Marco Guicciardi, D. Loi, A. Manca, M. Marini, Riccardo Pazzona, L. Raffo
{"title":"Pollice verde 2.0: una nuova risorsa per un invecchiamento attivo","authors":"Marco Guicciardi, D. Loi, A. Manca, M. Marini, Riccardo Pazzona, L. Raffo","doi":"10.3280/pds2022-003005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-003005","url":null,"abstract":"L'orticoltura può influire positivamente sul benessere delle persone anziane, contrastando il declino fisico e cognitivo e migliorando la qualità della vita. Le moderne tecnologie fornisco-no un valido supporto per incoraggiare lo svolgimento di tali attività e promuovere uno stile di vita attivo. Il presente studio esplorativo si propone di valutare gli effetti di attività di orticultura comunitaria supportate da una piattaforma digitale in un campione misto di partecipanti over 60 durante il periodo della pandemia da COVID-19. I partecipanti di età superiore ai sessanta anni hanno preso parte ad un percorso della durata di sei mesi, diviso in due periodi. Durante i primi tre mesi i partecipanti si sono limitati a rispondere ai test che indagavano le seguenti va-riabili psicologiche: autostima, solitudine, depressione, qualità della vita, affetti, supporto sociale e funzionamento cognitivo. Nei successivi tre mesi i partecipanti sono stati coinvolti in attività di orticoltura, supportate da applicazioni digitali accessibili tramite smartphone, cui ha fatto seguito la rilevazione delle stesse variabili psicologiche. Gli effetti dell'orticultura sono stati valutati confrontando le due serie di rilevazioni. I risultati mostrano un incremento della qualità della vita degli anziani, delle funzioni cognitive e, in misura minore, del benessere soggettivo. Gli anziani che risultano spo-sati o conviventi manifestano in genere una migliore qualità della vita e a seguito dell'intervento sono meno propensi ad esprimere stati affettivi negativi. Non sono stati evidenziati segni di depressione. L'orticultura assistita digitalmente può migliorare la qualità della vita degli anziani durante la pandemia da COVID-19.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45810612","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il corpo, lo spazio e il tempo. Note di metodo per una psicologia nei Servizi di Oncoematologia Pediatrica","authors":"P. Colavero","doi":"10.3280/pds2022-003012","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-003012","url":null,"abstract":"Lo psicologo di Oncoematologia Pediatrica rappresenta una figura chiave nel complesso delle cure mediche che vengono portate avanti nelle Unità Operative Complesse. Il presente lavoro, dopo una breve descrizione della specificità dell'intervento psicologico rivolto alla soggettività e all'esperienza vissuta dei pazienti e dei familiari, discute della cura del contenito-re sanitario messo loro a disposizione. L'attenzione al contenitore e il rispetto dello stesso so-no fondamentali per la corretta fondazione e la tenuta dell'ambulatorio stesso e quindi per la gestione delle situazioni cliniche e la cura del \"tempo sospeso\" ospedaliero, temporalità propria dei pazienti e delle famiglie, che rappresenta un maker psicopatologico della condizione di fragilità dovuto alla malattia oncoematologica.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46941728","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Michela Di Trani, Norma De Piccoli, E. Borella, Marco Guicciardi
{"title":"Transdisciplinarità e formazione: un'opportunità di sviluppo per la professione psicologica, anche nell'ambito della Salute","authors":"Michela Di Trani, Norma De Piccoli, E. Borella, Marco Guicciardi","doi":"10.3280/pds2022-001002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001002","url":null,"abstract":"Il presente lavoro affronta il tema della transdisciplinarità nella formazione specialistica, con particolare attenzione all'ambito della Psicologia della Salute. A partire da alcune premesse legate all'approccio biopsicosociale, fortemente orientato all'integrazione delle diverse discipline, vengono sviluppate criticità e possibilità legate all'applicabilità dell'orientamento transdi-sciplinare nella formazione. Nonostante il Riordino degli Ordinamenti Didattici delle SSUAP (Scuole di Specializzazione Universitarie di Area Psicologica) del 2019 sostenga l'affiancamento alle attività forma-tive psicologiche di quelle relative ad altri ambiti della formazione, la proposta sembra essere connotata da una prospettiva