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Alfabetari e insegnamento della scrittura in area peuceta fra V e IV secolo a.C.
Le riflessioni che propongo in questo contributo nascono da un’intrigante constatazione: da una zona molto ristretta della Peucezia, e piu precisamente dagli attuali e confinanti comuni di Gravina e Altamura, provengono due documenti epigrafici tipologicamente affini e cronologicamente non distanti, in quanto entrambi collocabili fra la fine del V e la prima meta del IV secolo a.C. Si tratta di due alfabetari, entrambi accompagnati da altre notevoli iscrizioni, che forniscono numerosi spunti di riflessione che hanno attinenza con una serie piuttosto ampia di problemi storici ed epigrafici: le forme, i modi e i canali della presenza della scrittura in area peuceta; il valore di tali elementi come testimonianza della relazione profonda, sul piano culturale, fra quest'area ed altri contesti culturali, italici e magnogreci (Taranto soprattutto); l’insegnamento della scrittura e la relazione intercorrente fra tale fenomeno e la figura dell'artigiano ceramista. L’iscrizione di Gravina, in particolare, si presenta come un particolarissimo compendio di elementi propri di alcune fra le piu diffuse e interessanti tipologie epigrafiche, la firma d’artista, il dono, l’alfabetario, ai quali si affianca la menzione, di per se piuttosto rara, di un insegnante. I tre personaggi che ricorrono nel testo del documento, tutti di origine non greca, e le loro azioni sono fra gli elementi sui quali e ancora possibile proporre qualche riflessione originale.