{"title":"Editoriale. [Ch-ch-ch-ch-changes]","authors":"–. L'uomo nero, G. Zanchetti","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp4-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp4-6","url":null,"abstract":"Il primo numero de «L’uomo nero» usciva nel 2003 e la rivista affronta ora un grosso cambiamento, passando dall’edizione cartacea a quella online, ad accesso aperto.\u0000Per celebrare questo passaggio viene presentato un numero antologico che raccoglie una scelta di contributi pubblicati negli anni dai membri del Comitato scientifico e da alcuni amici di vecchia data dell’«Uomo nero».\u0000La scelta di quattordici articoli tra gli oltre duecentoquaranta pubblicati non potrà essere del tutto rappresentativa della fisionomia della rivista, ma potrà almeno servire a restituire per sommi capi il senso di un percorso.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"29 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"130524709","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Visitare gli studi d'artista, in parola e in immagine","authors":"F. Fergonzi","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp62-83","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp62-83","url":null,"abstract":"Si infittiscono, nel ventennio tra le due guerre e specialmente negli anni Trenta, i resoconti giornalistici di visite ad artisti nel loro studio. Lettori di quotidiani o di riviste di cultura né militante né specialistica sembravano gradire queste incursioni di occhi fintamente ingenui in spazi altri: piaceva che lo scrivente assumesse la posizione incuriosita e vagamente scettica del lettore, cui era riservato il privilegio di penetrare nelle officine di lavoro degli artisti più fortunati, e discussi, e premiati alle grandi mostre, Casorati o Martini o De Pisis.Il saggio passa in rassegna una serie di studi di artisti attraverso i resoconti reportagistici e fotografici, evidenziando diverse situazioni possibili all’interno dello studio: dall’artista al lavoro o in posa alle opere disposte o accatastate nello studio, fino alla modella in posa o a riposo.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"15 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"131641321","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Emilio Villa: lettura fonetica delle Superfici di Capogrossi","authors":"D. Colombo","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp107-139","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp107-139","url":null,"abstract":"In occasione della personale di Giuseppe Capogrossi alla Galleria L'Attico di Roma dal 10 al 30 marzo 1962, venne pubblicato un catalogo ideato dal poeta e critico d’arte Emilio Villa, con due suoi testi. Il primo, steso in occasione della mostra, presenta una seconda parte ideata e scritta in latino nei primi anni Cinquanta come lettura fonetica delle strutture segniche di Capogrossi, e il secondo, in francese, datato settembre 1953, è anch'esso pensato come lettura fonetica.Il saggio analizza come Villa ricrei verbalmente e visivamente le articolazioni segniche di Capogrossi, attingendo ad ambiti semantici differenti, e mette in luce le fonti visive di carattere arcaico e primitivista che Villa individua nella sua lettura del lavoro dell’artista e che suscitavano l’interesse di artisti e critici a Roma tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50, vicini all’ambiente della Fondazione Origine e della rivista “Arti Visive”.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"130775970","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Elementi di un'iconografia del piacere e dell'utopia nell'opera di Georges Seurat, Paul Signac, René Clair e Marija Lebedeva","authors":"A. Negri","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp84-92","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp84-92","url":null,"abstract":"Un uomo sdraiato in un prato, poggiato su un gomito, si gode la sua libertà; è felice anche se all'orizzonte incombe una gran fabbrica che vomita fumo. Ma quell'ozio felice dura poco. Due gendarmi interrompono le fantasticherie del vagabondo sollevandolo di peso e obbligandolo al lavoro; anche prima di Auschwitz si sapeva che \"il lavoro rende liberi\". L'obbligo alla libertà - a una libertà diversa da quella immaginata sognando a occhi aperti in un povero prato di periferia - comporta in questo caso come primo corollario l'obbligo al lavoro.Il saggio affronta il tema del diritto all’ozio nelle opere di pittoriche e cinematografiche di Georges Seurat, Paul Signac, René Clair e Marija Lebedeva.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"303 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133616020","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Pittura, fotografia, cinema in Luigi Veronesi","authors":"Luciano Caramel","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp152-159","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp152-159","url":null,"abstract":"Luigi Veronesi è stato un artista complesso, per varietà di direzioni, scelte e risultati. Complessità fondante, sempre, la sua attività, dagli anni Venti a quasi tutti i Novanta, e di conseguenza chiave necessaria alla comprensione dell’intero suo itinerario, al di là della mera constatazione di una poliedricità. Il saggio, infatti, propone di analizzare la ricerca di Veronesi pittore, fotografo, filmmaker, grafico editoriale e pubblicitario, scenografo, costumista, autore di marionette per il teatro, nella sua unitarietà di una caratterizzante tensione alla globalità che ha creato disorientamento, incomprensioni, disinteresse e giudizi negativi, aggravati dalle sue matrici non accademiche e dalle sue posizioni ideologiche marxiste e antiidealistiche.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"126 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"128336247","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Viaggi virtuali di Alighiero Boetti alle origini delle Mappe, 1967-1971","authors":"M. Messina","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp160-175","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp160-175","url":null,"abstract":"Fra 1967 e 1969 – anni densissimi di lavoro e sollecitazioni, a cominciare dal ritrovarsi ogni giorno negli spazi della Galleria Sperone, con opere e discussioni nuove – Alighiero Boetti viaggia virtualmente fra immaginari innescati, confrontati, condivisi, con compagni di strada vicini o distanti, in una rete di suggestioni che si definirà nel 1969, con la svolta propriamente concettuale del suo lavoro, nelle due direzioni delle quadrettature ricalcate della serie de Il cimento dell’armonia e dell’invenzione da un lato, e del Planisfero colorato, propedeutico alle Mappe, dall’altro. Percorsi incrociati che val la pena tentare di ricostruire per indizi, con uno scavo forse ingrato, ma altrettanto “intrigato” dall’ipotesi di una via d’accesso alla temperie e ai frangenti dei possibili scambi e discorsi passati fra gli artisti in quel triennio. In particolare si affronta quel “sentimento geografico” di matrice dechirichiana, una sensibilità allo spazio abitato che si dilata nell’immaginario, trasfigurando visivamente e concettualmente il dato di partenza, che affiora in tanti lavori di quegli anni, di cui le Mappe di Boetti sono un caso esemplare.