{"title":"La crioterapia prostatica","authors":"C. Deleuze, E. Barret","doi":"10.1016/S1636-5577(23)48170-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(23)48170-9","url":null,"abstract":"<div><p>La crioterapia è un trattamento mini-invasivo proposto ai pazienti con carcinoma prostatico localizzato come alternativa ai trattamenti di riferimento convenzionali come la chirurgia o le tecniche di irradiazione come la radioterapia esterna o la brachiterapia. Può essere eseguito come trattamento di prima linea o come trattamento di salvataggio in caso di recidiva dopo irradiazione. Mentre la prostata è generalmente trattata nella sua interezza, in alcuni casi la rimozione parziale della ghiandola può essere proposta all’interno di un trattamento focale in alcuni pazienti selezionati. La crioterapia offre quindi la possibilità di modulare il volume dell’ablazione tissutale al fine di controllare la malattia limitando al tempo stesso l’insorgenza di effetti avversi.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"23 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884256","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L. Préaubert, A. Netter, A. Pivano, C. Tourette, P. Crochet, L. Miquel, A. Agostini
{"title":"Miomectomia laparotomica","authors":"L. Préaubert, A. Netter, A. Pivano, C. Tourette, P. Crochet, L. Miquel, A. Agostini","doi":"10.1016/S1636-5577(23)48164-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(23)48164-3","url":null,"abstract":"<div><p>La miomectomia laparotomica è ancora oggi una procedura frequente. La valutazione preoperatoria permette di ottenere una mappatura precisa dei fibromi uterini, di correggere un’eventuale anemia e di valutare la fertilità in caso di desiderio di gravidanza. Gli analoghi del <em>luteinizing hormone-releasing hormone</em> (LH-RH) permettono di ridurre il volume dei fibromi prima dell’intervento. Il ruolo dell’embolizzazione preoperatoria non è sufficientemente valutato. Diversi gesti intraoperatori come l’occlusione delle arterie uterine o la tecnica del laccio emostatico riducono il rischio di sanguinamento. La principale complicanza a lungo termine è la comparsa di aderenze.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"23 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884259","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
C. Rivera , F. Mazères , M. Mallet , F. Le Pimpec Barthes
{"title":"Gestione chirurgica dei tumori pleurici primitivi (escluso il mesotelioma)","authors":"C. Rivera , F. Mazères , M. Mallet , F. Le Pimpec Barthes","doi":"10.1016/S1636-5577(23)48168-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(23)48168-0","url":null,"abstract":"<div><p>Nella gestione dei tumori primitivi della pleura, la chirurgia ha un duplice interesse: diagnostico e terapeutico. Al di fuori del mesotelioma, un tumore pleurico primitivo si presenta il più delle volte sotto forma di una singola lesione, a volte multipla e più raramente diffusa. Il carattere asportabile di questo tumore pleurico e la sua natura istologica costituiscono i due fattori essenziali della gestione. Se il tumore è di aspetto benigno e risulta essere completamente asportabile, allora si propone immediatamente l’intervento chirurgico, con finalità sia diagnostiche che terapeutiche. Tuttavia, un tumore non asportabile fin dall’inizio e/o di aspetto maligno richiede una diagnosi istologica. È essenziale stimare la prognosi dei tumori pleurici per proporre la gestione adeguata, in termini di rapporto rischi/benefici. È inoltre pertinente saper evocare certi pseudotumori pleurici.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"23 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884267","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Tecniche di ricostruzione in oncologia delle vie aerodigestive superiori: cavo orale e orofaringe (II): indicazioni in funzione del tipo di perdita di sostanza","authors":"A. Bozec, D. Culié, G. Poissonnet, O. Dassonville","doi":"10.1016/S1636-5577(23)48166-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(23)48166-7","url":null,"abstract":"<div><p>La ricostruzione è un passaggio essenziale nella chirurgia dei tumori del cavo orale e dell’orofaringe. Essa utilizza molteplici lembi di ricostruzione, prelevati a livello locale, regionale o a distanza (lembi liberi), la cui padronanza richiede una formazione rigorosa. Oltre a ciò, è soprattutto la scelta della metodica ricostruttiva più adatta ad ogni situazione clinica che permette di ottenere un risultato ottimale. Questa scelta deve tenere naturalmente conto della natura e dell’entità della perdita di sostanza, ma anche dello stato di salute e della storia del paziente (chirurgia, radioterapia cervicale, comorbilità, ecc.). Schematicamente, le piccole perdite di sostanza vengono o lasciate in cicatrizzazione diretta o richiuse direttamente oppure coperte da un lembo locale. Quando le condizioni generali del paziente lo consentono, le perdite di sostanza ampie, derivanti dall’escissione di tumori localmente avanzati, traggono grande beneficio dall’uso dei lembi liberi, o fascio-(± muscolo)-cutanei, od osteo-(± muscolo)-cutanei, se è necessaria una riparazione ossea. Tra questi due casi estremi, le perdite di sostanza di dimensioni intermedie richiedono una discussione caso per caso, tenendo conto dei vantaggi attesi dall’uso di questo o di quel lembo, ma anche della pesantezza e della complessità della tecnica prevista a fronte della situazione individuale di ciascun paziente.