{"title":"DALLE TESI GISCEL AI DOCUMENTI DI POLITICA PLURI(?)-LINGUISTICA EUROPEA: STESSE SFIDE IN CONTESTI DIVERSI","authors":"M. Barni","doi":"10.54103/2037-3597/21970","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21970","url":null,"abstract":"Il contributo si concentra sull’analisi del modo in cui i termini ‘multilinguismo’ e ‘plurilinguismo’ sono utilizzati nei documenti di politica linguistica europea, e sulle loro implicazioni per l’educazione linguistica. In tali documenti, anche molto recenti, è presente ancora una forte oscillazione dell’uso e del significato dei due termini, che contribuisce a condizionate la concreta applicazione pratica dell’educazione plurilingue, come intesa da De Mauro (1975) e dalle Dieci Tesi GISCEL. \u0000 \u0000From GISCEL Theses to european multi-(?)-linguistic policy documents: same challenges in different contexts \u0000 \u0000The paper focuses on analyzing the way the terms ‘multilingualism’ and ‘plurilingualism’ are used in European language policy documents, and their implications for language education. In such documents, even very recent ones, there is still a strong fluctuation in the use and meaning of the two terms, which contributes to conditioning the concrete practical application of ‘plurilingual education’, as conceived by De Mauro (1975) and the Dieci Tesi GISCEL.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"2 3","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138998892","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"EDUCAZIONE LINGUISTICA PLURILINGUE A SOSTEGNO DELLA DIVERSITÀ DELLE CLASSI. ALCUNE ESPERIENZE DAL FRIULI VENEZIA GIULIA","authors":"G. Baldo","doi":"10.54103/2037-3597/21971","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21971","url":null,"abstract":"In Friuli Venezia Giulia, regione storicamente plurilingue, l’insediamento di comunità nel territorio e la presenza nelle scuole di minori con retroterra migratorio offre scenari interessanti all’osservazione sociolinguistica e alla sperimentazione educativa plurilingue. Il progetto FAMI Impact FVG 2014-2020 ha visto la presenza di assegnisti e assegniste di ricerca dell’Università degli Studi di Udine nelle scuole di ogni ordine e grado, in una fase iniziale per la raccolta di dati di contesto e per una analisi dei bisogni manifestati dagli operatori e dalle operatrici del settore, in seguito per una proposta di approcci e risorse educativi plurilingui. L’obiettivo è stato mettere in discussione la prospettiva monolingue dominante, rendere visibili le lingue e i dialetti di origine dei parlanti a prescindere dal retroterra di provenienza, infine suggerire strategie replicabili e sostenibili nell’ottica di una educazione più democratica e sensibile alla realtà scolastica odierna. \u0000 \u0000Plurilingual language education in support of classroom diversity. Some experiences from Friuli Venezia Giulia \u0000 \u0000In Friuli Venezia Giulia, a historically multilingual region, the settlement of immigrant communities and the presence of children with a migrant background in local schools offers very interesting scenarios to the sociolinguistic observation and plurilingual experimentation. The AMIF Impact FVG 2014-2020 project saw the presence of the research fellows of University of Udine in schools of different levels: in an early phase the main goal was collecting sociolinguistic data and analysing the needs expressed by the school teachers and principals, subsequently a selected number of plurilingual approaches and resources were tested in a number of sample schools. In this latter phase, the main objectives became questioning the dominant monolingual pedagogy, making all the languages or dialects spoken by the children visible regardless of the speaker’s background, eventually suggesting to the teachers some sustainable strategies in order to foster more democratic and sensitive forms of education.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"74 S7","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138999718","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"PLURALISMO LINGUISTICO NELLA SCUOLA E COMPETENZE DIDATTICHE: ESPERIENZE DALL’ALTO ADIGE","authors":"Marta Guarda, G. Mayr","doi":"10.54103/2037-3597/21973","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21973","url":null,"abstract":"In Alto Adige, il trilinguismo istituzionale (tedesco, italiano, ladino) e la diglossia convivono con nuove lingue e varietà portate nel territorio grazie ai flussi migratori. La crescente diversità linguistica e culturale della Provincia di Bolzano ha un forte impatto sulla vita scolastica quotidiana e pone nuove sfide ai docenti: l’inclusione e la valorizzazione di tutte le lingue che alunni e alunne portano in classe, così come la mobilitazione dei loro interi repertori linguistici per l’apprendimento, richiedono infatti abilità, motivazioni e conoscenze specifiche. In questo contributo descriveremo COMPASS (Didactic