{"title":"Kant’s “mere delusions of misery”. Replies to Arnaudo, Bortolotti & Belvederi Murri, Kind and Noordhof on imaginary pain","authors":"J. Radden","doi":"10.4453/RIFP.2021.0018","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0018","url":null,"abstract":"Author's reply to comments on J. RADDEN, Imagined and delusional pain , Forum Imagining pain , in: «Rivista internazionale di Filosofia e Psicologia», vol. XII, n. 2, 2021, pp. 151-206.","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45111928","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Fodor, Kim e l'autonomia delle scienze cognitive","authors":"Sofia Livi","doi":"10.4453/RIFP.2021.0006","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0006","url":null,"abstract":"Riassunto: Lo statuto della psicologia come scienza speciale e l’oggetto del dibattito pluridecennale intercorso tra Jerry Fodor e Jaegwon Kim. La questione epistemologica delle leggi delle scienze cognitive si intreccia inestricabilmente con riflessioni di tipo metafisico sul dilemma mente-corpo: se Fodor ammette la validita delle leggi psicologiche, considerate irriducibili alle leggi della fisica, il fisicalismo riduzionista di Kim esclude invece tale possibilita. Cosi, il dialogo tra i due paradigmi funzionalisti delinea una serie di snodi problematici relativi sia allo status delle proprieta mentali, come alla possibilita di una scienza che possa aprirsi alla inter-specificita, o alla trasversalita delle strutture di implementazione. Centrale, nel dibattito, e la nozione di realizzabilita multipla: tale argomento, che viene addotto a sostegno di un certo grado di autonomia del mentale, viene da Kim giudicato, invece, essenzialmente aporetico . Parole chiave: Filosofia della mente; Scienze cognitive; Realizzabilita multipla; Funzionalismo; Fisicalismo riduzionista Fodor, Kim and the autonomy of cognitive sciences Abstract: The status of psychology as a special science is the main topic of the debate between two of the most important philosophers of mind in our times: Jerry Fodor and Jaegwon Kim. The epistemology of psychological laws is inextricably intertwined with the metaphysical quarrel over the mind-body problem. Fodor argues for the validity of psychological laws and their irreducibility to physical ones, whereas Kim’s reductive physicalism rules out their validity. Therefore, the dialogue between these two functionalist paradigms covers a range of open questions concerning the status of mental properties within a physicalist framework, as well as questions concerning the possibility of cross-species cognitive sciences. The notion of multiple realization is a pivotal point in this debate: it should indicate that the mind enjoys a certain degree of autonomy, yet Kim judges it to be aporetic in nature. Keywords: Philosophy of Mind; Cognitive Sciences; Multiple Realization; Functionalism; Reductive Physicalism","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45404068","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Autrui: etica e antropologia in Lévinas","authors":"G. Martini","doi":"10.4453/RIFP.2021.0004","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0004","url":null,"abstract":"Riassunto: Questo lavoro sviluppa due elementi, apparentemente lontani, ma per alcuni aspetti non secondari, convergenti. Per un verso l’attenzione e rivolta all’origine delle regole che disciplinano il comportamento sociale umano, oltrepassando le regole di matrice istituzionale e convenzionale, che sono spesso considerate le piu nobili e le piu umane, nel tentativo di far affiorare le regole piu remote del nostro agire, legate al patrimonio genetico degli individui della nostra specie, al parlamento dei nostri istinti, sviluppatisi durante l’evoluzione filogenetica. Lungo questo primo tratto del percorso l’articolo fa riferimento in particolare al pensiero di Konrad Lorenz e della sua scuola. Per altro verso, si seguono le tracce del pensiero etico di Levinas, soffermandosi su alcuni punti fondamentali: il volto dell’altro, la passivita, la responsabilita, al fine di porre in evidenza come tra il filosofo e l’etologo, pur nelle evidenti differenze di linguaggio, di approccio e di orizzonti, siano ravvisabili tratti e conclusioni comuni. Parole chiave: Alterita; Relazione; Istinto; Etica; Responsabilita Autrui: Ethics and anthropology in Levinas Abstract: This paper moves along two seemingly distant paths, that turn out to converge in some significant ways. The first path leads us to the origin of what are often considered the most noble and essentially human principles that regulate our social behaviour, going beyond institutional and conventional norms. This allows us to highlight the deepest and most evolutionarily remote rules of human behaviour, related to our genetic code and instincts, which developed over phylogenetic evolution. As we move along this first path, we pay special attention to the work of Konrad Lorenz and his school. The second path follows the traces of Levinas’ ethical thought, dwelling on some fundamental issues: the face of the other, passivity, and responsibility, and helps us shed light on some ideas and conclusions that are common to the philosopher and the ethologist, despite their clear differences in language, approach, and horizons. We hope this will show how the insights of each can be used to support of the theories of the other. Keywords: Otherness: relationship; Instinct; Ethics; Responsibility","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43085838","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Recensione di G. Matteucci, Estetica e natura umana. La mente estesa tra percezione, emozione ed espressione","authors":"Leonardo Massantini","doi":"10.4453/RIFP.2021.0008","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0008","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44037760","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il ruolo della costruzione di scenari nella spiegazione dei disturbi macrolinguistici della schizofrenia","authors":"Elio Carlo, Ines Adornetti, F. Ferretti","doi":"10.4453/RIFP.2021.0007","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0007","url":null,"abstract":"Riassunto: Al centro di questo articolo e l’analisi dei fondamenti neurocognitivi dei deficit macrolinguistici, discorsivo-narrativi nello specifico, osservabili nei pazienti affetti da schizofrenia. Tale analisi e condotta in riferimento alle ricerche svolte negli ultimi decenni nell’ambito della psicolinguistica e delle neuroscienze. I risultati di queste ricerche hanno mostrato che alcuni aspetti dei disturbi macroelaborativi che caratterizzano il profilo linguistico dei pazienti schizofrenici possono essere spiegati chiamando in causa i deficit di tre sistemi cognitivi: teoria della mente, funzioni esecutive, memoria semantica. In questo articolo si sostiene che un tale quadro esplicativo vada integrato attraverso il riferimento a un ulteriore processo cognitivo cruciale per l’elaborazione macrolinguistica: la costruzione di scenari. Tale processo e fondamentale per la comprensione e produzione discorsiva in quanto responsabile della costruzione della rappresentazione globale degli eventi del discorso narrativo. Alla luce di queste considerazioni, in questo lavoro si propone che un ruolo cruciale nella spiegazione di alcuni aspetti dei disturbi macrolinguistici nella schizofrenia sia svolto da una compromissione nel processo di costruzione di scenari mentali e si avanza l’ipotesi che tale compromissione sia determinata, a sua volta, da problematiche che agiscono sul piano del funzionamento delle aree cerebrali preposte alla percezione e all’assemblaggio multimodale delle rappresentazioni sensomotorie. Parole chiave: Abilita macrolinguistiche; Costruzione di scenari; Elaborazione discorsiva: Embodied Cognition; Narrazione; Schizofrenia; Percezione; Modelli mentali The role scenario building in the explanation of macrolinguistic disorders in schizophrenia Abstract: This article analyzes the neurocognitive foundations of macrolinguistic deficits, specifically narrative, observable in patients with schizophrenia. This analysis is conducted with reference to the investigations carried out in recent decades in the field of psycholinguistics and neuroscience. The results of these investigations showed that some aspects of macrolinguistic deficits of schizophrenics can be explained in terms of impairments of three cognitive systems: theory of mind, executive functions, and semantic memory. In this article, it is suggested that this explanatory framework has to be integrated with the reference to a further cognitive process: scenarios construction. Such process turns out to be critical for discourse comprehension and production as it is responsible for the building of the global representation of events of a narrative. In the light of these considerations, it is claimed that a crucial role in the explanation of some aspects of macrolinguistic disorders in schizophrenia is played by an impairment in the process of constructing mental scenarios. The hypothesis is that this impairment is, in turn, determined by problems affecting the brain areas responsi","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44937751","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'etica della passività. Lo slittamento etico della fenomenologia nel pensiero di Levinas","authors":"Pietro Pasquinucci","doi":"10.4453/RIFP.2021.0005","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0005","url":null,"abstract":"Riassunto: Il presente lavoro offre un’analisi dell’etica di Levinas, in particolare in relazione alla fenomenologia genetica di Husserl. La prima parte tratta la revisione di Levinas della sensibilita passiva, mostrando come la concezione della “passivita” di Husserl e di Levinas, lungi dall’essere reciprocamente escludentisi, godono di un rapporto di complementarita. La seconda parte offre una nuova interpretazione della posizione di Levinas sull’etica come approfondimento necessario e legittimo della teoria husserliana dell’empatia. Questa prospettiva permette di gettar