O. Windisch , A. Khogeer , R. Lorion , F.-X. Madec , B. Boillot
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Abstract
La stenosi uretrale è una patologia abbastanza frequente che colpisce gli uomini di tutte le età. Prevalentemente di origine traumatica, provoca disturbi ostruttivi e va considerata in caso di sintomi delle basse vie urinarie (disuria, urgenza, infezioni). È essenziale un’accurata caratterizzazione della stenosi mediante uretrografia. Il trattamento delle stenosi uretrali può essere eseguito per via endoscopica o a cielo aperto. Il trattamento endoscopico è generalmente scelto in prima intenzione perché è meno invasivo e ha delle conseguenze immediate più semplici. La tecnica di uretrotomia endoscopica si è evoluta molto poco in 50 anni e la comparsa del laser e degli stent non ha sostanzialmente modificato la prognosi o il tasso di recidiva delle stenosi, che è elevato. Sebbene il trattamento endoscopico sia spesso privilegiato come trattamento di prima linea, non deve, salvo alcune eccezioni, essere ripetuto in caso di recidiva della stenosi: si sa che ripetere uretrotomie o dilatazioni allunga la stenosi, rende più complessa la chirurgia a cielo aperto e abbassa le percentuali di successo per via aperta.