{"title":"Geografie perdute, storie ritrovate: percorsi di partecipazione e sviluppo locale nelle Terre di Mezzo","authors":"S. Cerutti","doi":"10.3280/RGI2019-003003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-003003","url":null,"abstract":"italiano\"Partecipo dunque sono\", un rimando cartesiano che in molti contesti italiani sembra essere diventato l'elemento-chiave di numerose iniziative. Cosi e accaduto per Comuniterrae, progetto avviato nel 2017 da dieci piccoli Comuni del Parco Nazionale Valgrande in Piemonte, adottato come caso di studio dal contributo per indagare il ruolo che le comunita assumono nella proposta e presa in carico delle iniziative di recupero e messa in valore delle risorse locali. Due Valli, dieci comunita, una fitta rete di nuclei abitati compongono le cosiddette \"Terre di Mezzo\". 250 abitanti hanno contribuito a definirne l'identita, mediante un percorso partecipato che ha portato alla realizzazione delle mappe di comunita, da cui il progetto Comuniterrae e partito: le azioni che ne fanno parte mirano a definire sempre meglio questo nuovo paesaggio culturale che, al di la dei confini comunali, raccoglie e indirizza le energie delle comunita verso dinamiche condivise di sviluppo locale e turismo sostenibile. Processi in fieri, testimoni di una fattiva volonta di narrare il quotidiano di ieri e di oggi su cui intessere quello di domani in modo collaborativo e partecipato. EnglishLost geographies, rediscovered stories: participation and local development in the \"Terre di mezzo\" (Middle Lands) - \"I participate, therefore I am\", a Cartesian reference that in many Italian contexts seems to have become the key element of numerous initiatives. So it happened for Comuniterrae, a project launched in 2017 by ten small Municipalities of the Valgrande National Park in Piedmont, adopted as a case study to investigate, in a geographical perspective, the role of local communities. A collaborative planning allowed 250 inhabitants of the so-called \"Terre di Mezzo\" (Middle Lands) to define their identity and to create the community maps. The actions of the Comuniterrae project aim to define this new cultural landscape that collects and focus the energies of the communities towards shared dynamics of local development and sustainable tourism.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45764926","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Light tight oil (LTO) e nuova geografia del petrolio statunitense","authors":"Domenico de Vincenzo","doi":"10.3280/RGI2019-003001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-003001","url":null,"abstract":"italianoL'elevato prezzo del petrolio, a partire dal 2008, ha dato nuova linfa alle estrazioni petrolifere negli Stati Uniti, creando una nuova geografia del petrolio nel Paese. Accanto alle vecchie aree petrolifere, se ne sono aggiunte delle nuove, tutte incentrate sullo sfruttamento di giacimenti \"non convenzionali\" di light tight oil (comunemente chiamato petrolio di scisto o shale oil), generalmente piu costosi da sfruttare, rispetto ai giacimenti convenzionali. Un insieme di fattori (interni e internazionali), ha portato, nel 2014, a un crollo del prezzo del petrolio, che, da una parte, ha prodotto un forte contraccolpo all'industria petrolifera statunitense; dall'altra, ha dato la spinta, tra l'altro, a investimenti in tecnologie estrattive piu efficienti, che permettessero di abbassare i costi di estrazione, per lo sfruttamento dei giacimenti non convenzionali, anche in presenza di bassi prezzi del petrolio. EnglishLight tight oil (LTO) and new geography of United States oil - Starting from 2008, the high price of oil has given new life to oil extraction in the United States, creating a new geography of oil in the country. Alongside the old oil areas, new ones have been added, all focused on the exploitation of \"unconventional\" deposits of light tight oil (commonly called shale oil), much more expensive to exploit, than conventional fields. A set of factors (internal and international), led in 2014 to a collapse in the price of oil, which, on one hand, produced a strong backlash to the US oil industry; on the other, it gave the boost, among other things, to investments in more efficient extractive technologies, which would allow lowering extraction costs, for the exploitation of unconventional deposits, even in the presence of low oil prices","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48597142","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Storie di una rua tra alluvione, riqualificazione e gentrificazione. Il caso della zona velha di Funchal","authors":"S. Bonati, Laura Portinaro","doi":"10.3280/RGI2019-003002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-003002","url":null,"abstract":"EnglishStorytellings of a \"rua\" between flood, regeneration and gentrification. The case of the \"zona velha\" in Funchal - This paper discusses the process of transformation of Santa Maria Maior neighbourhood in Funchal (Madeira). The purpose is to analyze the connections between reconstruction in post-disasters, regeneration, and tourist gentrification. The post-disaster creates usually ideal conditions to promote speculative economic processes with consequences on local people. Thus, the authors have realized a biography of one of the main streets in the neighbourhood, rua Santa Maria, collecting storytellings of its inhabitants. The