multidisciplinare, lontana da un approccio complesso, non gerarchico, eterogeneo, inclusivo ed aperto a sviluppi imprevedibili come quello transdisciplinare. È sul piano della metodologia didattica che la partita relativa all'approccio transdisciplinare sembra poter trovare un terreno favorevole di sviluppo e rappresentare un'opportunità evolutiva dal punto di vista professionale. L'orientamento sistemico, co-costruttivo ed evolutivo fanno da sfondo a tale percorso di formazione e trasformazione, mentre i tirocini e i laboratori pro-fessionalizzanti si connotano come luoghi elettivi in cui gli allievi possono sperimentare l'approccio transdisciplinare, mantenendo spazi di riflessione e tutoraggio. Inoltre, la realizzazione di eventi (i.e. seminari) e lo sviluppo di progetti di formazione e ri-cerca-azione condivisi tra le Scuole di Specializzazione Universitarie in Psicologia della Salute possono rappresentare ulteriori momenti di snodo nella costituzione di una rete formativa basata sulla transdisciplinarità.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42079945","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La peer education è efficace per la prevenzione dei comportamenti di addiction in adolescenti e giovani adulti? Una rassegna sistematica","authors":"M. Mazzarese, Caterina Primi, Maria Anna Donati","doi":"10.3280/pds2022-001005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001005","url":null,"abstract":"La peer education è un approccio molto diffuso a livello internazionale nell'ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti. Ciononostante, un solo studio ha indagato in modo sistematico l'efficacia di questo approccio nella prevenzione dell'uso di so-stanze. Lo scopo della presente rassegna sistematica consisteva nel sopperire a questa carenza valutando l'efficacia degli interventi di peer education rivolti alla prevenzione di comportamenti di addiction negli adolescenti, tra cui anche il gioco d'azzardo. Dopo aver analizzato gli articoli pertinenti identificati su quattro database (Google Scholar, PubMed, Scopus e PsycINFO), quindici studi rispondenti ai criteri di eleggibilità predefiniti sono stati inclusi nella sintesi qualitativa. Fra questi studi, sette erano focalizzati sul consumo di tabacco, quattro sul consumo di alcol, tre sul consumo di sostanze non meglio specificate e uno sul consumo di molteplici sostanze. Non è stato individuato nessuno studio rivolto alla prevenzione del gioco d'azzardo. La valutazione della qualità degli studi, condotta attraverso un apposito strumento standardizzato, ha fatto emergere molteplici criticità relative agli strumenti e alle metodologie di ricerca utilizzate. Solo tre studi possedevano i requisiti per essere classificati come qualitativamente moderati - gli altri sono stati classificati come deboli. Nei suddetti studi sono state riscontrate modeste evidenze di efficacia degli interventi nella preven-zione del consumo di alcol o tabacco. Complessivamente, gli interventi hanno però mostrato effetti significativi principalmente sulle conoscenze e in misura minore su atteggiamenti e com-portamenti. Pertanto, l'evidenza di efficacia del metodo della peer education nella prevenzione delle addiction negli adolescenti resta debole.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47882123","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il ruolo del rimpianto anticipato nella previsione del consumo di frutta come snack tra i giovani","authors":"Luigina Canova, A. Bobbio, Anna Maria Manganelli","doi":"10.3280/pds2022-001007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001007","url":null,"abstract":"Lo studio esplora il ruolo del rimpianto anticipato nella teoria del comportamento pianifica-to (Theory of Planned Behaviour, TPB; Ajzen, 1991) applicata al consumo di frutta come snack. Il modello ipotizzato estende la TPB con l'inclusione del comportamento passato e del rimpianto anticipato. Gli obiettivi principali sono: a) testare se il rimpianto anticipato migliori il potere predittivo della TPB, anche dopo aver considerato il comportamento passato; b) analiz-zare se il rimpianto moderi la relazione tra intenzione e comportamento. Lo studio è stato con-dotto in due fasi, a distanza di due settimane. Nella prima fase, il questionario strutturato online includeva le misure dell'intenzione e dei suoi antecedenti e item per rilevare il comportamento passato e il rimpianto anticipato. Nella seconda è stato rilevato il