{"title":"Ambienti per design. Note di lettura","authors":"P. Rusconi","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp176-201","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp176-201","url":null,"abstract":"Ambienti per design un suono udito una cosa vista (EXIT) di Zeno Birolli uscì nel 1983, all’interno della raccolta Sorbi, tordi & nitidezze, un volume che radunava materiali vecchi e lavori nuovi con il sottotitolo di Arte in Italia dopo la Metafisica. Il libro, relativamente noto nella produzione storico artistica di Zeno Birolli, rappresenta il frutto di una stagione intensa di elaborazione intellettuale e progettuale: nell’idea dell’autore doveva presentarsi come una sorta di silloge di un decennio di riflessioni sulle arti nel periodo tra le due guerre. Tra i nuovi studi critici pubblicati nella raccolta, Ambienti per design risulta essere sia per numero di pagine sia per contenuti uno dei più autorevoli e impegnati. Il testo è la descrizione dettagliata di alcuni interni creati per le mostre dell’abitazione e dell’arredamento moderno della Triennale milanese del 1936, ma il tema dominante si raccoglie intorno all’idea che vi sia “un legame che procede dalla prima metafisica di De Chirico [...], si permuta nell’opera di alcuni pittori e scultori della postmetafisica e nel razionalismo architettonico degli anni trenta e quaranta, sino allo spazio scenico di Antonioni”.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"16 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133767119","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"futuro c’è stato…” Anacronismo e suggestioni iconografiche in Fontana","authors":"G. Zanchetti","doi":"10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp26-38","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp26-38","url":null,"abstract":"Al di là di ogni trionfalismo e di ogni ostentazione “progressiva”, il Fontana che nel 1965 si rispecchia in quell’Autoritratto teso ed esatto, solo apparentemente colloquiale o divagante, restituito da Carla Lonzi, è un caposcuola riconosciuto che riesce ancora a vivere con stupore e con un sorprendente senso di germinalità gli indubitabili risultati raggiunti.Il saggio presenta una serie di fonti visive di matrice arcaica o cosmica sapientemente rielaborate da Fontana nel corso della sua carriera.","PeriodicalId":373638,"journal":{"name":"L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità","volume":"5 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2003-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"125218679","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}