{"title":"Dall'anticolonialismo all'antimperialismo: associazionismo e attivismo degli studenti africani nell'Italia degli anni Sessanta","authors":"Valeria Deplano","doi":"10.3280/ic299-oa2","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic299-oa2","url":null,"abstract":"Con la fine degli imperi coloniali europei, l'afflusso di studenti universitari provenienti dai paesi di nuova indipendenza crebbe da entrambe le parti della Cortina di ferro. Questi si resero protagonisti di attività e mobilitazioni politiche tanto nei paesi del blocco orientale, quanto in Germania occidentale, Francia, Gran Bretagna. Gli studi su questi aspetti sono invece assenti per il caso italiano. Questo articolo intende proporre una prima ricostruzione della geografia dell'attivismo studentesco africano in Italia negli anni Sessanta, ricostruendone le modalità associazionistiche e proponendo una prima mappatura dei legami di tale attivismo con varie organizzazioni italiane, in particolare con alcuni gruppi studenteschi anticoloniali e con l'Ufficio centrale studenti esteri in Italia, di matrice cattolica. L'articolo mostra come, nel corso del decennio, negli interessi dei gruppi africani l'anticolonialismo venga sostituito dall'antimperialismo, e come l'associazionismo africano subisca un processo di radicalizzazione in parte connesso alla similare trasformazione del movimento studentesco italiano, e in parte connesso agli sviluppi della politica africana","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"106 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80825951","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Reti, poteri e confini nelle \"discipline amministrative\" italiane (1885-1935): per una storia sociale delle idee","authors":"Andrea Rapini, Elena Pavan","doi":"10.3280/ic2022-299002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-299002","url":null,"abstract":"L'articolo racconta la parabola della Scienza dell'amministrazione dalla sua istituzionalizzazione nella facoltà di Giurisprudenza nel 1875 alla sua de-istituzionalizzazione nel 1935 e lo slittamento del suo oggetto, dei confini disciplinari e dello statuto scientifico. Dopo una ricostruzione della normativa concorsuale, l'articolo mostra - con l'ausilio della Social network analysis - la struttura della rete di relazioni tra commissari che governò tutti i concorsi universitari in Scienza dell'amministrazione, individuando al suo interno due zone distinte: da una parte un core di giuristi che si trovarono nella posizione di affermare i criteri di scientificità in seno alle discipline amministrative; dall'altra, all'opposto, una periferia del sistema decisionale. Infine, valorizzando le indicazioni provenienti dai networks, l'articolo approfondisce la biografia scientifica di alcuni giuristi per intendere il loro contributo specifico alla riproduzione del sapere e coniugare l'analisi delle idee e delle strutture sociali con quella degli attori.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"42 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"82022373","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Intervista a Christian Topalov","authors":"Andrea Rapini","doi":"10.3280/ic2022-299006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-299006","url":null,"abstract":"L'intervista ripercorre la traiettoria scientifica di Christian Topalov con particolare riferimentoal rapporto tra storia e scienze sociali.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"16 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"82015643","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Una via italiana al consumismo?","authors":"Jonathan Morris","doi":"10.3280/ic2022-299008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-299008","url":null,"abstract":"Questo articolo si confronta con i saggi contenuti nell'Annale I consumi della collana EinaudiStoria d'Italia, a cura di Emanuela Scarpellini e Stefano Cavazza, con l'obiettivo di ragionaresu quanto i tratti distintivi dell'esperienza nazionale possano essere identificati all'interno diun fenomeno che ha per converso un carattere intrinsecamente transnazionale.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"76245538","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Una lettura dell'astensione elettorale in Italia","authors":"Andrea Girometti","doi":"10.3280/ic2022-299003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-299003","url":null,"abstract":"L'articolo affronta l'incremento dell'astensione elettorale in Italia registratosi negli ultimi quarant'anni attraverso la concettualizzazione sociologico-politica di Pierre Bourdieu. In prima istanza, si sottolinea la specificità dell'approccio bourdieusiano sul lato della partecipazione politica, ricostruendo le serie storiche dell'astensione e discutendo i risultati d'inchieste campionarie di diverso valore euristico. L'intento principale è di evidenziare sia la scarsa attenzione politologica e storiografica dedicata alla pratica astensionistica, sia il carattere riduzionistico in sede interpretativa di tale fenomeno: non voto per protesta o per apatia. Ci si è poi focalizzati su un'inchiesta etnografica - gli astensionisti nella provincia di Pesaro e Urbino - adottando un metodo d'indagine (anche) bourdieusiano: l'intervista discorsiva in profondità. Si è dunque tentato di dare visibilità a un fenomeno generalmente percepito come marginale nel campo politico facendone emergere la complessità.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"34 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"85151745","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Una scelta per l'Europa, una scelta per lo sviluppo? La Banca d'Italia, il Piano Pandolfi e lo Sme (1977-1979)","authors":"G. Piluso","doi":"10.3280/ic298-oa2","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic298-oa2","url":null,"abstract":"Tra il 1977 e il 1979, la creazione del Sistema monetario europeo (Sme) introdusse, per l'Italia, un elemento che sarebbe divenuto centrale nella strategia di aggiustamento agli shock macroeconomici degli anni Settanta, il \"vincolo esterno\", uno strumento politico di matrice tecnocratica cui si affidava il risanamento della finanza pubblica e il rilancio della competitività dell'economia del paese. Le riforme dell'ambizioso programma concepito da un economista della Banca d'Italia, Tommaso Padoa-Schioppa, nell'estate del 1978 per consentire all'economia italiana di recuperare competitività, noto come \"Piano Pandolfi\", delinearono i tratti essenziali dell'ingresso della lira nello Sme esattamente quale \"vincolo esterno\", sulla scorta di indicazioni