A. Uziel (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , F. Venail (Praticien hospitalier universitaire) , R. Garrel (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , C. Cartier (Praticien hospitalier)
{"title":"耳鼻喉外科的手术监测","authors":"A. Uziel (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , F. Venail (Praticien hospitalier universitaire) , R. Garrel (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , C. Cartier (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1292-3036(13)65429-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Il monitoraggio può essere definito dall’insieme delle tecniche che permettono di fornire al chirurgo un’informazione sulla funzione di un nervo cranico durante un intervento chirurgico. Esso è divenuto in questi ultimi anni uno strumento di aiuto nella chirurgia otorinolaringoiatrica, in particolare nella chirurgia cervicale, otologica o della base del cranio. Questa tecnica è stata inizialmente sviluppata per il monitoraggio della funzione facciale durante la chirurgia dello schwannoma vestibolare, poi si è ampliata ai settori della chirurgia dell’orecchio medio, della parotide e della tiroide. Essa permette di aiutare il chirurgo a individuare le strutture nervose, ma, soprattutto, di avvertirlo mediante un allarme ogni volta che il suo gesto è traumatizzante per il nervo. Parallelamente si sono sviluppate delle tecniche elettrofisiologiche di monitoraggio dell’attività del nervo cocleare che, benché non scatenino un allarme in tempo reale, forniscono delle informazioni durante l’intervento sulla funzione uditiva e consentono di stabilire una prognosi sulla conservazione dell’udito al termine dell’intervento. Attraverso questo articolo, spiegheremo in dettaglio i metodi che permettono il monitoraggio motorio e sensoriale dei nervi della base del cranio, dalla loro origine fino al loro tragitto extracranico. Preciseremo le indicazioni del monitoraggio dei nervi nella chirurgia della base del cranio, in chirurgia otologica e in chirurgia cervicale, specificando i risultati attesi, ma anche e soprattutto i limiti di questi metodi, di cui il medico deve essere pienamente cosciente.</p></div>","PeriodicalId":100453,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","volume":"17 1","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2013-10-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1292-3036(13)65429-2","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Monitoraggio intraoperatorio in chirurgia otorinolaringoiatrica\",\"authors\":\"A. Uziel (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , F. Venail (Praticien hospitalier universitaire) , R. Garrel (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , C. 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Monitoraggio intraoperatorio in chirurgia otorinolaringoiatrica
Il monitoraggio può essere definito dall’insieme delle tecniche che permettono di fornire al chirurgo un’informazione sulla funzione di un nervo cranico durante un intervento chirurgico. Esso è divenuto in questi ultimi anni uno strumento di aiuto nella chirurgia otorinolaringoiatrica, in particolare nella chirurgia cervicale, otologica o della base del cranio. Questa tecnica è stata inizialmente sviluppata per il monitoraggio della funzione facciale durante la chirurgia dello schwannoma vestibolare, poi si è ampliata ai settori della chirurgia dell’orecchio medio, della parotide e della tiroide. Essa permette di aiutare il chirurgo a individuare le strutture nervose, ma, soprattutto, di avvertirlo mediante un allarme ogni volta che il suo gesto è traumatizzante per il nervo. Parallelamente si sono sviluppate delle tecniche elettrofisiologiche di monitoraggio dell’attività del nervo cocleare che, benché non scatenino un allarme in tempo reale, forniscono delle informazioni durante l’intervento sulla funzione uditiva e consentono di stabilire una prognosi sulla conservazione dell’udito al termine dell’intervento. Attraverso questo articolo, spiegheremo in dettaglio i metodi che permettono il monitoraggio motorio e sensoriale dei nervi della base del cranio, dalla loro origine fino al loro tragitto extracranico. Preciseremo le indicazioni del monitoraggio dei nervi nella chirurgia della base del cranio, in chirurgia otologica e in chirurgia cervicale, specificando i risultati attesi, ma anche e soprattutto i limiti di questi metodi, di cui il medico deve essere pienamente cosciente.