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Nutrizione in rianimazione 恢复营养
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-08-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47853-X
E. Pardo , F. Verdonk
{"title":"Nutrizione in rianimazione","authors":"E. Pardo ,&nbsp;F. Verdonk","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47853-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47853-X","url":null,"abstract":"<div><p>La nutrizione artificiale in terapia intensiva può fornire nutrienti ai pazienti che non possono mangiare o il cui apporto è insufficiente. La costituzione di un debito energetico e, soprattutto, proteico favorisce lo sviluppo di sequele funzionali che possono durare oltre la degenza ospedaliera. Una valutazione precisa dello stato nutrizionale deve essere effettuata al momento del ricovero in terapia intensiva utilizzando strumenti come i criteri della Global Leadership Initiative on Malnutrition (GLIM) e i punteggi Nutrition Risk Screening 2002 (NRS-2002) e Nutrition Risk in the Critically ill (NUTRIC). Il fabbisogno energetico giornaliero deve essere misurato mediante calorimetria indiretta per determinare il dispendio energetico a riposo (DER). Le assunzioni sono inferiori al 70% del DER in fase acuta per poi raggiungere il 100% a partire dal giorno 4. In assenza di questa tecnologia, i target calorici e proteici sono stimati rispettivamente a 12-25 kcal/kg/die e a 1,3 g/kg/die. Nel soggetto obeso, è prescritta un’alimentazione isocalorica e iperproteica a partire dal peso aggiustato. Se l’assunzione orale è impossibile, deve essere avviata in prima intenzione una nutrizione enterale precoce (&lt; 48 ore). In caso di controindicazione alla terapia enterale, può essere prescritta una terapia parenterale precoce nei pazienti a rischio nutrizionale (NUTRIC &gt; 5). In caso di intolleranza digestiva alta, è indicata l’introduzione di un trattamento procinetico dopo verifica dell’intervallo QT. In caso di assunzione insufficiente (&lt; 60% del target), una nutrizione parenterale complementare viene somministrata tra il 4° e il 7° giorno. Infine, un adeguato apporto proteico associato a esercizio fisico permette di migliorare la prognosi funzionale dei pazienti alla dimissione dalla terapia intensiva.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49880375","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Polmoniti gravi acquisite in comunità in adulti immunocompetenti, escluso Covid-19 免疫能力强的成年人在社区中获得的严重肺炎,不包括Covid-19
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-08-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47854-1
P. Joly , M. Tran , C. Bruel , B. Pilmis , F. Philippart
{"title":"Polmoniti gravi acquisite in comunità in adulti immunocompetenti, escluso Covid-19","authors":"P. Joly ,&nbsp;M. Tran ,&nbsp;C. Bruel ,&nbsp;B. Pilmis ,&nbsp;F. Philippart","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47854-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47854-1","url":null,"abstract":"<div><p>Le polmoniti acute acquisite in comunità (PAC) sono patologie respiratorie infettive frequenti e potenzialmente gravi, sia per la virulenza del patogeno causale che per la fragilità delle condizioni del paziente. La valutazione della gravità della lesione deve essere sistematica per consentire l’orientamento e la gestione più appropriati. La mortalità ospedaliera delle polmoniti acute gravi acquisite in comunità rimane elevata e può superare il 25% in terapia intensiva. Dal momento che un ritardo nella cura è associato a un aumento di questa mortalità, sono stati sviluppati numerosi sistemi di punteggio per aiutare meglio nell’orientamento del paziente. <em>Lo Streptococcus pneumoniae</em> rimane il patogeno il più delle volte responsabile delle PAC gravi di origine batterica. Più recentemente, lo sviluppo di tecniche di PCR (<em>polymerase chain reaction</em>) multiplex ha individuato l’insorgenza di numerosi virus patogeni responsabili di PAC potenzialmente gravi. La terapia antibiotica è un’emergenza e deve sistematicamente coprire <em>S. pneumoniae</em> e <em>Legionella pneumophila</em>. L’antibiotico di scelta in questo contesto è una cefalosporina di terza generazione, mentre il secondo antibiotico può essere un macrolide. Si noti, tuttavia, l’aumento del numero di PAC (circa il 6%) causate da patogeni resistenti agli antibiotici, raggruppati sotto il termine PES (<em>Pseudomonas aeruginosa</em>, enterobatteri produttori di betalattamasi a spettro esteso [BLSE], <em>Staphylococcus aureus</em> resistente alla meticillina), cosa che richiede quindi delle considerazioni specifiche nella scelta della terapia antibiotica appropriata.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49880376","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Consultazione di anestesia e visita preanestetica 麻醉咨询和麻醉前检查
