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Capitale sociale e problemi di salute e di qualitá della vita nella comunitá degli adolescenti di Saluzzo 社会资本和健康状况不佳和质量áá共同体中生活的青少年94
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6171
A. Zambon, C. Silvestre, D. Minniti, A. Borracino
{"title":"Capitale sociale e problemi di salute e di qualitá della vita nella comunitá degli adolescenti di Saluzzo","authors":"A. Zambon, C. Silvestre, D. Minniti, A. Borracino","doi":"10.2427/6171","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6171","url":null,"abstract":"Questo contributo presenta, all’interno dell’obiettivo di definizione del capitale sociale della popolazione adolescenziale del saluzzese, la lettura del profilo di salute dei residenti del distretto 1 dell’ASL 17 del Piemonte, utile per la progettazione di interventi educativi di prevenzione primaria nella popolazione giovanile. Obiettivo : indagare i bisogni di salute e identificare le disuguaglianze sociali di salute degli adolescenti della Comunita del saluzzese. Metodi : sono stati estratti i dati demografici (2000), i dati di mortalita (1995-97) e i dati di morbosita (1998) relativi alla popolazione 14-19 anni in 36 Comuni e a quella regionale. Gli indicatori utilizzati nell’indagine sono stati il rapporto standardizzato di mortalita e il tasso standardizzato anni di vita persi a 75 anni, il tasso di ospedalizzazione, la percentuale di ricoveri non programmati, il tasso di primo ricovero e il rischio relativo. Risultati: la popolazione residente e di 74.526 persone (36.825 maschi, 37.701 femmine) con 4.072 unita di eta tra i 14 e i 19 anni. La mortalita per tutte le cause nei giovani evidenzia un eccesso significativo di due volte e mezzo rispetto ai dati regionali (RR 2,60; IC95% 145,62-416,77). Tale valore e riferibile all’incremento delle morti accidentali, da trasporto e da malattie alcool correlate. La morbosita per tutte le cause risulta essere il 6% superiore (maschi) e il 2% inferiore (femmine) rispetto al dato regionale; tali valori sono in linea con quelli dei distretti adiacenti. E in corso di analisi l’indagine qualitativa nella Comunita in studio. I risultati dei due rami della ricerca, quantitativo e qualitativo, verranno presentati nel corso dell’anno insieme a ipotesi di ricostruzione dei meccanismi che operano nella generazione delle disuguaglianze sociali di salute negli adolescenti sul territorio interessato. Conclusioni : la lettura dei dati correnti evidenzia una serie di problematiche di salute nella popolazione residente nel saluzzese, riconducibili alla presenza di rischi ambientali e comportamentali, che meriterebbero una diversa e piu marcata attenzione sociale, politica ed istituzionale.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"83 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68877150","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Le disuguaglianze sociali nell'abitudine al fumo in Italia, 1980- 2000 1980- 2000年,意大利吸烟的社会不平等
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6149
B. Federico, G. Costa, G. Damiani, Anton E. Kunst
{"title":"Le disuguaglianze sociali nell'abitudine al fumo in Italia, 1980- 2000","authors":"B. Federico, G. Costa, G. Damiani, Anton E. Kunst","doi":"10.2427/6149","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6149","url":null,"abstract":"Obiettivi : misurare la direzione e l’entita delle disuguaglianze socio-economiche nell’abitudine al fumo in Italia durante gli ultimi due decenni, con attenzione sia al livello nazionale che macro-regionale. Metodi : sono stati utilizzati dati provenienti da sei indagini ISTAT sullo stato di salute dal 1980 al 2000. Abbiamo usato il livello di istruzione come indicatore dello stato socio-economico. Per ogni indagine e livello di analisi (nazionale e macroregionale), e stata calcolata la prevalenza, standardizzata per eta, del consumo di tabacco in diversi gruppi sociali. Per ottenere una misura di sintesi delle disuguaglianze, abbiamo