{"title":"Dare valore all’io-noi ferito nel lavoro terapeutico con la coppia in ottica sistemica","authors":"Chiara Castelli","doi":"10.4081/rp.2023.861","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.861","url":null,"abstract":"Leggendo l’articolo delle colleghe Claudia Zaccaria e Francesca Balestra mi sono venuti in mente alcuni temi ricorrenti nel lavoro clinico con le coppie e le famiglie. La coppia porta al suo interno la storia di due individui che provengono da una storia famigliare con stili famigliari e confini che possono essere tra loro molti diversi (l’immagine della matriosca rappresenta dal mio punto di vista questa complessità). In ambito clinico e di ricerca la complessità del sistema coppia e famiglia può essere letta e decifrata attraverso l’analisi di tre dimensioni: coesione, flessibilità e comunicazione, come esplicitato nel modello circonflesso di Olson. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":"105 48","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138959324","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Answering to the Italian colleagues","authors":"Jô Gondar","doi":"10.4081/rp.2023.848","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.848","url":null,"abstract":"First of all, I would like to say that I am glad to discuss with colleagues a text that I prepared alone, and I thank you for your careful reading and your willingness to engage in this kind of exchange. As Luca Leoncini observes, the notion of tenderness, as it is normally used and as it appears in dictionaries, may suggest only fragility or a small resistance to pressure, contained in the expression he mentions: ‘So tender you can cut it with a breadstick’. However, the notion of tenderness in Ferenczi is not that of the dictionaries. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":"120 26","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138959387","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Tenerezza: commento all’articolo ‘Passione e tenerezza come forze politiche’ di Jô Gondar","authors":"Luca Leoncini","doi":"10.4081/rp.2023.807","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.807","url":null,"abstract":"Dopo aver letto più volte quest’articolo continua ad arrivarmi una duplice sensazione: piacere e straniamento. Mi chiedo il perché e (come mi accade di frequente) cerco su Google la definizione della parola ‘tenerezza’; Oxford Languages riporta questa definizione: 1. Scarsa resistenza alla pressione, al taglio o alla lavorazione, alla masticazione: carni pregiate per la loro t.; la t. degli anni, dell’età, con riferimento alla fragilità di organismi molto giovani. 2. Sentimento o manifestazione di fiduciosa commossa gentilezza nei confronti dell’oggetto amato. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":" 1231","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138960092","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Passione e tenerezza come forze politiche","authors":"Jô Gondar","doi":"10.4081/rp.2023.736","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.736","url":null,"abstract":"Per comprendere le forme contemporanee di organizzazione sociale non basta conoscere la geopolitica in corso; è necessario entrare anche nel campo della micropolitica e, in particolare, degli affetti e delle forme di sensibilità che sostengono la costruzione dei legami sociali. I diversi affetti e le forme di sensibilità costruiranno in modi differenti la vita sociale e politica. Nel distinguere il linguaggio della passione dal linguaggio della tenerezza, Ferenczi non intendeva avere una prospettiva politica, ma possiamo usare queste nozioni per pensare alle attuali possibilità di convivenza politica. Paura e odio sono passioni violente e incisive. La tenerezza, invece, costituisce un altro tipo di forza, più fluida e porosa, che apre una superficie più ampia di comunicazione con il mondo esterno. È la forma di sensibilità del bambino, ma anche quella delle relazioni di solidarietà attraverso la perdita di possesso. In questo senso il linguaggio della tenerezza si riferisce alla nozione di vulnerabilità teorizzata da Judith Butler. Non si tratta di difendere la puerilità o l’ingenuità, ma di una forza di non violenza che, se affermata, crea la possibilità di una convivenza politica meno iniqua e più giusta, soprattutto nei paesi immersi in una cultura dell’odio come il Brasile.","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":" 85","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138961343","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Adolescenti fluidi: percorsi evolutivi dell’identità di genere","authors":"F. Vanni","doi":"10.4081/rp.2023.864","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.864","url":null,"abstract":"A molti di noi negli ultimi anni è accaduto di incontrare, nella pratica clinica e in contesti educativi, una popolazione di adolescenti che si distanziava fattivamente e intellettualmente dalla classica organizzazione binaria del genere che eravamo abituati a dare, noi per primi, per scontata, in compagnia naturalmente di genitori, insegnanti, educatori, amministratori, ecc. Questo incontro era stato anticipato in certo qual modo da ricercatori che avevano messo in luce la fragilità dei presupposti sul genere ma, forse perché così radicati nella nostra identità personale prima ancora che culturale, non ci eravamo preoccupati troppo di queste criticità. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":" 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138963415","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Uno spazio per chi non ha dimora","authors":"S. Raimondi, Giuseppe Riefolo","doi":"10.4081/rp.2023.852","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.852","url":null,"abstract":"Area 95 è prima di tutto un dispositivo di accoglienza che intercetta una serie di richieste prevalentemente relative all’ambito della salute mentale per persone senza dimora, spesso senza documenti e/o residenza, persone migranti dell’ambito della estrema marginalità. Si tratta di bisogni che, nonostante l’estrema regressione dello stile di vita, sono destinati altrimenti a rimanere inevasi per ragioni di ordine organizzativo/burocratico che mal si conformano al tipo di utenza richiedente. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":" 3","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138961878","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Sulla violenza in sanità: tra la violenza contro i curanti e la violenza delle cure","authors":"M. Perini","doi":"10.4081/rp.2023.800","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.800","url":null,"abstract":"Dopo avere indicato alcune caratteristiche psicologiche della violenza, l’articolo si rivolge in particolare ai fenomeni della violenza sociale, istituzionale e politica, notando come dopo gli scritti di Freud sulla guerra e sulla psicologia delle masse questo argomento sia stato piuttosto trascurato dalla ricerca psicoanalitica. Viene poi osservato come in questi ultimi anni, dopo l’11 settembre, sul tema si sia destato un grande interesse da parte degli psicoanalisti e dei gruppoanalisti. Quindi vengono esplorate le radici socio-culturali della violenza e il ruolo esercitato congiuntamente dalle norme e dalle pressioni dei gruppi e delle culture istituzionali e dalle tendenze passivo-dipendenti e conformistiche degli individui. L’articolo si occupa poi specificamente della violenza nei contesti sanitari, esplorando quella agita contro i curanti, in particolare dopo la pandemia da COVID, sia da parte degli utenti sia da parte dei media e della pubblica opinione, sul piano fisico, verbale e psicologico, così come la violenza istituzionale – che alimenta conflitti tra i vari attori del sistema sanitario - e quella intrinseca ai processi di cura, i quali spesso richiedono al paziente di sottoporsi a misure e condizioni oggettivamente penose o costrittive. Nella parte conclusiva vengono indicati alcuni approcci e metodi che si sono rivelati utili per prevenire queste forme di violenza.","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":"102 28","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138959393","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Risposta al commento dei colleghi","authors":"M. Perini","doi":"10.4081/rp.2023.851","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.851","url":null,"abstract":"È importante il riferimento di Pellegrini alla violenza verbale, ai ‘discorsi dell’odio’, non solo per rilevare le determinanti socio-culturali che sempre più spesso la sdoganano o addirittura giungono a legittimarla nella dialettica paranoide del ‘noi/loro’, ma anche per osservare con quanta frequenza la corrente cultura digitale, articolata nei social media e negli altri spazi virtuali offerti dalla rete, renda ‘l’altro’ totalmente invisibile o irrilevante; per questo può trovarsi esposto ad aggressioni verbali e a violenze denigratorie di cui gli autori spesso sono del tutto inconsapevoli o che minimizzano come se fossero alle prese con un combat game dove giocano da soli contro personaggi immaginari. Il guaio è che a volte lo stesso schema si riproduce anche negli scambi reali, dove al posto della spada laser o dei messaggi su Tik Tok si utilizzano le ingiurie o magari anche delle concrete percosse. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":" 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138960078","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Commento a ‘Sulla violenza in sanità’ di Mario Perini","authors":"Paolo Cozzaglio","doi":"10.4081/rp.2023.835","DOIUrl":"https://doi.org/10.4081/rp.2023.835","url":null,"abstract":"L’interessante articolo di Mario Perini tocca un argomento cogente, alla luce anche dei fatti più recenti di cronaca quali l’omicidio della psichiatra pisana Barbara Capovani ad opera di un suo paziente. In realtà il fatto non è isolato e, come ho evidenziato in un recente articolo (Cozzaglio, 2023), nel 2003 aveva avuto una forte risonanza di cronaca l’omicidio di Lorenzo Bignamini, psichiatra, sempre ad opera di un suo paziente che, per inciso, era stato un collega. Al di là di questi fatti importanti e il clamore emotivo che destano nei mass media, nelle persone comuni e soprattutto nei professionisti della salute, il tema della violenza in sanità è molto più ampio e, per certi versi, trasversale alle istituzioni che se ne occupano. [...]","PeriodicalId":496684,"journal":{"name":"Ricerca psicoanalitica","volume":" 70","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138962155","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}