{"title":"Dalla scrittura d’autore alla drammaturgia d’attore: il caso de Le ultime lune di Furio Bordon","authors":"M. Cambiaghi","doi":"10.13130/2282-0035/10523","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/10523","url":null,"abstract":"L’articolo studia la relazione tra testo drammatico e lavoro dell’attore, in riferimento al suo fondamentale contributo alla creazione scenica della parte attraverso la “drammaturgia d’attore”. In tale prospettiva, un esempio interessante e rappresentato da Le ultime lune, commedia scritta da Furio Bordon nel 1992 e interpretata nel 1995 da Marcello Mastroianni come suo ultimo spettacolo teatrale. La commovente recitazione di Mastroianni divenne leggendaria, perche negli ultimi mesi della sua vita, l’attore si trovo veramente a vivere la condizione del personaggio; tuttavia, il testo, incentrato sul tema della senilita e dell’abbandono, attiro negli anni successivi, anche l’interesse di altri attori (Gastone Moschin, Gianrico Tedeschi, Maia Monzani), ottenendo nuove e interessanti messe in scena. Lo studio delle diverse interpretazioni consente di ricostruire la complessita del lavoro attoriale, attraverso tagli, adattamenti, dinamiche fonetiche e gestuali, che testimoniano come il testo drammatico non finisca mai di trasformarsi, ottenendo molteplici vite sulla scena.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"183-196"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48345378","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Osservazioni sulla sintassi dell’Edda Poetica","authors":"G. Rugna","doi":"10.13130/2282-0035/10519","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/10519","url":null,"abstract":"Nella lingua norrena vi e una distinzione nella collocazione del verbo finito tra la prosa, che ammette esclusivamente ordini V1 e V2, e la poesia, in cui sono attestati anche ordini V3 e V-late. Lo scopo del presente articolo consiste nel tentativo di esaminare tale distinzione, e in particolar modo sotto un quadro di riferimento teorico generativo. Se le analisi della sintassi del norreno in prosa individuano in C/I1 la posizione strutturale del verbo finito, uniformemente a testa iniziale, piu complesso e il discorso per il norreno in poesia, in cui sembrerebbe necessario ipotizzare una struttura con IP a testa variabile per derivare gli ordini V3 e V-late. Applicare una tale analisi, tuttavia, genera delle ambiguita strutturali in alcuni casi, e dei problemi di carattere teorico in altri. Recentemente e stata pero proposta un’analisi, sviluppata per altre lingue germaniche antiche, che oltre a risolvere i suddetti problemi offre un’interpretazione della funzione pragmatica degli ordini V3: quella di tematizzare elementi noti agli interlocutori.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"97-121"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226848","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Leggere Montaigne agli inizi del ventesimo secolo: il contributo di Giovanni Setti","authors":"A. Preda","doi":"10.13130/2282-0035/12023","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12023","url":null,"abstract":"Questo contributo analizza il saggio di Giovanni Setti, Tassoni e Montaigne, pubblicato nella Miscellanea tassoniana, che Angelo Fortunato Formiggini edita nel 1908. Il confronto di Setti tra l’opera di Montaigne e i Pensieri di Tassoni non presenta un’argomentazione convincente ma mette in luce interessanti affinita – di pensiero e di scrittura – tra i due autori, ne sottolinea il tratto innovativo, in sintonia con l’esordio editoriale di Formiggini. Setti mostra un’ottima conoscenza del dibattito europeo che concerne l’opera di Montaigne e la storia editoriale del suo testo, e ci consegna un tassello, piccolo ma prezioso, della storia della ricezione italiana degli Essais.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"167-178"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226543","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"D ’Aquilée (Italie) à Singidunum (Belgrade) : la route et le flfleuve","authors":"Sara Zanni","doi":"10.13130/2282-0035/12020","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12020","url":null,"abstract":"EnglishThe « RecRoad – From Aquileia to Singidunum , reconstructing the paths of the Roman travelers » project’s objective is the reconstruction and mapping of the Roman itinerary from Aquileia to Singidunum (Belgrade, Serbia) and the analysis of the relationship between the ancient roads and the natural and cultural landscape. In this context, a fundamental role is played by water and rivers, which make cities wealthy, but endanger land-routes’ safety. This paper wants to explore, through