{"title":"The Demonized «Inimico altero» and Its Representations in the Context of Italian and French Epic on Lepanto","authors":"Maria Shakhray","doi":"10.54103/2724-3346/20500","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20500","url":null,"abstract":"The ethically controversial figure of the “Other” is at the heart of the traditionally antinomic system of the heroic Christian epic. An age-long myth, a cultural projection and an essential literary theme (Ceserani 1998), the image of the “Stranger”, the “Adversary”, or, in other words, the “Other”, being frequently endowed with demonic connotations, is found to be part and parcel of the allegorical dichotomy of good and evil. The literary tendency towards demonizing the complex image of the “Other” is particularly evident in the poems belonging to the category of “modern” historical epic on Lepanto. The present essay aims to investigate various ways of transposing the figure of the historical adversary onto the “chessboard” of “modern” Christian epic, as well as to analyze the variety of literary modalities of merging the figure of the Ottoman “Other” with the dimension of the “demonic marvellous”, adopted by the poets to enrich, complicate and counterbalance the heroic sacrality of the epic text.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"50 9 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"124978083","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Modello virgiliano e retorica dell’“exordium”: alcune questioni intorno al proemio epico nella trattatistica cinquecentesca","authors":"Paolina Catapano","doi":"10.54103/2724-3346/20497","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20497","url":null,"abstract":"Il contributo indaga la ricezione cinquecentesca dell’incipit dell’Eneide come modello di proemio per il poema epico soffermandosi in particolare sul trattamento dei quattro versi («Ille ego qui quondam...») che secondo Donato e Servio avrebbero originariamente costituito la prima parte di un proemio più esteso e sarebbero poi stati espunti dagli editori del poema. Largamente circolanti nelle edizioni cinquecentesche, anche con il corredo di apposite note esegetiche, nella seconda metà del secolo i versi compaiono in poetiche e altri trattati volgari (Castelvetro, Speroni, Tasso) con la funzione di esemplificare l’applicazione di precetti relativi al proemio, come la dottrina retorica dell’exordium e le prescrizioni oraziane per l’incipit epico formulate nell’Ars poetica. Lo scopo del saggio è evidenziare quali rilievi consolidatisi nella tradizione esegetica vengono ripresi nella trattatistica, tentando di verificare se e in quale misura il proemio spurio poteva rappresentare, almeno teoricamente, un modello alternativo rispetto al canonico «Arma virumque cano».","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"13 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133688415","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il “Don Chisciotte” di Michel Foucault, il limite fra l’epica e il romanzo","authors":"Fabiana Cecamore, G. Cuoco, Gaia Sirchia","doi":"10.54103/2724-3346/20501","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20501","url":null,"abstract":"In Les mots et les choses Foucault presenta il personaggio di Don Chisciotte come limite epistemico tra Rinascimento e Âge classique. Nell’articolo proposto ci si incarica di descrivere in questi stessi termini l’evoluzione del genere epico nella forma romanzo, avvicinando la lettura foucaultiana a quella fornita dalla Teoria del romanzo di Lukács, dove il Don Chisciotte viene presentato come primo romanzo moderno. Si farà dunque richiamo alla descrizione del Seicento come momento di transizione epistemica e sociale, per individuare tanto nell’emergenza della forma romanzo, quanto nella follia di Don Chisciotte, il sintomo della crisi del sistema simbolico, sociale e politico che aveva giustificato il genere epico. Tale paradigma di lettura verrà applicato all’analisi dei frammenti del Don Chisciotte dedicati all’episodio del teatrino del Mastro Pedro (II, cap. XXV-XXVI).","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"11 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"123859427","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Da guerriera a innamorata: l’evoluzione del personaggio di Marfisa nella tradizione epica italiana","authors":"A. Chiarelli","doi":"10.54103/2724-3346/20499","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20499","url":null,"abstract":"Il contributo indaga l’evoluzione del personaggio boiardesco (e ariostesco) di Marfisa in alcuni poemi composti tra l’uscita del terzo Furioso e la seconda metà del XVI secolo. Partendo dalla Marfisa Bizarra di Dragoncino da Fano, in cui sono descritti, con evidenti intenti comici, gli eccessi d’ira della guerriera, lo studio passa in rassegna alcuni poemi (Il Ruggiero di Bartolomeo Orioli, La morte di Ruggiero di Giovanni Battista Pescatore, La genealogia della gloriosissima casa d’Austria di Girolamo Bossi e L’Amor di Marfisa di Danese Cataneo) in cui le vicende amorose della virago si sovrappongono all’episodio ariostesco di Ullania e dei tre re. La parte finale del contributo è, infine, dedicata all’innovativo e inedito approfondimento psicologico del personaggio offerto nella Marfisa di Cataneo.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"129392067","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ariosto e Dante. Sulla funzione modellizzante di alcuni aspetti narrativi e realistici della “Commedia”","authors":"C. Rivoletti","doi":"10.54103/2724-3346/20494","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20494","url":null,"abstract":"Indagini ormai “classiche” (Segre, Blasucci, Ossola) e importanti studi successivi (Zatti, Jossa, Geyer, Stierle e altri) hanno mostrato la pervasività dell’influsso della Commedia sul Furioso, sia a livello linguistico, stilistico e metrico, sia in ambito tematico, sia, infine, nell’ottica di una contrapposizione (spesso declinata in chiave parodica) di “ideologie” divergenti. A fronte della ricchezza di aspetti sinora analizzati, possiamo chiederci oggi se per Ariosto la Commedia abbia rappresentato un modello anche sul piano delle strutture narrative e del sistema dei rapporti tra il testo e la realtà extra-testuale. Mettendo in evidenza per la prima volta la presenza e la funzione delle riprese dantesche nei proemi dei primi canti del Furioso, il contributo mostra come Ariosto si appropri di precise strategie narrative della Commedia e costruisca così nuove dinamiche strutturali che presiedono alla narrazione in prima persona e ai riferimenti alla realtà contemporanea.