{"title":"超声波和气道管理","authors":"P. Zetlaoui (Anesthésiste-réanimateur)","doi":"10.1016/S1283-0771(20)44222-7","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>L’ecografia consente un nuovo approccio alle vie aeree in anestesia e rianimazione, visualizzando l’intera filiera aerea dalla bocca ai polmoni, passando per lo stomaco. Il bilancio ecografico alla ricerca di criteri di intubazione difficili può essere eseguito in modo non invasivo e rapido (3-4 minuti), senza irradiazione, senza l’ausilio di un altro specialista, durante la visita preanestesiologica, al letto del paziente o, anche, sul tavolo operatorio appena prima dell’induzione dell’anestesia. È, quindi, possibile proporre nuovi criteri per la valutazione dei rischi di intubazione difficile e valutare oggettivamente lo stato di vacuità o meno dello stomaco prima dell’induzione dell’anestesia generale per scegliere la sequenza di induzione adatta. Dopo l’intubazione, l’ecografia facilita la conferma della (corretta) posizione della sonda di intubazione e visualizza con precisione i movimenti pleurici durante il ciclo ventilatorio. La cinetica diaframmatica può essere visualizzata e quantificata sia in ventilazione spontanea che assistita o controllata. L’ecografia permette di confermare o escludere alcune diagnosi relative a problemi ventilatori che possono verificarsi durante l’intervento, come uno pneumotorace, un’intubazione selettiva secondaria nel posizionamento proclive o un edema polmonare acuto.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"25 4","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":"{\"title\":\"Ecografia e gestione delle vie aeree\",\"authors\":\"P. Zetlaoui (Anesthésiste-réanimateur)\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0771(20)44222-7\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>L’ecografia consente un nuovo approccio alle vie aeree in anestesia e rianimazione, visualizzando l’intera filiera aerea dalla bocca ai polmoni, passando per lo stomaco. Il bilancio ecografico alla ricerca di criteri di intubazione difficili può essere eseguito in modo non invasivo e rapido (3-4 minuti), senza irradiazione, senza l’ausilio di un altro specialista, durante la visita preanestesiologica, al letto del paziente o, anche, sul tavolo operatorio appena prima dell’induzione dell’anestesia. È, quindi, possibile proporre nuovi criteri per la valutazione dei rischi di intubazione difficile e valutare oggettivamente lo stato di vacuità o meno dello stomaco prima dell’induzione dell’anestesia generale per scegliere la sequenza di induzione adatta. Dopo l’intubazione, l’ecografia facilita la conferma della (corretta) posizione della sonda di intubazione e visualizza con precisione i movimenti pleurici durante il ciclo ventilatorio. La cinetica diaframmatica può essere visualizzata e quantificata sia in ventilazione spontanea che assistita o controllata. L’ecografia permette di confermare o escludere alcune diagnosi relative a problemi ventilatori che possono verificarsi durante l’intervento, come uno pneumotorace, un’intubazione selettiva secondaria nel posizionamento proclive o un edema polmonare acuto.</p></div>\",\"PeriodicalId\":100410,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Anestesia-Rianimazione\",\"volume\":\"25 4\",\"pages\":\"Pages 1-8\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2020-11-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"1\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Anestesia-Rianimazione\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077120442227\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077120442227","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
L’ecografia consente un nuovo approccio alle vie aeree in anestesia e rianimazione, visualizzando l’intera filiera aerea dalla bocca ai polmoni, passando per lo stomaco. Il bilancio ecografico alla ricerca di criteri di intubazione difficili può essere eseguito in modo non invasivo e rapido (3-4 minuti), senza irradiazione, senza l’ausilio di un altro specialista, durante la visita preanestesiologica, al letto del paziente o, anche, sul tavolo operatorio appena prima dell’induzione dell’anestesia. È, quindi, possibile proporre nuovi criteri per la valutazione dei rischi di intubazione difficile e valutare oggettivamente lo stato di vacuità o meno dello stomaco prima dell’induzione dell’anestesia generale per scegliere la sequenza di induzione adatta. Dopo l’intubazione, l’ecografia facilita la conferma della (corretta) posizione della sonda di intubazione e visualizza con precisione i movimenti pleurici durante il ciclo ventilatorio. La cinetica diaframmatica può essere visualizzata e quantificata sia in ventilazione spontanea che assistita o controllata. L’ecografia permette di confermare o escludere alcune diagnosi relative a problemi ventilatori che possono verificarsi durante l’intervento, come uno pneumotorace, un’intubazione selettiva secondaria nel posizionamento proclive o un edema polmonare acuto.