C. Gournay (Masseur kinésithérapeute), C. Prunier (Ergothérapeute), C. Hugeron (Docteur en médecine physique et de réadaptation)
{"title":"Rieducazione e riabilitazione delle lesioni midollari acquisite dell’adulto: tetraplegie AIS A","authors":"C. Gournay (Masseur kinésithérapeute), C. Prunier (Ergothérapeute), C. Hugeron (Docteur en médecine physique et de réadaptation)","doi":"10.1016/S1283-078X(23)48709-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)48709-3","url":null,"abstract":"<div><p>La tetraplegia AIS A (stadio A dell’American Spinal Injury Association Impairment Scale) ha un impatto significativo sull’indipendenza e sull’autonomia funzionale del paziente. Essa è in effetti responsabile di un quadro di deficit multisistemici che varia a seconda del livello della lesione. Questa gestione, sia a livello medico che a livello rieducativo, richiede una certa specificità e una certa tecnicità, al fine di consentire al paziente di accedere a una rieducazione e a una riabilitazione adeguate al suo livello di lesione, ma anche al suo progetto di vita e al suo reinserimento socioprofessionale e familiare. Dopo un rapido richiamo dei deficit primari e secondari che si verificano in una tetraplegia completa, questo articolo descrive la gestione di un paziente dettagliando ogni livello di lesione, le sue particolarità e le capacità funzionali che ne derivano. Ogni lesione richiede una gestione molto precisa e specifica per accedere al grado di prestazione e autonomia corrispondente al suo livello; in effetti, una procedura eseguita male può danneggiare elementi anatomici e quindi limitare le capacità funzionali di un paziente.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"31 1","pages":"Pages 1-19"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-02-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283078X23487093/pdfft?md5=1f8ef09af8fde482365286b64d1c1cc7&pid=1-s2.0-S1283078X23487093-main.pdf","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139936014","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Guinot PhD (praticien hospitalier) , A. Dumolard (Praticien hospitalier) , C. Maindet (Praticien hospitalier)
{"title":"Fibromialgia: fisiopatologia e supporto terapeutico","authors":"M. Guinot PhD (praticien hospitalier) , A. Dumolard (Praticien hospitalier) , C. Maindet (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-078X(23)48503-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)48503-3","url":null,"abstract":"<div><p>La fibromialgia è una sindrome dolorosa, cronica, spesso invalidante i cui meccanismi fisiopatologici si basano principalmente su un’alterazione della regolazione centrale della nocicezione. La sua diagnosi si basa sull’associazione di dolore cronico diffuso, disturbi del sonno, astenia globale e sintomi generali della sfera digestiva, urinaria o cognitiva. La ricchezza dei sintomi generalmente contrasta con la relativa normalità dell’esame clinico e degli esami complementari. L’approccio diagnostico consiste nell’escludere le diagnosi differenziali (essenzialmente neurologiche e reumatologiche) e nell’identificare le comorbilità associate che aggravano i sintomi e richiedono una gestione specifica. La gravità della malattia deve essere apprezzata valutando l’impatto dei sintomi sulle capacità funzionali, sulle attività professionali e sul disagio psichico. Possono essere utilizzati specifici autoquestionari. Il supporto terapeutico è complesso e deve essere a lungo termine per migliorare la qualità di vita di questi pazienti nonostante i loro sintomi. Dovrebbe essere multidisciplinare, coinvolgendo i rieducatori, i medici delle specialità interessate, il medico curante e gli psicologi. Deve essere adattato in base alla gravità dei sintomi e alle comorbilità psichiatriche e neurologiche, combinando l’educazione del paziente con la gestione del dolore, della fatica, dei disturbi del sonno e dell’attività fisica per migliorare il suo senso di autoefficacia. Le terapie non farmacologiche (essenzialmente attività fisica, balneoterapia, terapie cognitivocomportamentali) devono essere utilizzate in prima intenzione e hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Possono essere associate a trattamenti farmacologici del dolore. Data la precarietà (sociale, economica, professionale) di alcuni pazienti, un supporto medicosociale può completare il progetto terapeutico in modo da attenuare o compensare la disabilità causata dalla gravità dei sintomi.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 4","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138422985","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Bilancio e trattamento dei conflitti discoradicolari con l’approccio MDT (Mechanical Diagnosis and Therapy) o metodo McKenzie","authors":"J.