luce sul retroterra fenomenologico della tesi di Levinas sul primato dell’etica sull’ontologia. Nella terza parte saranno analizzate e poste a confronto le posizioni di Levinas e Ricoeur sulla nozione di “riconoscimento” al fine di mostrare come la continuita con la fenomenologia di Husserl renda possibile una considerazione dell’“etica senza riconoscimento” di Levinas come condizione necessaria per la possibilita di ogni “etica del riconoscimento”, schermandola da diverse e importanti critiche. Parole chiave: Fenomenologia; Etica; Passivita; Empatia; Riconoscimento The ethics of passivity. The ethical sliding of phenomenology in Levinas’ thought Abstract: The present paper offers an analysis of Levinas’ ethics, in particular, in relationship to Husserl’s Genetic Phenomenology. The first section deals with Levinas’ revision of passive sensibility, revealing that Husserl’s and Levinas’ conceptions of “passivity”, far from being mutually exclusive, enjoy a complementary relationship. The second section offers a new interpretation of Levinas’ position on ethics as a necessary and legitimate deepening of Husserl’s theory of empathy. This perspective allows us to shed light on the phenomenological background of Levinas’ thesis on the primacy of ethics over ontology. In the second section, Levinas’ and Ricoeur’s positions on the concept of “recognition” are analyzed and compared in order to show how continuity with Husserl’s phenomenology makes it possible to consider Levinas’ “ethics without recognition” a necessary condition for the possibility of any “ethics of recognition”, thereby deflecting a number of relevant criticisms. Keywords: Phenomenology; Ethics; Passivity; Empathy; Recognition","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47874365","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"An associative account of inferences: The development towards the prototype","authors":"M. Mazzone","doi":"10.4453/RIFP.2021.0001","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0001","url":null,"abstract":"Abstract: According to a traditional view, inferences are personal-level entities pertaining to the domain of reasons, and therefore they cannot be accounted for in causal terms – specifically, as mere associations. I intend to argue that this is at the very least a drastic simplification, for two reasons. First, the word “association” is polysemous, so we should specify in which of its possible senses an inference is not a mere association. Second, personal-level inferences based on formal rules are only the extreme end of a complex developmental trajectory. As the last decades of research in the field have shown, we should refrain from identifying the entire domain of reasoning with that final stage, which is in fact mostly contingent upon extensive logical training. In this paper, I try to disentangle some major stages in the development of full-fledged (prototypical) inferences, and then to show that all of them – till the final one – can be considered associative in appropriate senses of the word. Keywords: Reasoning; Association; Consciousness; Inference; Development Un approccio associativo alle inferenze: l’evoluzione verso il prototipo Riassunto: Secondo una concezione tradizionale, le inferenze sono entita collocate al livello della persona e appartenenti al dominio delle ragioni, e pertanto non e possibile ridurle a un resoconto causale – piu specificamente, a mere associazioni. Intendo sostenere che questa e quanto meno una drastica semplificazione, per due ragioni. Primo, la parola “associazione” e polisemica, quindi dovremmo precisare in quale senso un’inferenza non e una mera associazione. Secondo, inferenze al livello della persona e basate su regole formali sono solo il punto estremo di una complessa traiettoria di sviluppo. Come gli ultimi decenni di ricerca in questo campo hanno mostrato, dovremmo evitare di identificare l’intero dominio del ragionamento con questo stadio finale, che di fatto dipende da un esteso addestramento logico. In questo articolo, provo a discriminare alcuni stadi essenziali nello sviluppo delle inferenze in senso pieno (prototipiche), e quindi a mostrare che ciascuno di essi – incluso quello finale – possono essere considerati associativi in qualche opportuno senso della parola. Parole chiave: Ragionamento; Associazione; Coscienza; Inferenza; Sviluppo","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46343324","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Consciousness and brain mechanisms: Epistemological investigations between phenomenology and clinical neuroscience","authors":"Davide Perrotta","doi":"10.4453/RIFP.2021.0003","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0003","url":null,"abstract":"Abstract: This paper investigates epistemological differences in the cognitive neuroscientific and phenomenological approaches to outstanding questions in psychiatry. We argue that clinical neuroscience provides scientific explanation in line with a mechanistic approach and describe several examples from computational