{"title":"Novità epigrafiche da Hierapolis di Frigia","authors":"F. Guizzi","doi":"10.13135/2039-4985/2593","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2593","url":null,"abstract":"Gli scavi della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (Pamukka-le) in Turchia si sono concentrati soprattutto in due aree: quella sacra centrale che comprende il santuario di Apollo e l'adiacente Ploutonion ricordato da molte fonti letterarie antiche e quella posta alle pendici delle colline a nord est della citta dove fu costruita una chiesa che incorporava una tomba di I secolo d.C.; quest'ultima fu venerata a partire dal II secolo d.C. come quella dell'apostolo Filippo. Il presente articolo illustra un documento dal santurio di Apollo riguardante suppliche di schiavi e un titulus pictus dalla chiesa di San Filippo. In recent times the excavations of the Italian Archaelogical Mission in Hierapolis of Phrygia (Pamukkale -Turkey) have focused on two main areas: the central sacred area, including the temenos of Apollo and the adjacent Plutoni-um, attested by several ancient literary souces; and the the slopes of the hill that bordered the urban centre to the east, where a church was built, incorporating a first century CE tomb. From the second century CE onwards the tomb was venerated as that of the Apostle Philip. The present article illustrates a document from the temple of Apollo, concerning supplications of slaves, and a titulus pictus from the church of Saint Philip.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"7 1","pages":"119-141"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"87363487","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Per un nuovo corpus epigrafico di Kyme eolica: panoramica dei lavori","authors":"Bianca Nicoletta D’Antonio, Lara Diletta Varotto","doi":"10.13135/2039-4985/2597","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2597","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"7 1","pages":"229-251"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80680507","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'edizione dell'erma di Menandro e il ritorno a Ligorio e a Orsini.","authors":"E. Gastaldi","doi":"10.13135/2039-4985/2605","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2605","url":null,"abstract":"Tra le epigrafi greche conservate in Piemonte un documento, in particolare, si segnala per la sua lunga storia di mobilita e di collezionismo che risale gia al XVI secolo. Di provenienza romana e databile all’eta imperiale, un’erma di Menandro giunse infatti a far parte delle collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia: essa presenta un lungo testo epigrafico di cui l’autore fornisce qui l’edizione critica e il commento testuale. Il lavoro presenta l’obiettivo dichiarato di sottolineare l’urgenza dell’autopsia al fine di stabilire un’attendibile comprensione testuale e al fine di evitare inutili esercizi filologici. Il contributo costituisce inoltre il completamento di un precedente lavoro, gia dedicato dall’autore all’esegesi storica del manufatto. Among the Greek inscriptions of the Piedmont area, a document, in particular, is outstanding for its long history of mobility that dates back to the sixteenth century. Originally found in Rome and datable to the imperial age, a Menander herm came to be part of the collections of Carlo Emanuele 1st of Savoy: it presents a long epigraphic text of which the author provides here the critical edition and the textual commentary. The work presents the declared goal of underlining the urgency of the autopsy in order to establish a reliable textual comprehension and to avoid unnecessary philological exercises. This paper also aims to complete a previous work, that the author already dedicated to the historical exegesis of the inscription.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"20 1","pages":"405-418"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"77088403","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Historika VII Volume intero - Parte II","authors":"Gianluca Cuniberti","doi":"10.13135/2039-4985/2585","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2585","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"24 1","pages":"253-528"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72759864","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'epigrafia greca tra scienza ed esperienza: il ruolo di Berlino","authors":"Daniela Summa","doi":"10.13135/2039-4985/2609","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2609","url":null,"abstract":"A Berlino nel 1815 l'epigrafia greca entra ufficialmente a far parte delle scienze dell’antichita con l’inaugurazione di un Thesaurus di tutte le iscrizioni greche allora note sotto la direzione del filologo August Boeckh. Nel Corpus Inscriptionum Graecarum (CIG), dal 1902 denominato Inscriptiones Graecae (IG), si realizza la visione leibniziana di imprese scientifiche che all‘interno di Accademie coniughino «theoria cum praxi ». Dopo aver attraversato due secoli di alterne vicende connesse con le dinamiche storico-politiche della Germania, l’impresa IG possiede oggi l’archivio epigrafico piu ricco del mondo e prosegue il suo lavoro con numerosi progetti in corso, di cui e tracciato un sintetico report. In Berlin in 1815 Greek Epigraphy becomes officially part of the “Altertums-wissenschaft” through the creation of a Thesaurus of ancient Greek inscriptions under the direction of the philologist August Boeckh. With the Corpus Inscriptionum Graecarum (CIG), in 1902 renamed Inscriptiones Graecae (IG), is realized Gottfried Wilhelm Leibniz vision of scientific entreprises within research institutions who would combine “theoria cum praxi”. After experiencing two centuries of fortunes and missfortunes related to the political history of Germany, today IG entreprise owns the largest epigraphic archive in the world and happily continues with multiple projects, on which a short report is presented.