-P. Deneuville Masseur-kinésithérapeute diplômé d’État, Faculty Mechanical Diagnosis, Therapy – enseignant MDT, PhD , M. Guiraud (Masseur-kinésithérapeute diplômé d’État, Faculty Mechanical Diagnosis, Therapy – enseignant MDT) , F. Steimer (Masseur-kinésithérapeute diplômé d’État, Faculty Mechanical Diagnosis, Therapy – enseignant MDT) , B. Mabeau (Masseur-kinésithérapeute diplômé d’État, Credentialed Mechanical Diagnosi, Therapy – certifié MDT) , V. Lebrault (Masseur-kinésithérapeute diplômé d’État, Diplomate Mechanical Diagnosis, Therapy – diplômé MDT) , T. Vendeuvre MD, PhD , G. Sagi Masseur-kinésithérapeute diplômé d’État, Faculty Mechanical Diagnosis, Therapy – enseignant MDT, MSc","doi":"10.1016/S1283-078X(23)48504-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)48504-5","url":null,"abstract":"<div><p>Le patologie della colonna vertebrale sono una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo. Tra queste patologie, i conflitti discoradicolari sembrano avere un impatto profondo e duraturo sulla qualità di vita dei pazienti. Il meccanismo lesionale è causato dall’effetto compressivo di un frammento di disco su una radice nervosa. Questa compressione provoca una cascata di conseguenze, che coinvolgono ischemia e infiammazione. Ne derivano presentazioni cliniche complesse (con dolori nocicettivi, neuropatici e varie perdite di funzioni della radice). Il fatto che questa patologia sia iniziata da una compressione lascia un posto speciale agli approcci meccanicistici nel suo trattamento conservativo. Il sistema di <em>Mechanical Diagnosis and Therapy</em> (MDT) è un approccio meccanico che si basa su una valutazione solida. Il processo di classificazione clinica dei pazienti, da cui dipenderà il trattamento, si basa, da un lato, sui dati dall’intervista-anamnesi e, dall’altro, su test clinici basati sulla ripetizione di movimenti e su posture e tecniche manuali. Si tratta in un primo tempo di determinare se il paziente presenta una direzione di movimento specifica che induce un miglioramento veloce, duraturo e riproducibile del dolore del paziente (una preferenza direzionale [PD]). Questo miglioramento può assumere la forma di una diminuzione dell’intensità del dolore o di una centralizzazione del dolore (abolizione distoprossimale). Se è presente una PD, essa guiderà tutte le fasi del trattamento. Se quest’ultima è assente, il terapista dovrà utilizzare altre strategie, tra cui posizioni antalgiche, lavoro aerobico e potenziale reindirizzamento per un’infiltrazione di corticosteroidi. Il trattamento MDT non dispensa da una gestione olistica secondo il modello bio-psico-sociale, così come è associato, dove appropriato, a un trattamento farmacologico in accordo con le raccomandazioni nazionali. Infine, alcune presentazioni cliniche richiedono il reindirizzamento a un chirurgo, con più o meno urgenza.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 4","pages":"Pages 1-23"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138412735","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Beaumont Masseur-kinésithérapeute, PhD , G. Bouric (Masseur-kinésithérapeute, DIU Éducation et santé publique, DIU Tabacologie) , D. Delplanque (Masseur-kinésithérapeute, enseignant, formateur, Master 2 en Sciences de l’éducation)
{"title":"Educazione terapeutica e kinesiterapia","authors":"M. Beaumont Masseur-kinésithérapeute, PhD , G. Bouric (Masseur-kinésithérapeute, DIU Éducation et santé publique, DIU Tabacologie) , D. Delplanque (Masseur-kinésithérapeute, enseignant, formateur, Master 2 en Sciences de l’éducation)","doi":"10.1016/S1283-078X(23)48502-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)48502-1","url":null,"abstract":"<div><p>L’educazione terapeutica del paziente si definisce come “un processo continuo, integrato nella cura e centrato sul paziente. Include attività organizzate di sensibilizzazione, informazione, apprendimento e sostegno psicosociale in merito alla malattia, al trattamento prescritto, alla cura, al ricovero e alle altre istituzioni di cura interessate e i comportamenti relativi a salute e malattia del paziente. Ha lo scopo di aiutare il paziente e i suoi familiari a comprendere la malattia e il trattamento, a collaborare con gli operatori sanitari, a vivere nel modo più sano e a mantenere o a migliorare la loro qualità di vita. L’educazione dovrebbe consentire al paziente di acquisire e mantenere le risorse necessarie per gestire in modo ottimale la propria vita con la propria malattia”. L’educazione terapeutica comprende attività organizzate: il bilancio educativo condiviso, la definizione e la cocostruzione di un programma, poi una valutazione di fine programma. Il decreto delle competenze relativo agli atti professionali e all’esercizio della professione di massaggiatore-kinesiterapista dimostra che egli ha un ruolo importante da svolgere, sia attraverso la sua postura che con la sua partecipazione ad azioni educative e/o ai programmi di educazione terapeutica. Sembra importante che il kinesiterapista sia formato a questo approccio alle cure, per poter contribuire a questa gestione interdisciplinare e migliorare così l’assistenza offerta ai pazienti affetti da patologie croniche.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 4","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138412733","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
