{"title":"Researching \"The Mind\"","authors":"W. Lyons","doi":"10.4453/rifp.2018.0020","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/rifp.2018.0020","url":null,"abstract":"Abstract: The first section of this paper outlines the major theme, that “mind” is not the label of something unitary but of a collection of things that can only be revealed by research at three different levels. The first level of enquiry is the account of mind that can be gleaned from what is often referred to as our folk psychology . Even with its limitations, it is an indispensable part of our social interactions. The second section outlines how, with the rise of experimental psychology , our account of human minds has been extended because experimental psychology often reveals a level of factors in our mental life which is not open to ordinary observation. The third section explores how our account of human minds is extended even further by the modern instrument-aided researches at the level of neuropsychology . The fourth section argues that no one level of enquiry should be described as ultimate or dominant but that each level reveals different facts about our mental life. The fifth section sums up and argues that a common narrow version of “naturalizing the mind” is a mistaken enterprise. Keywords : Mind; Mind/Body Problem; Naturalism and Naturalization; Psychology; Neuropsychology Alla ricerca della \"mente\" Riassunto : La prima parte di questo articolo illustra il tema principale del lavoro, ossia che “mente” non e l’etichetta linguistica per qualcosa di unitario, ma sta a indicare un insieme di cose che puo solo essere svelato da una ricerca da condurre su tre differenti livelli. Il primo livello d’indagine e la descrizione della mente che puo essere desunta da cio cui solitamente ci si riferisce come la nostra psicologia ingenua . Nonostante i suoi limiti questa e una parte imprescindibile delle nostre interazioni sociali. La seconda parte illustra come, con il sorgere della psicologia sperimentale , la nostra descrizione delle menti umane si e estesa, poiche la psicologia sperimentale spesso rivela un livello di fattori nella nostra vita mentale che non sono accessibili con l’osservazione ordinaria. La terza parte esplora come la nostra descrizione delle menti umane e andata anche oltre grazie all’apparato strumentale di cui i ricercatori hanno potuto fruire sul piano della neuropsicologia . Nella quarta parte si sostiene che nessuno dei livelli d’indagine puo essere descritto come ultimo o dominante, ma ogni livello rivela fatti diversi sulla vita della mente. Nella quinta parte si tirano le fila del discorso, sostenendo come una visione ristretta di senso comune della “naturalizzazione della mente” sia un’impresa fuorviante. Parole chiave : Mente; Problema mente/corpo; Naturalismo e naturalizzazione; Psicologia; Neuropsicologia","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48265670","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Michael Gazzaniga’s Neuro-cognitive Antireductionism and the Challenge of Neo-mechanistic Reduction","authors":"D. Leite","doi":"10.4453/RIFP.2018.0013","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2018.0013","url":null,"abstract":"Abstract: Michael Gazzaniga, a prominent cognitive neuroscientist, has argued against reductionist accounts of cognition. Instead, Gazzaniga defends a form of non-reductive physicalism: epistemological neuro-cognitive non-reductionism and ontological monist physicalism. His position is motivated by the theses that: (1) cognitive phenomena can be realized by multiple neural systems; (2) many outcomes of these systems are unpredictable; and (3) multi-level explanations are required. Epistemological neuro-cognitive non-reductionism is presented as the most appropriate stance to account for the way in which phenomena should be explained in cognitive neuroscience. In this paper, I argue, however, that a recent form of (ontological and epistemological) neuro-cognitive reductionism, namely neo-mechanistic reductionism accounts for the arguments presented by Gazzaniga. Thus, the theory offers a more consistent and well-articulated view of the relationship between cognitive and neural phenomena that is specifically compatible with the explanatory strategies and aims of contemporary cognitive neuroscience. Keywords: Neo-mechanistic Philosophy; Michael Gazzaniga; Non-reductionism; Reductionism; Philosophy of Cognitive Neuroscience L’antiriduzionismo neurocognitivo di Michael Gazzaniga e la sfida della riduzione neomeccanicista Riassunto: Uno dei piu importanti neuroscienziati dei nostri tempi, Michael Gazzaniga, si e schierato contro una concezione riduzionista della cognizione. Al contrario Gazzaniga difende una forma di fisicalismo non-riduzionistico che risulta