{"title":"Fostering Growth Mindset at University: Working on Feedback, Guiding Reflexivity?","authors":"Sergio Bellantonio, Anna Dipace","doi":"10.3280/erp1-2023oa15884","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp1-2023oa15884","url":null,"abstract":"Growth mindset denotes a personal point of view that is typical of subjects that consider the intelligence such something dynamic and to improve over the time (Dweck, 2006). Being successful and reaching important goals in one's life thus implies an effort, a commitment to learn something new and, consequently, grow. Although failure can be considered painful, it is not intended as a defeat, but something to cope with and educationally learn. This paper, starting from an analysis of the literature, offers a reflection that highlights the value of a didactic communication that uses feedback as an effective strategy. Feedback, when used at enhancing the effort, rather than the qualities possessed, would seem to positively guide the development of a growth and reflective mindset (Dweck, Walton, & Cohen, 2014). It opens the way for interesting didactic interventions that can keep together guidance, the theory of feedback and the promotion of a growth-oriented mindset in formal training contexts, including university.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"113 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812455","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il ruolo della riflessività nell'educazione alle STEM tra le ragazze","authors":"Anna Grazia Lopez","doi":"10.3280/erp1-2023oa15879","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp1-2023oa15879","url":null,"abstract":"Da anni l'Unione Europea monitora il numero delle donne che lavorano nell'ambito delle STEM e nonostante le linee di indirizzo e le strategie proposte, le professioni scientifiche continuano a rimanere prerogativa degli uomini. Un impulso alla diffusione delle STEM tra gli studenti e in particolare tra le ragazze è stato dato senza dubbio dal PNRR Italia e, nello specifico, dall'iniziativa \"Futura: la scuola per l'Italia di domani\" che prevede tra le linee di investimento per le competenze la promozione delle STEM. Il PNRR ha previsto come obiettivo trasversale alle sei Missioni una maggiore inclusione delle donne in tutti i settori della società e in modo particolare in quello della ricerca scientifica. L'orientamento di genere alle discipline scientifiche tuttavia deve fare i conti con la presenza di una cultura che non riesce a immaginare per le donne professioni diverse da quelle appartenenti al mondo della cura, con delle ricadute nelle scelte delle studentesse. Pertanto, ogni azione volta a orientare le ragazze alle STEM deve partire da una riflessione volta a decostruire gli stereotipi legati alle professioni scientifiche e a prefigurare nuovi  percorsi di vita. La riflessione attraverso il dispositivo narrativo consente alle ragazze di \"dare voce\" alle rappresentazioni sociali che condizionano le loro scelte e a svelare, attraverso queste, i condizionamenti culturali che impediscono di realizzare i propri desideri professionali. All'individuazione di queste rappresentazioni sociali si aggiunge la scoperta di sé e della capacità di essere resiliente e dunque capace di resistere agli ostacoli che si frappongono tra desiderio di affermazione di sé e vincoli culturali.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"98 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812338","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La metamorfosi del professionista riflessivo? Mutamenti axiologici e semantici nella diffusione della riflessività alle professioni educative e di cura","authors":"Emanuele Serrelli","doi":"10.3280/erp1-2023oa15885","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp1-2023oa15885","url":null,"abstract":"Nella diffusione alle professioni educative, formative e di cura, il concetto di ‘riflessività' proposto da D.A. Schön negli anni Ottanta del Novecento rimase il medesimo? Per rispondere a tale quesito l'articolo prende in considerazione a titolo esemplificativo la professione dell'insegnante e la sua formazione focalizzandosi, ancor più specificamente, sulla modalità formativa del service learning, considerando infine le pratiche riflessive che ad essa tutt'oggi si accompagnano. Ampliando lo sguardo ad altre professioni di cura, e tornando poi al concetto di riflessività proposto da Schön e alle sue radici in John Dewey, l'articolo riconosce due generi di riflessività: solution-oriented e humanity-oriented. Fortemente connessi, questi due generi di riflessività potrebbero essere visti come focus differenti di un'unica attività. Nondimeno, riconoscerli può essere utile per organizzare i percorsi di formazione e affiancamento professionale del futuro.