I. Javerliat , R. Coscas , O. Goëau-Brissonnière , M. Coggia
{"title":"Chirurgia sotto videoscopia degli aneurismi dell’aorta addominale","authors":"I. Javerliat , R. Coscas , O. Goëau-Brissonnière , M. Coggia","doi":"10.1016/S1283-0801(17)86071-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)86071-4","url":null,"abstract":"<div><p>In tutte le discipline, la chirurgia in videoscopia implica: una visione del campo operatorio in due dimensioni, la mancanza di sensazione tattile e una strumentazione specifica. La visione bidimensionale è rapidamente integrata dagli operatori con il progredire dell’esperienza. Essa pone soprattutto difficoltà al momento delle suture arteriose. La mancanza di sensazione tattile rende più difficile la realizzazione dei diversi tempi chirurgici. Nelle vie d’accesso all’aorta addominale, l’operatore deve orientarsi unicamente in funzione dei piani e dei reperi anatomici. Non è più possibile dirigere la dissecazione verso i tronchi arteriosi aiutandosi con la palpazione delle strutture, in particolare la palpazione dei battiti arteriosi. A contatto con i tronchi arteriosi, l’operatore non ha lo stesso controllo delle zone di calcificazioni o di fragilità della parete arteriosa prima di realizzare i clampaggi e le anastomosi. La specificità dell’accesso aortico sotto videoscopia è anche l’uso di una tecnica per mantenere l’esposizione perché, a differenza della chirurgia tradizionale, non si dispone di divaricatori o valve per mantenere la massa viscerale. Nel novembre del 2000, abbiamo sviluppato una nuova tecnica totalmente videoscopica per il trattamento delle lesioni occlusive aortoiliache (LOAI) gravi. A partire da questa esperienza, abbiamo sviluppato il trattamento totalmente videoscopico degli aneurismi dell’aorta addominale (AAA). La chirurgia videoscopica degli AAA comporta due fasi tecniche essenziali, l’esposizione dell’aorta addominale seguita dalla messa a piatto-innesto.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 3","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)86071-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72074743","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Joseph Touma, Vania Tacher, F. Cochennec, H. Kobeiter, M. Raux, E. Allaire, J. Marzelle, Pascal Desgranges
{"title":"Chirurgia endovascolare aortoiliaca e degli arti inferiori per patologia occlusiva ateromasica","authors":"Joseph Touma, Vania Tacher, F. Cochennec, H. Kobeiter, M. Raux, E. Allaire, J. Marzelle, Pascal Desgranges","doi":"10.1016/S1283-0801(17)86069-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)86069-6","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"76 1","pages":"1-23"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-08-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80772077","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Trattamento endovascolare delle varici degli arti inferiori. Tecniche e risultati","authors":"M. Perrin, O. Maleti, M. Lugli","doi":"10.1016/S1283-0801(17)84353-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)84353-3","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"100 1","pages":"1-26"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"75664731","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Perrin (Chirurgien vasculaire, ancien interne, ancien chef de clinique des Universités, ancien assistant des Hôpitaux de Lyon) , O. Maleti (Chirurgien vasculaire, chef de service) , M. Lugli (Chirurgien vasculaire)
{"title":"Trattamento endovascolare delle varici degli arti inferiori. Tecniche e risultati","authors":"M. Perrin (Chirurgien vasculaire, ancien interne, ancien chef de clinique des Universités, ancien assistant des Hôpitaux de Lyon) , O. Maleti (Chirurgien vasculaire, chef de service) , M. Lugli (Chirurgien vasculaire)","doi":"10.1016/S1283-0801(17)84353-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)84353-3","url":null,"abstract":"<div><p>Il trattamento endovascolare delle varici ha progressivamente sostituito la chirurgia a cielo aperto. Queste procedure endovascolari possono essere classificate in tre gruppi: ablazione termica, chimica e mista. Dopo aver ricordato come funzionano, sono descritti il materiale utilizzato e lo svolgimento delle procedure, oltre alle difficoltà, agli incidenti e agli eventi intraoperatori potenziali. Sono spiegate in dettaglio le sequele postoperatorie e le loro eventuali complicanze. Sono analizzati i risultati di queste