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"23 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49883730","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
O. Windisch , A. Khogeer , R. Lorion , F.-X. Madec , B. Boillot
{"title":"Trattamento endoscopico delle stenosi uretrali maschili","authors":"O. Windisch , A. Khogeer , R. Lorion , F.-X. Madec , B. Boillot","doi":"10.1016/S1636-5577(23)48169-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(23)48169-2","url":null,"abstract":"<div><p>La stenosi uretrale è una patologia abbastanza frequente che colpisce gli uomini di tutte le età. Prevalentemente di origine traumatica, provoca disturbi ostruttivi e va considerata in caso di sintomi delle basse vie urinarie (disuria, urgenza, infezioni). È essenziale un’accurata caratterizzazione della stenosi mediante uretrografia. Il trattamento delle stenosi uretrali può essere eseguito per via endoscopica o a cielo aperto. Il trattamento endoscopico è generalmente scelto in prima intenzione perché è meno invasivo e ha delle conseguenze immediate più semplici. La tecnica di uretrotomia endoscopica si è evoluta molto poco in 50 anni e la comparsa del laser e degli stent non ha sostanzialmente modificato la prognosi o il tasso di recidiva delle stenosi, che è elevato. Sebbene il trattamento endoscopico sia spesso privilegiato come trattamento di prima linea, non deve, salvo alcune eccezioni, essere ripetuto in caso di recidiva della stenosi: si sa che ripetere uretrotomie o dilatazioni allunga la stenosi, rende più complessa la chirurgia a cielo aperto e abbassa le percentuali di successo per via aperta.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"23 1","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884258","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
H. El Hajj , F. Narducci , E. Leblanc , S. Gouy , P. Morice , G. Ferron , D. Querleu , D. Hudry
{"title":"Linfoadenectomie laparoscopiche nei tumori ginecologici","authors":"H. El Hajj , F. Narducci , E. Leblanc , S. Gouy , P. Morice , G. Ferron , D. Querleu , D. Hudry","doi":"10.1016/S1636-5577(23)48165-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(23)48165-5","url":null,"abstract":"<div><p>Le linfoadenectomie fanno parte della stadiazione della maggior parte dei tumori ginecologici pelvici. La loro realizzazione per via laparoscopica, iniziata più di 20 anni fa, ha trasformato la loro morbilità. Nel tempo, gli approcci e i mezzi per realizzarle si sono diversificati. Le tecniche attuali sono descritte in dettaglio, sottolineando i punti critici, gli sviluppi o le opzioni e la gestione delle complicanze più comuni, al fine di consentire a qualsiasi chirurgo ginecologo-oncologo di eseguire una procedura appropriata e sicura.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"23 1","pages":"Pages 1-18"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49884268","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Trattamento chirurgico del diverticolo faringoesofageo","authors":"M. Dallemagne, V. Favier, R. Garrel","doi":"10.1016/S1636-5577(22)46920-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(22)46920-3","url":null,"abstract":"<div><p>Il diverticolo faringoesofageo, o diverticolo di Zenker, è un’ernia acquisita della mucosa esofagea che colpisce preferenzialmente l’anziano. Il suo trattamento è esclusivamente chirurgico e il suo scopo è funzionale. Pertanto, deve essere offerto solo ai pazienti con sintomi o complicanze invalidanti. In caso contrario, sono giustificati l’astensione terapeutica e il monitoraggio. Sono disponibili diverse tecniche chirurgiche, sia a cielo aperto (cervicotomia) che endoscopiche. Ciascuna di queste tecniche ha i suoi vantaggi, i suoi svantaggi e le sue complicanze. La scelta della tecnica proposta è quindi fondamentale e tiene conto della situazione clinica, dell’esperienza del chirurgo, dei desideri del paziente e del rapporto rischio/beneficio specifico di ciascun caso.