{"title":"Ridisegno delle circoscrizioni istituzionali e governance territoriale: la riforma politico-amministrativa estone fra ridefinizione dell' identità nazionale e ingresso nell'Unione Europea","authors":"Roberta Mingo","doi":"10.3280/rgioa3-2022oa14590","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14590","url":null,"abstract":"Il presente articolo intende ricostruire l'origine e l'evoluzione della riforma della maglia politico-amministrativa avvenuta in Estonia nel 2017, con la quale è stato ridefinito l'assetto istituzionale del paese, anche a seguito del ruolo svolto dall'Unione Europea nell'influenzare i cambiamenti dell'impalcatura del mosaico territoriale estone. Si farà riferimento all'approccio dinamico degli studi sull'istituzionalizzazione territoriale di Anssi Paasi, correlandolo alle diverse fasi storiche che hanno condotto il paese a riaffermare la propria identità nazionale successivamente al lungo periodo di occupazione sovietica (1940-1989). La riforma analizzata in questo caso-studio conferma la portata degli interventi sulla maglia amministrativa frutto sia di un processo radicato nel passaggio di poteri sia dell'ingresso dell'Estonia nell'Unione Europea, che da tempo sollecita politiche di rescaling tra gli Stati membri.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42416242","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L' impronta coloniale dello spazio pubblico. Conversazione con Françoise","authors":"D. Festa","doi":"10.3280/rgioa3-2022oa14593","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14593","url":null,"abstract":"Dopo una sintetica panoramica sulla c.d. prospettiva decoloniale emergente da un ricco insieme di studi multidisciplinari sviluppatisi negli ultimi decenni tra teorie e prassi critiche, questa conversazione si interroga sul valore delle opere d'arte e dei monumenti nello spazio pubblico, sul loro potere evocativo e sul carattere politico delle rappresentazioni che incarnano. Partendo dal triangolo di monumenti che formano la Porte Dorée a Parigi e ritracciando un'indagine spaziale collettiva condotta in questo luogo, Françoise Vergès riannoda i fili della memoria dell'epoca coloniale francese e globale. L'intervista mira a delineare percorsi critici e plurali per affrontare la questione della risignificazione decoloniale dello spazio pubblico, sfuggendo alla polarizzazione del dibattito che ha accompagnato, nel 2020, il movimento globale di contestazione dei monumenti simbolo dell'era coloniale.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43041522","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Petroleumscape e petrocultura nelle concessioni Val d'Agri e Gorgoglione: analisi territoriale del paesaggio petrolifero della Basilicata","authors":"Alberto Diantini","doi":"10.3280/rgioa3-2022oa14589","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14589","url":null,"abstract":"La Basilicata viene spesso definita il ‘Texas d'Italia' in virtù della ricchezza di petrolio delle concessioni Val d'Agri e Gorgoglione, che rappresentano l'area petrolifera onshore più importante a scala europea. In un territorio caratterizzato da un'elevata biodiversità e una peculiare tradizione agroalimentare, si è consolidato un petroleumscape alimentato da una petrocultura ormai molto radicata nell'identità sociale locale. Il presente articolo mira a delineare le dinamiche che contribuiscono a costituire questo paesaggio petrolifero, frenando la costruzione di percorsi di sviluppo alternativi. Per superare il petroleumscape sono necessari nuovi progetti che riconoscano il ruolo attivo dei cittadini nella definizione dei modelli produttivi che danno forma al territorio in cui vivono, nella direzione di una transizione energetica consapevole e partecipata. ","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42809370","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Le politiche urbane del cibo come possibile arena per la governance climatica urbana","authors":"Chiara Spadaro, Giacomo Pettenati","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13803","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13803","url":null,"abstract":"Nel dibattito sulla sostenibilità urbana hanno assunto un ruolo crescente, da circa vent'anni a questa parte, le cosiddette politiche urbane del cibo (PUC), che mirano a ridurre gli impatti ambientali e aumentare la giustizia socio-spaziale dei sistemi alimentari, agendo alla scala urbana. Tali politiche costituiscono secondo alcuni un ambito di grande potenzialità per la governance climatica urbana, grazie alla possibilità di agire sul consumo alimentare delle popolazioni urbane, che costituisce uno dei principali fattori di impatto ambientale su scala globale. Non mancano tuttavia le riflessioni critiche, relative alla realecapacità di azioni e politiche localizzate di modificare strutturalmente sistemi del cibo complessi. Questo contributo si interroga sul possibile ruolo delle PUC nel quadro della governance climatica urbana, a partire dall'analisi delle realtà presenti all'interno della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo e con un approfondimento sui casi di Roma e Milano.