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-08-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47851-6
V. Reubrecht
{"title":"Consultazione di anestesia e visita preanestetica","authors":"V. Reubrecht","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47851-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47851-6","url":null,"abstract":"<div><p>La consultazione di anestesia è un obbligo legale in Francia dal 1994. Ha permesso di ridurre la morbimortalità perioperatoria ottimizzando e anticipando la gestione. Il suo contenuto è definito dalla Société française d’anesthésie et de réanimation. La Haute Autorité de Santé ha emesso criteri di buona qualità per la conservazione delle cartelle anestesiologiche. Il consulto, con l’ausilio di un’esaustiva raccolta anamnestica e di un rigoroso esame clinico, deve portare a una valutazione preoperatoria motivando, secondo le raccomandazioni, la richiesta di ulteriori esami. Al termine di ciò, l’anestesista-rianimatore deve fornire al paziente opportune informazioni sull’atto anestetico e sui suoi vari rischi. Negli ultimi anni le modalità di consultazione si sono evolute (informatizzazione della pratica, teleconsulto) richiedendo un adeguamento delle nostre pratiche.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49880414","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Anestesia per chirurgia toracica 胸部手术麻醉
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-08-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47852-8
M. Le Guen, J. Fessler
{"title":"Anestesia per chirurgia toracica","authors":"M. Le Guen,&nbsp;J. Fessler","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47852-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47852-8","url":null,"abstract":"<div><p>L’anestesia per chirurgia toracica copre una serie di specificità che conviene conoscere per adattare la cura dei pazienti durante tutto il periodo perioperatorio. In primo luogo, la riduzione della funzione respiratoria a seguito di una riduzione del parenchima richiede una valutazione preoperatoria di qualità per determinare l’operabilità (valutazione del rischio cardiaco, esplorazioni funzionali respiratorie…) e per limitare la morbimortalità postoperatoria. Per facilitare il gesto chirurgico, un’“immobilità” del parenchima è ottenuta con un controllo delle vie aeree basato su tecniche di esclusione polmonare le cui modalità (sonda di intubazione a doppio lume, bloccante bronchiale) saranno adattate al paziente e alla procedura pianificata. In tutti i casi, un esame con fibroscopia permette di qualificare la qualità del posizionamento del dispositivo scelto. Inoltre, uno dei principali obiettivi intraoperatori è quello di evitare l’insorgenza di lesioni alveolari utilizzando una strategia di ventilazione protettiva, in ventilazione sia bipolmonare che unipolmonare, durante l’intervento chirurgico. Infine, la fase postoperatoria deve mirare a un rapido ritorno all’autonomia del paziente, e questo richiede una strategia ottimale di controllo del dolore, basata principalmente sull’analgesia regionale perimidollare o interfasciale, nonché sull’attuazione di programmi di riabilitazione accelerata postoperatoria o di ottimizzazione multimodale preoperatoria, “preabilitazione”. Questo articolo può riguardare altri interventi (esofagectomia, gestione dell’emottisi) ed è quindi utile per qualsiasi clinico.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49880374","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Ischemia mesenterica 肠系膜缺血
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-05-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47674-8
P.-R. Delmotte , C. Fron , A. Monsel
