{"title":"Barriera epidermica","authors":"R. Abdayem, M. Haftek MD, PhD","doi":"10.1016/S1776-0313(15)76312-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)76312-4","url":null,"abstract":"<div><p>La pelle funge da interfaccia tra l⬢organismo e il suo ambiente circostante. L⬢epidermide, lo strato più esterno della pelle, provvede essenzialmente alla funzione di protezione interattiva. La barriera epidermica può essere suddivisa in tre sistemi di difesa: la barriera fotoprotettiva, la barriera immunitaria e la barriera fisica e chimica dello strato corneo. Per proteggersi dalle radiazioni ultraviolette nocive, la pelle dispone di fattori di assorbimento come la melanina prodotta dai melanociti e l⬢acido urocanico, un prodotto di degradazione della filaggrina. Il sistema epidermico di difesa immunitaria include un versante innato, rapido ma non specifico, e una risposta adattativa, sistemica e specifica dell⬢antigene, iniziata dalle cellule di Langerhans. Il prodotto della differenziazione terminale dei cheratinociti epidermici, lo <em>strato corneo</em>, fornisce la funzione essenziale di una permeabilità di barriera fisica e chimica. Lo strato corneo è composto da corneociti, dotati di involucri cornei e interconnessi da corneodesmosomi, e da una matrice extracellulare lipidica organizzata in strati. La barriera epidermica, costantemente rinnovata, è caratterizzata da un⬢elevata capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"13 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(15)76312-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72064250","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
D. Tennstedt (Professeur, chef de service de dermatologie), A. Herman (Docteur, assistante en dermatologie), J.-M. Lachapelle (Professeur émérite, ancien chef de service de dermatologie)
{"title":"Effetti collaterali della cura dei capelli negli utilizzatori","authors":"D. Tennstedt (Professeur, chef de service de dermatologie), A. Herman (Docteur, assistante en dermatologie), J.-M. Lachapelle (Professeur émérite, ancien chef de service de dermatologie)","doi":"10.1016/S1776-0313(15)76315-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)76315-X","url":null,"abstract":"<div><p>La gamma di prodotti utilizzati dai professionisti per lavare o impreziosire la capigliatura e per modificarne il colore o la forma non è priva di effetti collaterali. Questi effetti sono principalmente dermatiti da irritazione ed eczemi allergici da contatto, che possono influire sul cuoio capelluto, ma anche su nuca, faccia anteriore del collo, fronte e regioni periorbitarie e guance. Tra gli allergeni più citati, devono essere menzionati la parafenilendiamina (PPD) delle tinture per capelli, il glicerolo monotioglicolato (GMTG) degli acidi permanenti e il persolfato di ammonio dei decoloranti (quest⬢ultimo è responsabile principalmente di orticarie da contatto). Non bisogna dimenticare altri allergeni come la cocamidopropilbetaina tra i tensioattivi nonché alcuni componenti della formulazione, come i conservanti e i profumi (perfino il minoxidil, così frequentemente usato dai pazienti).</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"13 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(15)76315-X","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72064251","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Prodotti per la toilette","authors":"M. Sayag (MD)","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70710-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70710-0","url":null,"abstract":"<div><p>Dopo un richiamo del ruolo dei prodotti per la toilette che sono dei cosmetici, sono studiati i tensioattivi che ne costituiscono gli ingredienti detergenti: la loro definizione, le loro proprietà (imbibente, emulsionante, solubilizzante, detergente e schiumogena), quindi la loro classificazione, che comprende dei tensioattivi ionici (anionici, cationici, anfoteri) e non ionici con le caratteristiche di ogni gruppo e, infine, la loro tolleranza. Sono, quindi, passati in rassegna i diversi prodotti per la toilette: i saponi (il più delle volte solidi), i syndet (solidi e liquidi), le lozioni detergenti (lozioni complementari del latte per la toilette, soluzioni micellari e loro derivati: spume e gel), le emulsioni detergenti (latte per la toilette e creme lavanti) e delle forme complementari (oli detergenti, struccanti bifasici e salviette imbevute). Infine, sono trattate le indicazioni dei prodotti per la toilette incontrate dal medico: tipi di cute (secca, grassa, sensibile, del neonato e del lattante, del soggetto anziano, igiene intima) e alcune dermatosi (acne, dermatite atopica, rosacea, ecc.). La diversità dei prodotti per la toilette attualmente disponibili offre una scelta molto ampia all’utilizzatore, guidata dai suoi desideri orientati a prodotti standard (sapone supergrasso, gel doccia, latte detergente) o più moderni, che rinnovano il piacere della toilette (spuma detergente, olio da doccia) o, anche, tradizionali, come il sapone di Marsiglia, divenuto nuovamente attraente con la moda dei prodotti naturali. Il dermatologo può consigliare il suo paziente in funzione del tipo di cute o della dermatosi, scegliendo il prodotto di igiene adeguato che presenta il miglior equilibrio tra il suo potere detergente e il rispetto dell’integrità epidermica.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"12 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(15)70710-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070103","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"LED in dermatologia","authors":"C. Noe, M. Pelletier-Aouizerate, H. Cartier","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70734-3","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70734-3","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"24 1","pages":"1-12"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"81636836","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
F. Dhaille (Ancien interne des hôpitaux, assistant spécialiste, attaché au centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis) , B. Matard (Ancien interne des hôpitaux, ancien chef de clinique assistant, attaché à l’hôpital Tarnier-Cochin et au centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis) , P. Reygagne (Ancien interne et ancien chef de clinique des hôpitaux de Paris, directeur du centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis)