the analysis of the complex relationship between land communication ways and hydrography, three exemplary cases: Aquileia territory, in Regio x, and the cases of Neviodunum and Marsonia, in Pannonia Superior. The integration of the available sources of information will enable a better comprehension of the issues due to the different environmental situations and the reconstruction of the choices made by Roman engineers in the planning of the roads. italianoIl progetto « RecRoad – From Aquileia to Singidunum, reconstructing the paths of the Roman travelers » si pone come obiettivo la ricostruzione e mappatura dell’itinerario romano da Aquileia a Singidunum (Belgrado, Serbia) e lo studio del rapporto che univa la viabilita antica al paesaggio naturale e culturale. In questo contesto, un ruolo fondamentale e giocato dall’acqua e dai fiumi, che rendono prospere le citta, ma mettono a rischio la sicurezza delle vie di terra. Questo contributo vuole esplorare, attraverso l’analisi del complesso rapporto fra viabilita terrestre e idrografia, tre casi esemplari di questa problematica : il territorio di Aquileia, nella Regio x, e i casi di Neviodunum e di Marsonia in Pannonia Superior. Integrando le fonti disponibili, sara possibile meglio comprendere i problemi posti dalle diverse situazioni territoriali e ricostruire le scelte attuate dagli ingegneri romani nella costruzione delle strade.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"83-102"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226489","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Creatività immaginativa e radicamento riproduttivo in paul ricoeur","authors":"Alessandro Colleoni","doi":"10.13130/2282-0035/12026","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12026","url":null,"abstract":"Le analisi che Paul Ricoeur ha dedicato alla tematica dell’immaginazione propongono una netta distinzione tra la sua dimensione produttiva e quella riproduttiva, di esplicita derivazione kantiana. Tale divaricazione sembra portare in alcuni testi all’identificazione della prima con il solo ambito linguistico e della seconda con ogni situazione che implichi un legame tra immaginazione e materiale percettivo, il che significherebbe abbandonare la prospettiva fenomenologica a favore di una visione unicamente ermeneutica. Sulla base di una proposta di stampo fenomenologico che cerca di superare questo divario, si propone una rilettura degli studi ricoeuriani sulla metafora e di quelli sul racconto individuando in particolare in questi ultimi una serie di elementi che vanno in questa stessa direzione.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"215-226"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226561","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Gli affreschi del pittore Vanni Rossi nella cappella della Madonna di Fatima in Milano","authors":"A. Capriolo","doi":"10.13130/2282-0035/12021","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12021","url":null,"abstract":"Il presente contributo vuole fornire una ricostruzione storica degli affreschi presenti nella cappella della Madonna di Fatima della chiesa dei Santi Nereo e Achilleo di Milano. Partendo dalla edificazione della chiesa e dalla seguente dedicazione della cappella alla Madonna di Fatima, si esamina la ricomposizione delle circostanze che portarono il pittore bergamasco Vanni Rossi a eseguire gli affreschi concernenti i quindici misteri del Rosario e degli avvenimenti intercorsi ai tre pastorelli di Fatima nel 1917. In chiusura di articolo, infine, si ricostruisce il processo che porto il pittore sui ponteggi della cappella; in particolare il contributo vuole soffermarsi sulle figure del cardinale Schuster e di Monsignor Polvara, personaggi importanti per la cultura religiosa milanese durante il Ventennio fascista e nel primo periodo della ricostruzione postbellica, nonche committenti dei lavori per la decorazione della Cappella.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"103-130"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226496","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Elementi intervisuali nei ditirambi 17 e 18 di Bacchilide","authors":"C. Nobili","doi":"10.13130/2282-0035/12017","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12017","url":null,"abstract":"I ditirambi 17 e 18 di Bacchilide, incentrati sulla figura di Teseo, si prestano in particolar modo a un’indagine intervisuale, nel tentativo di rintracciare rimandi e allusioni alla produzione artistica contemporanea. Cio avviene in virtu del fatto che la saga di Teseo conosce ad Atene grande sviluppo in ambito iconografico fra il VI e il V secolo a.C., rimanendo invece ai margini della produzione poetica almeno fino alla meta del V secolo. Tale indagine fornisce anche utili indicazioni in merito all’occasione della performance – o ri-performance – dei due ditirambi, che puo essere identificata col festival ateniese delle Targelie.