{"title":"Ischemia mesenterica","authors":"P.-R. Delmotte ,&nbsp;C. Fron ,&nbsp;A. Monsel","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47674-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47674-8","url":null,"abstract":"<div><p>L’ischemia mesenterica è definita come un’aggressione intestinale correlata a insufficienza vascolare o più precisamente come un’inadeguata corrispondenza tra le esigenze metaboliche degli organi viscerali e il flusso sanguigno splancnico. Può interessare sia l’intestino tenue che il colon e può essere acuta, costituendo un’emergenza vitale assoluta con elevata mortalità, oppure cronica. In entrambe le forme, si distinguono le cause occlusive, arteriose o venose, da quelle non occlusive per le quali la prognosi è peggiore. I segni clinici dell’ischemia mesenterica non sono molto specifici e spesso portano a una diagnosi tardiva. Nessun esame biologico isolato la consente fino a oggi ed è il più delle volte basata sulla realizzazione di un’angio-TC addominale e/o di un’endoscopia digestiva. Nelle forme acute, il rischio è la rapida evoluzione verso una necrosi intestinale transmurale irreversibile, suggerita dalla comparsa di una o più disfunzioni d’organo, di un’iperlattatemia (&gt; 2 mmol/l) o di segni radiologici indicativi di complicanze. La gestione delle forme precoci (non complicate) è multimodale e si affida senza indugio a un approccio medico che combina delle misure di rianimazione, una terapia antibiotica endovenosa o anche orale e, quando possibile, un trattamento della causa con una rivascolarizzazione dell’intestino vitale. Nelle forme tardive o complicate, un trattamento chirurgico con resezione della necrosi intestinale è indicato in urgenza. Nelle forme croniche sintomatiche, la sfida è prevenire la progressione verso l’ischemia acuta mediante un trattamento endovascolare o chirurgico, seguito da una rinutrizione prudente e da una gestione dei fattori di rischio cardiovascolare. L’ischemia del colon, più frequente dell’ischemia mesenterica del tenue, presenta vari meccanismi fisiopatologici simili; le forme non occlusive sono tuttavia predominanti. Il coinvolgimento del colon destro si unisce alla prognosi di ischemia mesenterica del tenue, mentre il coinvolgimento del colon trasverso e sinistro, corrispondenti al territorio dell’arteria mesenterica inferiore, ha una prognosi meno grave per cui un trattamento medico conservativo è il più delle volte possibile. L’ischemia del colon è quindi trattata separatamente in questo capitolo. La gestione dell’ischemia intestinale è in tutti i casi un’emergenza e deve essere multidisciplinare, meglio se con filiere di gestione dedicate.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49903419","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Tecniche di anestesia regionale periferica dell’arto inferiore 下肢外围区域麻醉技术
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-05-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47672-4
K. Stebler , F. Swisser , R. Fournier , E. Albrecht
{"title":"Tecniche di anestesia regionale periferica dell’arto inferiore","authors":"K. Stebler ,&nbsp;F. Swisser ,&nbsp;R. Fournier ,&nbsp;E. Albrecht","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47672-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47672-4","url":null,"abstract":"<div><p>La pratica dell’anestesia locoregionale dell’arto inferiore si è notevolmente evoluta negli ultimi anni, di pari passo con lo sviluppo di nuove procedure chirurgiche meno invasive e i progressi tecnici nelle attrezzature, inclusa l’ecografia. Gli aggiornamenti regolari delle nostre pratiche sono necessari per eseguire blocchi nervosi di qualità aumentando la sicurezza e promuovendo la riabilitazione postoperatoria, in particolare per la chirurgia protesica. In questo trattato affrontiamo i principali blocchi nervosi dell’arto inferiore, illustrati da iconografie, nonché le rispettive indicazioni.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49876333","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Rianimazione del neonato in sala parto e trasporto postnatale 产房婴儿的心肺复苏术和产后运输
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-05-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47675-X
N. Lodé (Praticien hospitalier), C. El Hage (Praticien hospitalier contractuel)