Competences in the Multilingual Classroom), un’iniziativa di ricerca e formazione inserita nel progetto A scuola con più lingue (SMS 2.0) promosso da Eurac Research. L’iniziativa si propone di sostenere team di docenti delle scuole primarie di lingua italiana e tedesca nel valorizzare la crescente eterogeneità linguistica delle loro classi, e di accompagnarli nel loro percorso verso una pratica didattica plurilingue ancor più inclusiva che non si limiti solo a saltuari progetti sulla diversità. Nel nostro contributo, forniremo dapprima una nostra visione delle competenze (qui intese come abilità, motivazioni e conoscenze) che i docenti coinvolti nell’educazione plurilingue inclusiva dovrebbero possedere. Descriveremo poi brevemente le due componenti principali dell’iniziativa COMPASS, vale a dire un percorso biennale di formazione e uno studio di ricerca longitudinale sullo sviluppo delle competenze e delle pratiche didattiche dei/delle docenti coinvolti nell’iniziativa. In ultimo presenteremo alcuni dei risultati preliminari relativi a un team (20 docenti) di una delle scuole partecipanti all’iniziativa. I risultati, ottenuti dall’analisi di dati raccolti durante il primo anno di formazione tramite interviste individuali semi-strutturate e una intervista focus group, sottolineano l’importanza di creare momenti di riflessione e scambio tra insegnanti, così come tra insegnanti e ricercatori/trici. Essi evidenziano inoltre il ruolo cruciale delle motivazioni e degli atteggiamenti degli/delle insegnanti nello sviluppo e normalizzazione di pratiche didattiche plurilingui inclusive. \u0000 \u0000Linguistic pluralism in schools and teaching skills: experiences from South Tyrol \u0000 \u0000In South Tyrol, institutional trilingualism (German, Italian, Ladin) and diglossia coexist with new languages and varieties brought into the territory through migration flows. The increasing linguistic and cultural diversity in the Province of Bozen/Bolzano has a strong impact on everyday school life and poses new challenges for teachers: the inclusion and valorisation of all the linguistic resources that students bring into the classroom, as well as the mobilisation of their entire linguistic repertoires for learning, in fact, require a set of skills, attitudes and knowledge. In this contribution we will describe COMPASS (Didactic Competences in the Multilingual Class","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"13 33","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138970703","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Harmonic Scalpel Tonsillectomy Versus Coblation Tonsillectomy: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials.","authors":"Ebraheem Albazee, Salman Hussain, Aysha Abduljabbar, Maisem Tariq AlHajri, Mahmoud Abdelaziz Alsakka, Ahmed Abu-Zaid","doi":"10.1007/s12070-023-04022-7","DOIUrl":"10.1007/s12070-023-04022-7","url":null,"abstract":"<p><strong>Aim: </strong>This systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials (RCTs) aimed to comprehensively evaluate the efficacy of coblation versus harmonic scalpel methods among patients undergoing tonsillectomy.</p><p><strong>Methods: </strong>PubMed, Cochrane Central Register of Controlled Trials, Scopus, Web of Science, and Google Scholar databases were systematically screened from inception until October 2022. The outcomes were summarized as risk ratio (RR) or mean difference/standardized mean difference (MD/SMD) with 95% confidence interval (CI) in a random-effects model.</p><p><strong>Results: </strong>Six RCTs were analyzed, encompassing a sum of 461 patients (harmonic scalpel = 233 patients and coblation = 228 patients). The overall quality assessment was low risk of bias in two RCTs, some concerns of bias in three RCTs, and high risk of bias in one RCT. There was no significant difference between harmonic scalpel and coblation groups regarding the mean operative time (n = 6 RCTs, MD=-7.45 min, 95% CI [-15.26, 0.01], p = 0.06) mean intraoperative blood loss (n = 5 RCTs, MD=-36.03 ml, 95% CI [-77.46, 5.41], p = 0.09), and rate of postoperative hemorrhage (n = 5 RCTs, RR = 0.59, 95% CI [0.25, 1.39], p = 0.23). The overall postoperative pain score was significantly reduced in favor of the coblation group compared with the harmonic scalpel group (n = 5 RCTs, MD = 0.40, 95% CI [0.10, 0.69], p = 0.009)\".</p><p><strong>Conclusions: </strong>The harmonic scalpel and coblation techniques share equal efficacy among patients undergoing tonsillectomy. The reduction in postoperative pain score provided by the coblation method is not clinically meaningful in clinical practice. Additional RCTs are needed to consolidate the power and quality of the presented evidence.</p><p><strong>Supplementary information: </strong>The online version contains supplementary material available at 10.1007/s12070-023-04022-7.