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"61 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812347","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Freire in pratica: il \"Centro popular de cultura e desenvolvimento\"","authors":"Marina Slavutzky","doi":"10.3280/erp2-2023oa15916","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp2-2023oa15916","url":null,"abstract":"Le idee di Paolo Freire sono state e sono tutt'ora influenti in settori quali l'educazione degli adulti, l'alfabetizzazione e l'educazione alla trasformazione sociale. Con il suo lavoro, Freire ha sfidato le nozioni convenzionali di educazione e ha proposto un nuovo modo di insegnare e apprendere che dà potere ai poveri e agli oppressi. In questo articolo si partirà dagli studi di Paulo Freire sottolineando in particolare la sua lettura del lavoro educativo con le comunità e su come l'idea di \"modello di educazione bancaria\" (Freire, 2013) può essere sostituito da un modello dialogico in cui si permetta il confronto dialettico e riflessivo tra posizioni discordanti. Si discuterà di seguito del caso del \"Centro popular de cultura e desenvolvimento\" (CPCD), attraverso un'intervista con il suo fondatore e tutt'ora direttore, Tião Rocha.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"72 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812449","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'alleanza tra scuola e famiglia come dispositivo pedagogico inclusivo: dalla riflessione all'azione?","authors":"Iolanda Zollo, Fausta Sabatano, Maurizio Sibilio","doi":"10.3280/erp1-2023oa15877","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp1-2023oa15877","url":null,"abstract":"Decenni di ricerche dimostrano che una relazione positiva tra insegnanti e famiglie rappresenta non solo una componente sostanziale per una scuola efficace, ma anche una variabile fondamentale per il successo formativo del bambino, in particolar modo in situazioni di svantaggio, di difficoltà e di disabilità. Muovendo, dunque, da tali premesse, l'obiettivo del presente contributo è quello di condividere i risultati di un'esperienza di ricerca volta a indagare, attraverso lo sviluppo di pratiche riflessive, la significatività dell'alleanza tra istituzioni scolastiche e famiglia sì da individuare, fin dalla scuola dell'infanzia, itinerari possibili orientati alla realizzazione di una piena inclusione.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"11 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812193","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La formazione dei docenti attraverso il Reflective Practice-Based Learning","authors":"Annamaria Ventura","doi":"10.3280/erp2-2023oa15918","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp2-2023oa15918","url":null,"abstract":"Presso il College Universitario danese UCN, nello Jutland, il tema della riflessività sposa quello della ricerca attraverso il modello pedagogico del Reflective Practice-Based Learning, secondo un processo di insegnamento e apprendimento in classe che ricorda quello maieutico e che rende il costrutto di riflessività vivo e generativo. Il sodalizio tra la conoscenza teorica e quella pratica viene concretizzato attraverso la riflessione da parte degli stakeholders dell'istituzione formativa permettendo sia agli studenti, che agli insegnanti di lavorare su problemi appartenenti a contesti reali e imparando ad agire in vista di problemi e sfide incombenti, proprie della nostra quotidianità. Se lo scopo dell'insegnante è quello di educare studenti ad abitare la complessità diventando critical thinkers and problem solvers, questo significa incentivare pratiche riflessive durante il quotidiano processo di insegnamento-apprendimento, partendo proprio dalla loro formazione.