approaches that illustrate what research on neural processing can tell us about psychiatric diseases. By contrast, phenomenology offers complex descriptions of experiential phenomena. Through a discussion of executive function and the related construct of impulsivity, we show that both cognitive neuroscience and phenomenology provide valuable types of explanation. Our focus on psychopathology also allows us to address some important epistemic differences between these two disciplines. Keywords: Phenomenology; Consciousness; Clinical Neuroscience; Computational Neuroscience; Cognitive Mechanisms Coscienza e meccanismi cerebrali: ricerche epistemologiche tra fenomenologia e neuroscienza clinica Riassunto: Il presente lavoro propone di esaminare le differenze epistemologiche tra la fenomenologia e le neuroscienze cognitive riguardo dibattiti psichiatrici. Le neuroscienze cliniche saranno discusse in linea con un approccio meccanicista della spiegazione scientifica, mentre descrizioni fenomenologiche saranno proposte nel momento in cui complessi fenomeni esperenziali dovranno essere indagati. Un’interpretazione meccanicista delle neuroscienze cognitive sara esemplificata ricorrendo ad alcuni esempi dagli approcci computazionali che si occupano di questi temi, i quali ci aiuteranno a definire cosa le ricerche sui processi neurali ci stanno dicendo rispetto alle sintomatologie psichiatriche. Questi argomenti saranno sviluppati attraverso una discussione che vertera sulle funzioni esecutive e il costrutto di impulsivita a esse legato. Sara discusso come sia le neuroscienze cognitive sia la fenomenologia possano fornire specifiche forme di spiegazione. Allo stesso tempo, si proporra un’argomentazione che consentira di discernere differenze epistemiche che caratterizzano i suddetti approcci, le quali potranno con piu facilita emergere nel dibattito psichiatrico. Parole chiave : Fenomenologia; Coscienza; Neuroscienza clinica; Neuroscienza computazionale; Meccanismi cognitivi","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44962067","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Recensione di S. Staiti, Etica naturalistica e fenomenologia","authors":"A. Biuso","doi":"10.4453/RIFP.2021.0009","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0009","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43060967","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Making enactivism even more pragmatic: The Jamesian legacy in Shaun Gallagher’s enactivist approach to cognition","authors":"G. Baggio","doi":"10.4453/RIFP.2021.0002","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2021.0002","url":null,"abstract":"Abstract: The article outlines some similarities between the perspectives adopted by Shaun Gallagher and William James. In particular, assuming that the issue of representation in cognitive systems provides a valuable starting point and testing ground for verifying James’ possible contribution to enactivism, we argue that there is a considerable degree of similarity between Gallagher’s and James’ non-representational models of direct perception. Furthermore, we propose that by combining James’s theory of time and spatial perception with Gallagher’s Husserlian-inspired theory of retentional-protentional structure, we can strengthen the theoretical assumptions of enactivism, integrating elements taken from phenomenology and aspects of Jamesian pragmatics. Understood in this way, James’ enactive theory of action and perceptual causality provides a promising opportunity for an innovative and coherent enactivist research program. Keywords: Enactivism; Pragmatism; 4E Cognition; William James; Shaun Gallagher Rendere l’enattivismo ancora piu pragmatico: l’eredita jamesiana nell’approccio enattivista alla cognizione di Shaun Gallagher Riassunto: In questo lavoro si pongono in evidenza alcune somiglianze tra la prospettiva enattivista di Shaun Gallagher e la psicologia di William James. In particolare, assumendo che il tema della rappresentazione nei sistemi cognitivi fornisca un valido punto di partenza e un terreno di prova per verificare il possibile contributo di James all’enattivismo, ritengo che esista una notevole assonanza tra l’anti-rappresentazionalismo di Gallagher e la teoria della percezione diretta di James. Sostengo inoltre che attraverso una combinazione della teoria del tempo e della percezione spaziale di James con la teoria di Gallagher della struttura ritentivo-protensiva di ispirazione husserliana sia possibile rafforzare i presupposti teorici dell’enattivismo, integrando elementi tratti dalla fenomenologia con aspetti pragmatisti. La teoria jamesiana dell’azione e della causalita percettiva sembra fornire una promettente opportunita per un innovativo programma di ricerca in ambito enattivista. Parole chiave: Enattivismo; Pragmatismo; 4E Cognition; William James; Shaun Gallagher","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2021-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43707564","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}