{"title":"Prodotti per il trucco del viso","authors":"M. Martini","doi":"10.1016/S1776-0313(11)70685-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(11)70685-2","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"56 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89232899","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
C. Scheers (Dermatologue) , R. Baran (Professeur honoraire de l’Université de Franche-Comté) , J. André (Chef de service)
{"title":"Cosmetici per unghie","authors":"C. Scheers (Dermatologue) , R. Baran (Professeur honoraire de l’Université de Franche-Comté) , J. André (Chef de service)","doi":"10.1016/S1776-0313(20)44534-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)44534-4","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"18 1","pages":"1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(20)44534-4","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72107787","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
F. Ly (Ancienne interne des Hôpitaux, dermatologue-vénérologue, médecin-chef du Service de dermatologie)
{"title":"Cosmetologia della pelle nera","authors":"F. Ly (Ancienne interne des Hôpitaux, dermatologue-vénérologue, médecin-chef du Service de dermatologie)","doi":"10.1016/S1776-0313(20)44535-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)44535-6","url":null,"abstract":"<div><p>La cosmetologia della pelle nera presenta alcune specificità legate non solo a peculiarità istologiche e funzionali della pelle nera, ma anche a diverse abitudini cosmetiche. Le esigenze cosmetologiche specifiche dei soggetti di pelle nera hanno dato vita a un’etnocosmetologia che obbedisce soprattutto a una logica commerciale e che non tiene sempre conto delle peculiarità fisiologiche o dei principi della cosmetovigilanza. È per questo che le donne originarie dell’Africa subsahariana utilizzano delle sostanze schiarenti a scopo cosmetico, come i corticosteroidi topici ad alta attività, l’idrochinone e, più recentemente, il glutatione. Questa pratica è associata a un gran numero di complicanze, inclusi disturbi discromici, come l’ocronosi esogena. A parte l’uso di prodotti depigmentanti a scopo cosmetico, le donne nere africane, così come tutte le donne, ricorrono a extension per le ciglia, ma anche all’applicazione di unghie finte e a diversi tipi di tatuaggi. Pratiche cosmetiche per capelli come l’uso di liscianti a base di soda, l’intrecciatura e la tessitura sono osservate più specificamente nelle donne di colore con i capelli crespi. Queste ultime pratiche sono associate a varie complicanze, come l’alopecia da trazione o l’alopecia centrifuga centrale cicatriziale. La prevenzione di queste complicanze deve basarsi su una vera e propria politica di cosmetovigilanza. Anche se le pratiche cosmetiche sono più frequenti tra le donne, da tempo c’è stata una crescente domanda cosmetica da parte degli uomini neri. Le specificità funzionali della pelle nera, in particolare l’iperseborrea e la xerosi, sono all’origine di una richiesta di cure cosmetiche e, da qui, l’uso frequente di emollienti nei soggetti di pelle nera. Soluzioni alternative si basano sulla cosmetopeia tradizionale, con, in particolare, burro di karité e oli essenziali di piante presenti in Africa. Infine, il grado di pigmentazione della pelle nera protegge dal fotoinvecchiamento, da cui deriva un minore utilizzo delle tecniche di ringiovanimento cutaneo. Tuttavia, vi è una crescente domanda di schermi solari per la prevenzione dell’invecchiamento fotoindotto. La gestione cosmetologica dei disturbi discromici sulla pelle nera mediante l’uso di peeling o laser può essere accompagnata da complicanze come l’iperpigmentazione paradossa, le cicatrici ipertrofiche o i cheloidi.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"18 1","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(20)44535-6","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72107789","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Chirurgia del cuoio capelluto mediante microinnesti","authors":"P. Bouhanna MD","doi":"10.1016/S1776-0313(20)44540-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)44540-X","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"18 1","pages":"1-17"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(20)44540-X","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070579","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Prodotti per il trucco del viso","authors":"M.