stimato l’Odds Ratio (OR) ed il Relative Index of Inequality (con intervallo di confidenza al 95%) attraverso un’analisi di regressione logistica. Risultati : negli uomini di eta compresa tra 25 e 49 anni, l’Odds Ratio del consumo di tabacco di una persona con un basso livello di istruzione confrontata con una di un alto livello e risultato pari a 1,26 (IC 95%: 1,16 - 1,37) nel 1980 ed a 1,71 (IC 95%: 1,62 - 1,80) nel 2000. Nelle donne della stessa fascia di eta, l’associazione tra stato sociale ed abitudine al fumo si e trasformata da positiva (OR=0,43) in negativa (OR=1,12). Nelle donne piu anziane, la prevalenza di fumatrici e risultata maggiore tra quelle piu istruite, con un gap tra classi sociali che si restringe nel tempo. Nel periodo considerato le stime degli OR sono risultate costantemente inferiori nel Sud rispetto al Centro ed al Nord Italia, nonostante la somiglianza nei trend temporali nelle differenti macro-regioni. Conclusioni : le disuguaglianze tra gruppi sociali sono aumentate, specialmente nelle giovani generazioni. Le regioni meridionali seguono quelle del centro e nord Italia nel diffondersi dell’epidemia dell’abitudine al fumo.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68876791","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Studio di prevalenza delle vittime di abuso sessuale nella popolazione degli studenti diciottenni frequentanti la quinta classe delle scuole medie superiori della cittá di Milano 性虐待受害者的流行病学研究小学学生18岁人群中五年级citt中学的米兰á
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6168
D. Signorelli, L. Bassoli, B. Castelli, R. Curci, A. Pellai, A. Lanzi, A. Provinzano, A. Sacchetti
{"title":"Studio di prevalenza delle vittime di abuso sessuale nella popolazione degli studenti diciottenni frequentanti la quinta classe delle scuole medie superiori della cittá di Milano","authors":"D. Signorelli, L. Bassoli, B. Castelli, R. Curci, A. Pellai, A. Lanzi, A. Provinzano, A. Sacchetti","doi":"10.2427/6168","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6168","url":null,"abstract":"Obiettivi : • definire il tasso di vittimizzazione sessuale pregressa nella coorte degli studenti maggiorenni frequentanti le classi V delle scuole superiori di Milano; • tipizzare gli episodi di abuso: modalita dell’abuso, violenze concomitanti, profilo dell’abusante, eta della vittima, eventuali recidive, capacita di disvelare l’avvenuto abuso ed eventuale sostegno di operatori professionisti. Materiali e metodi : la ricerca si caratterizza quale studio epidemiologico retrospettivo e utilizza come strumento un questionario anonimo appositamente elaborato che e stato consegnato ai ragazzi e ritirato nei 3 giorni successivi. Il campione selezionato e composto dagli studenti di 46 istituti superiori milanesi per un totale di 212 classi quinte. Sono stati distribuiti 3313 questionari, raccolti 2935 (88,6% dei distribuiti), ritenuti validi e analizzati 2839 (96,7% dei ritirati). Nell’analisi, gli episodi d’esposizione a materiale pornografico, l’essere stati toccati e la costrizione a toccare nelle parti intime sono classificati come abusi lievi/moderati, mentre la costrizione a masturbare e la penetrazione come abusi gravi. Risultati : i casi di abuso rilevati sono 436 (15,4% del campione totale; 20,4% delle femmine, 8,8% dei maschi). Gli episodi di abuso solo lieve o moderato hanno riguardato 360 studenti (12,7%; 16,6% F, 7,6% M); in 76 casi (2,7%; 3,8% F, 1,2% M) l’abuso e rientrato nella categoria “grave”. L’eta media al primo episodio di abuso cresce con la gravita di questo. Profilo dell’abusante: incesto nel 10% di abuso lieve/moderato e 14% di abuso grave; famiglia allargata 37% e 21%, mondo educativo 6% e 0%, partner 4% e 39%, altri 44% e 27%. Conclusioni : lo studio ha rivelato un elevato tasso di prevalenza di vittime d’abuso sessuale in infanzia e adolescenza; in ogni classe esistono vittime di molestie e in ogni scuola plurimi sono i soggetti che hanno subito abusi gravi. Spesso l’abusante e una persona ben nota alla vittima e alla sua famiglia.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68877517","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Stato nutrizionale dei bambini toscani di terza elementare 托斯卡纳三年级儿童的营养状况