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45097711","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'Italia si adatta? La definizione delle politiche di adattamento al cambiamento climatico alla scala regionale","authors":"A. Pietta, M. Bagliani, Edoardo Crescini","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13801","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13801","url":null,"abstract":"Nelle politiche di adattamento la scala locale è centrale per delineare le vulnerabilità dei diversi territori e progettare azioni realmente efficaci. Il contributo presenta un'analisi critica delle politiche di adattamento individuate alla scala regionale in Italia focalizzando l'attenzione su alcune chiavi di lettura: l'impostazione generale delle politiche stesse, la governance messa in atto per l'implementazione, l'integrazione tra le politiche dal punto di vista orizzontale e verticale, la presenza e tipologia dei processi partecipativi, la considerazione delle caratteristiche dei singoli territori all'interno della progettazione delle politiche. Dalle ricerche qui illustrate emerge una situazione di luci ed ombre: su 21 amministrazioni, solo 4 hanno completato l'iter, mentre almeno 5 non hanno ancora iniziato a mobilitarsi in questa direzione.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45163088","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"La Climate Fiction secondo l'Ecocritical Geopolitics: un'agenda per la ricerca","authors":"E. dell’Agnese","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13805","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13805","url":null,"abstract":"L'idea che un cataclisma climatico possa alterare in maniera profonda gli equilibri del pianeta è presente nella fantascienza sin dalla fine dell'Ottocento. Le narrazioni incentrate sulle conseguenze potenzialmente catastrofiche di un cambiamento climatico, tuttavia,nei primi due decenni del Duemila si sono letteralmente moltiplicate, tanto che si parla di Climate Fiction. Al di là del monito ambientalista inserito in queste narrazioni, un ulteriore livello di analisi può essere individuato nell'esame del discorso da esse veicolato, in relazione ai rapporti di potere tra esseri umani e tra esseri umani e ambiente. In questo articolo, dopo una breve introduzione all'approccio teorico individuato come utile a tal fine (l'Ecocritical Geopolitics), verrà articolata un'agenda di ricerca, con l'identificazione dei campi di indagine da aprire per esplorare la Climate Fiction, in riferimento ai suoi riferimenti spaziali, ai suoi principali protagonisti e al suo discorso sull'ambiente.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47765732","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Gli agenti di destabilizzazione e la transizione energetica","authors":"M. Grasso","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13800","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13800","url":null,"abstract":"L'articolo analizza gli ‘agenti di destabilizzazione', cioè i soggetti che possono erodere il potere del blocco fossile per agevolare una rapida transizione verso sistemi socio-energetici a bassa intensità carbonica. Gli agenti che modificano i contesti sociali, economici e politici in cui il blocco fossile opera sono considerati forze ‘primarie' e indirizzano i loro sforzi verso l'erosione delle forme strumentali e discorsive del potere del blocco fossile. Gli agenti che utilizzano i mercati e gli strumenti politici, amministrativi e legali per modificare in senso virtuoso il comportamento del blocco fossile sono definite forze ‘operative' e mirano a scardinarne il potere istituzionale e materiale. Questa categorizzazione, consentendo di collegare specifici agenti di destabilizzazione a specifiche forme di potere del blocco fossile, fornisce un riferimento analitico per condurre studi empirici sulla transazione energetica.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42967526","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
