{"title":"Intersoggettività distruttiva e gestione evolutiva del conflitto","authors":"Carla Weber","doi":"10.3280/eds2022-038009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-038009","url":null,"abstract":"Il ritrovamento nei Quaderni di Luigi Pagliarani di una sua scheda di lavoro del 1994 mi ha portato ad arricchire la riflessione sul terribile tema della guerra e della distruttività, a cui assistiamo, da un vertice relazionale intersoggettivo che ha richiamato la mia attenzione: quello dell'invidia. L'articolo propone al lettore quel breve testo per poterlo leggere insieme e condividere alcune osservazioni che si possono trarre per aprirci a un tema così rilevante. Gli interrogativi na-scono dal considerare altre forme di elaborazione dell'angoscia di morte pur te-nendo presente l'affermarsi attuale della forma distruttiva. Le risorse trasforma-tive stanno nell'educazione che potrebbe modellare le capacità umane allo scopo di far prevalere Eros su Thanatos avvalendosi della naturale capacità empatica, della risonanza relazionale intersoggettiva e della creatività di cui siamo dotati.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"35 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-04-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"114208744","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Quale setting per la sofferenza del soggetto","authors":"Linda Alfieri, Enrico Vincenti","doi":"10.3280/eds2022-037009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037009","url":null,"abstract":"Gli autori partendo dall'accezione ampia di setting, inteso come l'insieme delle dimensioni manifeste e invisibili o implicite, si propongono di analizzare come esso è stato considerato in relazione alla richiesta di aiuto da parte delle persone sofferenti. Ne sottolineano come le dimensioni concrete ed esplicite quali luogo, tempo, frequenze ecc. abbiano importanza relativa rispetto alle dimensioni impli-cite del terapeuta, come le concezioni personali, scientifiche e la visione del mondo. Dopo un breve excursus storico del setting individuale psicoanalitico, si soffermano ad analizzarne l'estensione proposta da alcuni autori tra cui Kaës, Lo Verso e Losso, ma anche la loro visione teorica e la Weltanschauung. Accennano inoltre alla concezione che Michele Minolli ha della sofferenza, non più legata ad esigenze intrapsichiche nel conflitto tra istanze biologiche ed esigenze culturali, e neanche come derivato di particolari tipi di legami, ma connessa allo svol-gersi della vita del soggetto e alla difficoltà dello stesso ad occuparsi attivamente della propria esistenza. Nella seconda parte dell'articolo viene messo a fuoco la costituzione del gruppo di terapia e la lettura delle interazioni familiari.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"11 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116863149","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Note sull'evoluzione del genere crime: ieri oggi.. e domani?","authors":"Bruno Morchio","doi":"10.3280/eds2022-037018","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037018","url":null,"abstract":"I libri assomigliano alle persone e la loro lettura richiede un setting che contestualizzi la relazione con il testo. L'autore si interroga sui possibili sviluppi del noir italiano, genere di grande successo. La serialità ha privilegiato i personaggi con i loro tic a scapito delle storie. Propugna un ritorno ai classici, compie una disamina dello sviluppo della letteratura crime e conclude che è arrivato il momento di liberare i romanzi crime dalla gabbia del genere, lavorando sulle strutture narrative, sulla lingua e sullo stile.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"108 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"122493735","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Setting relazionale e apprendimento","authors":"Paolo Pendenza","doi":"10.3280/eds2022-037017","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037017","url":null,"abstract":"Viviamo un momento storico nel quale il paradigma educativo ed organizzativo che ha ispirato la nascita e l'affermazione della scuola di massa novecentesca mostra tutti i propri limiti. La scuola pare che tenda inerzialmente ad autoconservarsi, a ripetersi eguale a se stessa. Ma non sempre e non ovunque. Nelle testimonianze di alcuni docenti che percorrono con successo nuove modalità didattiche intravediamo alcuni elementi che possono rappresentare una guida per costruire una didattica più adeguata ai nostri tempi. In particolare emerge con forza la centralità di una relazione tra docenti e studenti basata sulla fiducia e sulla responsabilità, che persegua l'obiettivo di rendere più efficace il processo di insegnamen-to/apprendimento. Queste conclusioni si basano sulle dinamiche peculiari che caratterizzano gli adolescenti di oggi, come dimostrato da numerosi studi scientifici. Utilizzando tale approccio gli adulti possono diventare figure effettivamente significative ed autorevoli per i pro-pri allievi, capaci di accompagnarli nel loro percorso di crescita verso la vita adulta.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"93 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"126203619","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il setting incarnato: l'apporto delle neuroscienze alla comprensione della relazione terapeutica","authors":"Claudio Miglioli","doi":"10.3280/eds2022-037005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037005","url":null,"abstract":"Winnicott osserva che non si può localizzare la mente nel cervello. Si può allora supporre che sia tutto il corpo a pensare? Le neuroscienze ci aiutano a compren-dere come questo avvenga attraverso uno studio non riduttivo del cervello. In questo articolo si pone particolare attenzione a quelle modalità inconsce, radica-te nello psiche-soma, che rendono significativa la comunicazione tra paziente e terapeuta (identificazione proiettiva, sintonizzazione, enactment). Il setting viene inteso come una sorta di \"omeostasi\" che assicura il permanere e lo svilupparsi della relazione, tenendo anche conto del contesto esterno. Il Covid, ad esempio, mutando le consuete regole formali del setting, ha messo in evidenza come la fun-zione prioritaria del terapeuta sia quella di mantenere sempre il filo della rela-zione, assicurandone la sopravvivenza e la vitalità. Il setting viene anche inteso come l'ambiente di holding che include la personalità del terapeuta. Una parte significativa è dedicata all'enactment, inteso come un modo in cui le emozioni dissociate chiedono udienza, potendo essere elaborate solo con il profondo coin-volgimento emotivo di entrambi i componenti della coppia terapeutica.