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6169
M. Giacchi, Giacomo Lazzeri, C. Guidoni, A. Zani, S. Cocco, E. Balocchini
{"title":"Stato nutrizionale dei bambini toscani di terza elementare","authors":"M. Giacchi, Giacomo Lazzeri, C. Guidoni, A. Zani, S. Cocco, E. Balocchini","doi":"10.2427/6169","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6169","url":null,"abstract":"La Regione Toscana nel 2001/2002 ha partecipato al progetto pilota nazionale “Sorveglianza ed educazione nutrizionale basata su dati locali per la prevenzione delle malattie cronico degenerative correlate all’obesita” al fine di sperimentare una metodologia per l’implemantazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale in eta pediatrica a livello regionale. Obiettivi : scopo di questo lavoro e approfondire le conoscenze sullo stato nutrizionale e descrivere la relazione che questo ha con il livello di istruzione materna e l’ampiezza demografica del comune di residenza. Metodi : il campione e composto da 3076 bambini di cui 1585 maschi e 1491 femmine di 8-9 anni. Lo stato nutrizionale e stato valutato tramite la rilevazione delle misure antropometriche, peso e altezza, ed il successivo calcolo dell’Indice di Massa Corporea (IMC); le classi di IMC sono state individuate secondo le indicazioni di Cole et al.; il livello di istruzione della madre e stato suddiviso in tre classi: basso, medio ed alto livello. Risultati : dall’analisi dei dati e emerso che la prevalenza del sovrappeso e del 22,6% (22,7% nei maschi e 22,5% nelle femmine) e quella dell’obesita dell’8,8% (9,4% nei maschi e 8,2% nelle femmine). Il 58% dei bambini normopeso e il 43% degli obesi ha la madre con livello di istruzione alto, mentre il 4% dei normopeso e il 10,5% degli obesi ha la madre con livello di istruzione basso. La percentuale piu bassa di obesita (6,5%) e stata riscontrata in comuni con ampiezza demografica superiore ai 30000 abitanti. Conclusioni : la prevalenza del sovrappeso e dell’obesita in eta pediatrica in Toscana e piu bassa rispetto alla media nazionale. Esiste una relazione inversa tra l’Indice di Massa Corporea del bambino ed livello di istruzione della madre (p‹ .001).","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":"92-92"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68877603","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Ristorazione collettiva a Milano: formazione del personale ed adeguatezza delle attrezzature 米兰的集体餐饮:员工培训和设备充分性
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6126
A. Cecchini, A. Vecchio, M. Doria, M. Pontello
{"title":"Ristorazione collettiva a Milano: formazione del personale ed adeguatezza delle attrezzature","authors":"A. Cecchini, A. Vecchio, M. Doria, M. Pontello","doi":"10.2427/6126","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6126","url":null,"abstract":"Obiettivi : l’importanza di un’adeguata formazione degli operatori in qualsiasi tipo di “industria alimentare” e chiaramente sottolineata sia dal Codex Alimentarius che dal D.Lvo 155/97 (capitolo X dell’allegato). Essendo l’efficacia dei corsi influenzata dalle differenze culturali, dal diverso livello di scolarita, dalle difficolta linguistiche derivate dall’inserimento di personale extra-comunitario, dalle pregresse esperienze professionali, risulta necessario individuare strumenti di verifica 1) delle conoscenze acquisite e 2) dell’effettiva applicazione delle stesse a livello operativo. Con questa duplice finalita e stata condotta un’indagine nell‘ambito della ristorazione collettiva gestita da “Milano Ristorazione Spa” (in prevalenza ristorazione scolastica). Metodi : l’indagine e stata condotta utilizzando un questionario ed una scheda ispettiva ad hoc costruite per valutare i tre fattori