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"4 1","pages":"503-528"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90567141","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L’Apollo di Klaros e la poesia epigrammatica: la struttura polimetrica degli oracoli epigrafici di Kaisareia Troketta e Kallipolis","authors":"Bruna Capuzza","doi":"10.13135/2039-4985/2596","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2596","url":null,"abstract":"Due oracoli prodotti nel santuario di Klaros e datati al II sec. d.C. si articolano in sezioni di metro differente secondo una struttura polimetrica che, in mancanza di una analisi approfondita, potrebbe apparire inconsueta, o quantomeno singolare. Tuttavia, passando in rassegna le raccolte epigrafiche a nostra disposizione, si rinvengono epigrammi lunghi di eta imperiale, composti sia in latino sia in greco, che presentano un’alternanza metrico-ritmica accostabile ai due oracoli clarii provenienti rispettivamente dai centri di Kaisareia Troketta, in Lidia, e Kallipolis, nel Chersoneso tracico. Nel presente articolo ci si propone di dimostrare che sia negli ‘oracoli polimetrici’ sia negli epigrammata longa di eta imperiale l’alternanza metrica e funzionale all’articolazione semantica, prendendo brevemente in esame le piu significative attestazioni della polimetria nella produzione poetica, letteraria ed epigrafica, dal IV sec. a.C. all’eta imperiale; tale analisi conduce ad ipotizzare un legame tra i compositori di epigrammi polimetrici e i poeti che operarono nel santuario colofonio. Dopo una precisazione terminologica iniziale tra polimetria che si manifesta all’interno di un’opera organica, quale una silloge poetica, e quella che invece si riscontra all’interno di una composizione poetica di una certa lunghezza, viene presa in esame la struttura polimetrica dei due oracoli clarii, dimostrando come essa si lasci ricondurre al contesto letterario della Seconda Sofistica. Nella seconda parte dell’articolo vengono brevemente analizzati i piu significativi epigrammi epigrafici, sia greci sia latini, che possono accostarsi, in virtu della loro struttura polimetrica, agli ‘oracoli polimetrici’, soffermandosi, in particolare, sulla funzionalita dell’alternanza metrica rispetto alla articolazione tematica del componimento. Two oracles from Klaros, produced in the second century A.D. and inscribed in the consulting cities, display an elaborate polymetric pattern which may seem, at least apparently, strange or unique. Nevertheless, a systematic survey of the available collections of inscribed epigrams shows that a number of Greek and Latin epigrams dated to Imperial age is polymetric, with multiple sections composed in different metres. The paper points out the intentional and functional use of polymetry in the Clarian oracles coming from Kaisareia Troketta, in Lydia, and Kallipolis, in the Thracian Chersonese as well as in the epigrammata longa of the Imperial age, taking into account the most relevant testimonies of polymetry in the literary and epigraphic poetry from the fourth century B.C. to the Imperial era; the analysis lead to suppose a connection between poets who operated in the Clarian sanctuary and composers of polymetric epigrams. After a preliminary distinction between a polymetry applied to an organic work, like a collection of poems, and a polymetry which can be recognised in a single poetic composition of a certain length, the polymetric","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"11 1","pages":"199-228"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"78350779","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"I Sebasta dell’82 d.C.: restauro delle lastre e aggiornamenti","authors":"E. Martino","doi":"10.13135/2039-4985/2598","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2598","url":null,"abstract":"Nel dicembre del 2015, grazie all’opera dei restauratori di R.O.M.A. Consorzio, e stato possibile ricostruire l’esatta sequenza cronologica della lastre iscritte in greco rinvenute a Napoli in Piazza Nicola Amore. I testi registrano i nomi di quanti vinsero i Sebasta nelle sei edizioni dei giochi, celebrate negli anni 74, 78, 82, 86, 90 e 94 d.C. L’articolo prende in esame alcune competizioni atletiche presenti nel catalogo dell’82 d.C. e in particolare le gare riservate a ragazze e ragazzi appartenenti alle classi dirigenti. In December 2015, thanks to the work of the restorers of R.O.M.A. Consorzio, it was possible to reconstruct the exact chronological sequence of the slabs in-scribed in Greek found in Naples in Piazza Nicola Amore. The texts register the names of those who won the Sebasta in the six editions of the games, celebrated in the years 74, 78, 82, 86, 90 and 94 A.D. The article examines some athletic competitions present in the catalog of 82 A.D. and in particular the races reserved for girls and boys belonging to the rul-ing classes.