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"35 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"123542175","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Giocare con Boiardo. Su una riscrittura a fumetti dell'\"Inamoramento de Orlando\"","authors":"Carlo Baja Guarienti, Elisabetta Menetti","doi":"10.54103/2724-3346/20492","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20492","url":null,"abstract":"La riscrittura in forma di graphic novel dell’Orlando innamorato, iniziata nel 2021 su impulso del Centro Studi Matteo Maria Boiardo, raccoglie la sfida di avvicinare al poema un pubblico – quello dei giovani degli anni Duemilaventi – non avvezzo alla lettura della letteratura cavalleresca rinascimentale, ma pronto a riscoprire l’emozione, la sorpresa e la meraviglia nascoste nelle gesta dei paladini. Un tentativo che, guardando alle riscritture a fumetti dei grandi poemi epici e al lavoro di Gianni Celati, ha richiesto un’immersione nel testo boiardesco al fine di sciogliere, vagliare e intrecciare nuovamente i fili della narrazione per raccontare la «bella istoria» di Orlando a un nuovo pubblico.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"21 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"127477270","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il sogno dell’eroe. L’esperienza onirica come “soggetto” modalizzatore tra romanzo cavalleresco e poema epico rinascimentale","authors":"Antonio Agosta","doi":"10.54103/2724-3346/20495","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20495","url":null,"abstract":"Il presente contributo intende indagare il ruolo e il funzionamento del sogno epifanico, vale a dire con presenza di un visitatore onirico, nel genere epico. Tramite le categorie descrittive e le procedure d’analisi della semiotica narrativa, sono prese in esame le manifestazioni oniriche come “strutture contrattuali” che esercitano il loro fare-persuasivo sul personaggio e ne modificano la competenza modale (il suo potere, volere, dovere e saper-fare). Dopo averne individuato alcune costanti (possibile stratificazione in livelli, polarizzazione tra un momento manipolatorio e momento sanzionatorio) all’interno del corpus omerico, l’indagine si focalizza sulle rese letterarie del sogno nel Mambriano (1509) di Francesco Cieco Da Ferrara e nell’Italia Liberata da’ Goti (1548) di Gian Giorgio Trissino.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"30 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"125241919","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Epico ed ipermoderno in “Mistero napoletano”","authors":"Mirko Mondillo","doi":"10.54103/2724-3346/20504","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20504","url":null,"abstract":"Obiettivi di questo articolo sono la discussione della presenza epica a livello strutturale nel diario narrativo Mistero napoletano (1995) di Ermanno Rea e l’individuazione delle sue particolarità e delle sue caratteristiche. A tal fine, nella prima parte del contributo si rileverà sia come il tempo costituisca uno dei temi centrale del testo sia in che modo Mistero napoletano rappresenti qualcosa di ulteriore rispetto alle forme del diario-journal e del diary novel, pervenendo alla definizione di diario narrativo. Nella parte centrale del contributo la presenza del tratto epico di Mistero napoletano verrà discussa assumendo alcuni elementi, quali il preterito epico di Hamburger, la riformulazione di determinati moduli epici (il dissidio tra “vecchio” e “nuovo”, la dismisura, l’Evento in grado di trascendere sé stesso, il rapporto tra singolo e comunità, il senso della morte nel sistema valoriale di quest’ultima, l’ipoindividualità dell’autore, ecc.), la lettura politica di La Capria, il quale designa in termini negativi il portato epico presente nel testo, spiegandolo solo come ideologico. Nell’ultima parte del contributo l’osservazione dell’epico in Mistero napoletano sarà accompagnata a una lettura globale del testo secondo la teoria letteraria dell’ipermoderno e si osserverà come la struttura epica del testo ben si confaccia a quanto descritto da Donnarumma.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"207 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"129291771","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Tassoni e la letteratura burlesca del Cinquecento","authors":"Francesco Brancati","doi":"10.54103/2724-3346/19518","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/19518","url":null,"abstract":"Il contributo affronta la complessa questione del rapporto tra Alessandro Tassoni, fondatore del genere eroicomico, e la tradizione burlesca della prima metà del Cinquecento, soffermandosi in particolare sulla possibile influenza che Francesco Berni, capostipite della poesia burlesca, può avere avuto sulla produzione tassoniana. L’analisi degli scritti autoesegetici di Tassoni (dichiarazioni e prefazioni) consente di distinguere i pronunciamenti di poetica dalle effettive realizzazioni testuali, soprattutto per quanto concerne la poesia satirica e burlesca di Tassoni, un genere dove la lezione dei maestri cinquecenteschi (Berni in primis) appare consi-derevole.\u0000 ","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"15 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116222534","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Leopardi e l'eroicomico. Una questione da riconsiderare","authors":"A. Andreoni","doi":"10.54103/2724-3346/19520","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/19520","url":null,"abstract":"Il saggio indaga il rapporto di Leopardi con la tradizione eroicomica. Partendo dalla giovanile Arte poetica travestita ed esposta in ottava rima, attraverso le tre traduzioni della Ba-tracomiomachia omerica e fino ai tardi Paralipomeni, viene riconsiderata la questione della pre-senza dell’eroicomico nell’opera leopardiana, individuando nuove prospettive di indagine in rapporto agli autori antichi e moderni.\u0000 ","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"46 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116042415","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}