dalla combinazione, sul piano epistemologico, di un anti-riduzionismo cognitivo e, sul piano ontologico, di un monismo fisicalista. La sua posizione e motivata dalla tesi per cui (1) i fenomeni cognitivi possono essere realizzati da molteplici sistemi neurali; (2) molti esiti di tali sistemi non si possono prevedere; (3) e sono pertanto necessarie spiegazioni a livelli plurimi. La concezione presentata come piu adeguata per dare conto sul piano epistemologico di come i fenomeni dovrebbero essere spiegati all’interno delle neuroscienze cognitive e una forma di anti-riduzionismo neuro-cognitivo. In questo articolo si sostiene tuttavia che una recente forma di riduzionismo neuro-cognitivo (epistemologico ed ontologico) puo dare conto degli argomenti presentati da Gazzaniga. Si tratta di una teoria che offre una interpretazione maggiormente coerente ed articolata della relazione fra fenomeni cognitivi e neurali e che offre un modello di spiegazione compatibile con gli scopi esplicativi delle neuroscienze cognitive contemporanee. Parole chiave: Filosofia neomeccanicista; Michael Gazzaniga; Nonriduzionismo; Riduzionismo; Filosofia della neuroscienza cognitiva","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44512968","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Coscienza, consapevolezza, senso. Semiotica e neuroscienze","authors":"Marco Sanna","doi":"10.4453/RIFP.2018.0018","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2018.0018","url":null,"abstract":"Riassunto: Intento di questo lavoro e di mostrare il valore euristico di alcuni modelli semiotici nella ricerca scientifica e in particolare nelle neuroscienze. Alcune teorie di Greimas, o di Lotman, per esempio, possono offrire efficaci strumenti per l’inquadramento di problemi di difficile soluzione nell'ambito degli studi sulla mente, sulla coscienza, sull’origine della semiosi e dei linguaggi. In questo modo, certe scoperte delle neuroscienze sembrano trovare coerenza alla luce dello studio dei sistemi complessi e dei modelli di informazione integrata. Ne emerge una visione di “mente estesa” nella quale la coscienza umana ha bisogno di modalita intersoggettive per la sua stessa costruzione e per il suo funzionamento. Parole chiave: Coscienza; Consapevolezza; Neuroscienze; Semiotica; Mente estesa Consciousness, Awareness, and Sense. Semiotics and Neurosciences Abstract: This paper aims at showing the heuristic value of several semiotic models in scientific research, and in particular the neurosciences. In Greimas and Lotman’s theories, for example, we find effective and operationalized instruments that could help us address some of the most difficult problems related to the mind, consciousness, and the origin of semiosis and languages. In this way, certain scientific discoveries in the neurosciences seem to gain coherence in the light of complex systems theories and integrated information models. The emerging concept is a view of “extended mind” in which human consciousness requires an inter-subjective mode for its construction and functioning. Keywords: Consciousness; Awareness; Neuroscience; Semiotics; Extended Mind","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48769388","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il criterio del “danno” nella definizione di disturbo mentale del DSM. Alcune riflessioni epistemologiche","authors":"M. Amoretti, E. Lalumera","doi":"10.4453/RIFP.2018.0015","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2018.0015","url":null,"abstract":"Riassunto: In questo contributo analizzeremo il criterio del danno, presente nella definizione generale di disturbo mentale del DSM. La questione ha rilevanza sia da un punto di vista filosofico, perche il danno e una componente normativa e valoriale, non oggettiva, sia da un punto di vista clinico, perche chi ha difeso il criterio del danno ha spesso sostenuto che in sua assenza avremmo troppi falsi positivi. Infine, ha importanza dal punto di vista socio-sanitario in relazione al rapporto tra la psichiatria e la medicina non psichiatrica, nello specifico tra il DSM e l’ICD. Sosterremo che ci sono buone ragioni per non mantenere il danno come criterio necessario nella definizione generale del disturbo mentale. Dopo una breve introduzione, forniremo una panoramica storica sul ruolo del criterio del danno nelle varie edizioni del DSM. Successivamente si illustrera la principale obiezione contro l’inclusione del criterio del danno nella definizione generale di disturbo mentale, ossia il problema dei falsi negativi, per poi presentare e discutere ulteriori ragioni – medico-pratiche e concettuali – che depongono a sfavore dell’attribuzione di un forte peso al criterio del danno. In sede conclusiva ribadiamo come la decisione presa dalla task force del DSM-5 di escludere il