-C. Martini","doi":"10.1016/S1776-0313(20)44533-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)44533-2","url":null,"abstract":"<div><p>I prodotti per il trucco del viso includono rossetti, fondotinta, ciprie, fard e prodotti per il trucco degli occhi, eyeliner, ombretti, mascara, matite e kajal. Tutti questi prodotti contengono grandi quantità di coloranti di origine naturale e sintetica sotto forma insolubile di pigmenti o lacche. La natura, la legislazione e il nome dei coloranti sono dettagliati, così come la composizione dei vari prodotti che li contengono. Vengono discussi la tolleranza, la conservazione e gli eventuali controlli di ogni tipo di prodotto. Infine, il mercato francese di tutti i prodotti per il trucco è paragonato al mercato cosmetico globale.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"18 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(20)44533-2","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72107788","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Reazioni irritative e allergiche ai cosmetici","authors":"A. Goossens","doi":"10.1016/S1776-0313(20)44537-X","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)44537-X","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"18 1","pages":"1-8"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(20)44537-X","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72107782","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J.-M. Sainthillier (Ingénieur de recherche, Habilité à diriger des recherches) , S. Mac Mary (Docteur ès sciences, Ingénieur de recherche) , M. Le Maitre (Dermatologue, Médecin spécialiste en dermatologie et vénéréologie) , P. Humbert (Professeur)
{"title":"Fotografia digitale in dermatologia estetica","authors":"J.-M. Sainthillier (Ingénieur de recherche, Habilité à diriger des recherches) , S. Mac Mary (Docteur ès sciences, Ingénieur de recherche) , M. Le Maitre (Dermatologue, Médecin spécialiste en dermatologie et vénéréologie) , P. Humbert (Professeur)","doi":"10.1016/S1776-0313(20)44538-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)44538-1","url":null,"abstract":"<div><p>Le fotocamere digitali obbediscono agli stessi principi ottici delle macchine fotografiche. L’unica cosa che conta, alla fine, è far entrare la giusta quantità di luce. Tutte le regolazioni ottiche servono a trovare un compromesso, controllando questo ingresso di luce nel modo più preciso possibile, tenendo conto delle condizioni variabili di cattura dell’immagine. Questa padronanza dell’esposizione richiede la conoscenza dei sistemi di flash e di illuminazione disponibili, ma anche di strumenti più specifici, come i filtri di polarizzazione, progettati per isolare la componente speculare della pelle e la luce ultravioletta riflessa, che consente di mostrare il fotoinvecchiamento, Si noti l’esistenza da diversi anni di dispositivi integrati o “scatole luminose”, che costituiscono un set completo di acquisizione standardizzata delle immagini. La fotografia digitale presuppone la gestione informatica delle immagini, dal punto di vista hardware e software. Il dermatologo deve conoscere la sua attrezzatura informatica, ma anche i suoi software di ritocco e di classificazione. Infatti, la fotografia digitale è raramente utilizzabile direttamente, senza trasferirla su un computer, senza visualizzarla su uno schermo, senza ritocchi e manipolazioni, al fine di ritagliarla, commentarla o archiviarla. I concetti di formato dell’immagine, compressione, risoluzione e definizione sono fondamentali, poiché, se non compresi, possono portare a un degrado rapido e irreversibile dell’immagine. Questa gestione delle immagini tramite software è spesso sottovalutata dal professionista, che la considera troppo complessa, a causa della mancanza di informazione. Tuttavia, esiste un vasto archivio su questo argomento, con software gratuiti, semplici e intuitivi, che offrono una libertà di lavoro praticamente illimitata. Noi pensiamo che la costituzione e la padronanza di questa “cassetta degli attrezzi” sia essenziale quanto quella dell’apparecchio fotografico propriamente detto. Per il dermatologo, l’obiettivo finale della fotografia digitale è di tendere a diventare una fotografia scientifica, cioè standardizzata, ripetibile e riproducibile. L’obiettivo non è tanto quello di ottenere una bella fotografia, quanto una fotografia realistica e fedele dell’oggetto di studio. Particolare attenzione deve, quindi, essere posta agli aspetti pratici della ripresa, ma anche all’aspetto del paziente e, in particolare, alla sua neutralità al momento dello scatto. Questa volontà di standardizzazione richiede la progettazione e l’organizzazione di uno spazio fotografico dedicato, in modo da renderlo il più pratico e immutabile possibile.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"18 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(20)44538-1","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72070577","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
