A. Doussot (Praticien hospitalier) , P. Ortega-Deballon (Professeur des Universités, chirurgien des Hôpitaux)
{"title":"Tecniche di chiusura della laparotomia mediana","authors":"A. Doussot (Praticien hospitalier) , P. Ortega-Deballon (Professeur des Universités, chirurgien des Hôpitaux)","doi":"10.1016/S1283-0798(21)44573-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(21)44573-0","url":null,"abstract":"<div><p>L’incidenza delle eventrazioni dopo laparotomia mediana è elevata e la tecnica di chiusura utilizzata è un fattore determinante. Gli studi dimostrano che una laparotomia mediana deve essere chiusa con un sopraggitto in filo a lento riassorbimento, eseguendo piccole prese sull’aponeurosi su entrambi i lati della linea mediana, per ottenere un rapporto lunghezza del filo utilizzato/lunghezza dell’incisione di 4:1. È inutile chiudere il peritoneo. L’uso di protesi profilattiche si è dimostrato efficace per la prevenzione delle eventrazioni in diversi tipi di pazienti e di interventi. Si tratta di protesi sintetiche non riassorbibili, che sono posizionate su tutta la lunghezza della mediana in posizione sopra-aponeurotica (<em>onlay</em>).</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"27 1","pages":"Pages 1-4"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0798(21)44573-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070560","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Tecniche di chiusura della laparotomia mediana","authors":"A. Doussot, P. Ortega-Deballon","doi":"10.1016/S1283-0798(21)44573-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(21)44573-0","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"26 1","pages":"1-4"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73104459","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Tecniche chirurgiche delle enterostomie e trattamento delle loro complicanze","authors":"C. Debove, J.H. Lefèvre","doi":"10.1016/S1283-0798(21)44570-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(21)44570-5","url":null,"abstract":"<div><p>Il termine enterostomia designa l’abboccamento di un segmento dell’intestino tenue alla cute. Questo termine riunisce due tipi di stomie: le digiunostomie si eseguono sul segmento prossimale dell’intestino tenue; sono utilizzate per una nutrizione enterale e realizzate per via percutanea, per via laparoscopica o per via laparotomica. Le ileostomie sono l’abboccamento alla cute di un segmento ileale per deviare il liquido ileale in modo transitorio o permanente. Si tratta di tecniche di utilizzo corrente che non pongono più problemi rilevanti grazie ai progressi dell’apparecchiatura. Tuttavia, il loro confezionamento richiede il rispetto di determinate regole e il monitoraggio a breve e a lungo termine è fondamentale.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"27 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0798(21)44570-5","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070559","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Trattamento chirurgico delle suppurazioni anali e perineali di origine fistolosa","authors":"A. Egal, P. Atienza, I. Etienney","doi":"10.1016/S1283-0798(21)44571-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(21)44571-7","url":null,"abstract":"<div><p>Il trattamento chirurgico delle suppurazioni anali e perineali di origine fistolosa richiede una conoscenza anatomica perfetta e una solida esperienza in termini di chirurgia anoperineale. La gestione del rapporto paziente-chirurgo deve coniugare pazienza e fiducia, preservando al meglio la qualità di vita in questa cura lunga e complicata. Il trattamento risponde a due sfide che possono sembrare inconciliabili: asciugare definitivamente la suppurazione e rispettare il più possibile la funzione sfinterica. Le tecniche classiche di fistulotomia rappresentano ancora il gold standard, con tassi di guarigione eccellenti e duraturi, ma possono essere fonte di disturbi della continenza anale con un’alterazione rilevante della qualità di vita. Sono state sviluppate tecniche dette di “conservazione dello sfintere” con ridotto impatto sulla continenza anale ma tassi di successo minori o, anche, deludenti. Nuove tecniche di conservazione dell’apparato sfinterico sono attualmente valutate, con risultati talvolta promettenti.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"27 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0798(21)44571-7","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070562","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Proctectomia endoscopica transanale","authors":"P. Rouanet , J. Knol","doi":"10.1016/S1283-0798(21)44582-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(21)44582-1","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia rettale è difficile da realizzare, soprattutto per i pazienti ad alto rischio chirurgico (sesso maschile, indice di massa corporea elevato, tumore rettale basso, bacino stretto, mesoretto grasso, prostata grande). La proctectomia transanale è stata originariamente sviluppata per evitare conversioni in quei pazienti per i quali è necessaria un’anastomosi coloanale. La tecnica è stata, ora, estesa alle proctectomie con anastomosi colorettale. È comunemente chiamata <em>trans anal total meso rectal excision</em>. Tutti gli autori concordano nel sottolineare le sue specifiche difficoltà chirurgiche: la scelta di un piano di dissecazione errato con rischio uretrale anteriore al terzo inferiore e rischio neurovascolare laterale al terzo medio. Questa tecnica è descritta passo dopo passo, così come sono descritte le principali insidie operatorie che il chirurgo può incontrare.