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"22 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72072285","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Tecnica chirurgica per le eventrazioni diaframmatiche dell’adulto","authors":"F. Le Pimpec-Barthes , C. Al Zreibi , C. Rivera","doi":"10.1016/S1636-5577(22)46924-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(22)46924-0","url":null,"abstract":"<div><p>L’eventrazione di una cupola diaframmatica corrisponde a un assottigliamento totale o parziale della sua corona muscolare periferica, senza soluzione di continuità. Ciò si traduce in un allungamento della cupola senza modifica delle sue inserzioni muscolari periferiche. Che l’eziologia sia congenita o acquisita, il più delle volte secondaria a paralisi frenica, questa cupola stirata non può più assumere pienamente il suo ruolo di barriera toracoaddominale e si lascia spostare verso l’alto sotto l’influsso di una pressione addominale positiva. Negli adulti le conseguenze funzionali sono variabili e dipendono dai fattori di comorbilità associati nonché dall’entità della risalita della cupola. La correzione chirurgica è l’unica opzione terapeutica, che deve essere proposta solo se la sintomatologia è ritenuta invalidante e se non c’è speranza di guarigione spontanea. La valutazione permette poi di confermare la diagnosi di eventrazione senza fare confusione con un’ernia, di ricercarne l’eziologia e di misurarne l’impatto funzionale. Il ritensionamento della cupola amiotrofica mediante plicatura chirurgica è l’unico trattamento in grado di stabilizzarla a un livello corretto insieme al riposizionamento degli organi toracoaddominali. Questo accorciamento della cupola viene eseguito utilizzando fili non riassorbibili applicati alla base dell’eccesso di lunghezza della cupola dilatata. Può essere proposto un rinforzo protesico non riassorbibile, principalmente in caso di amiotrofia grave. Questa plicatura, il più delle volte eseguita mediante minitoracotomia, può essere eseguita anche mediante videotoracoscopia (semplice o assistita da robot) o talvolta mediante laparoscopia o anche con un approccio bicavitario. La mortalità della procedura è quasi nulla e la morbilità, intorno al 7-12 %, è quella solitamente osservata dopo un intervento chirurgico toracico. Si tratta di un intervento chirurgico funzionale che consente una riduzione della dispnea e un notevole miglioramento del volume espiratorio massimale al secondo di circa l’11-23%, che si mantiene nel tempo.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"22 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72072286","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J. Seitlinger (Chef de clinique, assistant des Hôpitaux) , S. Renaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Bagan (Praticien hospitalier) , C. Renaud (Praticien hospitalier) , A. Seguin-Givelet (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier) , L. Brouchet (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , J. Berjaud (Praticien hospitalier) , M. Dahan (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P.-E. Falcoz (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Principi della chirurgia di exeresi polmonare","authors":"J. Seitlinger (Chef de clinique, assistant des Hôpitaux) , S. Renaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Bagan (Praticien hospitalier) , C. Renaud (Praticien hospitalier) , A. Seguin-Givelet (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier) , L. Brouchet (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , J. Berjaud (Praticien hospitalier) , M. Dahan (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P.-E. Falcoz (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1636-5577(22)46923-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1636-5577(22)46923-9","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia polmonare è un intervento chirurgico non privo di rischi. Infatti, la mortalità ospedaliera varia dall’1% al 10% a seconda dei diversi tipi di exeresi, che vanno dalla semplice resezione atipica alla pneumonectomia. Tuttavia, la mortalità può aggirarsi intorno al 12% nelle pneumonectomie destre più o meno allargate e al 18% nelle lobectomie di totalizzazione a destra. Pertanto, la tendenza attuale è quella di limitare l’estensione dell’exeresi parenchimale. Ciò può essere spiegato da diversi fattori: un’alterazione meno significativa della funzionalità respiratoria postoperatoria, il contributo della radiochemioterapia neoadiuvante che talvolta consente resezioni meno significative riducendo la massa tumorale e la mortalità ospedaliera tre volte inferiore dopo lobectomia. La definizione di migliori programmi riabilitativi dopo l’intervento chirurgico ha permesso di ottimizzare il follow-up postoperatorio dopo exeresi polmonari. In questo articolo affrontiamo successivamente la valutazione preoperatoria, i principi generali di anestesia e di chirurgia e infine le complicanze postoperatorie.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"22 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72072284","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}