</p>","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"12 1","pages":"3621-3627"},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2023-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10646007/pdf/","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"88296084","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"OA","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L’ACQUISIZIONE DEL PARTICIPIO PASSATO E DELL’ACCORDO NELL’INTERLINGUA DI APPRENDENTI NON-NATIVI: OSSERVAZIONI SEMANTICHE E SINTATTICHE","authors":"Giulia Gazzelloni","doi":"10.54103/2037-3597/20400","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/20400","url":null,"abstract":"All’interno di questo contributo saranno esposti i risultati e le considerazioni relativamente al percorso di acquisizione dell’accordo del participio passato e del passato prossimo di apprendenti dell’italiano come L2. Il corpus a cui si fa riferimento è costituito dalle produzioni di apprendenti adulti non-nativi con esperienza migratoria, iscritti ai corsi di alfabetizzazione erogati dal Centro provinciale per l’istruzione degli adulti della provincia di Padova nell’anno scolastico 2020-2021. Poiché il participio passato, seppure in forme rudimentali e non ancora raffinate, compare nelle produzioni degli apprendenti fin da livelli di competenza piuttosto bassi, è possibile osservarne il percorso evolutivo nel suo svolgimento – le prime emersioni, gli stadi intermedi, gli indizi di interiorizzazione della regola. Essendo un processo lungo e frammentato si possono osservare stadi di interlingua nei quali gli apprendenti producono sì l’accordo, ma solo in corrispondenza di alcuni tratti sematico-lessicali e/o di particolari contesti sintattici. Si è scelto perciò di indagare la relazione fra le strutture sintattiche in cui si realizza l’accordo e le classi di azione verbale rappresentate nelle produzioni degli apprendenti. Per osservare l’emersione e l’evoluzione di questo elemento della grammatica, è stato proposto a 13 apprendenti di partecipare, in due diverse fasi di raccolta dei dati, ad alcune attività volte a elicitare enunciati riferiti al passato: un’intervista guidata, un’attività di narrazione scritta e un esercizio strutturato, che richiedeva la trasformazione di forme verbali dall’infinito al passato prossimo. I partecipanti frequentavano corsi di diverso livello (A1, A2 e B1) e di diversa impostazione (form-oriented o meaning-oriented). Sono stati proposti compiti linguistici di diverso tipo, più o meno strutturati, e che implicassero abilità linguistiche diverse per avere una panoramica più ampia sulle interlingue degli apprendenti e per approfondire le eventuali differenze derivate dalla tipologia di compito svolto. È stata inoltre presa in considerazione l’influenza del contesto didattico sulle produzioni degli apprendenti, valutando la distribuzione degli errori in base alla modalità del compito linguistico (orale o scritto) e alle competenze grammaticali e di riflessione sulla forma richieste. \u0000THE ACQUISITION OF THE PAST PARTICIPLE AND AGREEMENT IN THE INTERLANGUAGE OF NON-NATIVE LEARNERS: SEMANTIC AND SYNTACTIC OBSERVATIONS \u0000This contribution will present the results and considerations regarding the acquisition of the agreement of the past participle and the past perfect of learners of Italian as L2. The corpus to which reference consists of the productions of adult non-native learners with a migratory history, enrolled in the literacy courses provided by the Provincial Centre for Adult Education of the province of Padua in the school year 2020-2021. The past participle, albeit in rudimentary and unrefined forms, appears in l","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-06-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47346968","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"«È COME LEGGERE SOTTO L’EFFETTO DI SOSTANZE ALCOLICHE». LA DISLESSIA ATTRAVERSO LE AUTOBIOGRAFIE LINGUISTICHE DI UN GRUPPO DI STUDENTI CON DSA","authors":"A. Ghirarduzzi","doi":"10.54103/2037-3597/20430","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/20430","url":null,"abstract":"\u0000Il contributo riporta i risultati di una ricerca sulle auto-rappresentazioni degli apprendenti di lingua che, tra il 2020 e il 2022, hanno frequentato i corsi di inglese rivolti a studenti universitari con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) proposti dall’Università di Parma. I dati quantitativi e qualitativi sono stati ricavati da un corpus di autobiografie linguistiche redatte dagli studenti nel corso di un’attività didattica durante la prima parte del corso. La ricerca si concentra in particolare sulle rappresentazioni che gli studenti danno di se stessi e dei propri DSA, anche in relazione ai pari e alla famiglia. Le narrazioni, in cui spesso ricorrono espressioni originali e vengono evocate immagini insolite, sono analizzate anche alla luce della Teoria della Metafora e della Metonimia Concettuale (Lakoff, Johnson, 1980). \u0000 \u0000 \u0000 \u0000 \u0000 \u0000“It’s like reading under the effect of alcohol”. dyslexia through the linguistic autobiographies of a group of students with SLD \u0000 \u0000 \u0000 The present paper presents the results of a research study on the self-representations of language learners who, between 2020 and 2022, attended English Courses designed for University Students with SLD (Specific Learning Needs) at the University of Parma. The quantitative and qualitative data were drawn from a set of language autobiographies written by the students during a learning activity in the first part of the course. In particular, the study focuses on the representation the students give of themselves and of their SLD, also with respect to their peers and their family. The narratives, which often resort to unique and diverse linguistic expressions, are also discussed in light of the Conceptual Metaphor and Metonymy Theory (Lakoff, Johnson, 1980). \u0000","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-06-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45284625","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Enrica Piccardo, Aline Germain-Rutherford, Geoff Lawrence (eds.), THE ROUTLEDGE HANDBOOK OF PLURILINGUAL LANGUAGE EDUCATION","authors":"C. Alemani","doi":"10.54103/2037-3597/20456","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/20456","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-06-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41770739","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"LA FONETICA NELL’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO L2 IN APPRENDENTI ADULTE DI ORIGINE UCRAINA: RIFLESSIONI TEORICHE E PROPOSTE DIDATTICHE","authors":"Valentina Retaro","doi":"10.54103/2037-3597/20408","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/20408","url":null,"abstract":"In questo contributo si propone una riflessione sull’insegnamento del livello fonetico/fonologico della lingua italiana nei corsi per adulti di italiano L2. Il target scelto è quello delle donne adulte di origine ucraina con un livello di istruzione medio-alto e con un livello di competenza ad inizio corso della lingua italiana pari al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). L’esperienza presso un CPIA della provincia di Napoli ha fatto emergere alcune problematiche connesse da un lato ai bisogni formativi delle donne che hanno frequentato i corsi, dall’altro alle modalità di insegnamento e alle tecniche didattiche utilizzate dal corpo docente, non sempre adeguate a rispondere alle necessità delle apprendenti. L’avvicinamento ai percorsi guidati di apprendimento delle studentesse ucraine era finalizzato all’acquisizione di competenze che riguardavano la produzione scritta in italiano, sentita come più necessaria rispetto ad altre abilità. L’acquisizione e il miglioramento delle abilità della sfera dell’oralità invece non venivano avvertite come necessarie molto probabilmente a causa dell’apprendimento in contesto spontaneo dell’italiano. Dopo aver affrontato alcuni aspetti dell’influenza esercitata dal dialetto sull’apprendimento della L2, così come il ruolo giocato dal contesto sociale e lavorativo nel quale le donne immigrate sono inserite, si riflette sulla necessità di una didattica che sia quanto più possibile attenta alla variabilità sociolinguistica e che tenga conto della moltitudine di dialetti e di pronunce regionali e del ruolo ricoperto da queste nel processo di apprendimento dell’italiano; una didattica, dunque, che consenta agli immigrati presenti nel nostro paese di sviluppare una competenza sociolinguistica adeguata ai diversi contesti comunicativi e che non incoraggi sentimenti negativi o di emarginazione sociale. Dopo una breve panoramica sul ruolo occupato dalla fonetica e dalla fonologia nella prassi didattica e una disamina delle metodologie generalmente utilizzate in classe per il training fonetico/fonologico, si propongono infine alcune attività didattiche volte a sviluppare le abilità del parlatoin questo ambito. \u0000 \u0000Phonetics in learning Italian L2 in adult learners of ukrainian origin: theoretical reflections and teaching proposals \u0000The aim of this contribution is to analyse the teaching of phonetics and phonology to Ukrainian women at A1 level attending courses of Italian as L2. The experience at a CPIA in the province of Naples brought to light some problems connected on the one hand to the training needs of the women who attended the courses, and on the other to the teaching methods and techniques, which were not always adequate to meet the needs of the learners. The approach of Ukrainian women to learning Italian was aimed at the acquisition of writing skills, felt to be more necessary than other skills. The acquisition and improvement of skills in the sphere of oral","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-06-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43743563","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"APPRENDIMENTO