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"128651869","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Setting: tra conflitto e confine","authors":"U. Morelli","doi":"10.3280/eds2022-037007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037007","url":null,"abstract":"La prossimità intersoggettiva ha le sue condizioni accomunanti, ma il setting che si crea, tra approssimazione, violazione, margine, posizione, porosità, può dar vita a processi emancipativi o distruttivi a seconda di come è gestito e vissuto il gioco tra conflitto e confine. Anche nel setting clinico, sia di coppia che di gruppo, il confine evoca di per sé il suo superamento. Quel superamento richiama a sua volta il conflitto. Le differenze che si approssimano e si incontrano sono di fatto la base di quella particolare tessitura che possiamo chiamare setting. Si abita ogni setting percorrendo regioni di frontiera dove si osserva la tipica tensione di ogni approssimazione. Il conflitto tra l'insofferenza dei confini vissuti come gabbia, il vitale desiderio del superamento di quei confini, e allo stesso tempo il bisogno di contenimento di cui comunque non si riesce a fare a meno, disegnano la contingenza di ogni relazione.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"23 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"114126839","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Un setting che lo possa contenere","authors":"Carla Weber","doi":"10.3280/eds2022-037006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037006","url":null,"abstract":"Dalla prassintesi, con cui Luigi Pagliarani era solito indicare una sintesi essen-ziale che prelude alla scelta, alla decisione, il setting è luogo di approssimazione continua. Concorrono alle scelte che di volta in volta si compiono, in modo tacito e consapevole, sia l'epistemologia che il metodo, unitamente al flusso relazionale con le sue componenti intersoggettive, emozionali e cognitive. Questo contributo si concentra su quattro aspetti del setting: teoria, metodo, relazione e contesto, cercando di approfondire e aggiornare sia i vincoli che le possibilità interve-nienti nell'esperienza terapeutica e di intervento. Sono convocati allo scopo i contributi più recenti della ricerca scientifica, con un orientamento transdisci-plinare. Il setting ne emerge arricchito e ridefinito come contesto che vincola e come ambiente che, con la sua contingenza e la sua generatività, con gli antecedenti e le emergenze impreviste che lo caratterizzano, può essere riconosciuto come luogo poetico del riconoscimento di sé per l'etica della prassi clinica.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"96 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"115127475","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Riflessioni sul setting psicoanalitico nella storia della teoria della tecnica","authors":"Paolo Migone","doi":"10.3280/eds2022-037004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037004","url":null,"abstract":"Viene discusso il concetto di setting all'interno della storia della teoria della tecnica psicoanalitica. Mentre una volta il setting aveva un ruolo periferico e l'interpretazione era considerata l'intervento caratterizzante il metodo psicoanalitico, negli ultimi decenni le cose si sono capovolte: l'interpretazione è diventata un concetto debole, e il setting è diventato quasi il nuovo concetto forte della psicoanalisi. Viene ripercorso il dibattito sulla teoria della tecnica alla luce di queste considerazioni, e discussi i motivi per cui oggi viene data molta importan-za al setting anche in termini di fattore curativo. Alla fine viene discusso il setting della terapia on-line, diventata molto comune dal 2020 anche a causa del lock-down dovuto alla pandemia di COVID-19. Queste considerazioni vengono utilizzate per riflettere sull'identità della psicoanalisi.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"9 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"128544846","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Imparare a cambiare idea. Appunti sul setting teatrale","authors":"R. Scarpa","doi":"10.3280/eds2022-037002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/eds2022-037002","url":null,"abstract":"Le regole del \"setting\" teatrale possono essere infrante per maleducazione o per ribellione. Andrea Camilleri con il Birraio di Preston, indica una ribellione giocosa, la ribellione proposta da Pirandello ci ha lasciato una domanda che aspetta ancora risposta: ha ancora senso il teatro nella società dello spettacolo? Se vogliamo reagire alla lenta estinzione del fenomeno teatrale, dimostrata dai numeri, occorre ripartire dalle regole del suo \"setting\" che, analizzate, conducono a una definizione di teatro e a un'ipotesi sulle sue origini. Queste regole dimostrano che la posta in palio del teatro è la stessa della coscienza e della democrazia: la scoperta che la verità è contendibile. Le poste in palio dello spettacolo e del Game dell'oltremondo digitale sono invece la meraviglia e la distrazione. Appurato che teatro è diverso da spettacolo, \"mettere in scena\" è diverso da \"mettere in assemblea\", \"spettatore\" non è sinonimo di \"testimone\", cosa fare per reagire alla crisi? Trovare il coraggio di aprire i Teatri, sia per uscirne che per farvi entrare la vita, e costruirne di nuovi, all'altezza delle sfide attuali.","PeriodicalId":197812,"journal":{"name":"EDUCAZIONE SENTIMENTALE","volume":"24 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"125386881","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}