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Come lo spirito del tempo riadatta la storia: il caso dell'eccidio Rivolta a Monza dopo il Quarantotto
Il ritorno degli austriaci, dopo la capitolazione di Milano il 5 agosto 1848, si è accompagnato all'adozione di una politica assai repressiva. A Monza il ripristino dell'assoluto e le misure gravose imposte alla popolazione provocano, almeno nelle settimane immedia- tamente successive alla chiusura della breve parentesi rivoluzionaria, manifestazioni di malcontento e di sfida verso l'autorità straniera. È in questo contesto di forte tensione dove la comunicazione fra occupanti e occupati procede tra l'emissione di divieti e dove- ri da un lato, relativi, almeno in questa prima fase, al controllo dell'ordine pubblico, e la violazione dall'altro, che ha luogo la fucilazione di Carlo e Pietro Rivolta, padre e figlio condannati a morte per il possesso di armi e munizioni. Questo saggio, nel ricostruire il clima cittadino antecedente e successivo all'eccidio, intende inoltre mostrare come la morte dei Rivolta, nell'Italia unitaria quanto in quella fascista e repubblicana, venga per certi aspetti snaturata rispetto al suo movente originario e resa assonante alle esigenze narrative delle epoche citate.