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"151 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812460","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La bottega degli apprendimenti. Tra multiculturalizzazione del lavoro, arene trasformative e ricerca educativa","authors":"Martina Capaccioli","doi":"10.3280/erp2-2023oa15911","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp2-2023oa15911","url":null,"abstract":"Il contributo presenta i risultati di un progetto di ricerca di Dottorato interessato a indagare dove, quando e a quali condizioni le persone che vivono in un quartiere ad alto tasso multietnico apprendono a gestire le differenze etnico-culturali che lo caratterizzano. Ancorandosi ad un framework teorico che fa riferimento a) alle teorizzazioni sull'apprendimento informale e trasformativo, b) alla prospettiva del multiculturalismo quotidiano e c) alle più recenti teorizzazioni sull'ipotesi del contratto, oggetto della ricerca sono stati gli apprendimenti che emergono a seguito di esperienze di incontro e contatto che originano dalla frequentazione di negozi gestiti da commercianti con background In questa prospettiva, il piccolo negozio etnico di quartiere è stato individuato come caso emblematico di quei contesti che elicitano apprendimenti di tipo informale, attraverso processi di micro-socializzazione e di contatto, tra individui che non condividono gli stessi riferimenti etnico-culturali.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"68 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812462","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Dai casi alle storie in movimento: un approccio sistemico-riflessivo alla formazione nei servizi per la disabilità","authors":"Antonella Cuppari, Laura Formenti","doi":"10.3280/erp1-2023oa15882","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp1-2023oa15882","url":null,"abstract":"L'approccio sistemico è riconosciuto come cornice utile nel lavoro con le famiglie di persone con disabilità. La letteratura mostra però una tendenza ad appiattire il modello sistemico sulla terapia familiare e lascia sullo sfondo la dimensione più epistemologica e pedagogica. L'articolo propone una riflessione critica su come la formazione in servizio possa sostenere gli operatori nel lavoro con le famiglie di persone con disabilità. Dopo un'approfondita revisione della letteratura, viene presentato un modello operativo di ricerca partecipata, di carattere narrativo, sistemico e riflessivo, successivamente esemplificato tramite l'analisi di un processo di ricerca-formazione che ha coinvolto 10 coordinatrici di servizi per la disabilità. Le trasformazioni delle loro storie di relazione con le famiglie illustrano come, in ottica sistemica, si possa sostenere il passaggio dalla narrativa dominante, centrata sui casi e sui problemi, a un modo di lavorare aperto alla complessità e alle possibilità delle \"storie in movimento\".","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"29 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812198","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il \"PF\": sperimentazione di uno strumento per sostenere le competenze riflessive e metacognitive di studenti e studentesse all'università, in ottica inclusiva","authors":"Paola Damiani, Antonella Pugnaghi","doi":"10.3280/erp2-2023oa15909","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/erp2-2023oa15909","url":null,"abstract":"Sostenere processi riflessivi nell'ambito del percorso di studi universitario, mediante la sperimentazione di strumenti e azioni finalizzati a promuovere e a potenziare lo sviluppo delle competenze personali e trasversali fondamentali per la realizzazione del percorso accademico di ciascuno, significa in ultimo realizzare dei contesti formativi inclusivi. In questa prospettiva, il percorso denominato \"Progetto Formativo: sperimentazione di uno strumento di sostegno allo studio\", avviato nell'a.a. 2021-2022 presso il Corso di Studi in Scienze dell'Educazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia, mira a fornire a tutti gli studenti e le studentesse iscritti un sistema di sostegni allargato finalizzato a promuovere l'acquisizione di competenze fondamentali per l'apprendimento, lo studio e la partecipazione in ambito accademico, attivando importanti processi di individualizzazione e di orientamento in itinere. Nel contributo, oltre a delineare le principali finalità del percorso di ricerca e analizzare i dati raccolti nella prima fase di sperimentazione dello strumento, si tratteggiano delle possibili prospettive future, al fine di disporre anche in ambito accademico di forme di sostegno che consentano a tutti gli studenti e le studentesse di acquisire competenze emancipative e capacitanti che concorrono alla realizzazione del successo formativo di tutti e di ciascuno.","PeriodicalId":163593,"journal":{"name":"Educational reflective practices","volume":"237 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135812345","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}