{"title":"Bad lawyers?","authors":"Andrea Romeo","doi":"10.54103/1972-5760/21817","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/21817","url":null,"abstract":"Vi sono diverse ragioni per studiare il rapporto tra cinema e operatori del diritto. In primo luogo, perché la cultura cinematografica rappresenta una buona cartina tornasole per comprendere quale sia, in generale, l’idea che il pubblico ha della prassi dell’avvocatura e del diritto, ma anche perché le pellicole cinematografiche, in qualche modo, incidono su quella percezione, forgiandola o quantomeno indirizzandola in modo assai più incisivo di quanto si possa pensare. L’articolo cerca di offrire una ricostruzione periodizzata e critica della produzione hollywoodiana di legal movie, tendendo di individuare le ragioni che giustificano il diverso modo di raffigurare la figura dell’avvocato nei diversi periodi individuati, e di collegare tale analisi alla diverse concezioni sul diritto e sugli avvocati che si dànno nel contesto accademico e sociale.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"98 25","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-05","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138599934","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"carne coltivata","authors":"R. Dameno","doi":"10.54103/1972-5760/21815","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/21815","url":null,"abstract":"In questi ultimi mesi, in Italia, il dibattito mediatico sulla cosiddetta carne coltivata ha riempito gli spazi dei mezzi di comunicazione generalisti. Il tema sembra interessare molto non solo l’opinione pubblica, ma anche la politica italiana. L’aspetto interessante, per la sociologia del diritto, riguarda il fatto che a tutt’oggi la produzione e la commercializzazione su larga scala di questo prodotto sono ben lontani da essere realizzate. Inoltre, la ricerca non è ancora stata in grado di realizzare un prodotto con un gusto accettabile e soprattutto con dei costi sostenibili.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"73 3","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-12-05","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138600153","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Early Childhood Education and Care Services tra diritti e barriere istituzionali in Italia","authors":"Angela Genova, Benedetta Polini, Isabella Quadrelli","doi":"10.54103/1972-5760/21216","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/21216","url":null,"abstract":"In seguito all’entrata in vigore del D.lgs. n. 65/2017, i servizi per la prima infanzia in Italia sono passati dall’ambito delle politiche sociali a quello delle politiche educative, mantenendo allo stesso tempo il carattere di servizi a domanda individuale. La nuova cornice normativa, in linea con la prospettiva del social investment, enfatizza l’universalismo e la promozione dell’accesso ai servizi per i bambini in condizioni socio-economiche svantaggiate. Il caso studio della regione Marche mostra come nell’implementazione del nuovo Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, a causa della governance multilivello dei servizi per la prima infanzia, siano all’opera meccanismi istituzionali che definiscono specifiche categorie di utenti potenziali. Questi meccanismi contribuiscono a determinare condizioni diseguali di accesso ai servizi e, pertanto, ai diritti di cittadinanza per la popolazione di riferimento.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"36 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-27","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139335362","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Giustizia di transizione: modelli, potenzialità, limiti","authors":"Alessandra Sciurba","doi":"10.54103/1972-5760/21212","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/21212","url":null,"abstract":"Questo contributo considera potenzialità e limiti della giustizia di transi- zione, di cui analizza i modelli definendo tre ordini di ragioni – strategiche, giuridiche e sostanziali – per i quali, nei contesti in cui tale giustizia si applica, il solo diritto penale si rivela insufficiente. La descrizione delle ragioni sostanziali apre quindi all’analisi delle contiguità e delle differenze tra la giustizia di transizione e la giustizia riparativa, concentrandosi sulle nozioni di “verità”, “memoria” e “perdono” e guardando al caso esemplare del Sudafrica dopo l’apartheid. Si affronta quindi il ruolo del lascito coloniale nei paesi del Sud del mondo, oggi scenari privilegiati della giustizia di transizione, come elemento non eludibile al fine di restituire una memoria compiuta e condivisa. Queste riflessioni sono infine messe alla prova attraverso il confronto col caso concreto della Tunisia dopo la cosiddetta Primavera del 2011, a partire da una ricerca sul campo condotta tra l’autunno del 2021 e la primavera del 2022.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"16 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-27","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139335626","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Sittengesetz in Rudolf von Jhering","authors":"Virginia Presi","doi":"10.54103/1972-5760/20935","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/20935","url":null,"abstract":"Nel 2021 la casa editrice Aragno ha pubblicato la traduzione italiana del secondo volume dello Scopo nel diritto (1883, 1886) di Rudolf von Jhering a cura di Mario G. Losano. Il presente contributo nasce dalla volontà di mettere in evidenza i punti salienti del suddetto testo, mettendo in risalto le ragioni che hanno portato alla genesi del secondo volume e il metodo sociologico ante litteram jheringhiano. Dopo aver sottolineato le innovazioni concettuali del secondo volume rispetto al primo, il contributo proporrà un’analisi dettagliata della teoria del costume di Jhering attraverso una quadruplice lettura, ossia il costume come azione sociale, il costume come norma vincolante, il costume come un’istituzione sociale e il costume come un dovere sociale in rapporto alla morale e al diritto. Quantunque Jhering sia reputato come uno degli autori che hanno anticipato alcuni dei temi della sociologia del diritto, il presente contributo argomenterà come alcune intuizioni – in particolare riguardo la natura delle istituzioni sociali, la normatività delle norme del costume e le regole costitutive – rendano Jhering un precursore anche dell’ontologia sociale.