C. Fattal , C. Hugeron , V. Moiziard , S. Abate , M. Munoz , M.-A. Caralp , M. Enjalbert , J. Teissier , C. Leblond
{"title":"Chirurgia funzionale dell’arto superiore nella persona tetraplegica: valutazione e rieducazione-riabilitazione","authors":"C. Fattal , C. Hugeron , V. Moiziard , S. Abate , M. Munoz , M.-A. Caralp , M. Enjalbert , J. Teissier , C. Leblond","doi":"10.1016/S1283-078X(23)47928-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)47928-X","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia funzionale dell’arto superiore offre al soggetto tetraplegico una speranza di miglioramento funzionale e di riduzione della sua dipendenza in un momento chiave in cui prende atto della sua prognosi peggiorativa di recupero motorio. Non è accettabile oggi che a un soggetto, a condizione che ne abbia i requisiti, non venga proposto tale intervento chirurgico. Contribuisce ovviamente all’ottimizzazione dell’indipendenza nella vita quotidiana, sia per afferrare oggetti di uso quotidiano che per garantire l’indipendenza urinaria, praticare determinate attività sportive, guidare e così via. Tutti i terapisti della riabilitazione che si occupano di tetraplegici devono saper descrivere un arto superiore e prepararlo a un intervento chirurgico funzionale potenziando la muscolatura motoria, limitando la rigidità articolare e integrando le informazioni relative a un programma chirurgico per spiegarlo meglio al paziente. A seconda delle risorse motorie residue, il programma chirurgico prevede il ripristino dell’estensione del gomito e/o del polso e/o dell’apertura e chiusura della mano. In risposta alle esigenze e alle aspettative del paziente, questo programma chirurgico viene proposto solo su un lato oppure su entrambi i lati. Un programma ampio e ambizioso richiede ricoveri ripetuti e una riabilitazione impegnativa che deve essere affrontata con uno spirito veramente interdisciplinare.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 3","pages":"Pages 1-17"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49745739","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
G. Mesplié (Masseur-kinésithérapeute – Orthésiste) , M. Schwebel (Ergothérapeute) , N. Christiaens (Chirurgien de la main)
{"title":"Valutazioni cliniche e funzionali del polso e della mano","authors":"G. Mesplié (Masseur-kinésithérapeute – Orthésiste) , M. Schwebel (Ergothérapeute) , N. Christiaens (Chirurgien de la main)","doi":"10.1016/S1283-078X(23)47927-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)47927-8","url":null,"abstract":"<div><p>Le valutazioni cliniche e funzionali del polso e della mano sono di fondamentale importanza per determinare le origini istologiche dei disturbi nei pazienti con patologie a questo livello. Ci permettono di impostare i trattamenti più appropriati e di ottimizzare i risultati funzionali.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 3","pages":"Pages 1-27"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49745737","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Gestione delle cadute negli anziani fragili","authors":"S.C. Gafner , L. Allet , A.-G. Mittaz Hager","doi":"10.1016/S1283-078X(23)47929-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)47929-1","url":null,"abstract":"<div><p>I cambiamenti demografici portano a un considerevole aumento del numero di persone dai 65 anni in su, che rappresentano la fascia d’età in più rapida crescita al mondo. Nel loro <em>World Populations Prospects</em>, le Nazioni Unite affermano che una persona su sei nel mondo e una persona su quattro che vivono in Europa e in Nord America avranno più di 65 anni entro il 2050. Prevedono inoltre che il numero di persone di età superiore agli 80 anni triplicherà, da 143 milioni nel 2019 a 426 milioni nel 2050. Questo cambiamento demografico avrà certamente anche delle conseguenze sulla pratica professionale dei fisioterapisti e di tutti gli operatori sanitari.