DELLA L2 E PROCESSI DI RI-COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ: ANALISI DELL’AUTOBIOGRAFIA SOCIOLINGUISTICA DI EVA HOFFMAN","authors":"P. Celentin","doi":"10.54103/2037-3597/20426","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/20426","url":null,"abstract":"Questo articolo analizza il romanzo di Eva Hoffman Lost in translation, tradotto in italiano nel 1996 da Donzelli con il titolo Come si dice e ripubblicato nel 2021 da Erickson con il titolo La lingua del tempo. Dopo aver esplorato i poli lingua e identità culturale, intese l’una come strumento e l’altra come relazione, lo scritto indaga la traiettoria di apprendimento della L2 (l’inglese americano) da parte dell’autrice, investigando il ruolo di questo apprendimento linguistico nella ri-costruzione della sua identità nella migrazione. I risultati dell’analisi possono essere utili in particolar modo per chi opera in contesti plurilingui, sia per decentrare il proprio punto di vista rispetto agli stereotipi e ai pregiudizi talvolta associati all'apprendimento di una L2 in contesto migratorio, sia per comprendere la complessità delle variabili che determinano la ri-costruzione dell’identità linguistica di tutti gli apprendenti. \u0000 \u0000L2 learning and identity re-construction processes: analysis of eva hoffman’s sociolinguistic autobiography \u0000The present paper analyzes the novel by Eva Hoffman Lost in translation, translated into Italian in 1996 by Donzelli with the title Come si dice and republished in 2021 by Erickson with the title La lingua del tempo. After exploring the poles of language and cultural identity, understood one as a tool and the other one as a relationship, the paper investigates the trajectory of second language learning (American English) by the author, examining the role of the language learning in the re-construction of her identity in migration. The results of the analysis can be useful in particular for those who work in multilingual contexts, both to decentralize their point of view with respect to the stereotypes and prejudices sometimes associated with second language learning in a migratory context, and to understand the complexity of the variables that determine the re-construction of the linguistic identity of all learners.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-06-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43852214","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"OIM E ITALIANISMI NELLO SPAGNOLO ARGENTINO: PRIME OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI TEORICO-METODOLOGICHE","authors":"Rosana Ariolfo, Laura Mariottini","doi":"10.54103/2037-3597/20414","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/20414","url":null,"abstract":"Nel presente lavoro descriviamo la ricerca che stiamo conducendo su “vecchi” e “nuovi” italianismi nel lessico dello spagnolo argentino, a partire da fonti sociolinguistiche (Meo Zilio, 1970, 1989) e lessicografiche differenziali autorevoli (DiHA. 2003, 2009; DiLA, 2019). L’obiettivo è dare conto della portata delle contaminazioni lessico-semantiche, della loro estensione ed evoluzione nel tempo, a partire dal 1970 – data della prima registrazione di carattere scientifico delle forme linguistiche derivate dal contatto – fino ad oggi. Sulla base della nostra ricerca, che consta di un database di 701 italianismi registrati e catalogati, stiamo collaborando con l’Osservatorio degli italianismi nel mondo (OIM), inserendo gli italianismi presenti nello spagnolo argentino. In questa sede presentiamo i primi risultati relativi all’attività svolta finora per l’OIM e alcune osservazioni teorico-metodologiche scaturite dall’inserimento dei dati in piattaforma. \u0000OIM AND ITALIANISMS IN ARGENTINE SPANISH: FIRST REMARKS AND THEORETICAL-METHODOLOGICAL REFLECTIONS \u0000In this paper we describe the research we are conducting on “old” and “new” Italianisms in the lexicon of Argentinean Spanish, starting with sociolinguistic works (Meo Zilio, 1970, 1989) and differential lexicographic authoritative sources (DiHA, 2003, 2009; DiLA, 2019). The goal is to account for the extent of lexico-semantic contaminations, their extension and evolution over time, from 1970 – the date of the first scientific record of linguistic forms derived by the contact – to the present. On the basis of our research, which consists of a database of 701 Italianisms, registered and catalogued, we are collaborating with the Osservatorio degli italianismi nel mondo (OIM), entering in the platform Italian words present in the Argentinean variety of Spanish. Here, we present the initial results related to the work done until now for the OIM and some theoretical-methodological remarks arisen from our activity of data entry.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-06-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47291769","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}