criterio del danno dalla definizione generale di disturbo mentale debba essere sostenuta. Parole chiave: Danno; Disabilita; Disagio; Disturbo mentale; DSM “Harm” as Criterion for the Definition of Mental Disease in DSM. Some Epistemological Reflections Abstract: In this paper, we analyse the harm requirement in the general definition of mental disorder in the Diagnostic and Statistical Manual for Mental Disorders (DSM). This issue has both philosophical and clinical relevance: on the one hand the harm requirement is a normative, value-laden, non-objective component in the definition of mental disorder; on the other hand, the harm requirement has often been defended on the grounds that it prevents an increase in false positives. The issue is also important in assessing the relationship between psychiatry and somatic medicine, more precisely, between the DSM and the International Classification of Diseases (ICD). We argue that there are good reasons not to maintain the harm requirement in the general definition of mental disorder. After a brief introduction, we overview the history of the harm requirement across the various editions of the DSM. Then, we examine the main objection to the inclusion of the harm requirement in the general definition of mental disorder, that is, the problem of false negatives, and also present several other points – both practical and conceptual – that help demonstrate why the harm requirement is inadequate as a definiens of mental disorder. To conclude, we stress that the decision of the DSM-5 task force not to regard the harm requirement as a necessary component of mental disorder should be endorsed. Keywords: Harm; Disability, Distress; Mental Disorde","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44976691","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Considerazioni metodologiche sull’individuazione dei sensi","authors":"Andrea Togni","doi":"10.4453/RIFP.2018.0014","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2018.0014","url":null,"abstract":"Riassunto: In questo lavoro intendo discutere alcune questioni metodologiche relative al dibattito sull’individuazione delle modalita sensoriali. In primo luogo, cerchero di distinguere tra un problema metafisico, che riguarda la natura dei sensi, e un problema di classificazione, che riguarda la loro tassonomia. I criteri comunemente impiegati per individuare i sensi dovrebbero essere in grado di affrontare entrambi i problemi. In secondo luogo, delineero cinque zone grigie, ossia cinque gruppi di casi problematici, che gli autori interessati nel difendere un criterio dovrebbero essere in grado di affrontare. Il fine di questo lavoro non e quello di discutere i criteri e le aree grigie per se , bensi quello di chiarire alcune premesse metodologiche sullo sfondo del dibattito che qui si sta considerando. Parole chiave: Individuazione dei sensi; Filosofia della percezione; Metafisica dei sensi; Classificazione dei sensi; Zone grigie Methodological Considerations on the Individuation of the Senses Abstract: In this paper, I discuss some methodological issues relevant to the debate on the individuation of the sensory modalities. First, I make a distinction between a metaphysical question related to the nature of the senses, and a classificatory question related to their taxonomization. The criteria commonly used to individuate the senses should be able to address both questions. Second, I articulate five grey areas, namely, five groups of problematic cases that authors interested in defending a specific criterion should be able to tackle. The aim of this paper is not to discuss these criteria and grey areas per se , but to clarify some methodological premises that frame the debate under consideration. Keywords: Individuation of the Senses; Philosophy of Perception; Metaphysics of the Senses; Classification of the Senses; Grey Areas","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46960474","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Argomentazioni Analogiche e Processi di Categorizzazione nella Diagnosi Nosologica","authors":"F. Gagliardi","doi":"10.4453/RIFP.2018.0016","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2018.0016","url":null,"abstract":"Riassunto: Lo scopo di questo lavoro e fornire una spiegazione filosofico-cognitiva della diagnosi nosologica legando i classici temi filosofici delle forme del ragionamento scientifico (come induzione, deduzione, abduzione, analogia) con gli aspetti cognitivi del ragionamento di senso comune (come la categorizzazione, i prototipi, le argomentazioni). In filosofia della medicina sono state proposte varie teorie della diagnosi per analizzare e spiegare il ragionamento diagnostico; una di queste e la diagnosi nosologica: un particolare tipo di diagnosi a-teorica e