notoriamente piu critici (gestione delle temperature; rischio di contaminazione crociata; igiene dei locali e delle attrezzature). Risultati : Sono stati esaminati 37 centri cucina con la compilazione di 260 questionari da parte degli operatori dei centri-cucina e di 37 schede ispettive. In funzione della % di risposte corrette, gli intervistati sono stati classificati in 3 livelli: • buona formazione (risposte corrette › 90): 43% dei soggetti • sufficiente formazione (70-90%): 37% • insufficiente formazione (‹ 70%): 20%. Conclusioni : i 3 livelli di conoscenza risultano significativamente influenzati dall’aver frequentato un corso di formazione (p ‹ 0,001); le conoscenze sono risultate carenti soprattutto (47% di insufficienti) in tema di gestione delle temperature. Attraverso l’ispezione sono emerse alcune situazioni di non idoneita delle attrezzature, soprattutto la mancanza di rilevatori di temperatura in 11/37 centri cucina. Dallo studio emerge che i corsi di formazione pur avendo un riscontro complessivamente positivo sulla preparazione del personale, non assicurano la formazione sui temi piu prettamente tecnici e critici (gestione delle temperature) sui quali i corsi formativi dovrebbero centrare maggiormente l’attenzione.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68876308","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Public health preparedness evaluation and measurement 公共卫生准备评估和测量
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6145
E. Savoia, Jamie P Morano, D. Côté, S. Rampal, D. Villa, M. Testa
{"title":"Public health preparedness evaluation and measurement","authors":"E. Savoia, Jamie P Morano, D. Côté, S. Rampal, D. Villa, M. Testa","doi":"10.2427/6145","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6145","url":null,"abstract":"Dear Sir; Public health preparedness refers to the ability of different local, state, and federal entities to carry out a prompt,effective response to any public health threat.[1] Indeed,it is clear that the term “threat”could embrace a myriad of elements. Recently, the main focus has been on bioterrorism, defined as the terrorist use of chemical, biological, radiological, nuclear or explosive weapons of mass destruction. However, preparedness also involves other threats such as seasonal influenza epidemics, earthquakes or electricity failures. Programs aimed at improving the level of preparedness of different types of agencies (such as law enforcement, public health agencies, fire services, emergency medical services etc.) in case of terrorist attacks could largely improve the overall ability of the public health system in addressing any threat to health, in particular those related to infectious diseases.[2]","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68876733","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Valutazione della copertura vaccinale contro il virus dell'epatite B nei medici in formazione dell'AUP 'Federico II' di Napoli: risultati del primo anno di sorveglianza sanitaria 那不勒斯aup“federico ii”初级医生对乙肝病毒疫苗接种覆盖率的评估:健康监测第一年的结果
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-22 DOI: 10.2427/6191
A. Cajafa, M. Majolo, A. Iorio, M. Negrone, C. Riganti, M. Triassi
{"title":"Valutazione della copertura vaccinale contro il virus dell'epatite B nei medici in formazione dell'AUP 'Federico II' di Napoli: risultati del primo anno di sorveglianza sanitaria","authors":"A. Cajafa, M. Majolo, A. Iorio, M. Negrone, C. Riganti, M. Triassi","doi":"10.2427/6191","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6191","url":null,"abstract":"Introduzione : e ormai ampiamente documentato, nella letteratura scientifica, che l’epatite virale di tipo B insorge negli operatori sanitari con una frequenza maggiore rispetto alla popolazione generale. Scopo dello studio e stato valutare la copertura vaccinale anti-HBV nella popolazione sottoposta a sorveglianza sanitaria, al fine di quantificare il “fenomeno” ed implementare le strategie preventive e formative