street has been object of an art-led gentrification by 2010. We have realized 47 semi-structured interviews to different local stakeholders, and we have realized a photo-telling of them that was presented in an exhibition entitled \"The faces of the regeneration\" in 2018. We have also realized a map of the commercial transformation in the street. This has let us to understand the impact of the process of touristicization in the area and how the flood of 2010 has contributed to the process. What we observed is that the regeneration has been guided by external forces, top-down and bottom-up, that considered the area as degraded, lacking to understand the real life there and activating a process of neighbourhood grabbing for tourism. italianoIl contributo discute il processo di trasformazione del quartiere di Santa Maria Maior a Funchal (Madeira). Obiettivo e analizzare le connessioni tra ricostruzione post-alluvione, rigenerazione dell'area, e gentrificazione turistica. Le fasi post-disastro sono infatti ideali per il proliferare di situazioni di speculazione commerciale e edilizia con conseguenze sulla redistribuzione della popolazione locale. Pertanto, e stata realizzata una biografia di una delle vie principali del quartiere, la rua Santa Maria, attraverso i racconti di chi la vive. La via e inoltre stata destinataria di un processo di rigenerazione attraverso l'arte. Sono state quindi realizzate 47 interviste semi-strutturate a diversi attori locali, insieme ad una raccolta di immagini che e convogliata nel 2018 in una mostra fotografica su \"I volti della rigenerazione\". E stata inoltre realizzata una mappatura della trasformazione d'uso degli edifici nella via. Questo ha permesso di comprendere l'impatto che il processo di retail gentrification sta avendo nell'area e come l'alluvione abbia rappresentato un momento decisivo nel processo. Cio che emerge e che la rigenerazione e stata fortemente guidata da forze esterne top-down e bottom-up che consideravano l'area degradata, mancando di comprendere realmente come fosse la vita nel quartiere e dando inizio ad un processo di neighborhood grabbing for tourism.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48798290","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La sémiosis de l'Anthropocène: pour une réinterprétation de la relation entre l' homme et la nature par le biais de la géoéthique","authors":"Francesco De Pascale, Valeria Dattilo","doi":"10.3280/RGI2019-002002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002002","url":null,"abstract":"EnglishThe semiosis of the Anthropocene: for a reinterpretation of the relationship between man and nature through geoethics - The Anthropocene concept, the new geological era proposed by P. Crutzen and E. Stoermer (2000), seems to be meant to play an increasingly prominent role in the international scientific debate. In this context, the first part of the article illustrates the foundations and objectives of geoethics, and the conceivable connections with the Anthropocene geological era. In fact, geoethics, that is the analysis of how humans think and act in order to suggest appropriate behaviors where human activities interact with the geosphere, is dialectically related to the concept of Anthropocene. In the second part of the article the new processes of the Anthropocene era are illustrated through geoethics and semiotics, using as a \"translator mechanism\"; one of the key notions of Peircean semiotics: the semiotic triangle, for the purpose of reinterpreting and reconsidering the relationship between man and nature. italianoLa semiosi dell'Antropocene: per una reinterpretazione della relazione fra uomo e natura per mezzo della geoetica - Il concetto di Antropocene, la nuova era geologica proposta da P. Crutzen ed E. Stoermer (2000), sembra destinato a giocare un ruolo sempre piu prominente nel dibattito scientifico internazionale. In tale contesto, nella prima parte dell'articolo, vengono illustrati i fondamenti e gli obiettivi della geoetica, e le connessioni concepibili con l'era geologica dell'Antropocene. Infatti, la geoetica, vale a dire l'analisi delle modalita attraverso cui gli esseri umani pensano ed agiscono ai fini di suggerire comportamenti appropriati laddove le attivita umane interagiscano con la geosfera, e dialetticamente correlata al concetto di Antropocene. Nella seconda parte dell'articolo vengono illustrati i nuovi processi dell'era dell'Antropocene attraverso la geoetica e la semiotica, impiegando come \"meccanismo traduttore\"; una delle nozioni chiave della semiotica peirceana: il triangolo semiotico, ai fini di una reinterpretazione e riconsiderazione del rapporto tra uomo e natura.