diverse tecniche, dando priorità alle informazioni fornite dagli studi controllati randomizzati. Infine, sono elencati i gradi di raccomandazione delle varie società. Le indicazioni del trattamento chirurgico delle varici non sono richiamate, ma la scelta sul piano tecnico è, talvolta, in funzione della morfologia delle varici, benché, nella pratica, il chirurgo favorisca la tecnica o le tecniche che padroneggia. Nel breve termine, le procedure endovascolari sono accompagnate da sequele meno dolorose e da una ripresa dell’attività più precoce quando paragonate alla chirurgia classica a cielo aperto. A medio termine, sembra che i risultati si sovrappongano, in particolare il tasso di recidive. Si è stabilito un certo consenso per trattare queste ultime con la scleroterapia ecoguidata con schiuma.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 2","pages":"Pages 1-26"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)84353-3","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72066518","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Lembi di apporto vascolare agli arti inferiori","authors":"S. Malikov, N. Settembre, Z. Bouziane","doi":"10.1016/S1283-0801(17)84352-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)84352-1","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"62 1","pages":"1-13"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90346078","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Lembi di apporto vascolare agli arti inferiori","authors":"S. Malikov, N. Settembre, Z. Bouziane","doi":"10.1016/S1283-0801(17)84352-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)84352-1","url":null,"abstract":"<div><p>Le ferite ischemiche estese agli arti inferiori sono un problema rilevante, soprattutto quando espongono strutture funzionali importanti: vasi sanguigni, nervi, ossa, articolazioni e tendini. La copertura delle perdite di sostanza ischemiche tramite lembi può assicurare il salvataggio degli arti. Nel contesto dell’ischemia critica, questa chirurgia è associata a un bypass distale e/o a una rivascolarizzazione endovascolare. Le indicazioni di questa chirurgia combinata si basano su tre criteri principali: tipo di lesioni arteriose, natura della ferita e stato fisiologico del paziente. Il contributo di questa chirurgia complessa resta, quindi, riservato a dei pazienti altamente selezionati.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 2","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)84352-1","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72066521","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
N. Della Schiava (Praticien hospitalier) , I. Naudin (Interne des Hôpitaux) , P. Lermusiaux (Professeur des Universités, chirurgien des Hôpitaux)
{"title":"Tecniche di base in chirurgia vascolare","authors":"N. Della Schiava (Praticien hospitalier) , I. Naudin (Interne des Hôpitaux) , P. Lermusiaux (Professeur des Universités, chirurgien des Hôpitaux)","doi":"10.1016/S1283-0801(17)82622-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)82622-4","url":null,"abstract":"<div><p>Le tecniche di base in chirurgia vascolare interessano i chirurghi vascolari in formazione, ma anche tutti i chirurghi che, nella loro specialità, devono dissecare in prossimità dei vasi (svuotamento linfonodale) o anastomizzare dei vasi (trapianto di organi, lembi). Il chirurgo può anche trovarsi di fronte a una ferita vascolare durante la dissecazione o a una compressione vascolare. Lo scopo di questo articolo è quello di presentare le tecniche di base la cui conoscenza è necessaria per operare i vasi. Descriviamo, in particolare, la strumentazione specifica e le tecniche di dissecazione, di legatura e di anastomosi dei vasi. Tuttavia, la chirurgia non si riduce all’intervento. Essere tecnicamente bravi non è sufficiente. È essenziale avere precedentemente definito la strategia operatoria, grazie a una buona conoscenza della patologia e basandosi su esami di diagnostica per immagini. Questo permette di anticipare i tempi difficili e di scegliere tra diverse tattiche possibili in funzione dello stato generale del paziente. La conoscenza dell’anatomia chirurgica guiderà l’esposizione. Infine, i gesti tecnici non si apprendono più solo in sala operatoria, ma addestrandosi su modelli.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 1","pages":"Pages 1-21"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)82622-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72066610","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Astrid Herrero, E. Joly, A. Despeyroux, F. Navarro, P. Alric, L. Canaud