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"2004 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"114190469","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Fortuna e destino di Gastone Novelli nel racconto di Claude Simon","authors":"Z. Birolli","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp94-106","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp94-106","url":null,"abstract":"In continui intrecci tra letteratura e arte, il saggio ricostruisce la fortuna del lavoro di Gastone Novelli nelle pagine di Claude Simon, a partire dal ricordo di Sebald nel romanzo Austerliz. Sebald cita come Claude Simon racconti la frammentaria biografia di Novelli nel suo romanzo Le jardin des plants. Data la particolare attenzione per le arti visive da parte di Simon, il romanziere francese e l’artista italiano si conoscono a Parigi nel 1961 in occasione della personale di Novelli alla Galérie du Fleuve; da quel momento nasce un rapporto di amicizia e di collaborazione che porterà Simon a scrivere un testo per la mostra di Novelli a New York nel 1963.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"128851334","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Gorilla Art. Intorno a una lettera inedita di Karl Vossler a Filippo Tommaso Marinetti","authors":"Jeffrey T. Schnapp","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp39-44","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp39-44","url":null,"abstract":"Nella primavera nel 1914, probabilmente durante una delle sue tournées tedesche, Filippo Tommaso Marinetti venne a sapere che, nel proporre a un pubblico più ampio la sua già nota Italienische Literaturgeschichte (1900; 2° ed. 1908), Karl Vossler aveva tenuto una serie di conferenze al Freies Deutsches Hochstift di Francoforte, concluse da una breve analisi dell'impatto del Futurismo sulla scena letteraria italiana.Marinetti si mobilitò alla sua solita maniera, affrettandosi a scrivere una lettera corredata di allegati futuristi. L'articolata risposta di Vossler, datata 28 luglio 1914, il fatidico giorno della dichiarazione di guerra dell'Austria-Ungheria contro la Serbia, è l'oggetto di questo contributo.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"5 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"130920685","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Appunti sulle sezioni straniere alle prime Biennali. I pittori francesi e l'impressionismo","authors":"Mariapia Lamberti","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp55-61","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp55-61","url":null,"abstract":"La questione della partecipazione francese alle Biennali non può non partire dalla lunga polemica sull'assenza degli impressionisti: una polemica iniziata da Soffici sulla \"Voce\", appoggiata da Barbantini e dagli artisti di Ca' Pesaro, che verrà a distanza di quattro decenni risarcita nell'edizione postbellica del 1948, quasi a pagare un debito verso la cultura figurativa d'oltralpe.\u0000Sarebbe tuttavia rischioso uniformarsi passivamente a questa giusta rivendicazione che sottolineava con quanto ritardo la critica italiana accettasse di misurarsi con il rinnovamento linguistico francese: i conti in prima istanza erano quelli con la pittura ufficiale dei Salons e con l'autorità dell'Accademia di Francia a Roma, garante nella persona di Albert Besnard di una selezione attenta a equilibri tra personalità e istituzioni, spesso legate a un'immagine di grandeur.\u0000Nelle maglie della selezione e dei giurati preposti agli inviti, però, un margine sia pur minimo di presenza veniva assicurato, se dal 1897 e poi nel 1903 e nel 1905 alcune opere degli impressionisti storici arrivavano in Biennale.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"26 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"134507156","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"camoufleurs français en Italie. Le cubisme d’André Mare s’est évanoui à Venise","authors":"Yves Chevrefils Desbiolles","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp202-215","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp202-215","url":null,"abstract":"Le camouflage aura été l’une des grandes affaires de la Grande Guerre. Dès 1915, sous l’impulsion du peintre Guirand de Scevola, les Français créent un premier service intégré de conception et de fabrication de dispositifs de camouflage, animé par des équipes spécialisées de militaires et de civils. Dans une guerre de positions où des dizaines de milliers d’hommes sont massés de part et d’autre de la ligne de front, voir sans être vu pour tromper l’ennemie est devenu un enjeu vital. Bientôt, des officiers britanniques, américains, belges et italiens viennent visiter les principaux ateliers de la section de camouflage situés à Amiens et à Noyon dans le nord de la France. En Italie, un laboratorio di mascheramento est créé au début de 1917 et des camoufleurs français viennent épauler leurs confrères italiens dès septembre de la même année. Un atelier de fabrication de matériel de camouflage est installé près de Milan et un autre à Piazzola sul Brenta. Le commandement du camouflage français s’installe à Padoue puis à Vicence.L’histoire de l’art retient le nom d’André Mare (1885-1932) à deux titres: son rôle dans le renouvèlement de l’art décoratif français avant la Grande Guerre et son action dans la section de camouflage de l’armée française durant la Grande Guerre. Le texte analyse un journal tenu par André Mare durant toute la durée du conflit; un journal remarquable par le nombre et par la facture des dessins dont il orne ces pages, dix carnets dans lesquels il consigne sa formation d’artilleur, puis ses activités de camoufleur, décrit les évènements dont il est témoin et les sentiments qu’ils suscitent en lui, le tout truffé de nombreuses photographies de petit format et d’annotations graves ou légères.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"21 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"134620179","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}