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42512998","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'area metropolitana. Rischi e opportunità di un concetto da reinventare","authors":"R. Gemmiti","doi":"10.3280/RGI2019-002001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002001","url":null,"abstract":"EnglishThe metropolitan area. Risk and opportunities for a concept to be reinvented - This paper discusses the literature that has influenced the concept of metropolitan area and the methods of its spatial identification. This analysis aims to reconstruct the concept in its first stage, to show its strong links with a specific period of capitalism and with a particular approach to planning and development. Moreover, it shows the transformations that have changed the economy and the territorial configurations of the society, explaining the inadequacy of the original concept with respect to the current period and to the more recent fields about the city and the process of urbanization. italianoIl contributo offre un’analisi della letteratura che ha influenzato il concetto di area metropolitana e i metodi della sua individuazione spaziale. L’obiettivo e quello di ricostruire il concetto sin dall’origine, per mostrarne i forti legami con un periodo specifico del capitalismo e con un determinato approccio alla pianificazione e allo sviluppo. Successivamente, vengono ricostruiti i mutamenti che hanno riguardato l’economia e le configurazioni territoriali della societa, spiegando la inadeguatezza del concetto originale rispetto al momento attuale e alle piu nuove correnti di interpretazione della citta e dell’urbanizzazione.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42476810","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ritorni narrativi alla montagna. Prospettive geo-letterarie sulle terre alte","authors":"Sara Luchetta","doi":"10.3280/RGI2019-002005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002005","url":null,"abstract":"italianoQuesto contributo nasce da una serie di domande di ricerca che gravitano attorno ad un particolare strumento di significazione, la narrazione letteraria, e al suo rapporto con la costruzione simbolica (ma non solo) dell'ambiente montano italiano. Tramite la prospettiva della geografia letteraria, il contributo intende intrecciarsi ai contemporanei studi di geografia umana dedicati al ritorno alla montagna in termini demografico-produttivi, proponendosi di portare il ragionamento sul piano immateriale dell'attuale ri-significazione delle terre alte. Il ragionamento e accompagnato dall'analisi di tre romanzi pubblicati negli ultimi tre anni, Le otto montagne (Cognetti, 2016), Il giro del miele (Campani, 2017) e Resto qui (Balzano, 2018), tracce della contemporanea tensione editoriale verso la montagna italiana e nuclei di un possibile ragionamento geografico culturale. EnglishNarrative returns to the mountain. Geo-literary perspectives on the high lands - This intervention unfolds from a set of research questions based on a meaningful and peculiar language, the literary narration, and its relationship with the symbolic (but not only) construction of the Italian mountain environment. With a literary geographical perspective, the intervention relates to the contemporary human geography studies on the demographic-productive return to the mountains, aiming to guide the reasoning to their actual cultural meanings. Three contemporary novels, Le otto montagne (Cognetti, 2016), Il giro del miele (Campani, 2017) e Resto qui (Balzano, 2018) are analysed here as traces of an editorial attention to the Italian mountain environment, as well as cores of a possible cultural geographic reasoning.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44256967","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Studiando il distretto industriale ecuadoriano: un'analisi comparativa tra il modello italiano e il settore manifatturiero del cuoio di Cotacachi (Ecuador)","authors":"Fernando Martín Mayoral, Roberta Curiazi","doi":"10.3280/RGI2019-002003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002003","url":null,"abstract":"EnglishStudying the Ecuadorian industrial district: a comparative analysis of the Italian industrial district model and the leather manufacturing sector in the city of Cotacachi (Ecuador) - The paper is part of an ongoing research on the industrial agglomerations of Ecuador. In the first phase of the investigation a comparison is made between the theoretical scheme of the Italian industrial district of Giacomo Becattini, and the case of the conglomerate of leather articles of Cotacachi (Ecuador), to analyze if the latter, among the best known at a national level, agrees with the reading of the Marshallian-Becattinian school, and to know its contribution to the socio-economic development of the territory. The conclusion to be reached is that the manufacturing sector of Cotacachi does not fully respond to the model of Becattini, if not only to an embryonic phase of development. The presence of elements compatible with it, and possible engines of a \"district effect\"; even in terms of socio-economic development generated so far in the territory, clashes with the tendency of the firms to internalize rather than outsourcing their transactions, the absence of market roles and figures that facilitate inter-company relations and, finally, the absence of adequate institutional support, which inevitably limit its development potential. Cotacachi can therefore be defined as a \"district in fieri\", characterized by an \"industrial atmosphere\" in which there is still a weak \"collective efficiency\". italianoL'articolo e frutto di un'indagine in itinere sulle agglomerazioni industriali dell'Ecuador. Nella prima fase della ricerca si e realizzato un confronto tra lo schema teorico del distretto industriale italiano di Giacomo Becattini e il caso del conglomerato di produttori di articoli di cuoio di Cotacachi (Ecuador), con il fine di analizzare se quest'ultimo, tra i piu noti a livello nazionale, concorda con la lettura di scuola marshalliana-becattiniana, e conoscerne il contributo