{"title":"Ricostruzione vascolare e trapianto di fegato","authors":"Astrid Herrero, E. Joly, A. Despeyroux, F. Navarro, P. Alric, L. Canaud","doi":"10.1016/S1283-0801(17)82623-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)82623-6","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"103 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73529337","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A. Herrero (Praticien hospitalier universitaire) , E. Joly (Chef de clinique assistant des hôpitaux) , A. Despeyroux (Interne des hôpitaux) , F. Navarro (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Ricostruzione vascolare e trapianto di fegato","authors":"A. Herrero (Praticien hospitalier universitaire) , E. Joly (Chef de clinique assistant des hôpitaux) , A. Despeyroux (Interne des hôpitaux) , F. Navarro (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0801(17)82623-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(17)82623-6","url":null,"abstract":"<div><p>La tecnica originale del trapianto di fegato ortotopico è stata arricchita da varianti tecniche, come l’impianto dell’innesto con conservazione della vena cava (<em>piggy-back</em>), la bipartizione epatica e il trapianto di fegato da donatore vivente apparentato. Ciò implica la conoscenza dell’anatomia vascolare del donatore e del ricevente per ripristinare l’intera vascolarizzazione dell’innesto. La ricostruzione vascolare deve tenere conto delle variazioni anatomiche nel corso del prelievo e dell’impianto dell’innesto. Le complicanze vascolari insorgono in una minoranza di pazienti, ma le loro conseguenze sono gravi e possono portare a un secondo trapianto, a gesti di rivascolarizzazione complessi o, più recentemente, a procedure di radiologia interventistica.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"22 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(17)82623-6","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72066611","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Chirurgia ibrida delle lesioni dell’arco aortico","authors":"L. Canaud (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C. Marty-Ané (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Alric (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0801(16)80492-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0801(16)80492-6","url":null,"abstract":"<div><p>La mortalità e la morbilità legate alla sostituzione dell’arco aortico in una popolazione a rischio chirurgico “standard” sono diminuite, nel corso degli ultimi decenni, a causa di varie modificazioni della tecnica chirurgica. Nonostante questi progressi della chirurgia, la ricostruzione dell’arco aortico rimane una sfida, particolarmente nei pazienti anziani, nei pazienti trattati in urgenza o in quelli con comorbilità importanti. In 20 anni, il trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta toracica discendente si è posizionato come valida alternativa alla chirurgia aperta. Tuttavia, per le lesioni dell’arco aortico, l’emergenza dei tronchi sovraortici non consente un trattamento endovascolare. Per ottenere un colletto prossimale, è stato recentemente proposto un approccio ibrido che associa una trasposizione di uno o più tronchi sovraortici seguita dall’esclusione endovascolare della lesione. La trasposizione è realizzata per creare una zona di ancoraggio prossimale (colletto prossimale) adatta per l’impianto dell’endoprotesi, mantenendo, al tempo stesso, la perfusione cerebrale e degli arti superiori. I risultati del trattamento ibrido dell’arco aortico sono simili in termini di mortalità e morbilità neurologica a quelli della chirurgia convenzionale. Inoltre, la maggior parte dei pazienti studiati è costituita da pazienti ad alto rischio chirurgico in cui è controindicata una chirurgia aperta. Tuttavia, le serie riportate in letteratura sono limitate in termini di numero di pazienti inclusi, con un follow-up breve. Attualmente, il trattamento ibrido delle lesioni dell’arco aortico in zona 0 resta limitato ai pazienti ad alto rischio chirurgico.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"21 4","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0801(16)80492-6","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72067383","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}