M. Bagliani, E. Bignante, E. Dansero, A. Fedi, Stefano Menegat
{"title":"Cambiamenti climatici e ondate di calore in ambito urbano. Temi, problemi e vissuti della cittadinanza nel caso torinese","authors":"M. Bagliani, E. Bignante, E. Dansero, A. Fedi, Stefano Menegat","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13796","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13796","url":null,"abstract":"Gli eventi estremi sono uno degli esiti del cambiamento climatico con maggiori implicazioni per il vissuto delle persone. L'articolo indaga l'impatto delle ondate di calore nei contesti urbani, con un'analisi di caso studio. L'analisi intrapresa con il progetto \"RicercaEventi Estremi a Torino\" si è basata su 120 interviste semi-strutturate agli abitanti di due quartieri periferici. I risultati hanno messo in luce tendenze già rilevate nella letteratura internazionale, in particolare la percezione delle ondate di calore come fenomeni aggravanti preesistenti condizioni di precarietà. I risultati evidenziano anche come aspetti culturali e psicosociali siano fattori chiave per la vulnerabilità dei contesti locali alle ondate di calore.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42528816","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Sicurezza alimentare globale e cambiamento climatico. Guardare oltre il prodotto interno lordo","authors":"F. Martellozzo, F. Randelli","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13799","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13799","url":null,"abstract":"Recenti ricerche suggeriscono che il numero di persone denutrite nel mondo, dopo essere costantemente diminuito dal 2005, è tornato ad aumentare dal 2014, e nel 2020 si sia attestato intorno a quota 811 milioni. Sebbene l'insicurezza alimentare ( food insecurity - FI) sia una questione di drammatica rilevanza, ed un problema panterrestre, è tuttavia innegabile come alcuni paesi siano più vulnerabili, e conseguentemente più suscettibili rispetto a shock esogeni (e.g. cambiamento climatico, pandemie, ecc.). Questo studio intende offrire osservazioni analitiche come strumento di supporto per l'elaborazione di politiche, finalizzate alla comprensione degli elementi di vulnerabilità del sistema alimentare in un dato paese. Nonostante in letteratura vi siano diversi indici per lo studio della FI, è sovente adottato (a volte per necessità di sintesi) un rationale interpretativo - riduttivo- che riproduce la FI mediante una narrativa di vulnerabilità economica. L'analisi, tramite la rielaborazione propria di indicatori esistenti e la formulazione di simulazioni predittive, vuole problematizzare in che modo i fattori critici individuati (e.g. la struttura produttiva di un paese, i suoi rapporti commerciali, il suolo irrigato, ecc.) possono incidere significativamente sulla FI di un paese, disgiuntamente da una congiuntura economica interna favorevole.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48347466","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Cambiamento climatico e geografia","authors":"A. Pietta, M. Bagliani","doi":"10.3280/rgioa2-2022oa13795","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13795","url":null,"abstract":"Il cambiamento climatico rappresenta una problematica di grande attualità e complessità, che riguarda molti ambiti disciplinari diversi. Questo tema ben si presta a riflessioni e letture di tipo geografico, non solo perché il funzionamento del sistema climatico e i suoi squilibri avvengono all'interno di uno spazio, ma soprattutto perché le caratteristiche, le dinamiche e le proprietà che li connotano sono strettamente legate alla dimensione spaziale.Inoltre, gli aspetti territoriali acquistano un'importanza fondamentale quando si analizzano gli impatti derivanti dagli squilibri del sistema climatico, dato che il riscaldamento globale si traduce in conseguenze molto differenti a seconda della scala e del territorio considerato. Anche nello studio delle azioni di contrasto al global warming è importante il ricorso a chiavi di lettura geografica per cogliere le differenti modalità di declinazione delle politiche di mitigazione e di adattamento alle diverse scale spaziali.Il presente numero monografico non ha l'obiettivo di proporre una rassegna esaustiva delle molteplici analisi geografiche del riscaldamento globale, quanto piuttosto mostrare come la prospettiva geografica possa consentire di approfondire in modo innovativo alcuni aspetti delle conoscenze sui cambiamenti climatici.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47514519","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}