del direttore generale della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi, nonostante le obiezioni di merito manifestate dal governatore Paolo Baffi. In quei frangenti la Banca d'Italia assunse consapevolmente quel ruolo di supplenza che ne avrebbe caratterizzato l'azione nel decennio seguente, motivando e orientando le scelte politiche del paese a favore di una sempre più stringente integrazione economica e monetaria dell'Europa, in quella direzione che si sarebbe infine precisata con il Trattato di Maastricht. Il vincolo esterno delineato da Padoa-Schioppa con il Piano Pandolfi, coerentemente con l'impianto dello Sme, si spostava ai vincoli di cambio connessi alla finanza pubblica e ai fenomeni di fiscal dominance che ancora caratterizzavano la politica monetaria in Italia, si trasformava cioè in un vincolo di politica fiscale che il cosiddetto divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro del luglio 1981 avrebbe formalmente riconosciuto. Il classico vincolo esterno di conti e cambi con l'estero sarebbe rimasto verso il resto del mondo come tale, ossia di natura economica e non \"giuridica\", per usare la categoria impiegata da Guido Carli nei primi anni Novanta.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"56 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80457714","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'apertura internazionale e ai nuovi percorsi storiografici del docente universitario","authors":"S. Salvatici","doi":"10.3280/ic2022-298008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-298008","url":null,"abstract":"A partire dal primo corso universitario tenuto all'Università di Firenze nel 1987, dedicato alla Repubblica di Weimar, l'intervento riflette sulla capacità di Enzo Collotti di introdurre gli studenti alla conoscenza del dibattito storiografico internazionale e di avvicinarli ai nuovi percorsi di indagine, anche i più lontani dai suoi immediati interessi di ricerca. In particolare, vengono presi in esame gli interventi di Collotti relativi alla storiografia su Weimar e l'introduzione della storia delle donne tra i temi del lavoro seminariale svolto all'interno del corso.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"75 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"83283145","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"\"Eja eja baccalà!\" D'Annunzio, violenza politica e culture della memoria a Trieste e nell'Alto Adriatico","authors":"Borut Klabjan","doi":"10.3280/ic2022-298018","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-298018","url":null,"abstract":"Il presente lavoro analizza le trasformazioni del paesaggio monumentale lungo l'odierno confine italo-sloveno e nell'Alto Adriatico in generale. Prendendo come caso studio il collocamento della statua di Gabriele D'Annunzio a Trieste nell'estate del 2019, fa vedere l'impatto delle pratiche commemorative legate alla sua erezione e ne indaga le implicazioni politiche. Avvalendosi di materiale documentario inedito e proveniente da diversi archivi, il saggio coniuga la funzione di D'Annunzio e della sua esperienza fiumana con la violenza politica postbellica, studiandone le ripercussioni sulle successive politiche della memoria in ambito confinario. Si dimostra così che i due aspetti sono intrinsecamente collegati e che la memorializzazione di D'Annunzio fa parte di un più ampio mosaico di iniziative volte a produrre un paesaggio di confine adatto a sostenere una narrazione storica selettiva.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"9 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90105315","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'uso politico del folclore nella memoria dell'esodo istriano","authors":"N. Badurina","doi":"10.3280/ic2022-298016","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-298016","url":null,"abstract":"La lunga durata degli studi sul folclore istriano ha contribuito alla formazione dell'idea di una regione particolarmente ricca di tradizioni popolari. Nel presente lavoro si esamina il ruolo che queste tradizioni e gli studi a esse legati hanno avuto nella memoria italiana degli eventi traumatici che ebbero luogo in Istria durante e immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale (le foibe e l'esodo istriano). Studi sulla memoria hanno dimostrato una notevole continuità fra l'interpretazione degli eventi istriani nella propaganda fascista (con il suo antislavismo), e la nazionalizzazione e l'olocaustizzazione della loro memoria avvenuta in ambito italiano dopo il 1989. Il presente lavoro intende avvalorare questa tesi di continuità, soffermandosi sul ruolo che in quella propaganda, come nelle interpretazioni odierne, giocano gli elementi del folclore.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"121 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"85964952","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il Comitato di Solidarietà Democratica tra difesa processuale e recupero politico nel processo alla Resistenza. Il caso giudiziario dell'eccidio di Oderzo","authors":"Simeone Del Prete","doi":"10.3280/ic2022-298011","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/ic2022-298011","url":null,"abstract":"Il saggio intende proporre una riflessione sul rapporto tra il Pci e gli ex-partigiani processati tra anni Quaranta e Cinquanta per il coinvolgimento in azioni connesse alla lotta di liberazione o in episodi di violenza postbellica. Più nello specifico, l'articolo suggerisce nuove ipotesi interpretative sull'assistenza giudiziaria ed extragiudiziaria garantita dal Pci a questi ultimi nel periodo del centrismo degasperiano. Attraverso un percorso di indagine condotto sui documenti del Comitato di Solidarietà Democratica, l'organizzazione politico-giuridica fondata su impulso del Fronte popolare allo scopo di garantire assistenza ai militanti inquisiti, l'autore riflette sulla natura delle pratiche adottate per il contrasto al \"processo alla Resistenza\" e sulle questioni politiche che il fenomeno ingener. in seno al partito e all'opposizione socialcomunista. La riflessione, incentrata sulla dimensione nazionale della congiuntura, si avvale del caso di studio del processo celebrato tra il 1950 e il 1957 contro i responsabili dell'\"eccidio di Oderzo\", l'esecuzione sommaria, avvenuta tra l'aprile e il maggio 1945, di oltre un centinaio di presunti appartenenti alle forze armate della Repubblica sociale italiana.","PeriodicalId":81587,"journal":{"name":"Italia contemporanea","volume":"35 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73091079","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}