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"104 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-05","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139342704","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Bourdieu in carcere","authors":"Alessandro Maculan","doi":"10.54103/1972-5760/20943","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/20943","url":null,"abstract":"Nonostante il lavoro scientifico di Pierre Bourdieu abbia avuto un grande impatto su svariate discipline delle scienze sociali, nell’ambito della sociologia del diritto, della devianza e della pena, le sue idee hanno spesso faticato ad essere accolte. Negli ultimi anni, però, qualcosa è cambiato. Diversi studi, svolti soprattutto a livello internazionale, hanno iniziato a mostrare grande interesse nella produzione teorica del sociologo francese. L’intento di questo articolo è quello di porsi nel solco di questi lavori, indagando il contributo che la sociologia di Pierre Bourdieu può dare alla sociologia del carcere. Attingendo ad alcuni dei suoi più noti concetti si cercherà di delineare i contorni di quella che potremmo chiamare una teoria del campo penitenziario, ovvero un modo di guardare sociologicamente a questo microcosmo sociale, affrancandosi dalle interpretazioni meramente istituzionali e trattamentali del mondo carcerario.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"86 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-09-05","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139342566","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"RUR e il governo dei Robot","authors":"Maria Pina Fersini","doi":"10.54103/1972-5760/20739","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/20739","url":null,"abstract":"RUR, che sta per Rossum’s Universal Robots, è il titolo di una dramma di Karel Čapek che introduce nella cultura mondiale il neologismo Robot. Scritto nel 1920, racconta la storia di una multinazionale responsabile della creazione dell’uomo artificiale, del suo sfruttamento nel mondo del lavoro e, infine, dello scoppio di una guerra distruttiva tra uomini e operai artificiali. Come ha notato Corduas, RUR non è semplicemente un dramma di successo sulla fine del genere umano, ma una vera e propria unità culturale che vertebra, nelle società occidentali, orizzonti di senso, paure e responsabilità comuni, che vanno dalla consapevolezza dell’inarrestabilità e dei benefici dell’ibrida- zione tra il mondo biologico e quello tecnologico, ai timori ragionevoli per i rischi impliciti nelle agende transumaniste e postumaniste, ed alla necessità, da ultimo, di assumere la responsabilità del controllo di questo processo di modificazione della materia viva senza cadere in entusiastiche esterna- zioni sul progresso tecnologico né anacronistici pregiudizi naturalistici. Se si accetta che la letteratura prospetta scenari futuri verosimili e permette di avvicinarli con problematicità storica e politico-giuridica, allora RUR è lo scenario adeguato per il giurista che voglia dialogare sull’impatto che le nuove tecnologie hanno e avranno sulle categorie e sui concetti del pensiero giuridico classico, nonché sulla necessità di costruire un ponte tra la vecchia concezione organica del diritto e la incalzante prospettiva silicea.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"27 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-02","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139352101","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"legame sociale e il reato di terrorismo","authors":"U. Conti","doi":"10.54103/1972-5760/20741","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/20741","url":null,"abstract":"L’articolo considera il tema della radicalizzazione terroristica jihadista. Propone alcuni casi di donne italiane radicalizzate, dal momento che la letteratura sul tema si concentra soprattutto sugli uomini. La trattazione permette di far emergere elementi interessanti sulla rilevanza dei legami interpersonali per l’adesione terroristica. Il legame è, quindi, un elemento su cui concentrare l’attenzione, anche alla luce del codice penale italiano. In tal senso, i reati previsti dal codice possono essere inquadrati in relazione a strategie di reclutamento terroristico e ai contesti sociali preferiti dai reclutatori.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"72 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139355070","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Come si diventa dopati","authors":"Rosalba Altopiedi, Daniele Scarscelli","doi":"10.54103/1972-5760/20578","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/1972-5760/20578","url":null,"abstract":"Il doping viene spesso rappresentato come un fenomeno che riguarda prevalentemente “alcune mele marce” che hanno scelto di infrangere le norme. per ottenere un indebito vantaggio sugli avversari. In quest’ottica il doping è l’esito di una scelta di un attore concepito come isolato dal contesto sociale. Tuttavia, negli ultimi venti anni? la letteratura sociologica sul doping ha evidenziato come la metafora delle “mele marce” sia una semplificazione poiché le scelte individuali devono essere comprese facendo riferimento sia all’influenza più generale del contesto sociale e culturale sia a quella più specifica delle reti sociali in cui gli atleti sono collocati. In questo saggio presentiamo i risultati di uno studio qualitativo che ha integrato una survey online sul consumo (legale e illegale) di farmaci ed integratori per migliorare le prestazioni sportive da parte di un campione di atleti agonisti, non professionisti. Lo studio qualitativo aveva l’obiettivo di descrivere i percorsi attraverso i quali gli atleti arrivano ad utilizzare sostanze dopanti. In particolare noi eravamo interessati a comprendere se, e attraverso quali meccanismi, il doping si possa configurare come un comportamento in equilibro tra normalità e devianza. I risultati dello studio evidenziano come alcuni processi che caratterizzano la società contemporanea (quali la medicalizzazione, la farmacologizzazione, l’enfasi sulla prestazione), a cui le analisi macro-sociologiche fanno riferimento per spiegare lo sviluppo del doping nello sport moderno, plasmino anche i vocabolari motivazionali di coloro che si dopano, contribuendo a mantenere il doping in un delicato equilibro tra devianza e convenzione.","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":"35 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-07-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139355525","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Dossier. Forme del potere (mafioso) e pratiche di resistenza nello scenario globale. Questioni teoriche e indagini sul campo. Introduzione","authors":"O. Giolo, M. Massari","doi":"10.3280/sd2022-003004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/sd2022-003004","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":85543,"journal":{"name":"Sociologia del diritto","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43073259","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}