{"title":"Rianimazione del neonato in sala parto e trasporto postnatale","authors":"N. Lodé (Praticien hospitalier),&nbsp;C. El Hage (Praticien hospitalier contractuel)","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47675-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47675-X","url":null,"abstract":"<div><p>In caso di difficoltà di adattamento alla vita extrauterina, la rianimazione di qualità è essenziale dal 1<sup>o</sup> minuto, secondo un algoritmo convalidato dalle società scientifiche internazionali. Le situazioni a rischio sono anticipate. Alcuni possono beneficiare di un trasferimento in utero in un centro perinatale appropriato, mentre altri della presenza prenatale di un Servizio mobile di urgenza e rianimazione (SMUR) pediatrico. Prima di ogni parto, viene controllato il materiale e sono distribuiti i ruoli nell’ipotesi di un’eventuale rianimazione. Viene presa in considerazione la chiamata di soccorso. Si consiglia di ritardare il clampaggio del cordone. La valutazione del neonato viene effettuata sulla respirazione e sulla frequenza cardiaca. Il punteggio di Apgar viene ricostituito successivamente. La ventilazione a pressione positiva con un insufflatore manuale a pressione controllata con raccordo a T ha la priorità. A partire da 32 settimane di amenorrea (SA), si inizia la rianimazione in aria, poi la frazione inspirata di ossigeno (FiO<sub>2</sub>) viene graduata in base alla saturazione pulsata di ossigeno (SpO<sub>2</sub>) preduttale attesa. Una pressione espiratoria positiva precoce consente un migliore reclutamento alveolare ed è richiesta per la gestione dei neonati molto prematuri. In caso di fallimento dell’intubazione, si raccomanda l’uso di una maschera laringea. L’asepsi e la normotermia sono essenziali. L’avvolgimento in un sacco di polietilene è essenziale per i nati prematuri sotto le 32 SA. I neonati a termine e pretermine con encefalopatia anossicoischemica traggono beneficio dall’ipotermia controllata iniziata prima delle 6 ore di vita. In assenza di attività cardiaca nonostante una rianimazione ben condotta, questa viene interrotta dopo 20 minuti. Si incontrano alcuni dilemmi etici ai limiti della fattibilità. All’interno delle reti perinatali si sviluppa una riflessione sulle cure palliative. Dopo la rianimazione, il trasferimento viene considerato ed eseguito se necessario da uno SMUR pediatrico. Durante questo processo, le funzioni principali (respiratorie, emodinamiche e neurologiche) vengono mantenute e i trattamenti sono completati. Mantenere le competenze è fondamentale per il personale della sala parto, con la simulazione sanitaria che si presta bene a questo.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49876332","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Gestione delle sindromi coronariche acute nelle prime 48 ore 急性冠状动脉疾病在48小时内的管理
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-05-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(23)47673-6
T. Lescure , S. Manzo-Silberman
{"title":"Gestione delle sindromi coronariche acute nelle prime 48 ore","authors":"T. Lescure ,&nbsp;S. Manzo-Silberman","doi":"10.1016/S1283-0771(23)47673-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(23)47673-6","url":null,"abstract":"<div><p>La malattia coronarica ha un’elevata prevalenza nei paesi industrializzati, dove è associata a tassi di mortalità e morbilità ancora elevati. Di conseguenza, le sindromi coronariche acute (SCA) costituiscono un motivo ricorrente di ricovero. La diagnosi di SCA presenta un certo numero di difficoltà, dovute alle forme cliniche varie e talvolta molto vaghe. Pertanto, la dimostrazione di una SCA durante la gestione perioperatoria o in un paziente sedato può porre difficoltà, in termini sia di diagnosi che di scelta della gestione terapeutica. Richiede un’assistenza multidisciplinare che coinvolge anestesisti, rianimatori e cardiologi.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49876334","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Monitoraggio della profondità dell’anestesia generale 监测全身麻醉的深度
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-02-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(22)47364-6
A. Jacquens (Anesthésiste-réanimatrice), M. Simony (Anesthésiste-réanimatrice), A. Besnard (Docteur en médecine), J. Dupont (Anesthésiste-réanimatrice), V. Degos (Professeur des Uninversités, anesthésiste-réanimateur)