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"21-40"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226439","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il De divinatione ciceroniano e la polemica di Carneade contro la divinazione","authors":"Giuseppe Ciafardone","doi":"10.13130/2282-0035/12019","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12019","url":null,"abstract":"Nei dialoghi de divinatione (1.7) e de natura deorum (2.162), Cicerone presenta la polemica di Carneade contro la divinazione come una polemica antistoica. In questo articolo, che si ispira ad un studio di D.N. Sedley sugli argomenti teologici carneadei (Cic. nat. deor. 3.29-52; Sext. Emp. adv. math. 9.138-90), mi propongo di dimostrare che tale presentazione non corrisponde pienamente alle reali intenzioni di Carneade. Gli stoici furono senza dubbio i piu grandi teorici della divinazione, ragion per cui e legittimo supporre che essi fossero tra i bersagli preferiti da Carneade. Tuttavia, la loro concezione della divinazione e molto vicina a quella comunemente accolta nell’antichita e testimoniata da poeti e filosofi: propongo dunque che gli argomenti di Carneade siano considerati come un attacco alla divinazione per se, e non solo al modo in cui gli stoici la giustificarono filosoficamente.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"12 1","pages":"65-82"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226481","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"«Lacune» e selezioni mitiche: Luc. DMar. 3 («Poseidone e Alfeo»)","authors":"L. Floridi","doi":"10.13130/2282-0035/12016","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12016","url":null,"abstract":"L’articolo intende chiarire le strategie selettive adottate da Luciano nella sua rivisitazione del mito di Alfeo e Aretusa in DMar. 3 e precisare il valore delle assenze: alcuni dettagli della tradizione, pur non presenti nel testo, compaiono infatti in filigrana, suggerendo l’ironica presa di distanza dell’autore dagli aspetti piu inverosimili e paradossali del mito, conformemente alla sua tendenza a dubitare di ogni dogmatismo e di ogni verita consacrata.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"9-20"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226423","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Giulio Sambon mercante d’arte","authors":"Lorenzo Napodano","doi":"10.13130/2282-0035/12022","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2282-0035/12022","url":null,"abstract":"EnglishDealing with Giulio Sambon implicates several aspects of the artistic context in Italy during the XIX century, and this is the reason why it is difficult to describe this figure through all the perspectives: the one of researcher, collector and merchant for painting, sculpture and archaeology too. This essay offers a basic reconstruction of this person through the main phases of his life and commercial activity, with the most relevant contacts among collectors and Milanese and foreign museums. The main tools are the catalogues of the auctions managed by his «impresa di vendite in Italia», the documents in the National Archives of Naples, Rome and Florence and especially the private archive of Sambon family in Paris, Archives Nationales de France. italianoAvere a che fare con Giulio Sambon significa toccare molti ambiti del contesto artistico dell’Italia ottocentesca. Proprio per questo motivo e difficile delineare la sua figura in una sola occasione e affrontando tutte le prospettive: in lui si fondono contemporaneamente l’anima dello studioso, del collezionista e del mercante per tutte le discipline artistiche, dalla pittura all’archeologia. Il presente contributo propone una ricostruzione basilare di questa figura, ripercorrendo le tappe salienti della vita e dell’attivita commerciale, attraverso i rapporti con collezionisti e musei milanesi e stranieri. Gli strumenti utilizzati per il lavoro sono i cataloghi d’asta della sua «impresa di vendite in Italia», i documenti conservati negli archivi di Napoli, Roma e Firenze, ma soprattutto il fondo privato della famiglia Sambon custodito a Parigi presso le Archives Nationales de France.","PeriodicalId":40153,"journal":{"name":"ACME-Annali della Facolta di Studi Umanistici dell Universita degli Studi di Milano","volume":"71 1","pages":"131-166"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66226535","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}