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"27 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0798(21)44582-1","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070561","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Gestione delle complicanze infettive intra-addominali e delle peritoniti postoperatorie in chirurgia viscerale","authors":"A. Mancini, J. Abba, C. Arvieux","doi":"10.1016/s1283-0798(20)44289-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1283-0798(20)44289-5","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"31 Suppl 1 1","pages":"1-15"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"84916907","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Traumi chiusi del fegato. Principi di tecnica e di tattica chirurgiche","authors":"C. Létoublon , C. Julien , J. Abba , C. Arvieux","doi":"10.1016/S1283-0798(20)44288-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(20)44288-3","url":null,"abstract":"<div><p>La stragrande maggioranza dei traumi epatici in Francia si verifica durante contusioni chiuse dell’addome. I progressi compiuti negli ultimi 20 anni, che hanno visto la mortalità globale dimezzata, derivano da diversi cambiamenti di atteggiamento. In primo luogo, l’opzione non operatoria è preferita in oltre l’80% dei casi, grazie a un monitoraggio stretto ed essenzialmente clinico e al supporto considerevole della tomografia computerizzata e dell’embolizzazione arteriosa. L’indicazione secondaria di laparotomia o laparoscopia (celiotomia differita) rappresenta un concetto che si inserisce nella strategia dell’opzione non operatoria iniziale. Inoltre, la tecnica a cielo aperto di trattamento delle lesioni emorragiche attive è diventata decisamente conservativa, non appena si riscontrano segni di gravità riguardanti le lesioni epatiche stesse o le condizioni dell’infortunato. Una rianimazione molto attiva e una radiologia interventistica aggressiva (embolizzazione arteriosa) devono rientrare in questo tipo di cure. La conoscenza delle emorragie “non chirurgiche”, dovute alla combinazione di acidosi-ipotermia-coagulopatia, ha fatto applicare ai traumi chiusi del fegato il concetto di laparotomia accorciata con reintervento ulteriore. Il tamponamento periepatico precocemente deciso e correttamente realizzato ha costituito un progresso tecnico decisivo in questo contesto.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"26 4","pages":"Pages 1-19"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72030009","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Gestione delle complicanze infettive intra-addominali e delle peritoniti postoperatorie in chirurgia viscerale","authors":"A. Mancini, J. Abba, C. Arvieux","doi":"10.1016/S1283-0798(20)44289-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0798(20)44289-5","url":null,"abstract":"<div><p>Le complicanze infettive intra-addominali e le peritoniti postoperatorie (CIPO) sono molto temute in chirurgia viscerale. La loro incidenza tende a diminuire grazie ai progressi nel campo della preabilitazione e delle tecniche chirurgiche, a una diagnosi più precoce e a una gestione medica ottimizzata. Queste complicanze sono, il più delle volte, dovute a una fistola anastomotica e riguardano, quindi, tutte le fasi della chirurgia viscerale. In un paziente operato addominale, una sindrome clinica evocativa deve portare a richiedere senza indugio esami di laboratorio completi per valutare l’impatto della sepsi e una TC per stabilire la diagnosi eziologica e di gravità. Il chirurgo deve, poi, decidere la migliore strategia terapeutica da adottare: questa può essere strettamente medica, con una terapia antibiotica endovenosa, interventistica, con la realizzazione di un gesto radiologico o endoscopico, oppure chirurgica, se vi sono comprovati segni di sepsi. I principi fondamentali del reintervento per peritonite postoperatoria sono l’esplorazione completa con prelievi a scopo batteriologico e fungino, il controllo della contaminazione digestiva e, infine, il lavaggio e il drenaggio della cavità peritoneale. Il trattamento specifico è guidato dal tipo di intervento realizzato. Nei casi più gravi e complessi o per i pazienti sotto shock, questo intervento deve rientrare all’interno di una chirurgia di “damage control” in più fasi, con una laparostomia temporanea. In tutti i casi, l’operatore deve informare adeguatamente il paziente o i suoi parenti in tutte le fasi del trattamento.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"26 4","pages":"Pages 1-15"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72030008","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Chirurgia della malattia diverticolare del colon","authors":"A.-S. Didnée, G. Meurette","doi":"10.1016/s1283-0798(20)44124-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1283-0798(20)44124-5","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"72 1","pages":"1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2020-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74386721","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}