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"18 1","pages":"253-269"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90378287","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il progetto «The Epigraphic Landscape of Athens» e l’ELA Database: caratteristiche e risultati preliminari per uno studio semantico della topografia ateniese","authors":"Chiara Lasagni","doi":"10.13135/2039-4985/2590","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2590","url":null,"abstract":"Il presente articolo intende portare a conoscenza degli studiosi i principali contenuti e caratteristiche del progetto di ricerca The Epigraphic Landscape of Athens (Universita di Torino) e del database online (ELA, www.epigraphiclandscape.unito.it) ad esso correlato. L’articolo e diviso in quattro parti. Nella prima, viene offerta una panoramica generale del progetto: attraverso una mappatura estensiva dei luoghi di originaria esposizione e di rinvenimento delle iscrizioni pubbliche ateniesi, realizzata nel database online, la ricerca intende tracciare una ‘mappa virtuale’ dell’antica Atene come ‘spazio scritto’. La seconda parte dell’articolo e dedicata all’ELA Database, di cui si descrivono sia l’ambiente di backend (schede di inserimento dati e altri strumenti) sia quello di front-end (funzioni di ricerca). Nella terza parte si da brevemente conto dell’attuale stato dei lavori, per cio che concerne sia il popolamento del database, sia l’emergere di elementi ricorrenti, che si segnalano come possibili chiavi interpretative nella ricostruzione del paesaggio epigrafico ateniese. La quarta parte e dedicata alla presentazione di una serie di casi di studio, tratti da un gruppo di decreti (IG II3 1, 1135-1186) emanati tra il 229/8 e il 197/6 a.C., e attualmente pubblicati nell’ELA Database; questa parte e finalizzata a far comprendere come l’indicazione del luogo di originaria esposizione, che costituisce il dato-chiave della scheda, sia molto spesso il risultato di un’approfondita analisi dell’iscrizione, che incrocia dati archeologici e materiali con elementi di ordine storico e contenutistico.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"74 1","pages":"53-82"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86339666","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Alcune considerazioni in merito ai cataloghi arbitrali ateniesi","authors":"Claudia Zanaga","doi":"10.13135/2039-4985/2591","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2591","url":null,"abstract":"Il contributo riguarda l’istituto prettamente ateniese della diatesia pubblica, ovvero l’arbitrato pubblico quale strumento di composizione stragiudiziale della lite. Tale prassi, ben attestata nelle orazioni giudiziarie, e documentata anche da un corpus di cataloghi arbitrali databili prevalentemente nella seconda meta del IV secolo. L’attenzione si focalizza qui sugli aspetti sociali del fenomeno, finora scarsamente indagati dagli studiosi. In questa prospettiva il medium epigrafico offre un osservatorio privilegiato. Attraverso l’indagine prosopografica sistematica, infatti, e stato possibile indagare il profilo sociale dei diaitetai pubblici. Ne risulta uno spaccato eterogeneo della societa ateniese. In particolare, la consistente presenza di arbitri non altrimenti noti accanto a colleghi certamente appartenenti agli strati piu elevati della societa induce a ritenere che l’incarico fosse effettivamente esercitato dalla globalita del corpo civico ateniese.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"27 1","pages":"83-117"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"76028173","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Alfabetari e insegnamento della scrittura in area peuceta fra V e IV secolo a.C.","authors":"G. Boffa","doi":"10.13135/2039-4985/2600","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2600","url":null,"abstract":"Le riflessioni che propongo in questo contributo nascono da un’intrigante constatazione: da una zona molto ristretta della Peucezia, e piu precisamente dagli attuali e confinanti comuni di Gravina e Altamura, provengono due documenti epigrafici tipologicamente affini e cronologicamente non distanti, in quanto entrambi collocabili fra la fine del V e la prima meta del IV secolo a.C. Si tratta di due alfabetari, entrambi accompagnati da altre notevoli iscrizioni, che forniscono numerosi spunti di riflessione che hanno attinenza con una serie piuttosto ampia di problemi storici ed epigrafici: le forme, i modi e i canali della presenza della scrittura in area peuceta; il valore di tali elementi come testimonianza della relazione profonda, sul piano culturale, fra quest'area ed altri contesti culturali, italici e magnogreci (Taranto soprattutto); l’insegnamento della scrittura e la relazione intercorrente fra tale fenomeno e la figura dell'artigiano ceramista. L’iscrizione di Gravina, in particolare, si presenta come un particolarissimo compendio di elementi propri di alcune fra le piu diffuse e interessanti tipologie epigrafiche, la firma d’artista, il dono, l’alfabetario, ai quali si affianca la menzione, di per se piuttosto rara, di un insegnante. I tre personaggi che ricorrono nel testo del documento, tutti di origine non greca, e le loro azioni sono fra gli elementi sui quali e ancora possibile proporre qualche riflessione originale.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"6 1","pages":"295-318"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"87400114","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}