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I periodi di maggior affluenza sono risultati essere marzo-maggio 2021 (877 accessi), dicembre-febbraio 2021 (432 accessi) ed infine maggio-luglio 2022 (495 accessi). Il 23,3% dei pazienti ha necessitato di 1 o più rivalutazioni (541/2319); solo il 5,3% (123/2319) è stato inviato in PS. Da maggio a luglio 2022 la maggior parte delle visite si è concentrata sulla prescrizione e dispensazione delle terapie antivirali precoci (314/495 accessi, 63,4%): la maggior parte dei pazienti valutati in questo periodo aveva infatti un quadro clinico lieve.L’attività clinica svolta presso l’Hotspot è stata efficace per la gestione di un elevato numero di pazienti, mantenendo un numero limitato di accessi in PS. 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Ruolo delle strutture ambulatoriali extra-ospedaliere per pazienti con COVID-19: l’esperienza dell’Hotspot COVID di Monza.
L’Hotspot COVID di Monza è stato inaugurato a dicembre 2020, per la valutazione e monitoraggio dei pazienti con infezione da COVID-19 lieve o moderata, al fine di fornire ai medici di medicina generale uno strumento di supporto territoriale atto a ridurre il numero di accessi in pronto soccorso (PS) e la pressione sulle strutture ospedaliere.I pazienti sono stati valutati da un medico infettivologo o geriatra e da un infermiere di famiglia. Il quadro clinico è stato valutato tramite lo score National Early Warning Score 2 (NEWS-2) e secondo la stadiazione NIH (infezione asintomatica, malattia lieve, moderata, grave, critica). I dati anagrafici e clinici sono stati registrati su un database Excel.Tra dicembre 2020 e luglio 2022 sono stati visitati 1442 pazienti, per un totale di 2319 accessi (835 visite di controllo, 36,1%). I periodi di maggior affluenza sono risultati essere marzo-maggio 2021 (877 accessi), dicembre-febbraio 2021 (432 accessi) ed infine maggio-luglio 2022 (495 accessi). Il 23,3% dei pazienti ha necessitato di 1 o più rivalutazioni (541/2319); solo il 5,3% (123/2319) è stato inviato in PS. Da maggio a luglio 2022 la maggior parte delle visite si è concentrata sulla prescrizione e dispensazione delle terapie antivirali precoci (314/495 accessi, 63,4%): la maggior parte dei pazienti valutati in questo periodo aveva infatti un quadro clinico lieve.L’attività clinica svolta presso l’Hotspot è stata efficace per la gestione di un elevato numero di pazienti, mantenendo un numero limitato di accessi in PS. L’utilizzo dell’Hotspot è stato adattato secondo le necessità legate alle diverse fasi pandemiche e si è dimostrato un punto di cura che va nella direzione della riforma della sanità territoriale prevista dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.