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 3","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49745956","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Riabilitazione delle distonie","authors":"T. Peron-Magnan (Enseignant formateur au CEERRF)","doi":"10.1016/S1283-078X(23)47681-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)47681-X","url":null,"abstract":"<div><p>Le distonie appartengono alla famiglia dei movimenti anormali invoIontari. Le eziologie sono molteplici e riguardano la fisiologia del sistema nervoso centrale extrapiramidale, in particolare i gangli della base o nuclei grigi centrali o nuclei lenticolari. Possono essere un sintomo di una malattia o una malattia a sé stante. Le loro espressioni sono quindi vaste, focali o sistemiche, evolutive o meno, proprio come le loro terapie, medica, chirurgica e riabilitativa, e molto spesso sono associate. Il successo della riabilitazione dipende dall’eziologia, dall’importanza delle lesioni se presenti e dalla pertinenza degli obiettivi, ma, qui più che altrove, dall’analisi clinica del disturbo e dall’impegno del paziente. La parte della riabilitazione può essere determinante nel trattamento e sarà analitica nella sua diagnosi e funzionale nel suo scopo. Molto spesso è anche un comportamento più che un gesto che dovrà essere corretto. Viene richiesta la partecipazione piena e completa del paziente intorno a obiettivi precisi in stretta collaborazione con il curante. Ricordiamo le principali circostanze di insorgenza delle distonie e i loro fenotipi, che sono di interesse nella fisioterapia. Noi usiamo la classificazione internazionale delle distonie in vigore. Noi sviluppiamo gli approcci riabilitativi, in particolare per le distonie cervicali (DC) o torcicolli spasmodici (TS) e crampi dello scrivano (CS) che sono stati oggetto di un maggior numero di pubblicazioni. L’analisi clinica, la tecnica, la relazione terapeutica e la collaborazione interdisciplinare sono da privilegiare in questo approccio rieducativo.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 2","pages":"Pages 1-14"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49742510","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Valutazione neuropsicologica negli adulti","authors":"E. Eusop-Roussel , A. Gouin","doi":"10.1016/S1283-078X(23)47679-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)47679-1","url":null,"abstract":"<div><p>Come affrontare la valutazione neuropsicologica negli adulti? Quali domande porsi? Quali sono le insidie? Quali sono i suoi campi di applicazione? Se lo sviluppo degli strumenti psicometrici e del processo di valutazione neuropsicologica è cambiato assai poco negli ultimi dieci anni (a parte l’aggiornamento di alcuni strumenti), la loro applicazione è stata viceversa estesa a nuovi campi: psichiatria, guida dell’automobile, domicilio e così via. Lo scopo di questo articolo è di rivedere i principi della valutazione neuropsicologica in una duplice prospettiva: rispetto ai suoi campi di applicazione e scandendo ogni sfera cognitiva. Si pone così l’accento sul fatto che una valutazione non è un semplice successivo superamento di test ma un approccio scientifico supportato da precise ipotesi cliniche, adattate a ciascun paziente e a ciascun quadro valutativo, formulate alla luce delle conoscenze teoriche (sia sulle funzioni cognitive che sulle patologie), che lo psicologo deve padroneggiare e nel rispetto delle questioni etiche.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 2","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49763612","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Riabilitazione delle fratture del rachide toracolombare senza disturbi neurologici","authors":"J.M. Vital , M. Messina , L. Sénégas","doi":"10.1016/S1283-078X(23)47680-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-078X(23)47680-8","url":null,"abstract":"<div><p>Il trattamento delle fratture toracolombari senza disturbi neurologici si basa su una precisa analisi radiologica che consente di valutare il grado di instabilità della lesione. La stabilizzazione avviene mediante corsetto e più recentemente mediante vertebroplastica o intervento chirurgico. La riabilitazione è fondamentale per aiutare questa consolidazione assicurando al traumatizzato il migliore stato funzionale fisico e psicologico possibile. Essa è innanzitutto stabilita sulla base di un preciso bilancio diagnostico fisioterapico e si applica, a seconda del tipo di lesione, in una fase di allettamento, poi in una fase di mobilità vertebrale controllata e infine in una fase di mobilità vertebrale libera. Questi principi di riabilitazione sono dettagliati in base al trattamento applicato, ortopedico, mediante vertebroplastica o chirurgico.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"30 2","pages":"Pages 1-15"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49763613","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}