basata sulla similarita. In questo lavoro mostriamo come la diagnosi nosologica si possa considerare come un procedimento scientifico composto sia da processi induttivi di categorizzazione e concettualizzazione che di argomentazioni per analogia; i processi di categorizzazione coinvolti sono spiegabili usando due delle teorie dei concetti proposte nella scienza cognitiva: la teoria dei prototipi e la teoria degli esemplari; mentre le argomentazioni usate sono analogie sia simmetriche che anti-simmetriche. Infine, presentiamo un modello della diagnosi nosologica che lega in un quadro coerente queste precedenti analisi; in questo modello la diagnosi nosologica basata sul riconoscimento del quadro morboso tipico, la sindrome, e spiegata in termini di teoria dei prototipi e di argomentazioni analogiche anti-simmetriche; mentre la diagnosi nosologica basata su di un precedente caso clinico e spiegata con la teoria degli esemplari e con le usuali argomentazioni analogiche simmetriche. Parole chiave: Diagnosi; Categorizzazione; Analogia; Induzione; Nosologia Analogical Arguments and Categorization Processes in Nosological Diagnosis - Abstract: The purpose of this work is to provide a philosophical-cognitive explanation of nosological diagnosis by linking the classical philosophical themes of scientific reasoning (such as induction, deduction, abduction, analogy) to cognitive aspects of common sense reasoning (such as categorization, prototypes, argumentation). In philosophy of medicine, various theories of diagnosis have been proposed to analyze and explain diagnostic reasoning; one of these is nosological diagnosis: a particular type of atheoretical diagnosis based on similarity. In this paper, we show how nosological diagnosis can be considered as a scientific process composed of both inductive processes of categorization and argumentation by analogy; the categorization processes involved can be explained using two of the theories of concepts proposed in cognitive science: the theory of prototypes and the theory of exemplars; while argumentation uses both symmetrical and anti-symmetrical analogies. Finally, we present a model of nosological diagnosis that binds these previous analyses into a coherent framework; in this model, nosological diagnosis based on the recognition of a typical syndrome is explained in terms of prototype theory and anti-symmetrical analogical argumentation; while nosol","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46515182","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Recensione di A. Benini, Neurobiologia del tempo","authors":"A. Biuso","doi":"10.4453/RIFP.2018.0019","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2018.0019","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47880275","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Materia e forma nella prima estetica fenomenologica di Max Scheler","authors":"Martina Properzi","doi":"10.4453/rifp.2018.0017","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/rifp.2018.0017","url":null,"abstract":"Riassunto: Questo lavoro tratta le dimensioni analitiche della hyletica e della genetica nella prima fenomenologia della percezione sensibile di M. Scheler, caratterizzata da una fondazione realistica della materia e della forma del percetto. La hyletica fenomenologica indaga la “materia” o contenuto qualitativo del vissuto nel suo aspetto pre-intenzionale di dato sensoriale informe, privo cioe di forma oggettiva. La genetica fenomenologica indaga la genesi o formazione dei due poli della relazione intenzionale atto-oggetto, a partire dal loro originario momento d’indistinzione allo stadio primitivo della coscienza percettiva. In questo lavoro si sottolinea l’originale elaborazione scheleriana dell’analisi fenomenologica: hyletica e genetica sono parte di un’indagine volta a indagare i diversi aspetti della realta intesa come fenomeno vissuto caratterizzato dalla resistenza delle cose rispetto a un comportamento animato da finalita adattative. Il percipiente non e per Scheler il soggetto autocosciente, ma l’organismo come agente di informazione/comunicazione in costante interazione con il proprio ambiente circostante. Parole chiave: Hyletica fenomenologica; Fenomenologia genetica; Oggetto reale; Materia; Resistenza Matter and Form in Max Scheler’s Early Phenomenological Aesthetics Abstract: This paper addresses the analytic dimensions of Hyletics and Genetics in M. Scheler’s early phenomenology of sense perception, characterized by its realistic foundation for the matter and form of percepts. Phenomenological Hyletics studies the “matter”, i.e., the qualitative content of lived experiences with respect to the pre-intentional aspect of its unformed sensory input, lacking in objectual form. Phenomenological Genetics studies the “genesis” or formation of intentionality’s relata, starting from the early moments of indistinction at the initial phase of perceptual consciousness. This paper highlights the pivotal role and, above all, the original elaboration of these two analytic dimensions by the author: within Scheler’s work, phenomenological Hyletics and Genetics form part of an inquiry that stresses different aspects of reality, understood as a living phenomenon characterized by the resistance of things to adaptive behavior. According to Scheler, therefore, the perceiver is not a self-conscious subject, but rather an organism, i.e., an agent of information-communication that continuously interacts with his surrounding environment. Keywords: Phenomenological Hyletic; Genetic Phenomenology; Real Object; Matter; Resistence","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48705329","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Franz Brentano e il cognitivismo emotivo","authors":"Gemmo Iocco","doi":"10.4453/rifp.2018.0004","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/rifp.2018.0004","url":null,"abstract":"Riassunto: Il presente studio intende mostrare la natura specifica del cognitivismo emotivo proposto da Franz Brentano. In maniera piu o meno evidente, la teoria del valore delineata da Brentano ha ricoperto un ruolo di primaria importanza nel dibattito assiologico-etico di fine Ottocento e inizio Novecento ed e ampiamente discussa anche all’interno del dibattito contemporaneo. Nel contributo (a) vengono richiamati gli aspetti generali di tale teoria soffermandosi sulla nozione di “rappresentazione intuitiva” intesa come modalita che permette di conoscere cio che giusto e cio che e ingiusto. Si passa dunque a (b) discutere l’accezione brentaniana di “preferibilita intrinseca”, (c) rilevando, in sede di conclusione, che l’effettiva centralita e attualita della teoria brentaniana sono conseguenza diretta della sua intrinseca natura “non univoca”. Parole chiave: Franz Brentano; Valore; Emozione; Cognitivismo emotivo; Presentazione intuitiva Franz Brentano and Emotional Cognitivism Abstract: This essay aims to describe the specific nature of the emotional cognitivism sketched out by Franz Brentano. Indeed in a more or less direct way the value-theory he developed has played a key-role both within the ethical-axiological debate at the turn of the 20th century and in contemporary debate. In this paper I (a) describe the general traits of Brentano’s value-theory focusing primarily on his account of concrete intuitive presentation insofar as it allows us to acknowledge what it is right and wrong. Then (b) I discuss Brentano’s characterization of “intrinsic preferability” and conclude by arguing that (c) the historical-philosophical prominence and relevance of this value-account may be sought in its “not univocal nature”. Keywords: Franz Brentano; Value; Emotion; Emotional Cognitivism; Intuitive Presentation","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43705701","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"The Mechanics and Psychology of Practical Reasoning","authors":"A. King","doi":"10.4453/rifp.2018.0008","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/rifp.2018.0008","url":null,"abstract":"Abstract: In this commentary on Sinhababu’s Humean Nature I will explore three lines of inquiry. The first asks about the explanatory power of the Desire-Belief Theory of Reasoning , by way of wondering about how desires and beliefs combine with one another. The second question continues along these lines, asking about the further conditions Sinhababu places on reasoning and whether a theory of reasoning can be normatively neutral. The third points out the need for more clarity in his account of intention by contrasting it with practical reasoning. Keywords: Desire; Belief; Humean Psychology; Intention; Practical Reasoning Meccanica e psicologia del ragionamento pratico Riassunto: In questo commento su Humean Nature di Neil Sinhababu intendo esplorare tre linee di indagine. La prima si interroga sul potere esplicativo della Desire-Belief Theory of Reasoning , indagando come desideri e credenze si combinano reciprocamente. La seconda prosegue su questa strada, interrogando le ulteriori condizioni che Sinhababu pone sul ragionamento e chiedendomi se una teoria del ragionamento possa essere normativamente neutrale. La terza individua il bisogno di maggiore chiarezza nella sua descrizione dell’intenzione, mostrandone le differenze rispetto al ragionamento pratico. Parole chiave: Desiderio; Credenza; Psicologia humeana; Intenzione; Ragionamento pratico","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2018-04-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46526055","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}