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In the story of educational experiences, experiences that have abruptly interrupted with the pandemic, we will let ourselves be supported by the theoretical frame of reference of Paulo Freire’s critical pedagogy, just as we will try to reflect, in terms of spaces as horizons of educationally sustainable possibilities, the post-pandemic situation. \n \nL’educazione popolare prima e dopo il covid: esperienze partenopee. \nIn questo articolo cercheremo di percorrere una traiettoria narrativa che, attraverso il racconto in prima persona di Marta in qualità di educatrice volontaria, introduca ad alcune delle esperienze educative territoriali organizzate dai beni comuni presenti nel territorio di Napoli. 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Popular education before and after covid: Neapolitan experiences
In this article, we will try to follow a narrative trajectory that, through the first-person story of Marta as a volunteer educator, introduces some of the territorial educational experiences organized by local commons in the city of Naples. The nature of these spaces tries to put the needs of the common individual at the center and each educational reality narrated, each in its own way, tries to create community through dialogic actions with the people living in the neighborhood, engaging in the promotion of paths of mutual help, built from below starting by sharing practices of community support. In the story of educational experiences, experiences that have abruptly interrupted with the pandemic, we will let ourselves be supported by the theoretical frame of reference of Paulo Freire’s critical pedagogy, just as we will try to reflect, in terms of spaces as horizons of educationally sustainable possibilities, the post-pandemic situation.
L’educazione popolare prima e dopo il covid: esperienze partenopee.
In questo articolo cercheremo di percorrere una traiettoria narrativa che, attraverso il racconto in prima persona di Marta in qualità di educatrice volontaria, introduca ad alcune delle esperienze educative territoriali organizzate dai beni comuni presenti nel territorio di Napoli. La natura di questi spazi prova a mettere al centro i bisogni del cittadino ed ogni realtà educativa narrata, ognuna a suo modo, cerca di creare comunità attraverso azioni dialogiche con gli abitanti dei diversi quartieri, impegnandosi nella promozione di percorsi di mutuo aiuto, costruiti dal basso a partire dalla condivisione di pratiche a supporto della comunità. Nel racconto delle esperienze educative, esperienze che si sono interrotte bruscamente con la pandemia, ci lasceremo supportare dalla cornice di riferimento teorico della pedagogia critica di Paulo Freire, così come proveremo a riflettere, in termini di spazi quali orizzonti di possibilità educativamente sostenibili, la situazione post-pandemica.