F. Dhaille (Ancien interne des hôpitaux, assistant spécialiste, attaché au centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis) , B. Matard (Ancien interne des hôpitaux, ancien chef de clinique assistant, attaché à l’hôpital Tarnier-Cochin et au centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis) , P. Reygagne (Ancien interne et ancien chef de clinique des hôpitaux de Paris, directeur du centre Sabouraud de l’hôpital Saint-Louis)
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La forfora è attualmente considerata una forma clinica di dermatite seborroica. I meccanismi fisiopatologici che portano alla formazione di forfora sono sempre poco conosciuti. Il ruolo causale dei lieviti del genere Malassezia nell’infiammazione e nella proliferazione epidermiche sembra oggi consensuale, senza che il loro meccanismo d’azione sia noto. Il numero di lieviti sembra meno in causa rispetto alla loro natura. Gli studi relativi all’immunità anti-Malassezia spp. sono contraddittori, ma i più recenti mostrano che l’immunità specifica anti-Malassezia spp. resta normale. L’esistenza di una nuova tassonomia del genere Malassezia permette la realizzazione di studi epidemiologici che precisano meglio il ruolo di ogni specie di lievito nella fisiopatologia della forfora. La conoscenza dei differenti attivi antiforfora (modalità d’azione, effetti collaterali) permette un trattamento adattato ai diversi stati forforosi.