{"title":"Trattamento delle sindromi compressive venose addominopelviche","authors":"Y. Alimi, O. Hartung","doi":"10.1016/S1283-0801(18)41416-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(18)41416-1","url":null,"abstract":"<div><p>Le sindromi compressive venose addominopelviche (SCVAP) includono i quadri clinici legati alla compressione della vena renale sinistra, alla compressione delle vene iliache principalmente a sinistra e al reflusso nelle vene gonadiche e pelviche. L’esplorazione essenzialmente non invasiva e il trattamento attuale essenzialmente endovascolare delle SCVAP spiegano il rinnovato interesse per la loro ricerca davanti a dei sintomi comuni a diverse specialità: urologia, ginecologia, medicina interna e chirurgia vascolare. Una buona conoscenza dei meccanismi anatomici e fisiopatologici consente di orientare al meglio i metodi di indagine e di trattamento delle varie patologie, talvolta associate, nonché le loro indicazioni.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"23 4","pages":"Pages 1-21"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72097989","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Chirurgia a cielo aperto dell’insufficienza venosa superficiale","authors":"Y. Alimi, O. Hartung","doi":"10.1016/S1283-0801(18)41415-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(18)41415-X","url":null,"abstract":"<div><p>I nuovi dati dell’imaging medico hanno rivoluzionato l’esplorazione dei pazienti varicosi, consentendo di realizzare una mappatura completa, anatomica ed emodinamica della rete venosa degli arti inferiori. Vengono, qui, descritte la chirurgia della grande e della piccola vena safena, insieme alla chirurgia delle vene perforanti e delle vene gastrocnemie, integrando i nuovi dati fisiopatologici, le tecniche chirurgiche ambulatoriali recenti e le analisi comparative dei risultati.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"23 4","pages":"Pages 1-20"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72097988","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta toracica discendente","authors":"L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0801(18)91468-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(18)91468-8","url":null,"abstract":"<div><p>Dall’introduzione, negli anni ’90, del concetto di trattamento endovascolare degli aneurismi, sono stati fatti molti progressi. Le prove cliniche hanno dimostrato la validità del concetto. I continui miglioramenti tecnologici delle endoprotesi stanno cambiando il ruolo di questa tecnica nel trattamento degli aneurismi. Gli studi sono coerenti nel mostrare una riduzione dei tassi di morbilità e di mortalità perioperatorie del trattamento endovascolare rispetto al trattamento chirurgico convenzionale. Da un procedimento riservato ai malati inoperabili o ad alto rischio chirurgico, è, ora, scientificamente provato che questo approccio è il trattamento di prima linea nei pazienti con aneurisma dell’aorta toracica discendente, purché presentino un’anatomia favorevole. Tuttavia, si osserva la comparsa di complicanze endoluminali specifiche con la descrizione di endoleak periprotesiche, di migrazioni, di fratture dell’endoprotesi e di dissecazioni retrograde. Il successo è associato a un’attenta selezione dei pazienti attraverso la valutazione preoperatoria e alla scelta del tipo di endoprotesi, che deve essere eseguita prima dell’intervento in base alla conoscenza del materiale endovascolare disponibile. Il trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta toracica discendente richiede che la strategia di intervento sia determinata in fase preoperatoria.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"23 3","pages":"Pages 1-17"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070333","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Trattamento endovascolare delle dissecazioni croniche dell’aorta toracica e toracoaddominale","authors":"L. Canaud, Thomas Gandet, C. Marty-Ané, P. Alric","doi":"10.1016/S1283-0801(18)91465-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(18)91465-2","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"141 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"75534224","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , J.-B. Ricco (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , C. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Trattamento chirurgico delle infezioni delle protesi aortiche","authors":"L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , J.-B. Ricco (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , C. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0801(17)87072-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)87072-2","url":null,"abstract":"<div><p>L’infezione delle protesi aortiche, aortoiliache o aortofemorali, è una complicanza temibile della chirurgia di rivascolarizzazione e rimane una sfida chirurgica. Essa è, fortunatamente, rara, ma la sua morbilità e la sua mortalità sono estremamente pesanti, tra il 30% e il 50% a 30<!--> <!