comportamento di consumo di frutta fresca come snack nelle due settimane precedenti. Ha partecipato allo studio un campione di convenienza di 361 studenti universitari italiani. I risultati ottenuti mediante le analisi di re-gressione mostrano che comportamento passato e rimpianto anticipato migliorano la capacità della TPB di prevedere sia l'intenzione sia il comportamento futuro. Inoltre, il rimpianto mode-ra l'effetto dell'intenzione sul comportamento, che è significativo solo quando il rimpianto è elevato. In conclusione, i risultati supportano l'importanza di considerare il rimpianto anticipa-to nella previsione delle intenzioni di mettere in atto questo comportamento alimentare salutare e l'utilità di far leva su questa reazione affettiva per rinforzare il legame intenzione-comportamento.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44211354","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'impatto psicologico della pandemia da Covid-19 sul periodo perinatale: una breve review dei primi dati della letteratura sul contesto italiano ed internazionale","authors":"S. Cataudella, Nicola Congiu, Giulia Langiu","doi":"10.3280/pds2022-001003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001003","url":null,"abstract":"La pandemia da Covid-19 ha influenzato molti aspetti della vita, inclusa l'esperienza della nascita e la transizione alla maternità. È stata condotta una review narrativa con l'obiettivo di sintetizzare le prime evidenze sull'impatto psicologico della pandemia sul periodo perinatale, facendo luce, inoltre, sui dati emersi su scala nazionale rispetto ai Paesi, europei ed extraeuropei. La selezione degli studi è stata condotta attraverso le banche dati Scopus e Google Scholar. Sono stati inclusi 36 studi pubblicati da marzo a ottobre 2020 e che rispettavano i criteri di in-clusione ed esclusione stabiliti a priori. Aumento di stress, di sintomatologia ansiosa e depressiva sono risultati trasversali a tutti gli studi, concentrati prevalentemente nella fase prenatale. Il supporto di familiari, del partner, l'attaccamento materno sicuro ed una corretta informazione sono emersi come fattori protettivi. La fase perinatale della vita, quindi, si è caratterizzata come una fase di vulnerabilità che ha ricevuto poca attenzione nei suoi risvolti psicologici. È importante che i contesti di cura che ruotano intorno alla nascita tengano conto che situa-zioni di crisi, come quella attuale, possono acuire alcuni aspetti di vulnerabilità delle donne, sia da un punto di vista medico che psicologico, e avere conseguenze sul benessere della coppia madre-bambino.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46675588","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Nota alla sezione Proposte idee discussione","authors":"A. Bosio","doi":"10.3280/pds2022-001001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001001","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43717982","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Alberta Xodo, Monica Conz, Sara Vianello, Luana Buffon
{"title":"Il processo di aderenza alle disposizioni precauzionali COVID-19 in 55 bambini trevigiani intervistati nei primi 10 giorni di quarantena successivi al DPCM 9 marzo 2020","authors":"Alberta Xodo, Monica Conz, Sara Vianello, Luana Buffon","doi":"10.3280/pds2022-001006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001006","url":null,"abstract":"Nei primi 10 giorni del lockdown disposto dal DPCM 9 Marzo 2020, sono stati intervista-ti 55 bambini e adolescenti della provincia di Treviso, per comprendere la loro esperienza ri-spetto alla situazione di confinamento dovuto a ragioni sanitarie. L'intervista narrativa ha rilevato che fin dai primi giorni di quarantena, i bambini presentavano una buona conoscenza delle caratteristiche della pandemia e delle disposizioni precauzionali; tuttavia, tali informazioni venivano mutuate dalle comunicazioni tra adulti e dai programmi televisivi, lasciando nei bambini un senso di angoscia, gestito attraverso strategie di coping personali, e raramente grazie all'aiuto degli adulti. L'aderenza alle disposizioni precauzionali in questa fase ha avuto la funzione di contenere le proprie paure e di stabilizzare i legami coi genitori, attraverso il senso di appartenenza alla cultura famigliare e alla differenziazione con altri adulti percepiti come avversari o non alleati. La ricerca incoraggia il coinvolgimento dei bambini nelle interviste qualitative che li riguardano, in quanto soggetti attivi generatori di salute.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45359292","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Giulia Demo, Genni Duse, Marina Drigo, D. Palomba, Elisabetta Patron, Giulia Buodo, L. Zanus
