{"title":"La peer education è efficace per la prevenzione dei comportamenti di addiction in adolescenti e giovani adulti? Una rassegna sistematica","authors":"M. Mazzarese, Caterina Primi, Maria Anna Donati","doi":"10.3280/pds2022-001005","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La peer education è un approccio molto diffuso a livello internazionale nell'ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti. Ciononostante, un solo studio ha indagato in modo sistematico l'efficacia di questo approccio nella prevenzione dell'uso di so-stanze. Lo scopo della presente rassegna sistematica consisteva nel sopperire a questa carenza valutando l'efficacia degli interventi di peer education rivolti alla prevenzione di comportamenti di addiction negli adolescenti, tra cui anche il gioco d'azzardo. Dopo aver analizzato gli articoli pertinenti identificati su quattro database (Google Scholar, PubMed, Scopus e PsycINFO), quindici studi rispondenti ai criteri di eleggibilità predefiniti sono stati inclusi nella sintesi qualitativa. Fra questi studi, sette erano focalizzati sul consumo di tabacco, quattro sul consumo di alcol, tre sul consumo di sostanze non meglio specificate e uno sul consumo di molteplici sostanze. Non è stato individuato nessuno studio rivolto alla prevenzione del gioco d'azzardo. La valutazione della qualità degli studi, condotta attraverso un apposito strumento standardizzato, ha fatto emergere molteplici criticità relative agli strumenti e alle metodologie di ricerca utilizzate. Solo tre studi possedevano i requisiti per essere classificati come qualitativamente moderati - gli altri sono stati classificati come deboli. Nei suddetti studi sono state riscontrate modeste evidenze di efficacia degli interventi nella preven-zione del consumo di alcol o tabacco. Complessivamente, gli interventi hanno però mostrato effetti significativi principalmente sulle conoscenze e in misura minore su atteggiamenti e com-portamenti. Pertanto, l'evidenza di efficacia del metodo della peer education nella prevenzione delle addiction negli adolescenti resta debole.","PeriodicalId":38316,"journal":{"name":"Psicologia della Salute","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Psicologia della Salute","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/pds2022-001005","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q3","JCRName":"Social Sciences","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La peer education è un approccio molto diffuso a livello internazionale nell'ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti. Ciononostante, un solo studio ha indagato in modo sistematico l'efficacia di questo approccio nella prevenzione dell'uso di so-stanze. Lo scopo della presente rassegna sistematica consisteva nel sopperire a questa carenza valutando l'efficacia degli interventi di peer education rivolti alla prevenzione di comportamenti di addiction negli adolescenti, tra cui anche il gioco d'azzardo. Dopo aver analizzato gli articoli pertinenti identificati su quattro database (Google Scholar, PubMed, Scopus e PsycINFO), quindici studi rispondenti ai criteri di eleggibilità predefiniti sono stati inclusi nella sintesi qualitativa. Fra questi studi, sette erano focalizzati sul consumo di tabacco, quattro sul consumo di alcol, tre sul consumo di sostanze non meglio specificate e uno sul consumo di molteplici sostanze. Non è stato individuato nessuno studio rivolto alla prevenzione del gioco d'azzardo. La valutazione della qualità degli studi, condotta attraverso un apposito strumento standardizzato, ha fatto emergere molteplici criticità relative agli strumenti e alle metodologie di ricerca utilizzate. Solo tre studi possedevano i requisiti per essere classificati come qualitativamente moderati - gli altri sono stati classificati come deboli. Nei suddetti studi sono state riscontrate modeste evidenze di efficacia degli interventi nella preven-zione del consumo di alcol o tabacco. Complessivamente, gli interventi hanno però mostrato effetti significativi principalmente sulle conoscenze e in misura minore su atteggiamenti e com-portamenti. Pertanto, l'evidenza di efficacia del metodo della peer education nella prevenzione delle addiction negli adolescenti resta debole.