allo sviluppo socioeconomico del territorio. La conclusione a cui si giungera e che il settore manifatturiero di Cotacachi non risponde pienamente al modello teorico di Becattini, se non solo rispetto a uno stato embrionale di sviluppo. La presenza di elementi con esso compatibili, possibili motori di un \"effetto distretto\" anche in termini di sviluppo socioeconomico, si scontra con la tendenza delle imprese a internalizzare invece che a esternalizzare le proprie transazioni, con l'assenza di ruoli e figure di mercato che facilitano le relazioni interaziendali e l'assenza di un appoggio istituzionale adeguato, che ne limitano inevitabilmente il potenziale di sviluppo. Cotacachi si puo quindi definire un \"distretto in fieri\", caratterizzato da una \"atmosfera industriale\" in cui esiste una \"efficienza collettiva\" ancora debole.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41472030","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'uomo nel 2000, cinquanta anni dopo: città e futurologia nell'Italia del boom economico","authors":"A. Vanolo","doi":"10.3280/RGI2019-002004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002004","url":null,"abstract":"EnglishFifty years after \"L'uomo nel 2000\" [Mankind in 2000]. Cities and futurology in Italy during the years of the economic boom - The article focuses on the re-reading of the book \"L'uomo nel 2000\", by Ugo Apollonio, fifty years after its publication. The analysis of the text and of the public discourse that accompanied it allows us to develop a reflection on the trajectories of urban futurological imaginaries. The article suggests that they are basically unchanged: despite the presence of different narratives, the imaginary of the city of tomorrow seems to converge around a rather limited number of ideas, questions and conceptual horizons. The article intends therefore to stimulate a reflection on the relations between geography and futurology, contributing to debates about the nature and form of urban imaginaries. italianoL'articolo propone una rilettura, a cinquant'anni dalla sua pubblicazione, del libro L'uomo nel 2000 di Ugo Apollonio. L'analisi del testo e del discorso pubblico che l'ha accompagnato consente di sviluppare una riflessione sui mutamenti dell'immaginario futurologico urbano. La tesi proposta riguarda la sua sostanziale staticita: nonostante la presenza di narrazioni differenti, il pensiero relativo alla citta di domani pare convergere intorno a un numero piuttosto limitato di idee, questioni e orizzonti. L'articolo intende quindi stimolare una riflessione circa le possibili relazioni fra geografia e futurologia, contribuendo al dibattito circa la natura e la forma degli immaginari urbani.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42850297","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Boschi urbani e complessità socio-ambientale: una riflessione sul contributo del sapere geografico","authors":"Andrea Zinzani","doi":"10.3280/RGI2019-002007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002007","url":null,"abstract":"EnglishUrban woods and socioenvironmental complexity: a reflection on the contribution of geographical knowledge - This article advances a reflection on the geographical contribution in the analysis of woods and urban transformations interactions and specifically on related socioenvironmental dimension. Indeed, in the framework of the first World Forum on Urban Forests, hold in Mantova in November 2018 and focused on the relevancy of urban woods in relation to the environment and climate change, scientific debate was predominantly guided by architects, urban and forestry scientists. By proposing a lens which links urban geography and political ecology, and by reflecting on the political and socioenvironmental nature of the reconfiguration of Prati di Caprara wood in Bologna, this contribution highlights the relevancy and the key role of geography in the analysis of these processes. italianoL'articolo propone una riflessione sul contributo del sapere geografico nell'analisi delle interazioni tra boschi e trasformazioni urbane e nello specifico della relativa dimensione socio-ambientale. Nell'ambito del primo World Forum on Urban Forests, tenutosi a Mantova nel novembre 2018 e incentrato sull'importanza dei boschi urbani in relazione all'ambiente ed ai cambiamenti climatici, il dibattito scientifico e stato animato prevalentemente da architetti, urbanisti e scienziati forestali, e contraddistinto da un ruolo marginale della geografia. Proponendo una chiave di lettura che mette in relazione la geografia urbana e l'ecologia politica, e riflettendo sulla natura socio-ambientale e politica della riconfigurazione del bosco dei Prati di Caprara a Bologna, questo contributo evidenza la rilevanza ed il ruolo chiave che il sapere geografico fornisce nell'analisi di questi processi.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44645617","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Comitato scientifico delle Giornate della geografia
{"title":"Opinioni e dibattiti. Per un rinnovato ruolo pubblico della geografia: una premessa al Manifesto","authors":"Comitato scientifico delle Giornate della geografia","doi":"10.3280/RGI2019-002006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-002006","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44680237","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}