{"title":"Catastrofizzazione, tensione muscolare e outcome del dolore cronico: un confronto tra Fibromialgia e Dolore Cronico Diffuso","authors":"Giulia Demo, Genni Duse, Marina Drigo, D. Palomba, Elisabetta Patron, Giulia Buodo, L. Zanus","doi":"10.3280/pds2022-001004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001004","url":null,"abstract":"La Fibromialgia è una condizione di dolore muscoloscheletrico diffuso che si associa a fa-tigue, rigidità, insonnia, alterazioni dell'umore e comporta conseguenze importanti per la vita quotidiana. Ad oggi è ancora sottodiagnosticata e sono poco chiare sia l'eziopatogenesi sia la diagnosi differenziale con condizioni di Dolore Cronico Diffuso. Tra i fattori cognitivi che contribuiscono al mantenimento della condizione, la catastrofizzazione ha ottenuto particolare interesse. Lo scopo del presente studio è stato confrontare la sintomatologia in pazienti con diagnosi di Fibromialgia (FM; n = 27) e con diagnosi di Dolore Cronico Diffuso (Chronic Widespread Pain, CWP; n = 27) e indagare i predittori degli outcome riferiti di dolore. Tutti i pazienti han-no compilato i seguenti questionari: McGill Pain Questionnaire (MPQ), West Haven Yale Multidimensional Pain Inventory (WHY-MPI), Pain Related Self-Statement Scale (PRSS), Pain Related Control Scale (PRSS). È stato rilevato inoltre l'elettromiografia di superficie (EMG) a riposo per 5 minuti in corrispondenza del muscolo trapezio superiore sinistro e del muscolo frontale. Ai questionari, i pazienti con FM hanno presentato una maggiore catastrofizzazione (p 0.05) rispetto ai pazienti CWP. Inoltre, il livello di catastrofizzazione modula la relazione tra EMG del muscolo trapezio e interferenza del dolore riportata nel gruppo di pazienti con FM. I risultati suggeriscono che alti livelli di catastrofizzazione accentuino l'effetto negativo di elevati livelli di tensione muscolare in pazienti con FM.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44614533","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La relazione tra paziente con artrite reumatoide e reumatologo durante la pandemia da Covid-19. Una ricerca esplorativa su rappresentazione sociale e ruolo della fiducia","authors":"E. Colì, Giada Pavanello, Rino Falcone","doi":"10.3280/pds2022-001008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001008","url":null,"abstract":"Lo studio ha indagato la relazione tra paziente con artrite reumatoide e reumatologo durante la pandemia da Covid-19, con particolare attenzione alla rappresentazione sociale di questa relazione, alla fiducia riposta nel proprio reumatologo ed ai cambiamenti introdotti dalla pandemia. La ricerca, realizzata con un questionario ad hoc somministrato online, ha coinvolto 135 persone affette da artrite reumatoide (età M = 49). I risultati evidenziano che la rappresentazione sociale della relazione tra i due è strutturata attorno alla disponibilità del reumatologo ed alla fiducia riposta nei suoi confronti, elementi che compongono il nucleo centrale della rappresentazione. Aspetti quali la competenza e la profes-sionalità sembrano invece rivestire un ruolo marginale in questo particolare periodo, essendo collocati nella periferia lontana. Nel complesso la fiducia sembra basarsi sul riconoscimento di competenze relative al pa-tient engagement e di disponibilità in termini di invio verso altri specialisti, rivestendo un ruolo di primo piano in termini di adesione alle cure mediche. La pandemia, che ha fatto registrare per poco più della metà del campione un aumento di fiducia verso il reumatologo, sembra aver rafforzato rapporti di fiducia già esistenti e corroso rapporti di fiducia già precari. All'aumento di fiducia avrebbe contribuito, tra l'altro, il mantenimento dello status quo in termini di fre-quenza di contatti con il proprio reumatologo (contatti meno frequenti comportano invece una riduzione della fiducia) e di accesso alle visite reumatologiche, nonché la percezione di una maggiore disponibilità del proprio reumatologo e di un miglioramento delle proprie capacità comunicative e relazionali.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47552083","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}