J.-C. Beani (Professeur honoraire de dermatologie, membre correspondant de l’Académie nationale de médecine)
{"title":"Radiazioni solari: aspetti fondamentali","authors":"J.-C. Beani (Professeur honoraire de dermatologie, membre correspondant de l’Académie nationale de médecine)","doi":"10.1016/S1776-0313(20)43313-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)43313-1","url":null,"abstract":"<div><p>La luce è composta da radiazioni elettromagnetiche (Rem), descritte secondo due teorie complementari: ondulatoria, definita dalla lunghezza d’onda (Lo) (espressa in nanometri), e corpuscolare, caratterizzata da un quanto di energia (espressa in Joule [J] o in elettronvolt [Ev]) chiamato fotone. Il sole emette una radiazione policromatica e continua che si estende dai raggi cosmici alle onde radio; questa emissione viene filtrata dall’attraversamento dell’atmosfera, in particolare dallo strato di ozono che blocca le radiazioni più dannose. Lo spettro terrestre comprende, quindi, solo l’ultravioletto (UV) B e A, il visibile e una parte dell’infrarosso (IR). Tra i raggi UVA, i più lunghi, chiamati UVA 1, sono i più biologicamente attivi. L’indice UV consente, in maniera semplice e comprensibile, di informare sull’intensità di un’esposizione solare. L’assorbimento della luce da parte di alcune molecole della pelle (cromofori) provoca reazioni fotochimiche dirette, alterando la struttura del cromoforo, e reazioni fotosensibilizzate, all’origine della produzione di specie reattive dell’ossigeno (SRO), aggressive per i principali componenti cellulari, che qualificano lo stress ossidativo indotto dai fotoni in cui la feomelanina sembra avere un ruolo cruciale. L’acido desossiribonucleico (DNA) è oggetto sia di lesioni dirette (dimeri pirimidinici di ciclobutano [CPD]) che di danni ossidativi, principalmente sulla guanina, sotto l’effetto dei raggi UVA e UVB; le lesioni indotte dai raggi UVA sono diverse nei cheratinociti e nei melanociti (Mc). Anche l’acido urocanico è un cromoforo diretto importante per il suo ruolo nella fotoimmunosoppressione. Questi danni molecolari inducono sulle diverse cellule cutanee degli effetti complessi; il loro meccanismo intrinseco dovrebbe eventualmente beneficiare di nuove conoscenze sulla biologia cellulare. In combinazione tra loro, queste risposte cellulari portano agli effetti biologici e clinici del sole sulla pelle.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"17 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72067238","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Promozione dell’assorbimento cutaneo in cosmetologia: formulazioni e strumenti","authors":"G. Marti-Mestres (Professeur)","doi":"10.1016/S1776-0313(20)43319-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(20)43319-2","url":null,"abstract":"<div><p>La pelle limita l’ingresso delle sostanze applicate e regola le perdite d’acqua attraverso il suo strato corneo. La funzione barriera della pelle non è assoluta e la sua permeabilità è correlata alle proprietà fisicochimiche delle molecole in contatto. Le molecole assorbite vengono distribuite nel corpo dopo un trasferimento passivo, poi vengono eliminate o immagazzinate. In questo contesto, anche lo stato della pelle è un fattore primario e le differenze di assorbimento sono importanti tra pelle sana e pelle patologica o con lesioni di varia origine. La stima della percentuale di sostanza assorbita è un punto particolarmente importante per la valutazione del rischio in cosmetica. In generale, questa valutazione viene effettuata su una pelle sana, ma lo sviluppo delle routine di cura, l’ampio uso di promotori dell’assorbimento, l’uso in vista di migliorare l’efficacia dei cosiddetti prodotti “di frontiera” e, infine, l’utilizzo ricorrente di gadget o tecniche nate dal settore farmaceutico possono aumentare l’assorbimento degli ingredienti utilizzati. Questo articolo sviluppa l’analisi dell’impatto delle formulazioni e dei dispositivi utilizzati a favore della penetrazione dei principi attivi, nonché le conseguenze dell’uso di prodotti il cui obiettivo iniziale è di migliorare le condizioni della pelle e per i quali l’assorbimento degli ingredienti è un elemento secondario.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"17 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72068041","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}