-->giorni. La diagnosi non è sempre facile. Gli esami complementari permettono di confermare la diagnosi, di precisare i microrganismi responsabili e di iniziare il trattamento, che associa terapia antibiotica e trattamento chirurgico. Non esiste un trattamento “migliore” delle infezioni delle protesi aortiche e la strategia chirurgica deve essere individualizzata, prendendo in considerazione una molteplicità di fattori. Il trattamento radicale comprende l’asportazione della protesi e la rivascolarizzazione degli arti inferiori. Il materiale più usato in Francia è l’alloinnesto arterioso crioconservato o si usano delle vene femorali prelevate dal paziente. Queste sostituzioni con materiale autogeno consentono una rivascolarizzazione in situ e hanno una migliore resistenza alle infezioni. L’altra possibilità di rivascolarizzazione è extra-anatomica con bypass axillo-bi-femorale, utilizzato soprattutto in caso di fistola proteodigestiva.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 4","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)87072-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72030010","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J.-B. Ricco (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , R. Belmonte (Chef de clinique des Universités) , A. Kaladji (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Chirurgia degli aneurismi arteriosi degli arti","authors":"J.-B. Ricco (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , R. Belmonte (Chef de clinique des Universités) , A. Kaladji (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0801(17)87042-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)87042-4","url":null,"abstract":"<div><p>Gli aneurismi arteriosi degli arti rappresentano il 18% degli aneurismi arteriosi e sono i più frequenti dopo gli aneurismi aortici. Accanto alla consueta eziologia degenerativa, gli aneurismi arteriosi degli arti hanno eziologie diverse, traumatiche e iatrogene all’origine di pseudoaneurismi che insorgono dopo cateterismo arterioso. Nella pratica clinica, la grande maggioranza degli aneurismi poplitei è degenerativa mentre gli aneurismi femorali sono, il più delle volte, degli pseudoaneurismi. Gli aneurismi infettivi sono trattati separatamente, indipendentemente dal fatto che si tratti di veri o falsi aneurismi infetti. Tutti gli aneurismi arteriosi degli arti possono causare gravi complicanze, in particolare la perdita dell’arto per accidente tromboembolico, mentre la rottura è meno frequente. Le diverse eziologie e le diverse tecniche chirurgiche sono esaminate in questo articolo, precisando le diverse indicazioni terapeutiche in funzione della localizzazione dell’aneurisma e della sua eziologia.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 4","pages":"Pages 1-20"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)87042-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72030035","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J. Touma (Chef de clinique assistant) , V. Tacher (Chef de clinique assistant) , F. Cochennec (Praticien hospitalier universitaire) , H. Kobeiter (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Raux (Chef de clinique assistant) , E. Allaire (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , J. Marzelle (Praticien hospitalier) , P. Desgranges (Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service)
{"title":"Chirurgia endovascolare aortoiliaca e degli arti inferiori per patologia occlusiva ateromasica","authors":"J. Touma (Chef de clinique assistant) , V. Tacher (Chef de clinique assistant) , F. Cochennec (Praticien hospitalier universitaire) , H. Kobeiter (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , M. Raux (Chef de clinique assistant) , E. Allaire (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , J. Marzelle (Praticien hospitalier) , P. Desgranges (Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service)","doi":"10.1016/S1283-0801(17)86069-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)86069-6","url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia endovascolare ha rivoluzionato in 20 anni le tecniche di rivascolarizzazione degli arti inferiori: diminuzione del numero di bypass, contributo al mantenimento della pervietà delle rivascolarizzazioni chirurgiche e, soprattutto, allargamento delle indicazioni di prima intenzione grazie, in particolare, agli stent, ma anche al perfezionamento del materiale. Il miglioramento dei risultati a lungo termine delle tecniche endoluminali incoraggia a discuterle in prima intenzione rispetto alla chirurgia tradizionale nella maggior parte delle situazioni cliniche e delle lesioni anatomiche, stenosi e occlusioni. Se una buona conoscenza delle modalità tecniche, cateteri e guide, palloncini e stent, vie d’accesso omo- e controlaterali, è indispensabile per il chirurgo vascolare di oggi, egli deve anche conoscerne le complicanze e i limiti.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 3","pages":"Pages 1-23"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)86069-6","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72074643","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}