{"title":"Monitoraggio della profondità dell’anestesia generale","authors":"A. Jacquens (Anesthésiste-réanimatrice),&nbsp;M. Simony (Anesthésiste-réanimatrice),&nbsp;A. Besnard (Docteur en médecine),&nbsp;J. Dupont (Anesthésiste-réanimatrice),&nbsp;V. Degos (Professeur des Uninversités, anesthésiste-réanimateur)","doi":"10.1016/S1283-0771(22)47364-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(22)47364-6","url":null,"abstract":"<div><p>Il monitoraggio della profondità dell’anestesia è un aspetto particolarmente importante dell’anestesia. Permette di decidere il tipo e la dose di anestetico somministrato in modo personalizzato per la procedura e per il paziente, secondo il principio dell’anestesia adattata. Quest’ultima dipende da molteplici parametri e si basa sia sulla componente ipnotica che su quella analgesica dell’anestesia. In effetti, il sovradosaggio e il sottodosaggio sono altrettanto pericolosi e devono essere evitati il più possibile. Prima di interrogarsi sulla scelta del monitoraggio, è opportuno scegliere la scala di valutazione tramite la scala Ramsay o la OAA/S (Observer's Assessment of Alertness/Sedation Scale), entrambe oggetto di molti lavori. Anche se essenziale, il monitoraggio clinico è insufficiente. È quindi importante sviluppare tecniche paracliniche e utilizzarle quotidianamente nel monitoraggio della profondità dell’anestesia. La stragrande maggioranza degli agenti anestetici modifica i segnali elettrofisiologici corticali misurati dall’elettroencefalogramma (EEG). L’entropia e l’indice bispettrale (BIS) appaiono così come strumenti di monitoraggio risultanti da un calcolo automatizzato dell’EEG. Il monitoraggio della profondità dell’anestesia, nelle sue due componenti, richiede quindi a priori due diversi approcci; un approccio corticale che ci permette l’EEG, e l’altro sottocorticale che si basa sulla misurazione delle risposte fisiologiche allo stress nocicettivo. Queste risposte, principalmente di origine autonomica, possono essere valutate quantificando l’attivazione simpatica periferica (conduttanza cutanea) o a destinazione vascolare, come il Surgical Stress Index (SSI), oppure quantificando l’attività parasimpatica cardiaca, l’Analgesia Nociception Index (ANI), o ancora mediante misurazione della conduttanza cutanea. Infine, recentemente, anche la misurazione del diametro pupillare appare come un approccio rilevante in questa valutazione. Recentemente, diversi algoritmi come il CARDEAN, l’indice cardiovascolare di analgesia basato sulle variazioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, o l’indice NoL, uno strumento multiparametrico, sono stati anch’essi descritti come potenziali strumenti per il monitoraggio dell’analgesia. A causa dell’immaturità cerebrale del cervello del bambino, la valutazione di ciascuno di questi diversi strumenti comporta alcune particolarità pediatriche di cui tenere conto nel loro utilizzo.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49891734","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Controllo delle vie aeree in anestesia 气道检查麻醉
EMC - Anestesia-Rianimazione Pub Date : 2023-02-01 DOI: 10.1016/S1283-0771(22)47363-4
F. Robin , C. Zaouter , K. Nouette-Gaulain
{"title":"Controllo delle vie aeree in anestesia","authors":"F. Robin ,&nbsp;C. Zaouter ,&nbsp;K. Nouette-Gaulain","doi":"10.1016/S1283-0771(22)47363-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1283-0771(22)47363-4","url":null,"abstract":"<div><p>Il controllo delle vie aeree superiori (VAS) dei pazienti è una delle maggiori sfide di qualsiasi anestesia generale, che a volte può essere causa di gravi complicanze. Per una gestione ottimale durante tutta la procedura, dall’induzione al risveglio, è necessario considerare diversi elementi. Innanzitutto bisogna saper valutare le vie aeree del paziente secondo criteri anamnestici e clinici ben precisi. La previsione del rischio si è evoluta negli ultimi anni ed è ancora probabile che cambi a seguito dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della tecnologia digitale. Occorre poi conoscere le situazioni a rischio di cedimento durante la preossigenazione e l’estubazione e saper mettere in atto delle tecniche di ottimizzazione al presentarsi di queste particolari situazioni cliniche. Infine, è importante saper identificare rapidamente le situazioni di ventilazione e di intubazione difficili. Se l’incidenza delle complicanze legate alla procedura di messa in sicurezza delle vie aeree è diminuita così tanto negli ultimi decenni, è in parte grazie agli algoritmi di assistenza gestionale delle società scientifiche che integrano le tecnologie e le molecole più avanzate appropriate e che descrivono tutte le possibili opzioni per mantenere l’ossigenazione del paziente in ogni fase della sua gestione. Questa revisione fornisce un aggiornamento su tutte le considerazioni più recenti relative alla gestione e al controllo delle vie aeree in anestesia.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49891733","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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