{"title":"Cure antiforfora","authors":"F. Dhaille (Ancien interne des hôpitaux, assistant spécialiste, attaché au centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis) , B. Matard (Ancien interne des hôpitaux, ancien chef de clinique assistant, attaché à l’hôpital Tarnier-Cochin et au centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis) , P. Reygagne (Ancien interne et ancien chef de clinique des hôpitaux de Paris, directeur du centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis)","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70711-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70711-2","url":null,"abstract":"<div><p>La forfora è attualmente considerata una forma clinica di dermatite seborroica. I meccanismi fisiopatologici che portano alla formazione di forfora sono sempre poco conosciuti. Il ruolo causale dei lieviti del genere <em>Malassezia</em> nell’infiammazione e nella proliferazione epidermiche sembra oggi consensuale, senza che il loro meccanismo d’azione sia noto. Il numero di lieviti sembra meno in causa rispetto alla loro natura. Gli studi relativi all’immunità anti-<em>Malassezia</em> spp. sono contraddittori, ma i più recenti mostrano che l’immunità specifica anti-<em>Malassezia</em> spp. resta normale. L’esistenza di una nuova tassonomia del genere <em>Malassezia</em> permette la realizzazione di studi epidemiologici che precisano meglio il ruolo di ogni specie di lievito nella fisiopatologia della forfora. La conoscenza dei differenti attivi antiforfora (modalità d’azione, effetti collaterali) permette un trattamento adattato ai diversi stati forforosi.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"12 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(15)70711-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070104","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Prodotti per la toilette","authors":"M. Sayag","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70710-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70710-0","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"11 1","pages":"1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89364247","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Laser terapeutici: basi fondamentali - differenti fonti di luci disponibili, fototermolisi frazionata","authors":"S. Mordon","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70733-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70733-1","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"8 1","pages":"1-14"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74917053","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
G.-E. Piérard (Professeur), C. Piérard-Franchimont (Professeur), T. Hermanns-Lê (Dermatologue)
{"title":"Secrezione sudorale e sebacea","authors":"G.-E. Piérard (Professeur), C. Piérard-Franchimont (Professeur), T. Hermanns-Lê (Dermatologue)","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70708-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70708-2","url":null,"abstract":"<div><p>Sono riconosciuti due tipi principali di ghiandole sudoripare; quelle a secrezione eccrina sono più numerose di quelle a secrezione apocrina. Le ghiandole apoeccrine hanno un’esistenza ipotetica discussa, associando delle caratteristiche eccrine e apocrine. Altre ancora hanno una struttura particolare e sono definite rispettivamente ghiandole di Moll, ceruminose e anogenitali pseudomammarie. La termolisi è la funzione principale delle ghiandole sudoripare eccrine. La valutazione qualitativa e quantitativa dei disturbi funzionali è accessibile mediante test non invasivi. Questi metodi permettono di distinguere oggettivamente i territori cutanei iper-, ipo- o anidrotici e di confrontare l’attività di ghiandole sudoripare vicine. Sono individuati tre tipi di follicoli pilosebacei secondo il volume della ghiandola sebacea e la dimensione del pelo. I follicoli sebacei comportano una ghiandola sebacea voluminosa e molto attiva. Essi si riscontrano soprattutto sul viso e sulla parte alta del tronco. La maturazione dei sebociti è marcata dalla sintesi del sebo, che è ricco in trigliceridi, esteri di cere, steroli e squalene. La secrezione di sebo a livello della ghiandola non può essere stimata direttamente; viceversa, l’escrezione sebacea sulla superficie della cute dopo il transito nel serbatoio infundibolare può essere misurata mediante biometrologia non invasiva. L’escrezione sebacea è regolata da diversi fattori fisicochimici che includono diversi ormoni, i più attivi dei quali sono gli androgeni. È anche possibile influenzare farmacologicamente il flusso di sebo. Diversi cosmetici possono regolare transitoriamente l’escrezione sebacea.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"12 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(15)70708-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070105","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
F. Batchily-Plat (Docteur ès-sciences pharmaceutiques)
{"title":"Cosmetologia del capello afroantillese","authors":"F. Batchily-Plat (Docteur ès-sciences pharmaceutiques)","doi":"10.1016/S1776-0313(15)70732-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(15)70732-X","url":null,"abstract":"<div><p>Un richiamo della struttura del capello e la descrizione delle caratteristiche morfologiche e fisiologiche del capello crespo e riccio permettono di comprendere meglio i punti di impatto dei diversi prodotti di cure e dei prodotti tecnici. I prodotti di cure affrontati sono i preshampoo, gli shampoo e i doposhampoo. Sono anche esposti le manipolazioni chimiche (stiratura, lisciaggio, permanente, colorazione) e meccaniche (messa in piega dei capelli con bigodini o con dispositivi riscaldanti, estensioni, trecce, treccine, chignon, ecc.) realizzate su questo tipo di capello così come i prodotti curanti (anticaduta e antiforfora). Sono ricordate le patologie pilifere femminili e maschili. Vengono forniti alcuni esempi di attivi naturali, la maggior parte dei quali di origine vegetale.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"12 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(15)70732-X","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070107","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}