{"title":"Defibrillazioni semiautomatica e completamente automatica esterne","authors":"J.-M. Agostinucci , P. Bertrand","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47492-8","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Il trattamento della fibrillazione ventricolare (FV) mediante elettrodi transtoracici esterni nell’uomo è noto dal 1956, ma l’uso di defibrillatori semiautomatici (DSA) da parte di paramedici e soccorritori non medici è autorizzato in Francia solo dal 1998 (decreto 98-239 del 27 marzo 1998). Il decreto del 4 maggio 2007 pone fine alla restrizione all’uso dei defibrillatori automatici esterni (DAE) e modifica il Codice di sanità pubblica in modo che chiunque, anche chi non è medico, sia autorizzato all’uso di un DAE. In presenza di qualsiasi arresto cardiaco, indipendentemente dall’età o dalle circostanze, si raccomanda di associare quanto prima le manovre rianimatorie convenzionali all’uso di un defibrillatore. La defibrillazione esterna è tanto più efficace quando è precoce. L’erogazione di una scarica elettrica esterna da parte di un DAE è possibile solo se vengono rilevate una FV o una tachicardia ventricolare (TV). Questa specificità è assicurata grazie a un software di analisi dei segnali elettrocardiografici. È stato dimostrato che l’uso precoce dei DAE da parte del pubblico in generale migliora la prognosi di recupero dall’arresto cardiaco. Per aumentare la sopravvivenza dei pazienti in arresto cardiaco esistono diverse applicazioni per telefoni cellulari. La sfida principale per i prossimi anni è promuovere l’installazione di DAE nei luoghi pubblici, un rapido accesso attraverso la segnaletica nei luoghi pubblici e la geolocalizzazione del dispositivo quando si chiamano i servizi di emergenza.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"27 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934122474928","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il trattamento della fibrillazione ventricolare (FV) mediante elettrodi transtoracici esterni nell’uomo è noto dal 1956, ma l’uso di defibrillatori semiautomatici (DSA) da parte di paramedici e soccorritori non medici è autorizzato in Francia solo dal 1998 (decreto 98-239 del 27 marzo 1998). Il decreto del 4 maggio 2007 pone fine alla restrizione all’uso dei defibrillatori automatici esterni (DAE) e modifica il Codice di sanità pubblica in modo che chiunque, anche chi non è medico, sia autorizzato all’uso di un DAE. In presenza di qualsiasi arresto cardiaco, indipendentemente dall’età o dalle circostanze, si raccomanda di associare quanto prima le manovre rianimatorie convenzionali all’uso di un defibrillatore. La defibrillazione esterna è tanto più efficace quando è precoce. L’erogazione di una scarica elettrica esterna da parte di un DAE è possibile solo se vengono rilevate una FV o una tachicardia ventricolare (TV). Questa specificità è assicurata grazie a un software di analisi dei segnali elettrocardiografici. È stato dimostrato che l’uso precoce dei DAE da parte del pubblico in generale migliora la prognosi di recupero dall’arresto cardiaco. Per aumentare la sopravvivenza dei pazienti in arresto cardiaco esistono diverse applicazioni per telefoni cellulari. La sfida principale per i prossimi anni è promuovere l’installazione di DAE nei luoghi pubblici, un rapido accesso attraverso la segnaletica nei luoghi pubblici e la geolocalizzazione del dispositivo quando si chiamano i servizi di emergenza.