accompagnamento e a conoscere i trattamenti presi dal paziente. Dopo un esame clinico completo, l’unico esame aggiuntivo obbligatorio è l’elettrocardiogramma a 12 derivazioni. La valutazione biologica e l’imaging neurologico sono ampiamente utilizzati ma hanno una bassa resa. Vengono trattate anche le conseguenze traumatiche della perdita di conoscenza (PDC). Le cause cardiologiche e neurologiche sono quelle con la prognosi più severa. Sono stati costruiti diversi punteggi predittivi per valutare la “pericolosità” di una perdita di conoscenza e prevedere il rischio a breve o a lungo termine. Finora, nessun punteggio è stato considerato all’unanimità. I punteggi permettono di organizzare l’approccio diagnostico del medico ma non sostituiscono il suo senso clinico. Sono a disposizione del medico molti esami complementari con ciascuno le sue indicazioni e si tratta soprattutto di esami che non possono essere effettuati in Pronto Soccorso ma che devono essere effettuati in ricovero o in consulto specialistico. Infine, le Syncope Unit si stanno moltiplicando e hanno dimostrato la loro efficacia in termini di percentuale di diagnosi stabilite, a minor costo, durante una degenza ospedaliera più breve, anche se permangono fino a oggi poco sviluppate.