proprie del mandato di Medico Competente. Materiali e metodi : la popolazione in esame e costituita da medici in formazione dell’AUP Federico II di Napoli. I soggetti sono stati sottoposti a prelievo venoso per la ricerca dei marcatori virali e per la valutazione della copertura vaccinale: HBsAg, HBsAb, HBcAb (non vaccinati) e titolo anti-HBs (vaccinati). L’attivita di sorveglianza sanitaria, inoltre, e stata completata da un accurato controllo medico ed una attenta anamnesi lavorativa (mansione, utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale - DPI, eventuali infortuni sul lavoro) con la compilazione di una cartella sanitaria e di rischio individuale. I dati ottenuti sono stati informatizzati con uno specifico software per l’analisi statistica (SPSS vers. 11.0). Risultati: sono stati visitati 762 medici. Sono risultati vaccinati il 61.7% (470), dei quali risultano protetti, e quindi con un titolo anticorpale superiore-uguale a 100 mUI/ml, solo il 33.3% dei soggetti (253), con significative differenze in base alla mansione. I medici non vaccinati per l’epatite B sono risultati negativi per la presenza dei marcatori virali B e C. Nel corso dell’anamnesi lavorativa sono stati rilevati 58 casi di infortunio a rischio di contaminazione biologica (7.6% della popolazione), dei quali 53 (91,4%) appartenevano alla classe dei chirurghi. Infine, per quanto riguarda l’utilizzo dei DPI solo il 14,7% (112) della popolazione ha dichiarato di utilizzarli in maniera abituale. Conclusioni: i risultati ottenuti evidenziano la necessita da parte del Medico Competente di implementare i programmi di informazione ed informazione per gli operatori sanitari in materia di profilassi individuale (vaccinazione anti-HBV, utilizzo DPI).","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68877679","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Il contesto della Sanità Pubblica italiana tra globalizzazione e devolution 在全球化和权力下放之间的意大利公共卫生背景
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-21 DOI: 10.2427/6029
G. Renga
{"title":"Il contesto della Sanità Pubblica italiana tra globalizzazione e devolution","authors":"G. Renga","doi":"10.2427/6029","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6029","url":null,"abstract":"La salute della popolazione europea e di quella italiana nello specifico sta raggiungendo traguardi inimmaginabili fino a pochi anni fa: l’attesa di vita aumenta di tre mesi ogni anno che passa, grazie alla riduzione della mortalita per la maggior parte delle cause. La mortalita infantile e scesa sotto i 5 morti per 1000 nati, mettendo l’Italia all’avanguardia in Europa. La sopravvivenza per i tumori sta mostrando una accelerazione non prevedibile fino a pochi anni fa, e anche in questo campo l’Italia si mostra in buona posizione. Il World Health Report del 2000 collocava l’Italia al terzo posto come performance complessiva del sistema sanitario e al secondo posto come efficienza del sistema stesso [1]. Cionondimeno vi sono ancora ambiti in cui e possibile ottenere ‘guadagni di salute’ consistenti e permangono nuovi e vecchi rischi per la salute che e necessario contrastare. Bastera citare il rallentamento della discesa nella mortalita nei giovani (25-44 anni) che si e osservato nell’ultimo decennio, provocato da patologie indicatori indiretti di disagio giovanile (overdose, AIDS, incidenti stradali), oppure alle differenze sociali nella salute che sono delle vere e proprie riserve di salute a cui dobbiamo ancora attingere, oppure ancora al primato negli incidenti sul lavoro che ancora l’Italia detiene. Nuovi e vecchi rischi sono contrastabili qualche volta utilizzando con efficacia gli strumenti propri dell’Igiene tradizionale, oppure investendo gli operatori dei difficili ruoli di promotori e integratori di tutte le professionalita sanitarie, sociali ed economiche che sono coinvolte nella gestione di una salute che si va sempre piu demedicalizzando.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68873730","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Controllo delle donazioni di sangue in Guinea Bissau 几内亚比绍献血的控制
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-21 DOI: 10.2427/6054
E. Franco, A. Ferro, I. Mané, M. Cauletti, Laura Zaratti, A. Angelini, M. Fabiani, S. Declich
{"title":"Controllo delle donazioni di sangue in Guinea Bissau","authors":"E. Franco, A. Ferro, I. Mané, M. Cauletti, Laura Zaratti, A. Angelini, M. Fabiani, S. Declich","doi":"10.2427/6054","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6054","url":null,"abstract":"Nell’Africa Sub-Sahariana, l’elevata prevalenza di infezioni a trasmissione parenterale determina un rischio notevole di contrarre patologie tramite trasfusione di sangue, anche se altre vie, principalmente quella sessuale, rivestono maggiore importanza. In collaborazione con la Banca del Sangue della Guinea Bissau, nei sieri di 162 donatori occasionali di sangue sono stati determinati i markers dell’HIV, dell’HBV (HBsAg e anti-HBc) e dell’HCV con metodiche immunoenzimatiche (Abbott) presso la Cattedra di Igiene dell’Universita Tor Vergata; in Guinea Bissau erano stati ricercati i markers dell’HIV (Bispot ImmunoCombs II) e dell’HBsAg (Hepatitis Latex - Biotex). E stata confermata l’elevata diffusione dell’infezione da HIV; infatti 17 sieri su 162 (10,5%) erano risultati positivi in Guinea Bissau; dai tests effettuati a Roma sono risultati 14 positivi su 138 (10,1%); 24 non sono stati testati per mancanza di siero. Dal confronto tra i dati e emerso che a Roma 10 campioni sono stati confermati positivi (1 di questi risultava +/- in Guinea Bissau), 3 non sono stati confermati, e 4 negativi in Guinea Bissau sono risultati positivi. Per l’epatite B sono stati rilevati 10 HBsAg positivi (6,1 %), ma l’82% della popolazione risulta positivo all’anti-HBc, mostrando un pregresso contatto con il virus. In confronto agli altri virus, l’HCV circola ancora relativamente poco per il modesto rischio iatrogeno e la prevalenza di anti-HCV (6%) e relativamente bassa. E stato anche effettuata la valutazione degli anticorpi contro il treponema con l’emoagglutinazione (Wellcosyph HA) e 3 sieri su 146 testati (2%) sono risultati positivi per la Sifilide. L’elevata prevalenza di donazioni positive per marcatori di infezione pone l’accento sull’importanza di un accurato screening del sangue, accompagnato da un’azione preventiva nella selezione dei donatori.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68874241","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Salute, ambiente e prevenzione in Europa: il ruolo della ricerca e dei servizi 欧洲的卫生、环境和预防:研究和服务的作用
Italian journal of public health Pub Date : 2012-05-21 DOI: 10.2427/6047
S. Monarca, G. Ortaggi, A. Zapponi
{"title":"Salute, ambiente e prevenzione in Europa: il ruolo della ricerca e dei servizi","authors":"S. Monarca, G. Ortaggi, A. Zapponi","doi":"10.2427/6047","DOIUrl":"https://doi.org/10.2427/6047","url":null,"abstract":"Da alcuni anni si assiste in tutto il mondo ad una crescente preoccupazione per la relazione fra ambiente e salute, studiata sempre piu approfonditamente con un approccio multidisciplinare da tecnici e ricercatori di Igiene Ambientale (Environmental Health). Questa disciplina si interessa della valutazione, del controllo e della prevenzione dei fattori di rischio ambientali che possono compromettere direttamente o indirettamente la salute umana e gli equilibri ecologici essenziali anche per le generazioni future. E stato stimato che nel mondo il 25-33% delle principali patologie puo essere attribuibile a fattori ambientali, verso i quali la vulnerabilita varia da individuo ad individuo, con i poveri, le donne, gli anziani, i bambini e i malati considerati gruppi particolarmente a rischio.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2012-05-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"68874562","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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